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domenica 29 settembre 2019

I complementi

I complementi

I complementi sono elementi della frase che hanno la funzione di completare, a vario titolo e in modi di versi, il significato dello schema di base della frase, costituito dal soggetto e dal predicato:

Alcuni di essi, come sappiamo, sono “argomenti” obbligatori del verbo, in quanto sono necessari per il significato stesso della frase (“Il nonno ha devoluto la pensione ai terremotati”); altri, invece, sono sintagmi che pur non essendo necessari al significato della frase, arricchiscono con espansioni o determinazioni uno degli elementi della frase (“Il nonno di Paolo ha devoluto la pensione
di novembre ai terremotati dell’India”) o l’intera frase (“ Il mese scorso, il nonno
ha devoluto la pensione ai terremotati”).

I complementi – necessari e non necessari – in base alla forma, o meglio al modo in cui si collegano all’elemento che “completano”, si distinguono in:

- complementi diretti, quando si uniscono direttamente all’elemento da cui dipendono senza l’aiuto di una preposizione: “Paolo legge un libro”;

- complementi indiretti, quando sono introdotti nella frase o si uniscono all’elemento da cui dipendono per mezzo di una preposizione, semplice o articolata:
“Paolo ha scritto una lettera alla nonna”; “Il babbo andrà a Roma con un collega”;

- complementi avverbiali, quando sono costituiti da avverbi o da locuzioni avverbiali
che completano il significato del verbo, dell’aggettivo, del nome o dell’avverbio cui si riferiscono precisandolo o modificandolo: “Luca ha salutato gli ospiti gentilmente”;
“Laura viene a trovarci spesso”; “Io vivo qui”.

Il complemento diretto per eccellenza è il complemento oggetto.


Il complemento diretto risponde alle domande:
chi? che cosa?

Il complemento oggetto è l’elemento della frase che completa il predicato verbale precisando l’oggetto dell’azione espressa dal verbo e unendosi al verbo direttamente, senza l’aiuto di alcuna preposizione:

Esso è il complemento essenziale dei verbi transitivi. Solo i verbi transitivi, infatti, permettono il passaggio diretto (il “transito”) dell’azione compiuta dal soggetto su un oggetto.
 La maggior parte dei verbi transitivi, anzi, ha bisogno come “2 argomento” di un complemento
oggetto per esprimere il proprio significato e dare un senso alla frase:

 Il leone afferrò (?).
Il leone afferrò * la preda.
I verbi intransitivi, invece, non possono avere il complemento oggetto perché in essi l’azione espressa dal verbo non può passare direttamente su alcun oggetto.
Tuttavia, alcuni verbi intransitivi possono reggere un complemento oggetto quando questo è rappresentato da un nome che ha la stessa radice del verbo o esprime un significato affine a quello del verbo: “Il nonno ha vissuto una vita serena”; “Il poveretto pianse lacrime amare”.
Questo particolare tipo di complemento oggetto è chiamato complemento dell’oggetto interno, in quanto rappresenta il contenuto stesso dell’azione.

 Per riconoscere con sicurezza il complemento oggetto di una frase basta provare a volgere la frase
dalla forma attiva a quella passiva.

Se la frase contiene effettivamente un complemento oggetto, la trasformazione è senz’altro possibile,
e quello che nella frase trasformata è diventato il soggetto nella frase attiva era il complemento oggetto: “Paolo ha mangiato una mela = Una mela è stata mangiata da Paolo”; “(Io) ho comprato dei
nuovi dischi = Dei nuovi dischi sono stati comprati da me”.


Il complemento oggetto è il complemento diretto per eccellenza e, quindi, si unisce direttamente al v erbo senza l’aiuto di alcuna
preposizione. Talvolta, però, esso è introdotto dalla preposizione di (del, dello,
della, dei, degli, delle) che funge da articolo partitivo e che dà all’oggetto un
senso indefinito o lo porta a indicare una quantità generica:
Ho invitato degli amici (= alcuni amici).
Paolo ha portato dell’uva (= un po’ di uva).

Complemento oggetto partitivo.

Il complemento oggetto partitivo, nonostante la preposizione di, non può essere confuso con il complemento di specificazione né con il complemento partitivo. Infatti, a parte la differenza di significato, il complemento oggetto dipende sempre da un verbo (“Mangio del pane”), mentre il complemento di specificazione dipende per lo più da un nome (“Mi piace il profumo del pane”) e il complemento partitivo indica il tutto di cui il nome o il pronome che lo regge indica una parte:
“Uno di voi deve uscire”.

Il predicativo dell’oggetto o complemento predicativo dell’oggetto è un aggettivo o un nome che serve a completare il significato del verbo, dicendo (“predicando”) qualcosa del complemento oggetto:

I critici considerano questo film un capolavoro

Hanno il predicativo dell’oggetto gli stessi verbi che, in forma passiva, reggono il predicativo del soggetto: i verbi appellativi (chiamare, soprannominare, definire ecc.); elettivi (eleggere, scegliere, nominare ecc.); estimativi (stimare, giudicare, ritenere ecc.); effettivi (rendere, ridurre, fare, far diventare ecc.):

I compagni hanno eletto Paolo capoclasse.

La costruzione del predicativo dell’oggetto si può avere anche con verbi che propriamente non rientrano nelle quattro categorie sopra ricordate. Ciò accade tutte le volte che il complemento oggetto è determinato da un aggettivo o da un nome che ne predicano qualcosa, cioè che dicono qualcosa su di esso:
Ti vedo stanco. Alessandro Magno ebbe come (oppure per) maestro Aristotele. Non prendere a (oppure come) modello Luca. La banca lo ha assunto in qualità di cassiere.

I complementi indiretti

I complementi indiretti sono numerosissimi e vari. Alcuni di essi sono o possono essere “argomenti” “obbligatori” del verbo, sono cioè elementi essenziali per dare un senso compiuto alla frase; altri, invece, sono semplici espansioni del soggetto, del predicato, di altri complementi o dell’intera frase.

Il complemento di specificazione


 Il complemento di specificazione risponde alle domande: di chi? di che cosa?

Il complemento di specificazione spiega o precisa il significato generico del nome da cui dipende. È introdotto dalla preposizione di, semplice o articolata:

 Il rapporto di specificazione che questo complemento stabilisce tra il nome da cui dipende e il nome che regge può assumere valori diversi:

L’insegnante di italiano è assente.

-  può esprimere possesso o appartenenza: “Siamo venuti con l’automobile di Piero”; “Questo libro è del nonno”;
-  può esprimere un rapporto di parentela: “Lo zio di Marco è un ingegnere elettronico”;

-  può equivalere a un aggettivo dal quale spesso può essere sostituito in funzione di attributo:

“Le feste di Natale (= le feste natalizie) sono ormai vicine”.


Oltre che da un nome retto dalla preposizione di, il complemento di specificazione può essere costituito dalla particella pronominale ne, che tra i suoi valori più frequenti ha appunto quello di specificazione (= di lui, di lei, di loro ecc.): “Hai voluto un cane: adesso devi averne cura (= avere cura di lui)”; “Te ne devi occupare tu (= Ti devi occupare tu della cosa)”.


Il complemento partitivo indica il tutto di cui la parola che lo regge indica una parte.

È introdotto dalle preposizioni di o tra (fra):

Uno di noi deve uscire. Pochi dei presenti hanno riso. Tra le ragazze, due o tre sono davvero brave.

Il complemento partitivo per lo più dipende:

Il complemento partitivo per lo più dipende:

-  da un nome indicante quantità: “La maggior par te degli insegnanti ha aderito allo sciopero”;

-  da un numerale: “Quattordici dei consiglieri hanno votato a favore”;

-  da un aggettivo di grado superlativo relativo: “Paolo è il più alto fra i suoi compagni”;

-  da un pronome interrogativo: “Chi di voi ha parlato?”;

- da un pronome indefinito: “Alcuni dei nostri amici sono già partiti”.


Il complemento di denominazione risponde alla domanda:

di quale nome?

Il complemento di denominazione determina con un nome specifico – per lo più un nome proprio – il nome generico che lo precede.

 È introdotto dalla preposizione di e determina per lo più:

-  un nome geografico, come città, isola, penisola, regno, repubblica, comune:
“La città di Roma”; “L’isola d’Elba”; “Il regno d’Olanda”;

-  un nome generico come nome, cognome, soprannome, pseudonimo, epiteto,
titolo: “Secondo Tranquilli è noto con lo pseudonimo di Ignazio Silone”;

“Il nonno ha ricevuto il titolo di cavaliere”;

-  il nome mese: “Il mese di febbraio è molto rigido”.

Il complemento di termine

Il complemento di termine indica la persona, l’animale o la cosa a cui è rivolta o destinata l’azione.
È introdotto sempre e soltanto dalla preposizione a:

Bisogna mettere delle toppe al maglione.

Il complemento di termine risponde alle domande:

a chi? a che cosa?

Il complemento di termine può dipendere:

- da verbi transitivi o intransitivi, di cui costituisce spesso il completamento obbligatorio come “3 argomento”: “Paolo ha regalato gli sci a Gino” o anche come “2 argomento”: “Quel libro appartiene a Laura”;
-  da aggettivi come caro, fedele, grato, contrario, dannoso, uguale, simile ecc.: “Quell’uomo è rimasto sempre fedele ai suoi ideali”.

Il complemento d’agente

 Il complemento d'agente rispondono alle domande:

da chi? da che cosa? a opera di chi?

Il complemento d'agente indica l’essere vivente –persona o animale – da cui viene compiuta l’azione
espressa da un verbo passivo:

Questo grattacielo è stato costruito dal nonno.
Quando l’azione viene compiuta da un essere inanimato, anziché di complemento
d’agente si parla più propriamente di complemento di causa efficiente:

Il tiro dell’attaccante fu respinto dal palo.

Come si vede dagli esempi, i complementi d’agente e di causa efficiente sono introdotti dalla preposizione da semplice o articolata. Essi possono anche essere costituiti dalla particella pronominale ne (= da esso, da essa, da essi ecc.):

 “Ho assistito alla scena e ne sono rimasto sconvolto”.


 Il complemento di causa

Il complemento di causa indica la causa di quanto è espresso dal verbo da cui dipende. È introdotto dalle preposizioni per, di, a, da, con o dalle locuzioni prepositive a causa di, a motivo di, a cagione di, per via di:

 Il complemento di causa può dipendere anche da nomi o da aggettivi di cui determina
il significato:

“L’ha stroncato la felicità per la recente promozione”;
“Sono felice per la tua guarigione”.

 Il complemento di fine o scopo

Risponde alle domande: per quale fine? con quale fine? con quale scopo?

Il complemento di fine o scopo indica l’obiettivo o lo scopo in vista del quale si compie l’azione espressa dal verbo. Esso è introdotto dalle preposizioni per e da e anche, più raramente, in, a, di oppure dalle locuzioni prepositive allo scopo di, a scopo di, in vista di, al fine di e simili:

 Lavoriamo per l’allestimento della mostra. Bisogna costruire uno sbarramento a protezione del centro abitato.


 Il complemento di mezzo o strumento indica il mezzo o lo strumento di cui ci si serve per compiere un’azione. Risponde alle domande: per mezzo di chi? per mezzo di che cosa?

È introdotto dalle preposizioni con, per, a, in, di, mediante, attraverso oppure dalle locuzioni prepositive per mezzo di, grazie a, per opera di:

 I ladri hanno forzato la finestra con una le va. Siamo arrivati in aereo. Quell’uomo vive di espedienti. Ho avuto sue notizie attraverso Antonio. Voglio essere pagato in contanti. Grazie a quella
cura, la sua salute è molto migliorata. La zia non ama viaggiare in treno. Paolo ha giocato al pallone tutto il giorno. Hai chiuso a chiave il portone? Ho visto una bella barca a vela. Quando hai
adottato l’illuminazione al neon? L’invenzione del motore a scoppio ha rivoluzionato i trasporti.


 Il complemento di compagnia

Il complemento di compagnia indica l’essere animato con cui ci si trova in una certa situazione o con cui si compie o si subisce una determinata azione. È introdotto dalla preposizione con o dalle locuzioni prepositive insieme con, assieme a, in compagnia di:

 Risponde alle domande: in compagnia di chi? insieme a chi?

Vado al cinema con Laura. Verrò insieme con mio fratello. Ho passato il pomeriggio in compagnia di Carlo ed Elena.


 Il complemento di rapporto o di relazione indica l’essere animato o la cosa con cui viene stabilito un
determinato rapporto. Dipende da v erbi indicanti relazioni reciproche (discutere, comunicare, litigare, allearsi, parlare, combattere, incontrarsi ecc.) e da nomi derivanti da tali verbi (accordo, riunione, incontro, comunicazione ecc.) ed è introdotto dalla preposizione con:


Il complemento di rapporto risponde alle domande: in rapporto con chi? con che cosa? tra chi? tra che cosa?

 Quell’uomo litiga con tutti. Ho parlato bene di te con Laura. Ho avuto una lunga discussione con mio padre a proposito delle chiavi di casa. La nostra ditta ha stabilito ottimi rapporti con la Cina.


 Spesso il complemento di rapporto indica due elementi o anche un intero gruppo di elementi tra i quali si stabilisce un determinato rapporto. In questo caso, il complemento è introdotto dalla preposizione tra (o fra): “Tra la pizza e la focaccia non c’è molta differenza”; “Fra colleghi queste cose non dovrebbero succedere”; “Tra i giocatori della squadra c’è molto affiatamento”;
“Abbiamo discusso la cosa fra noi”.

 Il complemento di unione

 Risponde alla domanda: in unione con che cosa?

Il complemento di unione indica la cosa insieme alla quale si compie un’azione alla quale un’altra cosa è fisicamente collegata o mescolata. È introdotto dalla preposizione con o dalle locuzioni prepositive insieme con, insieme a:

Paolo è partito con troppi bagagli. Vorrei una porzione di arrosto con patate.
Sono complementi di unione anche quelli introdotti dalla preposizione a in
espressioni come “pasta alle vongole”, “maccheroni al ragù”, “risotto ai funghi”, “tè al limone”. La preposizione a, infatti, in questo caso indica l’unione tra i due ingredienti del piatto o della bevanda. Diverso è, invece, il caso di espressioni come “spaghetti alla carbonara” o “risotto alla marinara”: in questo caso, infatti, la preposizione a indica il modo in cui i piatti sono cucinati.

 Il complemento di modo o maniera

Il complemento di modo o maniera indica il modo in cui si svolge un’azione o si verifica una circostanza. È introdotto dalle preposizioni con, di, a, per, da, secondo,
in oppure da locuzioni prepositive come alla maniera di, al modo di e simili:

Paolo studia con diligenza. Antonio fa sempre tutto di testa sua.
L’uomo camminava a passi lenti. Nel risotto alla milanese si mette
un po’ di zafferano. Studiate a memoria questa lirica di Leopardi.
Il pubblico assiste alla scena in silenzio.

Spesso il complemento di modo è espresso direttamente da un avverbio di
modo (bene, male, coraggiosamente, rapidamente ecc.) oppure da una locuzione
avverbiale di modo (alla rinfusa, alla carlona, alla chetichella, a malincuore
ecc.) che formano quello che propriamente si chiama un complemento
avverbiale di modo: “Il nonno ama mangiare bene”; “Questa notte ho
dormito malissimo”; “Non riporre gli abiti alla rinfusa”. Lo stesso complemento
di modo, del resto, è in genere sostituibile con un a vverbio di modo:
“Paolo studia con diligenza. Paolo studia diligentemente”.





Domande generali sul cinema italiano

Domande generali sul cinema italiano 

1. Quali film italiani conosci? Dove e quando li hai visti? 

2. Chi sono gli attori italiani che hai già visto recitare? In quali film?

 3. Chi sono i tuoi attori preferiti? Li hai mai visti interpretare personaggi italiani? 

4. Hai mai visto un film americano doppiato in italiano? Che impressione ti ha fatto?

 5. Conosci registi italiani che hanno girato film in inglese e con attori americani?

 Un po’ di vocabolario per parlare di film

 Nomi ed espressioni

 l’attore / l’attrice 

 l’attore / l’attrice non protagonista 
l’attore / l’attrice protagonista  
 la carrellata
il cinema 
 la colonna sonora 
la comparsa
il copione
l’espressione 
il film  
 la fotografia
 il fotogramma 
 la locandina 
 la macchina da presa
la mimica 
il montaggio 
 la panoramica
il primo piano
il regista / la regista

il ruolo r

 la  scena
lo sceneggiatore / la sceneggiatrice

Tanto per cominciare

 
la sceneggiatura 

la scenografia  
lo scenografo  
 lo schermo 
 la sequenza 
 il set 
 lo sfondo
  i sottotitoli 
 i titoli di coda 
i titoli di testa
 la trama 
la voce a fondo campo / fuori 

 Verbi 

carrellare
 dirigere

 doppiare
 fare l’attore / la comparsa / il regista
 girare
montare
sceneggiare



Per esprimere opinioni e cominciare a discutere


 Di solito mi piacciono i film che...
Mi è piaciuto / non mi è piaciuto perché...
 ..Per me... / Secondo me...
Io credo / penso / ritengo che...
 Sono d’accordo (con te / lei / lui )

 Non sono affatto d’accordo.
 Direi / non direi che...
..Tanto per cominciare
Per chiedere opinioni 
A te / a Lei è piaciuto questo film?
 Ti / Le sono piaciuti i personaggi?
Tu che ne dici? / Che te ne pare
 Lei che ne dice? / Che gliene pare?
Tu cosa ne pensi?
Lei cosa ne pensa?

venerdì 27 settembre 2019

Le parole dal greco e dal latino

Con l’aiuto del dizionario, spiega il significato dei nomi e degli aggettivi (composti con elementi di origine greca)
evidenziati nelle frasi.


Il malfunzionamento del reattore ha provocato un rialzo termico nella centrale nucleare.*della temperatura, da thermós, “caldo”

1. Atterrò in zona un apparecchio teleguidato
2. Il paziente fu sottoposto a un esame endoscopico
3. Si mangiava con posate di plastica monouso
4. Gianni non va nei locali pubblici e non beve dai bicchieri del bar perché è un patofobo
5. Le scimmie antropomorfe risalgono a centinaia di migliaia di anni fa. 
6. Ho mostrato un esempio della mia scrittura a un grafologo per capire qualcosa del mio carattere.
 7. Giovanna è una grafomane e mi scrive continuamente.
 8. In questo romanzo possiamo distinguere almeno tre macrosequenze
9. Il paziente presentava patologie diverse e complesse. 
10. I miei bioritmi mi consigliano di non lavorare al mattino.

Completa le definizioni.
Un patologo è * uno studioso delle cause e delle caratteristiche delle malattie.
1. Un filologo è ................................................................................................................................................................................
2. Un biologo è ................................................................................................................................................................................
3. Uno psicologo è ..........................................................................................................................................................................
4. Un antropologo è ........................................................................................................................................................................
5. Uno zoologo è .............................................................................................................................................................................
6. Un monologo è ............................................................................................................................................................................
7. Un ittiologo è ...............................................................................................................................................................................
8. Un sociologo è .............................................................................................................................................................................
9. Un ecologo è ...............................................................................................................................


Trova quattro nomi per ognuno di questi suffissoidi e spiegane il significato.
 

Esempio: -scopio * microscopio, endoscopio, telescopio, stetoscopio
 

1. -genesi .........................................................................................................................................................................................
2. -grafia ..........................................................................................................................................................................................
3. -crazia ..........................................................................................................................................................................................
4. -ficio .............................................................................................................................................................................................
5. -fero .............................................................................................................................................................................................
6. -fugo / -fuga .................................................................................................................................................................................
7. -voro ...............................................................................................................................


Trova quattro nomi per ognuno di questi prefissoidi e spiegane il significato.
 

Esempio:topo- * toponimo, topografia, toponomastica, topografo
 

1. poli- ..............................................................................................................................................................................................
2. onni- ............................................................................................................................................................................................
3. maxi- ............................................................................................................................................................................................
4. zoo- ...............................................................................................................................



Spiega il significato dei seguenti termini di base latina, ma arrivati all’italiano tramite l’inglese.
 

Esempio: campus * insieme degli edifici e degli spazi aperti di un’università
 

1. sponsor ......................................................................... 
2. senior ........................................................................................
3. media ............................................................................ 
4. junior .........................................................................................

Nelle seguenti frasi, le parole evidenziate derivano da un termine latino: trovalo con l’aiuto del dizionario e individua poi il termine corrispondente più comune.
Durante la guerra, le popolazioni rurali soffrivano meno della scarsità di viveri.
rurali*latino rurale(m); italiano comune campagnolo, di campagna


1. Il tuo comportamento è semplicemente puerile, e hai già diciotto anni! 

2. I romani approntarono delle difese invulnerabili attorno al campo. 

3. Vi mostrate ostili, ma noi non comprendiamo questo atteggiamento. 

4. Il caseificio si trovava appena fuori della cerchia urbana. 

5. In un’enciclopedia è compendiata gran parte dello scibile umano.

 6. Quel pianeta si trova a una distanza siderale dal nostro sistema solare. 

7. I lavori domestici vengono ripartiti equamente tra i due coniugi. 

8. Il combustibile va tenuto lontano dalle abitazioni.

 9. Presenteremo una petizione per riavere il parco disponibile. 

10. Diedero prova di coraggio virile.

 Spiega il significato dei seguenti termini


fotoamatore
fotoromanzo
fotogenico.
autorimessa
autoradio
autostrada

I complementi indiretti (il complemento di specificazione; il complemento partitivo; il complemento di denominazione)

Sottolinea i complementi di specificazione.

 1 Questo CD non è mio, forse è di mia sorella. 
2 Ho comprato un paio di scarpe per la montagna.
 3 Ti consiglio “Il giornalino di Gian Burrasca”. È molto divertente. 
4 So distinguere abbastanza bene il complemento di specificazione. 
5 Domani è il compleanno di Giulio, il mio più caro amico. 
6 Sempre esagerato! Mi ha chiesto non due o tre biscotti ma un pacco di biscotti. 
7 Sono entrata nella stanza di mio fratello e sono rimasta impressionata per il disordine. 
 8Non dare retta alle parole di quel bugiardo, ascolta me. 
9 Dalla finestra entrava un raggio di sole ma anche aria fredda.  
10 Per gli esercizi di analisi della frase uso questo quaderno.

Distingui il complemento di specificazione dal complemento partitivo.              S            P


Molti di noi saranno promossi con buoni voti.                                                     ❑         ❑

 2Riconosci il complemento di specificazione.                                                    ❑          ❑ 
3Parteciperemo alle gare di scherma.                                                                  ❑        ❑ 
4Chi di voi ha il coraggio di protestare?                                                              ❑         ❑
 5Nessuno tra i miei amici vuole venire al cinema.                                            ❑        ❑
 6Alcuni di noi andranno a visitare il museo archeologico.                               ❑         ❑
 7È mio o tuo il libro di matematica?                                                                ❑       ❑
 8Parecchi dei miei vecchi giocattoli sono in soffitta.                                            ❑


Riconosci i complementi di specificazione (S) e di denominazione (D).

 1 Molti turisti visitano la città di Roma.                                                       S              D
 2Molti turisti visitano i musei di Roma.                                                        S              D
 3Abitiamo nel quartiere di San Giuseppe.                                                    S              D
4Non sono mai stato nell’isola di Sicilia.                                                     S               
 5So che i dolci e i gelati della Sicilia sono famosi.                                    S                 D
 6Nel mese di dicembre abbiamo parecchi giorni di vacanza.                     S               D
 7“La fabbrica di cioccolato” è un romanzo di Dahl.                                    S             D
 8Quest’anno il mese di aprile è stato molto piovoso.                                 S              D
 9Ho scelto io il nome della mia nuova sorellina.                                       S               D 
10Per la mia nuova sorellina ho scelto il nome di Marta.                         S                 D
 
Sottolinea nelle seguenti frasi i complementi di denominazione, facendo attenzione a non confonderli con quelli di specificazione.
  1. Il Canale della Manica separa la Francia dall’Inghilterra.
  2. Gli abitanti della città di Ivrea si chiamano esporediesi, mentre quelli della città di Caltanisetta si chiamano nisseni.
  3. Nel giorno di Natale faremo una riunione di tutti i parenti.
  4. La famiglia del mio amico Ibrahim abita nella città di Rabat.
  5. Il giorno di lunedì ho l’orario scolastico più pesante della settimana.

Completa  le frasi seguenti con complementi di denominazione adeguati.
  1. Il nome ………. mi è stato dato in ricordo di mio nonno.
  2. Il cognome ……… è uno dei più diffusi in Italia.
  3. Nel mese ………, di solito, piove spesso.
  4. Il soprannome ………. fu dato ad Alessandro.
  5. Quest’anno si festeggiano i cento anni della società calcistica…….. .
  6. Un lungo tunnel passa sotto il canale ………. .
  7. Al secondo piano abita la famiglia ……….. .
  8. Abbiamo visitato la città ……… .
  9. Verrò con voi nell’isola ……….. .
  10. Il paese …….. si trova in Lombardia.

Individua e sottolinea i complementi di denominazione presenti nelle seguenti frasi.
  1. Alla mia sorellina è stato il nome di Valeria.
  2. Publio Cornelio Scipione è noto per il soprannome di Africano.
  3. Nell’isola di Ogigia Ulisse fu ospitato dalla ninfa Calipso.
  4. Lo stretto di Gibilterra separa la penisola Iberica dall’Africa.
  5. La città di Roma si innalza sui sette colli ed è bagnata  dal fiume Tevere.
  6. Il 12 del mese di ottobre del 1942 fu scoperta l’America.
  7. L’isola di Capri è nota per la grotta Azzurra e per i Faraglioni.
  8. La città di Vienna, capitale dell’Australia, è bagnata dal Danubio.
  9. Il Festival della canzone italiana si tiene ogni anno nella città ligure di Sanremo.  

 Individua e sottolinea con colori diversi i complementi di denominazione e di specificazione. 

1. La città di Ravenna al tempo dell’imperatore Giustiniano fu la capitale dell’impero romano d’Occidente. 
2. Solo negli anni bisestili il mese di febbraio ha ventinove giorni. 
3. Il mercato di Bordighera, graziosa cittadina della riviera ligure, è frequentato da una folla di turisti. 
4. L’imperatore Federico I è più conosciuto con il nome di Barbarossa.
 5. La città di New York è nota anche con il soprannome di Grande Mela.
 6. Il romanzo di Manzoni I promessi sposi è ambientato sulle rive del lago di Como.
 7. La nostalgia del nonno per i tempi della sua gioventù è attenuata dalla compagnia dei nipotini.
 8. Di chi è il cane che ha scavato tante buche nell’orto del nostro vicino Giovanni?
 9. Nella città di Pisa c’è la piazza dei Miracoli, che è un vero gioiello per la
 presenza della famosa torre e del battistero. 
10. Mio padre al termine del servizio militare è stato congedato con il titolo di ufficiale dell’esercito

 

Il complemento oggetto; il complemento oggetto partitivo; il predicativo dell’oggetto

Sottolinea il complemento oggetto e indica se è un complemento oggetto (O) o un complemento oggetto partitivo (P):

 Maria ha comprato le castagne.   
 Il cane ha preso l’osso del gatto.
 Le pagine presentavano numerosi segni di sottolineatura.
 Hanno visitato dei luoghi bellissimi della Costa Smeralda.
 Nella borsa c'erano delle camicie.
 Li ho visti nellinternet cafè.
 Non sempre mangiano il contorno insieme al secondo.
 La montagna offre tante cose incredibili.
Massimo chiese a Domenico di prestargli la macchina fotografica per il fine settimana.
I giocatori vinsero la partita ai tempi supplementari.

 Nelle seguenti frasi sottolinea il complemento oggetto o il complemento oggetto partitivo:

 Ha pagato la multa solo dopo il ricevimento dell'avviso    

 Domani il ministro visiterà la città.

 Cristoforo Colombo scoprì l’America.

 Il cameriere ha apparecchiato tutti i tavoli prima di pulire.

 Ho visto delle immagini del tramonto veramente bellissime.

  I volontari hanno controllato attentamente il percorso della gara.

Ieri il giornalista mi ha intervistato.

 Marco lesse il libro delle vacanze in un batter d'occhio.

 Una ditta del posto ha ristrutturato la villa della cantante in meno di tre mesi.


 Esercizi di Analisi logica
 (Complemento oggetto)

 Prerequisiti:Soggetto, soggetto partitivo, Predicato verbale e nominale, Complemento oggetto, complemento oggetto partitivo, complemento oggetto interno, Attributo

 Esegui sul tuo quaderno l'analisi logica delle seguenti frasi:


 1.Non ti ho riconosciuto
 2.Degli amici ti hanno visto: eri bravissimo
 3.Quel mio amico vive una vita spericolata 
4.Antonella ha superato l'esame e ha preso la patente 
5.Ho aggiornato il mio weblog 
6.Marina ascoltava la radio, mentre sua sorella leggeva un libro
 7.La nostra squadra è fortissima e vince tutte le partite 
8.Claudio non parla, ma ascolta tutto
 9.Non mi vedi?  
10.Quell'esperienza ha cambiato la mia vita 
11.Madrid è una metropoli vivace e pulsante


Colora di rosso il complemento oggetto e di blu il complemento oggetto partitivo.
  1. Ho sentito un rumore in soffitta.
  2. Non vuoi del pane da mangiare con il prosciutto?
  3. Michelangelo ha affrescato la Cappella Sistina.
  4. Gli uomini della scientifica hanno rilevato delle impronte.
  5. La mamma ha acquistato dei mobili antichi.
  6. E’ passato un tuo compagno e ha lasciato delle riviste per te.
  7. Il cameriere mi ha portato il conto; io l’ho pagato e gli ho lasciato la mancia.
  8. Se ti servono delle matite, usa pure le mie.
  9. Ho accompagnato alla stazione mio nonno e gli ho portato la valigia.
  10. Prestami un golf e una maglietta.

Inserisci i complementi oggetto nel brano tra quelli proposti.

una fetta – la – la – lo – gli uccelletti – gli stimoli – un secchio

Rimasta sola, Dorothy cominciò ad avvertire ……. della fame. Andò alla credenza, tagliò ….. di pane e ….. spalmò di burro. Quindi …….. mangiò avidamente, poi prese ……… dalla mensola e andò al ruscello a riempir …….. d’acqua fresca, mentre il cagnolino Toto si divertiva a rincorrere …… che saltellavano sul prato.


Sottolinea le parole che hanno funzione di complemento oggetto e scrivi a quale parte del discorso appartengono.
  1. Ti ho visto sul lungolago con Andrea.
  2. Che cosa mi porterete dal viaggio?
  3. Ho affittato una casetta in campagna per l’estate.
  4. Dimmi tutto.
  5. Amo cantare.
  6. Il mio ombrello è rotto, prestami il tuo.
  7. Voglio capire il perché del suo prolungato silenzio.
  8. Martina predilige il blu.
  9. Ho avuto paura del temporale.
  10. Preferisco tornare domani.