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lunedì 22 marzo 2021

METODI DI ANALISI DEGLI EVENTI LINGUISTICI

 I metodi utilizzati sono legati al'analisi degli atti linguistici con l'uso della cortesia linguistica con il ruolo degli atti linguistici all'interno del rapporto di faccia, la loro realizzazione linguistica e grado d'imposizione permesso e accettato all'interno di quella comunità linguistica\culturale e con le loro possibili differenze culturali.

Il modello di Brown e Levinson per l'analisi della cortesia linguistica si organizza intorno al concetto di faccia che si suddivide in faccia positiva e faccia negativa. Per faccia positiva si intende il bisogno di potenziare il bisogno di apprezzamento e riconoscimento della propria persona ( public face) e la faccia negativa riguarda il bisogno di autonomia e di non essere minacciati dagli altri.

Il parlante per compiere i suoi atti linguistici si rifà a tre elementi:

- la distanza sociale, il potere relativo e il grado di imposizione.

Questo concetto può essere integrato con l'uso del modello di Spencer-Oatey ( 2001) all'interno della cornice di tipo sociopragmatica, vale a dire prendendo in considerazione l'aspetto culturale dell'uso linguistico in un dato contesto.

Per Spencer-Oatey, i principi socioculturali consentono di capire le motivazioni basiche dell'interazione tra le persone: l'importanza accordata alla faccia, i diritti e doveri con la considerazione sui costi e benefici nella produzione di un atto linguistico. 

I principi di sociopragmatica interazionali di Spencer-Oatey riguardano l'analisi dello stile personale del parlante, vale a dire capire l'essere diretti o indiretti, umili-affermati, calorosi\ coinvolgenti oppure freddi\distanti, chiari-vaghi; cordiali-distanti, modesti-affermati; abitudinari-novità.

Il principio di cooperazione di Paul Grice è molto importante per capire gli enunciati:

- Le massime di quantità, ossia rendi il tuo contributo informativo quanto richiesto; non rendere il tuo contributo più informativo di quanto richiesto

- Le massime di qualità, ossia non dire quello che credi essere falso; non dire quello che non puoi provare 

- La massima di relazione, ossia rendi il tuo contributo rilevante\pertinente

- Le massime di maniere, ossia sii perspicace e in modo particolare: evita l'oscurità, evita l'ambiguità, sii breve e sii ordinato;


La teoria degli atti linguistici si basa sul presupposto che con un enunciato non si possa solo descrivere il contenuto o sostenerne la veridicità, ma che la maggior parte degli enunciati servano a compiere delle vere e proprie azioni in ambito comunicativo, per esercitare un particolare influsso sul mondo circostante. 

L'anno di nascita della teoria degli atti linguistici nella filosofia analitica anglosassone può essere considerato il 1955, in cui John Austin tiene una lezione con il titolo How to do things with words. Questa lezione verrà divulgata da John Searle in questo modo:

l'atto linguistico consta di tre parti:

locuzione ( struttura e enunciato)

illocuzione ( obiettivo, intenzione comunicativa)

perlocuzione ( effetto dell'atto linguistico sull'interlocutore)

Ad esempio: è tardi significa che una sola locuzione possono corrispondere varie illocuzioni:

- la semplice constazione a titolo informativo

- intenzione di invitare qualcuno a sbrigarsi

intenzione di invitare qualcuno a non sforzarsi più

intenzione di comunicare che è giunto il momento di congedarsi


Gli atti linguistici possono essere suddivisi in cinque classi per Searle:

- tipo di illocuzione            intenzione alla base dell'atto linguistico           spiegazioni


rappresentativi       sostenere, comunicare, annunciare  il locutore formula le sue conoscenze e credenze


direttivi     pregare, ordinare, consigliare      il locutore vuole che l'interlocutore compia una certa azione


commissivi   promettere, accordare, offrire e minacciare     il locutore si impegna ad un'azione futura


espressivi  ringraziare, salutare, augurare e denunciare    il locutore esprime il suo orientamento mentale per stabilire e mantenere contatti sociali


Dichiarativi    nominare, rilasciare, battezzare    il locutore esercita un certo suo potere all'interno di un dato ambito istituzionale


Il metodo di Hymes con le sue componenti partono da due punti importanti secondo Duranti:

lo scopo e la situazione

Il metodo di Hymes si occupa di " eventi linguistici" e cerca di capire le sue componenti:

 S  ( situazione fisica e scena culturale)


P  ( partecipante come parlante o emittente, mittente-ascoltatore )


E  ( fini, scopi, risultati)


A forma del messaggio e contenuto del messaggio


K  chiave di interpretazione del messaggio


I  il canale e la forma del parlato


N norme di interazione e norme di interpretazione


G  generi


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