lunedì 3 ottobre 2011

LA MIA DIDASSI QUOTIDIANA

La mia didassi quotidiana

La mia pratica didattica si fonda sul mettere al centro lo studente. Lo studente deve sentirsi il fulcro della lezione con la sua partecipazione attiva a tutte le mie attività didattiche.

Solitamente cerco sempre di iniziare il corso con un brain-storming della lezione precedente oppure con una attività iniziale utile per iniziare la lezione. Ad esempio l’utilizzo del materiale non linguistico presente in ogni unità didattica rappresenta un punto iniziale molto utile per attivare le conoscenze dello studente. In queste occasioni viene richiesto l’attivazione del proprio mondo enciclopedico come elemento di pre-comprensione del lavoro. Una volta ultimata questa fase di riscaldamento scolastico possiamo porre al centro della didassi il momento di comprensione del testo con vari ascolti del materiale audio presente nel testo dell’unità didattica.

Durante quei momenti di ascolto viene richiesto da parte mia la scrittura delle parole chiavi o delle parole capite durante l’ascolto. Oppure viene richiesto di disegnare le parole che sono state capite o mimate alla fine dell’ascolto. Alla fine dell’ascolto, in funzione del livello degli studenti vengono poste delle domande di comprensione generale del testo da parte dell’insegnante oppure da parte di un gruppo di studenti ad un altro gruppo di studenti. La tipologia di queste domande verte sulle famose domande da giornalista, vale a dire: chi, perché, come, quando, dove, le motivazioni, il movente, i personaggi, il contesto extra-linguistico e il contesto linguistico.

Dopo la fase di ascolto con i suoi esercizi passiamo alla fase di produzione orale o di riproduzione orale del testo con la costituzione di vari piccoli gruppi in classe da costituire per svolgere le attività di role-play con la semplice riproduzione del testo possibilmente memorizzando il testo con una particolare attenzione nel ricreare un contesto fisico simile a quello preposto nel testo originale.

Una variante di questo testo può essere la riproduzione del testo scritto con delle varianti pensate dagli studenti.

L’ultimazione di questa fase di lavoro conduce al momento di fissazione degli elementi linguistici rinvenuti nel testo con degli esercizi di individuazione del materiale linguistico presente oppure di esclusione\inclusione del materiale linguistico, con l’uso in situazione di questo materiale linguistico. Questa prassi di usare il materiale linguistico nel contesto appropriato risulta molto importante nella mia didassi in quanto permette di calibrare al meglio il proprio agire linguistico.

Una volta conclusa la fase di ripasso degli elementi linguistici si può proporre un esercizio di controllo del lavoro compiuto in classe con un esercizio di sfida alla classe come ad esempio il gioco di chi risponde per primo.

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