We are all a bit jealous of the serenity offered by the German politics to its population. This is my statement of departure. In
the Italian context, it seems that Italian politics is struggling with
his constitutional reform to change the fortunes of the management of
the country without discussing on how to save the Italian population
from its future of unemployment and general poverty. Italian
politics likes to talk about topics that allow a form of monumentality
of his role at the expense of taking care of the policy of "daily
routine" made of attention to the practical needs of the people. An
example is provided by Germany country, which has inscribed in its constitution
the right of every German citizen to have a basic income to not be left
behind. German
policy is aware that letting people back involves a chain reaction of
resentment and social hatred with the result of a boycott of the general will inside the society. The task of politics in Italy and in many European countries would be
to reduce the social distance between members of Italian society.
When
this task is not performed by the policy it grants the appetizer of all
forms of social dissolution and ethno-nationalistic resentment. This
is easy to revise in the forms of resentment that appear in a country
like Hungary which feels like to be the poor members of Europe and became so jealous of the
other countries in the European context. This
way of reacting that weigh their cultural foreignness to globalization
with the exclusion of migrants, defined as the waste product of globalization. The worst human feelings come out when it is not secured to each person a chance to be helpful in this society. The
feeling of waste, injustice, of uselessness becomes devasting when
you associate the concept of money with the one of existence. People need money to live and should not be the job has decreed your right or not of life. All
these elements are related in this world and not see these data
involves a blindness worthy of being described as pure hypocrisy.
Blog dedicato alla didattica della lingua e cultura italiana in senso antropologico, pragmatico e anche tradizionale.
martedì 4 ottobre 2016
Gelosi della serenità dei tedeschi
Siamo tutti un po' gelosi della serenità offerta dalla politica tedesca alla sua popolazione. Questo è il mio assioma di partenza. Nel contesto italiano sembra che la politica italiana sia alle prese con la sua riforma costituzionale per cambiare le sorti della gestione del paese senza discutere sul come salvare la popolazione italiana dal suo futuro destino di inoccupazione e di generale povertà. La politica italiana ama parlare di temi che consentono una forma di monumentalismo del suo ruolo a discapito di prendersi cura della politica della " routine quotidiana" fatta di attenzione ai bisogni concreti della gente. Un esempio viene fornito dalla Germania che ha inscritto nella sua costituzione il diritto di ogni cittadino tedesco di avere un reddito di cittadinanza per non rimanere indietro. La politica tedesca si rende conto che lasciare le persone indietro comporta una reazione a catena di risentimento e di odio sociale con la conseguenza di un boicottaggio della società. Il compito della politica in Italia e in molti paesi europei sarebbe quello di ridurre la distanza sociale tra i membri della società italiana.
Quando questo compito non viene effettuato dalla politica si concede l'antipasto verso ogni forma di dissoluzione sociale e di risentimento etnico-nazionalistico. Questo è facile da rivedere nelle forme di risentimento che appaiono in un paese come l'Ungheria che si sente come il fratello povero e quindi geloso degli altri paesi del contesto europeo. In questo modo di reagire fanno pesare la loro estraneità culturale alla globalizzazione con l'esclusione del migrante, inteso come lo scarto o parente povero della globalizzazione. I peggiori sentimenti umani vengono fuori quando non viene assicurato ad ogni persona una possibilità di rendersi utile in questa società. Il sentimento di spreco, di ingiustizia, d'inutilità diventa devastante quando si associa il concetto di denaro a quello di esistenza. Le persone hanno bisogno di soldi per vivere e non deve essere il lavoro ha decretare il tuo diritto o meno di vita. Tutti questi elementi sono correlati in questo mondo e non vedere questi dati comporta una cecità degna di essere definita come pura e semplice ipocrisia.
Quando questo compito non viene effettuato dalla politica si concede l'antipasto verso ogni forma di dissoluzione sociale e di risentimento etnico-nazionalistico. Questo è facile da rivedere nelle forme di risentimento che appaiono in un paese come l'Ungheria che si sente come il fratello povero e quindi geloso degli altri paesi del contesto europeo. In questo modo di reagire fanno pesare la loro estraneità culturale alla globalizzazione con l'esclusione del migrante, inteso come lo scarto o parente povero della globalizzazione. I peggiori sentimenti umani vengono fuori quando non viene assicurato ad ogni persona una possibilità di rendersi utile in questa società. Il sentimento di spreco, di ingiustizia, d'inutilità diventa devastante quando si associa il concetto di denaro a quello di esistenza. Le persone hanno bisogno di soldi per vivere e non deve essere il lavoro ha decretare il tuo diritto o meno di vita. Tutti questi elementi sono correlati in questo mondo e non vedere questi dati comporta una cecità degna di essere definita come pura e semplice ipocrisia.
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