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mercoledì 20 dicembre 2017

I soldi come concetto da analizzare in termini di dimensioni culturali

Il concetto di " soldi" emerso dal corpus degli studenti del Liceo Classico Dettori di Cagliari mette in luce un insieme di parole utili per sprigionare un'analisi delle dimensioni culturali presenti nelle rappresentazioni di questi studenti. Le parole emerse in questo corpus sono le seguenti: guadagno, stipendio, borsa; materialismo, possibilità, ricchezze, sfizi, vizi, libertà, utili, fortuna, impegno.

Alcune di queste parole saranno analizzate per provare a declinare una maggiore comprensione di tipo culturale. Partendo dalla prima parola " guadagno" si può rappresentare un modo per aderire ad una dimensione culturale con un orientamento temporale a breve termine attraverso il parametro che vede la tendenza positiva nel potere spendere dei soldi per la vita sociale e potere consumare. In questa dimensione è importante essere un cittadino competente secondo il modello economico che domina la nostra vita. Inoltre, all'interno di questa dimensione mi è permesso di essere orgoglioso di me stesso. Invece potrei aderire ad una dimensione culturale con un debole evitamento dell'incertezza perché sono più tranquillo nell'accettare l'incertezza della vita. Se guadagno ho il diritto di aderire ad una dimensione di tipo " individualismo" con un diritto alla privatezza. In aggiunta posso dire di avere un senso di controllo della propria vita con una tendenza a ricordare le emozioni positive in linea con la dimensione di tipo " soddisfatti".
Il prossimo termine analizzato sarà "stipendio" come termine che contiene una dimensione di forte evitamento dell'incertezza perché consente la chiarezza, il bisogno di regole e si deve conservare il lavoro anche se non ti piace. Per avere uno stipendio occorre aderire ad una famiglia allargata in cambio di lealtà, un senso di appartenenza e gli altri sono percepiti come gruppi " in-group" o " out-group". Lo stipendio consente una coesistenza di una dimensione sia con un orientamento temporale a breve termine perché esiste una stabilità della persona come sempre uguale, la vita nel senso ampio è guidata da imperativi. Lo stipendio consente di spendere dei soldi per la vita sociale. Allo stesso tempo, lo stipendio consente un'attitudine al risparmio e alla possibilità di poter investire nel futuro. Lo stipendio consente di adattarsi di più alle circostanze in linea con un orientamento temporale a lungo termine. Inoltre la dimensione di tipo " soddisfatti" è presente con una sensazione di controllo del proprio tempo libero. La dimensione di tipo " vincolati" è presente con la poca propensione nel ricordare le emozioni positive e la libertà di parola non è di prima necessità.
Alla luce del terzo termine abbiamo il concetto di " borsa", ossia i soldi si fanno in borsa. Questo può significare una forma di adesione ad una dimensione di alta distanza sociale dal potere perché si crea una gerarchia sociale di tipo esistenziale in termini di ineguaglianza. La borsa è il luogo in cui non c'è bisogno di legittimare i propri guadagni e quindi fare il bene o il male non ha molta importanza. La borsa implica una forte adesione ad un debole evitamento dell'incertezza in linea con l'accettare l'incertezza del vivere, vivendo con tranquillità e poco stress, con una tendenza a star bene, a proprio agio con l'ambiguità e caos. Abbiamo una forte presenza della dimensione di tipo "individualismo" dove molti sono tenuti a badare a se stessi, con un diritto alla privatezza, dove parlare per sé è cosa buona.
La dimensione di tipo " mascolinità" è rappresentata tramite il fatto che le persone devono essere ambiziose in questa dimensione del mondo della borsa. Inoltre il lavoro prevale sulla famiglia. La borsa è legata ad un orientamento a lungo termine perché una persona brava si adatta alle circostanze, il bene o il male dipendono dalle circostanze, la perseveranza è un obiettivo vero. La dimensione di tipo " soddisfatti" è presente con la tendenza a dirsi felice, con una tendenza a ricordare le emozioni positive mentre la dimensione di tipo " vincolati" si ritrova con la poca importanza per il tempo libero.
In questo corpus si collega il concetto di soldi al materialismo inteso come una forma di obbedienza al sistema dominante in sintonia con la dimensione ad alto indice di distanza sociale dove il potere economico non necessita di legittimare le proprie scelte. Inoltre la gerarchia è sentita come di tipo esistenziale dove ci sono persone che aderiscono a questo modello oppure non in linea con la dimensione di tipo " collettivismo" dove le opinioni delle persone sono collegate al gruppo di riferimento.
Il materialismo è da interpretare come una forma di adesione ad un forte evitamento dell'incertezza perché abbiamo una forma di intolleranza verso delle idee divergenti e si pensa di avere tutte le risposte. Le persone che non sono materialiste sono percepite come incompetenti.
Il materialismo è legato al concetto di " individualismo" perché tutti devono badare a se stessi, con un diritto alla privatezza, con " io come parola indispensabile del nostro linguaggio".
La dimensione di tipo " mascolinità" è presente con l'idea che le persone devono essere assertive e ambiziose, con il lavoro che prevale sulla famiglia. La presenza dell'orientamento temporale a lungo termine si riscontro il principio che vede i fatti collocati nel futuro, con la capacità di adattarsi e con la presenza di linee universali in cui il bene o il male dipendono dalle situazioni. Inoltre in questa dimensione, il risparmio e la perseveranza sono obiettivi veri da conseguire.
Il concetto di ricchezza collegato con l'idea dei soldi è un modo per segnalare un'adesione ad una società con un alto indice di distanza sociale con il principio che la ricchezza sia un modo per legittimare il proprio potere anche in assenza di legittimità. La gerarchia in questo caso diventa di tipo esistenziale.
La ricchezza consente un'assonanza con una dimensione culturale con un forte evitamento dell'incertezza perché di fondo c'è una intolleranza verso le persone divergenti o povere in questo caso. Di fatto si riscontra una forte presenza di stress e ansietà nella propria vita, gli altri sono visti come incompetenti. La ricchezza può essere spiegata anche con la presenza di una dimensione culturale con un debole evitamento dell'incertezza perché ci sarebbe una tendenza al benessere personale e allo star bene.
La ricchezza è una forma di adesione all'individualismo dove tutti sono tenuti a badare a se stessi, il parlare per sé stessi è una cosa buona, "io" è una parola indispensabile nel nostro linguaggio, con un diritto alla privatezza. La dimensione di tipo " mascolinità" è presente nella ricchezza perché si spingono le persone al principio di ambizione e nel fare prevalere il lavoro sulla famiglia.
Il concetto di ricchezza consente la compresenza sia della dimensione culturale con un orientamento temporale a breve termine così come uno a lungo termine. In altre parole, l'orientamento temporale a breve termine si rivede con la tendenza alla stabilità della persona, con una vita guidata da imperativi e con il fatto di spendere i soldi per il proprio vivere sociale. La dimensione temporale a lungo termine è presente con il principio nel quale i fatti più importanti devono succedere nel futuro, con il possesso dei soldi disponibili in caso di investimenti da compiere nel futuro. Il concetto di ricchezza crea un sentimento di tipo " soddisfatti" perché molte persone si dicono felici in quella situazione, con una sensazione di controllo della propria vita e di potere ricordare le emozioni positive.
La dimensione di tipo " vincolati" è spesso collegata con il parametro di scarsa importanza per il proprio tempo libero.
Il prossimo concetto abbinato all'idea dei " soldi" sono " le possibilità" da interpretare come una forma di assonanza con una dimensione temporale con un debole evitamento dell'incertezza perché esiste una tendenza al benessere personale e allo star bene, con un proprio agio nell'ambiguità e caos.
La dimensione di tipo " individualismo" è, invece, rappresentata con il principio che tutti sono tenuti a badare a se stessi, con un diritto alla privatezza e con il fatto che parlare per sé come cosa buona.
Le "possibilità" aprono alla dimensione culturale con un orientamento temporale a lungo termine perché i fatti più importanti devono succedere nel futuro e una persona brava si adatta alle circostanze.
La dimensione di tipo " soddisfatti" si può intendere con il principio di ricordare le emozioni positive e con una maggiore sensazione di controllo della propria vita.
Il prossimo termine emerso da questo corpus è la parola " vizi". Questo concetto è in sintonia con la dimensione di tipo " collettivismo" perché abbiamo una visione del reale in cui gli altri sono percepiti come "out-group" e la trasgressione di queste regole porta a sentimenti di vergogna. Il concetto di " vizi" implica un'aderenza alla dimensione di tipo " femminile" perché le persone devono apparire modesti. I vizi sono presenti nella dimensione fondata sull'" orientamento temporale a breve termine" perché la stabilità della persona come sempre uguale a se stessa è molto importante. In aggiunta ci sono delle linee universali su quello che è bene o male nelle situazioni, dove la vita nel suo complesso è guidata da imperativi. La dimensione di tipo " soddisfatti" si rivede nel controllo della propria vita e con la libertà di parola come fatto importante. Allo stesso tempo si può interpretare il concetto di " vizi" con la dimensione di tipo " vincolati" perché si concede poca importanza al tempo libero e poca propensione nel ricordare le emozioni positive. Inoltre le persone non tendono a dirsi felice in questa dimensione collegata al concetto di " vizi".
L'ultima parola analizzata sarà " l'impegno" inteso come modo di adesione ad un forte evitamento dell'incertezza perché si lotta contro l'incertezza della vita attraverso l'impegno inteso come forma di combattimento con poca considerazione per il proprio benessere e lo star bene, con un bisogno di strutturare il proprio tempo e con un bisogno emotivo di regole per affrontare la vita.
L'impegno è in sintonia con la dimensione culturale di tipo " individualismo" perché abbiamo la presenza di un " io di tipo coscienzioso" dove il parlare per sé è cosa buona, dove le trasgressioni delle norme generano dei sentimenti di colpevolezza e i compiti rivestono un ruolo più importante delle relazioni. Il concetto di impegno implica l'adesione ad un parametro di ambizione per la propria persona così come il lavoro ricopre un ruolo prevalente di fronte alla famiglia. Questi parametri sono in sintonia con la dimensione di tipo " mascolinità" per la parola " impegno".
L'" impegno" si può spiegare in aderenza con una dimensione culturale con un orientamento temporale a lungo termine perché i fatti devono succedere nel futuro e la perseveranza è un vero obiettivo. Allo stesso tempo abbiamo la presenza di una dimensione con un orientamento temporale a breve termine perché prevale il parametro di stabilità della persona come sempre uguale a se stessa.
L'impegno si può interpretare anche alla luce della dimensione culturale di tipo " soddisfatti" perché si può vedere una sensazione di controllo della propria vita. La dimensione di tipo " vincolati" è legata alla scarsa importanza del proprio tempo libero e con poca propensione nel ricordare le emozioni positive.




dialogo che bella casa!



la tassonomia degli atti linguistici in termini di dimensioni culturali

Questo articolo intende mettere in collegamento la tassonomia degli atti linguistici di Austin ( 1962) con le categorie delle dimensioni culturali di Geert Hofstede (2001) in modo da cogliere le implicazioni culturali per questi atti linguistici.
Gli atti linguistici sono delle attività che compie un parlante con l'intento di produrre nell'ascoltatore una reazione, un cambiamento di stato mentale o un comportamento.
Queste azioni sono compiute con verbi performativi ossia dei verbi che eseguono delle azioni in certe condizioni date. Questi verbi performativi possono essere utili strumenti per capire quali dimensioni culturali possano essere presenti all'interno dell'enunciato in cui vengono formulati. Ad esempio, i verbi performativi fanno intendere un'adesione ad una dimensione culturale dove prevale un forte evitamento dell'incertezza con il bisogno di chiarezza e di strutturare le cose, con una forma di intolleranza verso le idee divergenti. Invece l'elemento di debole evitamento dell'incertezza si ritrova nel fatto di percepire gli altri interlocutori come competente/incompetente perché si cercano delle azioni per uscire dalla situazioni di " non sapere".
I verbi performativi rappresentano un " io di tipo coscienzioso" con un diritto alla privatezza e parlare per sé è cosa buona, gli altri sono considerati come individui, io è una parola indispensabile nel nostro linguaggio, i compiti sono più importanti delle relazioni.
Il compimento di queste azioni conduce verso una dimensione di tipo " maschile" perché le persone devono essere di tipo assertive e ambiziose. I verbi performativi sono un modo per aderire ad un orientamento temporale a breve termine perché si ricerca una stabilità della persona come sempre uguale a se stessa, ci sono delle linee universali su quello che è bene o male nelle situazioni, la vita è guidata da imperativi dove essere al servizio degli altri è un tratto importante.
La dimensione culturale di tipo " soddisfatti" si ritrova con una sensazione di controllo della propria vita, con la possibilità di dirsi felice e la libertà di parola rappresenta un fatto importante.
In modo probabilistico si potrebbe affermare che ci sia una scarsa importanza per il tempo libero in collegamento in questo caso con la dimensione di tipo " vincolati".
All'interno dei verbi performativi abbiamo in Austin la categoria dei verbi " verdettivi" dove si enuncia un verdetto con l'uso di verbi come giudicare, condannare, classificare. Questi verbi sono portatori di una dimensione culturale con un forte tasso di distanza sociale perché il potere costituisce un fatto basico della società e la sua legittimità è irrilevante. Le persone che possono pronunciare questi verbi sono portatori di una gerarchia che spesso è di tipo esistenziale.
Prevale in questa categoria di verbi un forte evitamento dell'incertezza perché si combatte l'incertezza della vita come una perenne minaccia, con una forte presenza di stress, con una intolleranza verso le idee divergenti, con un bisogno di chiarezza e struttura, con un bisogno emotivo di regole e con la percezione che i cittadini siano incompetenti. Si può individuare la presenza di una dimensione culturale con un orientamento temporale a breve termine perché prevale il bisogno di stabilità della persona come sempre uguale a se stessa, con delle linee universali a proposito di ciò che è bene o male nelle situazioni. Inoltre in questa dimensione culturale essere al servizio degli altri è importante.
La dimensione di tipo "soddisfatti" si ritrova con una sensazione di controllo della propria vita, la libertà di parola sembra un fatto importante. Allo stesso tempo la dimensione di tipo " vincolati" si può ritrovare con la scarsa propensione nel ricordare le emozioni positive.

La seguente categoria di verbi è denominata come " esercitivi" con verbi come ad esempio ordinare, raccomandare, licenziare. In questo caso si possono interpretare questi verbi come portatori di un alto indice di distanza sociale tra le persone perché la legittimità dell'uso del potere di questi verbi spesso diventa di tipo irrilevante. Possiamo annotare un forte evitamento dell'incertezza perché tale incertezza deriva dalla vita sentita come una permanente minaccia che va combattuta, con una intolleranza verso le persone o le idee divergenti, con un bisogno di chiarezza e struttura. Inoltre abbiamo un bisogno emotivo di regole. La dimensione di tipo " individualismo" è presente con un " io di tipo coscienzioso" dove parlare per sé rappresenta un fatto positivo e la trasgressione delle norme generano un sentimento di colpevolezza. In questa dimensione la parola " io è indispensabile nel nostro linguaggio", i compiti sono più importanti delle relazioni. Questi sono verbi dove il concetto di lavoro prevale sulla famiglia in sintonia con la dimensione di tipo " mascolinità", l'assertività e mirare ai fatti sono tratti importanti di questa dimensione detta " mascolinità".
In questa categoria di verbi è possibile intendere la presenza di una dimensione culturale con un orientamento temporale a lungo termine perché i fatti più importanti della vita dovrebbero succedere nel futuro, il bene o il male dipendono dalle circostanze. La dimensione di tipo " soddisfatti" può ritrovarsi con la sensazione di controllo della propria vita, la libertà di parola è un dato importante. A  mio modo di vedere, con questa categoria di verbi abbiamo una compresenza di elementi sia del parametro di ricordare le emozioni positive così come quelle negative in funzione delle circostanze.

La categoria dei verbi "commissivi", come ad esempio prometto, scommetto, giuro sono dei verbi che aderiscono ad una società con basso indice di distanza sociale perché le altre persone si aspettano di essere consultati alla luce di questi atti linguistici. Abbiamo la presenza di una dimensione con un debole evitamento dell'incertezza con l'accettare l'incertezza della vita come fatto normale, con un senso di tranquillità, con poco stress, a proprio agio con ambiguità, nella vita pubblica o politica le altre persone sono percepite come competenti. La dimensione di tipo " collettivismo" è presente con un parametro di " noi di tipo coscienzioso" dove la trasgressione delle norme porta a sentimenti di vergogna, le relazioni sono più importanti dei compiti. La dimensione dell'orientamento temporale a lungo termine è presente con il parametro che vede i fatti più importanti da collocare nel futuro, il bene o male dipendono dalle circostanze. Questa categoria di verbi crea una forte dimensione di tipo " vincolati" perché esiste un sentimento dove le parole non sono di prima necessità ma c'è tendenza a ricordare le emozioni positive in linea con la dimensione di tipo " soddisfatti" con una sensazione di controllo della propria vita.
Interessante il caso del verbo " giurare" per interpretare una sintonia con la dimensione culturale di forte evitamento dell'incertezza perché c'è poca considerazione per il proprio benessere e lo star bene. Prevale un bisogno di chiarezza e di regole nel modo di vivere anche se spesso si preferisce non rispettarle. Inoltre il verbo " giurare" implica la tendenza nel credere alla grande verità senza nessuna possibilità di relativismo.
La dimensione di tipo " collettivismo" è legato in questo caso con il parametro di un " noi di tipo coscienzioso", dove si intende aderire ad una comunità allargata in cambio della propria lealtà. La trasgressione delle regole porta a sentimenti di vergogna e le relazioni sono più importanti dei compiti.
Il verbo " giurare" implica un'adesione ad una dimensione culturale con un orientamento temporale a breve termine perché i fatti che ritengo più importanti sono avvenuti nel passato, con una presenza del principio di stabilità della persona come sempre uguale a se stessa e con delle linee universali su ciò che è bene o male, con un bisogno di essere orgoglioso di se stesso. La dimensione di tipo " vincolati" si rivede con il parametro che vede poche persone dirsi felice, la libertà di parola non è di prima necessità e abbiamo un sentimento di abbandono perché le cose non dipendono dal nostro volere. Di fondo con questo verbo si è meno propensi nel ricordare le emozioni positive.
Infine si tratteranno la categoria dei verbi "espositivi" come affermare, citare, negare, spiegare. Questi verbi sono portatori, a mio modo di vedere, di un forte evitamento dell'incertezza con un bisogno di chiarezza e struttura, dove il parlante pensa di possedere tutte le risposte, con un bisogno emotivo di regole. In questi verbi si ritrova la dimensione di tipo " individualismo" con la presenza di un " io di tipo coscienzioso", con il diritto a parlare per sé, con la ricerca di opinioni personali ricercate, con la parola " io" come dato importante del nostro linguaggio, i compiti sono più importanti delle relazioni.
Molto interessante il caso del verbo " affermare" che si può spiegare come in sintonia con un debole evitamento dell'incertezza perché si tende a vivere con tranquillità e poco stress. La dimensione di tipo " individualismo" si ritrova con un parlare per sé come cosa buona ed ogni persona è portatore di un'opinione personale. Il verbo "affermare" intende mettere in rilievo un'adesione ad una società di tipo " mascolinità" poiché le persone devono essere assertive all'interno di questa dimensione.
La dimensione di tipo " orientamento temporale a breve termine" è presente perché esiste una stabilità della persona come sempre uguale a se stessa e quindi dimostra la capacità di affermare. Inoltre abbiamo delle linee universali su quello che è bene o male nelle situazioni.
La dimensione di tipo " soddisfatti" si ritrova con la libertà di parola come fatto importante e con una sensazione di controllo della propria vita e con una tendenza a ricordare delle emozioni positive.
 Il verbo spiegare è molto interessante perché è un verbo in sintonia con un basso indice di distanza sociale attraverso il principio di dover legittimare il proprio potere. Infatti la gerarchia in questo caso è di tipo funzionale. In questo verbo " spiegare" si può intuire la presenza di una dimensione culturale in cui si ritrova un debole evitamento dell'incertezza perché si è tranquilli e con poco stress, con una certa tolleranza verso le persone e le idee divergenti, con un certo agio nell'ambiguità. La dimensione di forte evitamento dell'incertezza in questo quadro si potrebbe intendere con il bisogno di chiarezza. Il verbo spiegare è in adesione alla dimensione di tipo " collettivismo" perché esiste un " io di tipo coscienzioso" ma si aderisce anche al principio che vede le relazioni come tratto più importante dei compiti. Il verbo " spiegare" può essere inteso anche nella dimensione di tipo " femminilità" con il bisogno di apparire modesti e intenzionati. All'interno di questo uso del verbo " spiegare" si può vedere un orientamento temporale a lungo termine perché il bene o il male dipendono dalla circostanze. In aggiunta abbiamo il vivere sociale guidato da compiti condivisi in questo caso. A mio modo di intendere, il verbo spiegare potrebbe contenere una dimensione di tipo " vincolati" perché le cose non dipendono da me. In contemporaneo il verbo spiegare può contenere un parametro dettato dal senso di controllo della propria vita in sintonia con la dimensione di tipo " soddisfatti".
Questo lavoro è solo all'inizio ma trova la sua ragion d'essere nel cercare di correlare la dimensione performativi presenti negli atti linguistici con un tentativo di spiegazione all'interno di un dato contesto culturale comprensibile attraverso un insieme di dimensioni culturali.







martedì 19 dicembre 2017

Baby-flash didattica per bambini ottimo materiale









L’accento sull’a Filastrocca di Gianni Rodari


kim s game






Napoli, viaggio nelle botteghe dove nasce il presepe




POESIE RECITATE DA DEDICARE




Il Natale è sempre...




Poesia Il Natale è sempre
Per seguire la Cometa
in coro le tante stelle
si accendono
inviano messaggi
al cuore dell’universo
come fiocchi di neve
scendono
vorrei dividere con Te
mio Dio
la musica divina
che è la Tua voce
e parlare degli uomini
che cercano Pace
e non la trovano
solo i poveri
ricchi di dolore
delle tue ferite
e di preghiere
sanno
che il Natale ….
…. è sempre.

quiz di intelligenza e test di personalità








lunedì 18 dicembre 2017

quiz di natale

http://www.supertv.it/home/giochi-e-quiz/Il-quiz-del-Natale.html

http://quizetest.nicktv.it/7-test-sul-natale

ho freddo scrittura migrante Racconti dei nuovi esiliati


















le tasse secondo le dimensioni culturali.

In questo articolo si intende analizzare il concetto di tasse in termini di dimensioni culturali partendo dal corpus emerso dal progetto Cultura presso il MIT di Boston con degli studenti del liceo classico Dettori di Cagliari.
La parola scelta è il concetto di " tasse" per capire quali possano essere le dimensioni culturali coinvolte con questo termine in modo da avere degli indizi per capire una data cultura.

Le parole emerse da parte di questo gruppo di studenti sono:

buttate , fine mese
dovere, collettività
fisco,costose,doverose
pagare, soldi
servizi,stato
tributo,imposta

Alcune di queste parole saranno analizzate in modo da fare emergere quali possano essere i loro presupposti culturali.
Le tasse sono "buttate" si può interpretare alla luce della dimensione culturale con un debole evitamento dell'incertezza perché si accetta la vita così come viene, si è a proprio agio con ambiguità e caos ma coesiste anche una dimensione culturale con un forte evitamento dell'incertezza perché il cittadino è percepito come incompetente da parte dello Stato. Le tasse sono " buttate" implica una forma di trasgressione delle norme generando un sentimento di colpevolezza in sintonia con la dimensione culturale di tipo " individualismo". Le tasse sono buttate perché lo stato è visto come stabile e quindi sempre uguale a se stesso e pertanto incapace di cambiare questo modo di pensare l'uso delle tasse. La dimensione di tipo " vincolati" è presente con un sentimento di abbandono perché le cose non dipendono dal mio volere e quindi risulta difficile dirsi felice e con poca propensione nel ricordare le emozioni positive. Il fatto che le tasse siano "buttate" crea di fatto una adesione ad una società con alto indice di distanza sociale perché non occorre legittimare il loro utilizzo e la ridistribuzione è scarsa nella popolazione.
Il concetto di "fine mese" per pagare le tasse indica la presenza di un forte evitamento dell'incertezza con il bisogno di chiarezza per realizzare le cose, con un bisogno emotivo di regole. La dimensione di tipo " individualismo" è presente perché tutti sono tenuti a badare a se stessi, con un io di tipo coscienzioso. A fine mese significa aderire ad una dimensione culturale con un orientamento temporale a breve termine perché si ritrova una stabilità delle tasse come sempre uguale a se stesse, con le tasse che sono un imperativo da compiere. Il concetto di fine mese rappresenta un modo per avere una forma di controllo della propria vita e questo consente di aderire ad una dimensione di tipo " soddisfatti".
L'idea di "dovere" nei riguardi delle tasse indica una forma di obbedienza in sintonia con una società con alto indice di distanza sociale. L'Italia è un paese con alta tassazione per il mantenimento dell'armonia istituzionale ma con scarsa ridistribuzione all'interno del paese creando in questo modo tale dimensione di distanza sociale con la popolazione ed un perenne sentimento di abbandono presente nella dimensione di tipo "vincolati". Il concetto di "dovere" per le tasse è un modo per aderire ad una dimensione di forte evitamento dell'incertezza in linea con il bisogno di chiarezza e struttura e quindi esiste una richiesta di regole. Il dovere implica una tendenza ad un " noi coscienzioso" in sintonia con la dimensione di tipo " collettivismo" perché è una forma di lealtà di tipo economica e quindi sostanziale con la comunità di appartenenza o di riferimento.
Il dovere rappresenta una tendenza ad un orientamento temporale a breve termine perché sono un dato sempre stabile e uguale a se stesso. Le tasse sono come delle linee universali di comportamenti da seguire perché la vita è guidata da imperativi ( le tasse ne fanno parte). La dimensione culturale di tipo " vincolati" è presente con un parametro di scarsa possibilità di dirsi felice e con poca propensione nel ricordare le emozioni positive.
Le tasse collegate al concetto di " collettività" significa una forma di debole evitamento dell'incertezza con un senso di tranquillità, poco stress e bassa ansietà. Il cittadino si sente come competente quando fa ricorso a questa dimensione di tipo " collettività".
La collettività rappresenta la dimensione culturale di tipo " collettivismo" perché mette in luce un " noi di tipo coscienzioso" ed enfatizza l'appartenenza, la quale rappresenta una forma di lealtà verso il proprio gruppo. La collettività indica un modo per aderire ad un orientamento temporale a lungo termine perché la vita famigliare è anche guidata da compiti condivisi dalla propria comunità.
La dimensione di tipo " soddisfatti" è presente con la tendenza a ricordare le emozioni positive.

Il concetto di fisco per parlare delle tasse mette in atto una forma di adesione ad un alto indice di distanza sociale perché è un fatto basico della società e precede ogni forma di giudizio sul bene o male del suo operato. La sua legittimità è del tutto irrilevante dato che bisogna obbedire al fisco in sintonia con un forte evitamento dell'incertezza come dimensione culturale.
Inoltre il fisco conferisce struttura e regole anche se non proprio amate o rispettate.
Il fisco implica la presenza della dimensione di tipo " individualismo" perché tutti sono tenuti a badare a se stessi, con un diritto alla privatezza e con dei compiti da rispettare.
Il fisco contiene la dimensione culturale dell'orientamento temporale a breve termine perché è sempre stabile e la propria vita è guidata da imperativi da rispettare. Inoltre la dimensione di tipo " vincolati" è presente con il fatto che le cose non dipendono dal mio volere.

Le tasse sono costose può essere considerato come un parametro della dimensione di alta distanza sociale perché la loro legittimità è irrilevante ma abbiamo anche la coesistenza con la dimensione di forte evitamento dell'incertezza perché i cittadini sono visti come incompetenti dalle autorità. Il termine costose mette in avanti la dimensione di tipo " individualismo" perché è necessario ed è cosa buona parlare per se stesso. Inoltre la dimensione di tipo " vincolati" si può identificare con il parametro che abbiamo poca propensione nel ricordare le emozioni positive e le cose non dipendono tanto dal mio volere.
Il concetto di "servizi" per parlare delle tasse indica la presenza di un basso indice di distanza sociale perché le tasse devono legittimare il loro utilizzo nel bene o nel male. In aggiunta la ridistribuzione è più elevata all'interno di questo parametro. La dimensione di debole evitamento dell'incertezza è presente con il concetto di " servizi" perché prevale una tendenza al benessere personale. I cittadini si vedono come competenti di fronte agli occhi delle autorità.
I servizi implicano un'adesione alla dimensione di tipo collettivismo perché esiste un " noi di tipo coscienzioso", con l'enfatizzazione dell'appartenenza e il mantenimento dell'armonia sono dati importanti. I servizi come modo di intendere le tasse vede la presenza di una società con una dimensione di tipo " femminile" perché prevale un equilibrio tra la famiglia e il lavoro in questo modo di intendere le tasse.
Il concetto di " servizi" consente un orientamento temporale a lungo termine perché i fatti più importanti devono avvenire nel futuro, la vita è guidata da compiti condivisi, crescita elevata per i paesi con un certo livello di benessere.
La dimensione culturale di tipo " soddisfatti" è una tendenza presente con il ricordo di emozioni positive con questo parametro.
Queste sono alcune delle parole emerse dall'associazione di parole legate al concetto di tasse all'interno di un gruppo di studenti italiani utile per individuare un modo di vedere le tasse come un concetto legato alla dimensione di alta distanza sociale e di tipo vincolati nel modo di vedere delle persone.

TEORIA DEGLI ATTI LINGUISTICI

La teoria degli atti linguistici parte dal fatto che la lingua non informa solo di qualcosa all'ascoltatore, non si asserisce solamente, ma si possono realizzare azioni diverse ( per es in " sai che ore sono?, da domani mi impegno coi compiti, uno a cinque che vincono i rossi, dichiaro guerra,  il parlante rispettivamente avanza una richiesta, fa una promessa o una scommessa o apre le ostilità ( se ha l' autorità per farlo). In Austin ( 1962) e Searle ( 1969) il parlante si può intendere come colui che realizza degli atti linguistici, delle attività che compie con l'intento di produrre nell'ascoltatore una reazione, un cambiamento di stato mentale o un comportamento".
Abbiamo la categoria dei verbi performativi o di verbi con funzione di eseguire, vale a dire quei verbi che in determinate condizioni non descrivono un'azione ma la compiono: ad es scommettere, battezzare, promettere, scusarsi, ringraziare, condannare, congratularsi, proclamare, ecc.
La forma canonica è rappresentata dalla prima persona, con il modo all'indicativo del tempo presente e la diatesi attiva del verbo ( dichiaro aperta la seduta, il presidente ha dichiarato aperta la seduta, ma anche la forma vietato fumare, chiudere la porta, i viaggiatori sono pregati di sedersi del sottopassaggio, verrò!  senza performativo esplicito ma con chiara forza illocutoria.
Condizioni di felicità sono l'insieme di vincoli e circostanze appropriate ( tra cui, nel caso di atti con alto grado di convenzionalizzazione, precisi rituali: si possono sposare due persone solo se si ha l'autorità per farlo, se le due persone non sono già coniugate: si può emettere una condanna se si è un giudice, in un'aula di tribunale e alla fine di un processo).

Le condizioni di felicità dell'atto della promessa sono un parlante che necessita di un ascoltatore e la possibilità di compiere un atto nel futuro e di fare una frase che contiene una proposizione.

- servono le normali condizioni di emissione e ricezione

- condizioni per il contenuto proposizionale: il parlante esprime la proposizione che il parlante compie nell'enunciazione di una frase.

- condizioni per il contenuto proposizionale nell'esprimere che la proposizione del parlante predichi un futuro atto del parlante stesso.
- Condizioni preparatoria: L'ascoltatore preferirebbe che il parlante facesse piuttosto che non facesse l'atto futuro e il parlante ritiene l'ascoltatore preferirebbe il suo fare un atto nel futuro piuttosto che non farlo.
Condizioni preparatoria: non è ovvio né per il parlante né per l'ascoltatore che per il parlante farebbe l'atto futuro nel normale corso degli eventi.
Condizioni di sincerità: il parlante intende fare l'atto nel futuro.
- Il parlante vuole che l'enunciazione della frase lo metta in obbligo di compiere questo atto nel futuro.
Il parlante vuole produrre nell'ascoltatore la conoscenza che l'enunciazione della frase deve contare come l'imposizione della preposizione di compiere l'atto futuro.
Le regole semantiche della lingua parlata dal parlante e dall'ascoltatore sono tali che la preposizione è enunciata correttamente e sinceramente se e solo se sussistono le condizioni elencate sopra.


Condizioni di felicità:
-asserzioni ( Mastrogiacomo è liberato): Il parlante è sincero, ciò che dice è plausibile e non si contraddice.
domande ( dove abiti?) Il parlante non conosce la risposta: il parlante presuppone che l'ascoltatore sia in grado di rispondere.
le richieste ( passami il sale) l'ascoltatore è in grado di fare ciò che è richiesto.

La struttura dell'atto linguistico è composta da

a) un livello locutorio, vale a dire il parlante produce una sequenza di foni.

b) il livello locutivo dove il parlante esprime dei significati, fa riferimento a entità, eventi o situazioni.

c) il livello illocutivo: si manifestano intenzioni e si perseguono scopi ( per es in il museo riapre alle 14h30 lo scopo è trasmettere un'informazione, in ti restituirò i soldi entro la fine del mese, lo scopo è assumere l'impegno di fare qualcosa, in mi passi il sale per favore? lo scopo è richiedere.

d) il livello perlocutivo: l'effetto anche non verbale, la conseguenza dell'enunciato; esso può anche non corrispondere alle intenzioni dell'atto illocutivo.

Le corrispondenze tra livello locutorio, locutivo e illocutivo

livello locutorio                                   livello locutivo                            livello illocutivo

la gamba mi fa male                      provo dolore in modo preciso                     lamentarsi

Ahia                                               provo dolore                                                 lamentarsi
basta non ne posso più                 provo dolore insopportabile                        lamentarsi
mi fa male la gamba                    provo dolore in modo preciso                        lamentarsi


attento                                      ti avverto di un pericolo imminente                          avvertire
abbassati                                ti avverto e ti induco ad agire di conseguenza              avvertire

un serpente                            meglio allontanarsi                                                        avvertire
un serpente                              c'è un serpente                                                       rappresentare la realtà


La tassonomia di atti linguistici secondo Austin è composta da 5 classi di atti molto generali:

- Verdettivi riguardano un verdetto o un giudizio ( giudico, condanno, classifico)
- esercitivi  riguardano l'esercizio del potere, del diritto e di influenza ( ordino, raccomando, licenzio)
- commissivi riguardano la promessa o prendere un impegno per il futuro ( prometto, scommetto, giuro)
- comportativi hanno a che fare con atteggiamenti e comportamento sociale, con le reazioni del parlante ai comportamenti degli altri ( mi scuso, mi congratulo, mi lamento);
- espositivi: impiegati come atti di esposizione per illustrare opinioni e argomentazioni o portare avanti discussioni ( affermo, cito, nego, spiego).

La tassonomia secondo Searle contiene le seguenti classi di verbi:

- rappresentativi ( scopo): impegnare il parlante all'effettivo darsi di qualcosa e alla verità del contenuto proposizionale; direzione d'adattamento con le parole che si adattano al mondo; lo stato psicologico con la credenza ( asserisco che proposizione): mi vanto, mi lamento, deduco, descrivo, classifico;
direttivi (  scopo): tentativi di grado diverso del parlante di indurre l'ascoltatore a fare qualcosa: la direzione d'adattamento con il mondo che si adatta alle parole; stato psicologico: il desiderio o volere con verbi come " comando, chiedo, consiglio, invito, supplico".
commissivi (scopo) impegnare il parlante ad assumere un certo comportamento nel futuro; direzione d'adattamento con il mondo che si adatta alle parole; stato psicologico l'intenzione con performativi come prometto, giuro, mi rifiuto;
Espressivi ( scopo) esprimere lo stato psicologico specificato nella condizione di sincerità riguardante le circostanze specifiche del contenuto proposizionale; la direzione di adattamento ( nessuna); stato psicologico ( vario) con verbi come: ringrazio, chiedo scusa, mi congratulo;
dichiarazioni ( scopo): la felice esecuzione; condizione d'adattamento: duplice, ossia dal mondo alle parole e dalle parole al mondo con performativi come ( mi dimetto, ti battezzo, vi proclamo).

Le dimensioni di variazione che determinano gli atti linguistici diversi

- scopo o ragione d'essere di un atto: per es. in un ordine ( atti direttivi) lo scopo è il tentativo di far fare qualcosa all'ascoltatore; in un'asserzione ( rappresentativi) lo scopo è dare una rappresentazione della realtà; in una promessa ( commissivi) lo scopo è l'assunzione del parlante di un impegno a fare qualcosa.

- differenze relative alla direzione del vettore d'adattamento tra parole e mondo: nelle asserzioni ( rappresentativi) si adattano le parole ( contenuto proposizionale) al mondo ( realtà); in una promessa ( commissivi) o in una richiesta ( direttivi) invece si vuole adattare il mondo alle parole;

- differenze relative agli stati psicologici espressi: qualcuno che asserisce, afferma, sostiene, spiega ( atti rappresentativi) esprime la certezza del parlante, chi fa voto, minaccia, promessa ( commissivi) esprime l'intenzione, chi ordina, comanda o richiede ( direttivi) esprime il desiderio;

- differenze relative all'energia o intensità con cui è presentato lo scopo illocutivo: per es. si può attenuare o meno un atto sia che si tratti di un'asserzione ( credo che Paolo abbia 30 anni  vs so che Paolo ha 30 anni; azzardo l'ipotesi che sia stato Luca a rubare i soldi vs giuro sul mio onore che non sono stato io a rubare i soldi) sia che si tratti di un'intenzione ( voglio assolutamente andare al cinema vs proporrei di andare al cinema).

- Influsso che le differenze relative allo status o posizione del Parlante o Ascoltatore possono esercitare sulla forza illocutoria dell'enunciato: per es una richiesta o un comando hanno una diversa forza illocutoria, pur appartenendo alla stessa classe dei direttivi, hanno un diverso peso se a proferirli è il generale al soldato o se è un collega a un altro collega in una relazione simmetrica;
- differenze tra gli atti che possono essere eseguiti al di fuori di istituzioni extralinguistiche e quelli che le richiedono: per battezzare, scomunicare, sposare ( dichiarazioni) è necessario occupare una posizione riconosciuta, ufficiale in una data istituzione.


Atti linguistici indiretti sono atti " in cui la forza illocutiva è espressa in modo traslato, cioè viene usata una forza linguistica tipica di una certa forza illocutiva per esprimere un'altra forza illocutiva" con una corrispondenza tra forma e atto linguistico non biunivoca.

Oh per favore! Ci sono dei giunchi profumati  - esclamò Alice in un improvviso trasporto di gioia: eccoli là... e come sono belli!
E' inutile che tu dica per favore a me disse la Pecora. Non ce li ho messi io, e nemmeno m'impiccerò di toglierli.
No ma io volevo dire.... per favore, possiamo fermarci per raccoglierne un po'?

in autobus: scusi, scende?

L'atto linguistico indiretto è molto spesso realizzato tramite il riferimento a una delle condizioni di felicità ( per es condizioni preparatorie)
scusi, può spegnere la sigaretta?
sa l'ora?

alta convenzionalità di alcuni atti linguistici indiretti:
- scusi, può spegnare la sigaretta?
no, non posso
sa l'ora?
sì, la so.





sabato 16 dicembre 2017

Dimensioni culturali presenti nel concetto di lavoro.

Nel corpus di queste associazioni di parole  emerse dal gruppo di studenti italiani del liceo classico Dettori di Cagliari abbiamo una lista di parole collegate al concetto di lavoro: essere socialmente utile, esercizio di una professione, futuro, famiglia, impegno, preoccupazioni, soldi, indipendenza, responsabilità, guadagno, necessario, utile, fatica, pubblico, privato.

Il concetto di lavoro legato all'essere "socialmente utile" mette in luce una dimensione temporale a breve termine perché è un dato buono essere al servizio degli altri ed è anche un modo per avere una sensazione di adesione alla dimensione culturale di tipo " soddisfatti" perché si ottiene come una forma di sensazione di controllo della propria vita. Essere socialmente utile può essere interpretato come una forma di debole evitamento dell'incertezza, con una tolleranza verso le persone e la differenza viene percepita come fatto positivo. Il concetto di " socialmente utile" è anche un modo per avere un " noi coscienzioso" e mettere le relazioni come dato più importante dei compiti. Il lavoro socialmente utile rappresenta un'adesione ad una dimensione di tipo " femminilità" perché gli uomini e le donne devono apparire come modesti e intenzionati verso gli altri. Allo stesso tempo questo concetto di lavoro socialmente utile contiene una dimensione di orientamento temporale a lungo termine perché una persona brava sa adattarsi alle circostanze e cercare di imparare dagli altri è un dato importante. In contemporaneo, il fatto di essere al servizio degli altri è un parametro che si ritrova nell'orientamento temporale a breve termine. La dimensione di tipo " soddisfatti" si ritrova attraverso una forma di sensazione di controllo della propria vita. L'esercizio di una professione come parola associata al lavoro diventa un modo per aderire ad una dimensione culturale con un forte evitamento dell'incertezza in cui prevale il parametro di bisogno di chiarezza nel proprio modo di vivere e gli altri cittadini sono visti come incompetenti all'interno di questa dimensione. La dimensione di " individualismo" è presente con l'idea dei compiti come elemento più importante delle relazioni attraverso un " io di tipo coscienzioso". La presenza di un " orientamento a breve termine" è da raffigurare con il parametro di stabilità della persona come sempre uguale a se stessa, dove esercitare la propria professione è un fatto sacrosanto e la vita professionale è guidata da imperativi e le persone si dicono orgogliosi del proprio lavoro come principio importante. Anche in questo caso la sensazione di controllo della propria vita è la strada più comune per raggiungere una dimensione di tipo " soddisfatti". Il lavoro legato al concetto di " futuro" significa la possibilità di adesione ad una dimensione temporale a lungo termine perché i fatti più importanti devono succedere nel futuro. Il concetto di futuro implica che per adesso sono nella dimensione culturale di tipo "vincolati" e pertanto sono meno propenso a ricordare le emozioni positive. Il lavoro in questo corpus viene anche legato al concetto di famiglia in sintonia con una dimensione culturale di forte evitamento dell'incertezza perché il lavoro implica la presenza di un parametro di chiarezza nella propria vita e anche il bisogno di conservare il lavoro anche se non ti piace. Il lavoro legato al concetto di famiglia può essere collegato ad una dimensione di tipo " collettivismo" perché si ritrova un'adesione ad un " noi di tipo coscienzioso". Il collegamento tra famiglia e lavoro implica una forma di equilibrio tra lavoro e famiglia in sintonia con la dimensione culturale di tipo " femminilità". Il concetto di famiglia mette in rilievo un modo di fare coesistere l'orientamento temporale a breve termine così come quello a lungo termine perché la famiglia consente di avere una sostanziale stabilità della persona con la presenza di imperativi nella guida della vita famigliare dove occorre spendere dei soldi per svolgere una vita sociale. La famiglia spinge alla dimensione di tipo " soddisfatti" attraverso il parametro di una sensazione di controllo della propria vita e una tendenza a ricordare le emozioni positive. Nella famiglia sono presenti degli elementi della dimensione culturale con un orientamento a lungo termine perché occorre adattarsi alle circostanze e i fatti più importanti sono da collocare nel prossimo futuro.
Il concetto di impegno mette in avanti il ruolo dell'impegno in sintonia con un'adesione con una bassa distanza sociale sociale perché il proprio lavoro è soggetto ai criteri di bene o male. Spesso chi si impegna spera di essere consultato nel suo lavoro. Infatti il concetto di "impegno" è un modo per aderire ad una dimensione di forte evitamento dell'incertezza dove ritroviamo poca considerazione per il proprio benessere e lo star bene, con una lotta contro la permanente minaccia dell'incertezza e quindi prevale il ricorso al bisogno di chiarezza. L'impegno è, a mio modo di vedere, in linea con la dimensione culturale di tipo " individualismo" perché tutti sono tenuti a badare a se stessi, con un " io di tipo coscienzioso", con il diritto alla privatezza e i compiti sono più importanti delle relazioni. Il concetto di impegno è in linea con la dimensione di " mascolinità" perché il lavoro prevale sulla famiglia. La dimensione culturale composta dalla dimensione di un orientamento temporale a breve termine si ritrova nel principio che vede il lavoro come una forma di stabilità della persona e ci sono degli imperativi nella vita professionale. Inoltre, l'impegno permette di essere orgoglioso del proprio lavoro. In aggiunta l'orientamento temporale a lungo termine si ritrova con un'attitudine alla perseveranza come vero obiettivo da conseguire. Inoltre l'impegno consente comunque di aver un senso di controllo della propria vita e di potere ricordare delle emozioni positive in sintonia con la dimensione di tipo " soddisfatti". Allo stesso tempo, la dimensione di tipo " vincolati" si ritrova con la scarsa importanza per il proprio tempo libero e con un sentimento che le cose non dipendono dal mio volere.
Il concetto di preoccupazioni legato alla parola lavoro può essere interpretato come un'adesione ad una dimensione di forte evitamento dell'incertezza perché si cerca di lottare contro una permanente minaccia. Il lavoro è vissuto come fonte di forte stress, nervosismo e ansietà. Le preoccupazioni possono trovare origine in una intolleranza verso le idee e le persone divergenti. La differenza è pericolosa perché crea stress. Di conseguenza si vive con poca considerazione per il proprio benessere e si cerca di trovare sempre chiarezza nelle cose. Insomma, il concetto di preoccupazione è collegato con il fatto di sentirsi sempre incompetenti. Le preoccupazioni nascono in una forma di "individualismo" dove i compiti sono più importanti delle relazioni con un "io di tipo coscienzioso". Le preoccupazioni spingono verso un'adesione ad un orientamento temporale a breve termine perché si vuole essere sempre la stessa persona. La vita professionale è guidata da imperativi. Le preoccupazioni sono legate alla dimensione di tipo " vincolati" perché si vive con un sentimento di abbandono e le cose non dipendono dal mio volere, con poca propensione nel ricordare emozioni positive e nel dare rilevanza al tempo libero.
Il concetto di soldi legati al lavoro sono in ampia sintonia con l'adesione ad una società con alto indice di distanza sociale dal potere perché la gerarchia diventa di tipo ineguaglianza di tipo esistenziale. I soldi rappresentano un modo per rendere le proprie scelte come un fatto basico che non ha bisogno di legittimità. I soldi consentono l'adesione ad una dimensione di debole evitamento dell'incertezza perché ci potrebbe essere maggiore tendenza al benessere personale ed è il modo più rapido per diventare un cittadino competente agli occhi delle autorità. I soldi creano un diritto alla privatezza in sintonia con la dimensione di tipo " individualismo" dove tutti sono tenuti a badare a se stessi. I soldi rendono il lavoro come elemento più importante della famiglia. " Aver i soldi" consente di possederli in caso di futuro investimenti da compiere nel futuro. Inoltre possedere dei soldi sono il risultati del successo e della propria possibilità di fare degli sforzi.
Il lavoro come forma di indipendenza consente di aderire ad un forte evitamento dell'incertezza perché esiste un bisogno di chiarezza nella propria vita. La presenza della dimensione di " individualismo" è presente con il fatto che tutti devono badare a se stessi, con un io di tipo coscienzioso e con il diritto alla privatezza. L'indipendenza rientra nella dimensione di orientamento temporale a lungo termine collocando i fatti più importanti nel futuro. L'indipendenza provoca un senso di controllo della propria vita, con la libertà di parola che diventa un fatto importante ed è un modo per ricordare delle emozioni positive nel proprio vivere.


partiti adesso canzone giusi ferrero





Se avessi un cuore canzone con testo




Se avessi un cuore peserei le mie parole
Se avessi un cuore da ascoltare
Se avessi un cuore metterei in discussione
Se davvero avessi un cuore ti amerei
Se avessi voglia di contraddire
Un po’ di coraggio da offrire
L’ombra di un pensiero mio
Se le mie mani fossero un dono
per elevarmi dal suolo
Se davvero avessi un cuore, ti amerei
Ti direi che nessun male al mondo più raggiungerti
Ti proteggerei quando i tuoi passi sono fragili
E saprei comprenderti proprio adesso che sei qui davanti a me
Se avessi un cuore
Se avessi un cuore
Se avessi un cuore
Se avessi un cuore io starei dalla tua parte
Se avessi un cuore da aggiustare
Se avessi un cuore userei l’immaginazione
Se davvero avessi un cuore ti amerei
Ti direi che nessun male al mondo più raggiungerti
Ti proteggerei quando i tuoi passi sono fragili
E saprei comprenderti proprio adesso che sei qui davanti a me
Se avessi un cuore
Se avessi un cuore
Se avessi un cuore
Dicono che siamo come gocce in mezzo al mare
Senza un faro che ci illumini e ci dica dove andare
Ma io potrei sorprenderti
Proprio adesso che sei qui davanti a me
Se avessi un cuore
Se avessi un cuore
Se avessi un cuore

Alessandra Amoroso - Comunque andare



Comunque andare
Anche quando ti senti morire
Per non restare a fare niente aspettando la fine
Andare perché ferma non sai stare
Ti ostinerai a cercare la luce sul fondo delle cose
Comunque andare
Anche solo per capire
O per non capirci niente
Però all'amore poter dire ho vissuto nel tuo nome
E ballare e sudare sotto il sole
Non mi importa se mi brucio la pelle
Se brucio i secondi, le ore
Mi importa se mi vedi e cosa vedi
Sono qui davanti a te
Coi miei bagagli ho radunato paure e desideri
Comunque andare anche quando ti senti svanire
Non saperti risparmiare ma giocartela fino alla fine
E allora andare che le spine si fanno sfilare
E se chiudo gli occhi sono rose e il profumo che mi rimane
E voglio ballare e sudare sotto il sole
Non mi importa se mi brucio la pelle
Se brucio i secondi le ore
Mi importa se mi vedi e cosa vedi
Sono qui davanti a te
Coi miei bagagli ho radunato paure e desideri
Comunque andare perché ferma non so stare
In piedi a notte fonda sai che mi farò trovare
E voglio ballare e sudare sotto il sole
Non mi importa se mi brucio la pelle
Se brucio i secondi le ore
E voglio sperare quando non c'è più niente da fare
Voglio essere migliore finché ci sei tu
E perché ci sei tu da amare
Dimmi se mi vedi e cosa vedi
Mentre ti sorrido io coi miei difetti ho radunato paure e desideri

quiz su disney


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Quiz su Batman




TU SCENDI DALLE STELLE CON TESTO



Tu scendi dalle stelle,
o Re del cielo,
e vieni in una grotta
al freddo al gelo,
e vieni in una grotta
al freddo al gelo.
O Bambino mio divino,
io ti vedo qui tremar.
O Dio beato,
ah quanto ti costò
l’avermi amato.
ah quanto ti costò
l’avermi amato.
A Te che sei del mondo
il creatore
mancano panni e fuoco,
o mio Signore,
mancano panni e fuoco,
o mio Signore.
Caro eletto pargoletto
quanto questa povertà
più m’innamora
giacché ti fece amor
povero ancora,
giacché ti fece amor
povero ancora.

A modo mio Patty Bravo my way comme d habitude





A modo mio ( Testo)
ma si' io sono qui
a dirvi cose per me importanti
e voi non lo sapete
se son parole o sentimenti
pero' non ha importanza
se c'e' chi parla di incoerenza
perché io sono io a modo mio
ho fatto quel che ho voluto
sola con me guardando avanti
rimpianti ne ho troppo pochi
non è il caso che li racconti
ho avuto non ho avuto
tutto perfetto tutto sbagliato
pero' io sono io a modo mio
e anche se ho pianto un po'
quell'esperienza mi ha fatto bene
ho avuto si' bocconi amari
ma li ho saputi sputare fuori
ma io sono io e a modo mio
non cambio mai
ma si' io sono qui
a dirvi cose scritte da un altro
pero' per darle a voi
io le traduco le porto dentro
cosi' non per vantarmi
nessuno puo' rimproverarmi
perché io sono io a modo mio
davanti a me c'e' una platea
piena o deserta io non lo so
dentro di me la vita mia
deserta o piena dissi di no
ma io sono io e a modo mio
non cambio mai
se la platea mi dice si'
ringrazio dio di essere io
a modo mio

Non ti scordar mai di me giusy ferreri canzone



Testo
Se fossi qui con me questa sera
Sarei felice e tu lo sai.
Starebbe meglio anche la luna,
Ora piu' piccola che mai.
Farei anche a meno della nostalgia
Che da lontano
Torna per portarmi via
Del nostro amore solo una scia
Che il tempo poi canceller??
E nulla sopravviver??.
Non ti scordar mai di me,
Di ogni mia abitudine,
In fondo siamo stati insieme
E non ?? un piccolo particolare.
Non ti scordar mai di me,
Della pi?? incantevole fiaba
Che abbia mai scritto,
Un lieto fine era previsto e assai gradito.
Forse ?? anche stata un p?? colpa mia
Credere fosse per l'eternit??.
A volte tutto un p?? si consuma,
Senza preavviso, se ne va.
Non ti scordar mai di me,
Di ogni mia abitudine,
In fondo siamo stati insieme
E non ?? un piccolo particolare.
Non ti scordar mai di me,
Della pi?? incantevole fiaba
Che abbia mai scritto,
Un lieto fine era previsto e assai gradito.
Uhuh Non ti scordar??
Uhuh Non ti scordar??
Non ti scordar mai di me,
Di ogni mia abitudine,
In fondo siamo stati insieme
E non ?? un piccolo particolare.
Non ti scordar mai di me,
Della pi?? incantevole fiaba
Che abbia mai scritto,
Un lieto fine era previsto e assai gradito.
 
 

venerdì 15 dicembre 2017

il concetto di uguaglianza in termini di dimensioni culturali

Il concetto di uguaglianza nelle associazioni di parole presenti tra gli studenti del Liceo Classico Dettori di Cagliari rappresentano un corpus di lavoro per indagare le dimensioni culturali presenti dietro l'idea di " uguaglianza" tra parlanti di lingua italiana.
Il termine uguaglianza viene collegato con l'idea di democrazia facendo intuire una sua scarsa presenza nel contesto degli studenti. La democrazia può essere interpretata come una volontà di adesione ad una società con basso indice di distanza sociale perché implica una società in cui le persone sono trattate alla pari, dove il detentore di potere deve giustificare le proprie scelte ed è un modo di dire che vorrei essere visto come un cittadino competente in sintonia con la dimensione di debole evitamento dell'incertezza. Allo stesso tempo rappresenta un modo per aderire ad una dimensione di tipo " soddisfatti" dove la libertà di parola è un fatto rilevante e riscontriamo una sensazione di controllo della propria vita. Il tema della democrazia spinge ad aderire ad una dimensione di tipo " individualismo" perché ogni persona viene considerata come un individuo- elettore e pertanto portatore delle sue private istanze in linea con la dimensione di privacy presente in nella dimensione di tipo " individualismo". Un altro elemento per descrivere il concetto di uguaglianza sono le leggi per gli studenti del liceo, in altri termini le persone devono obbedire alle leggi in sintonia con una dimensione culturale di forte evitamento dell'incertezza attraverso un bisogno di chiarezza e di regole. L'idea soggiacente è quella di intendere i cittadini come incompetenti e devono accettare di obbedire alle leggi in sintonia con un alto indice di distanza sociale. La legge come ideale significa in un certo modo un'adesione ad una comunità allargata dove la trasgressione delle regole porta a sentimenti di vergogna. La legge è pienamente in sintonia con la dimensione culturale con un orientamento temporale a breve termine perché la legge rappresenta una linea universale di quello che è bene o male nelle situazioni. Il concetto di legge per alcuni consente una sensazione di controllo della propria vita in linea con la dimensione di tipo " soddisfatti" in coesistenza a mio modo di vedere con la dimensione di tipo " vincolati" perché la libertà di parola come fatto non è di prima importanza.
Il concetto di uguaglianza associato al concetto di " giusto" va interpretato, a mio modo divedere, come un aderire ad una dimensione di debole evitamento dell'incertezza perché i cittadini sono percepiti come competenti. Inoltre ci sono delle linee universali di comportamento nelle situazioni in sintonia con la dimensione culturale con un orientamento temporale a breve termine. L'idea di " utopia" rappresenta una tendenza al benessere e allo star bene per il futuro e quindi è un debole evitamento dell'incertezza. Il concetto di "Utopia" può essere interpretato come mettere i compiti in primo luogo come avviene all'interno della dimensione di tipo " individualismo". L'utopia è un modo per aderire de facto ad un orientamento temporale a breve termine dove vige la stabilità delle persone come sempre uguale a se stessa e le tradizioni per ora rimangono non modificabile. Il termine di " utopia" può essere un'adesione ad una dimensione di tipo " vincolati" dove le cose non dipendono da me e la libertà di parole non è di prima necessità.
In alcuni studenti, il termine di uguaglianza fa emergere il concetto di "razza" da intendere in termini di dimensione culturale come un'adesione ad una società con alto indice di distanza sociale perché la gerarchia equivale ad una ineguaglianza esistenziale. In altre parole si può intendere la differenza come pericolosa. In questo concetto ritroviamo la dimensione di "collettivismo" perché gli altri sono percepiti come " out-group" e di conseguenza si mette in evidenza l'appartenenza ad un dato "in-group". Un'altra dimensione presente è quella di un orientamento temporale a breve termine perché le persone sono come sempre uguale a se stessa.
La prossima parola emersa sarà la "collaborazione" da intendere come una forte adesione alla dimensione di debole evitamento dell'incertezza perché si accetta di vivere con tranquillità e poco stress, con una tendenza al benessere personale e con una tolleranza verso le persone divergenti poiché la differenza è vista come curiosità. Per accettare questa dimensione occorre vivere a proprio agio con l'ambiguità e con il " non sapere" come andrà a finire. Inoltre i cittadini per aderire all'idea di collaborazione devono sentirsi competenti. La collaborazione comporta una dimensione di tipo " collettivismo" con il prevalere del mantenimento dell'armonia e con la presenza di un noi di tipo coscienzioso. Inoltre le relazioni sono più importanti dei compiti. La collaborazione presenta una dimensione culturale con un orientamento temporale a lungo termine perché una persona è capace di adattarsi alle circostanze in cui cercare di imparare dagli altri è una cosa buona. La collaborazione spinge nella direzione di ricordare le emozioni positive in sintonia con la dimensione di tipo " soddisfatti" mentre la dimensione di tipo " vincolati" è il tratto che vede come meno importante il ruolo della libertà di parola.
La parola parità viene legata al concetto di uguaglianza tra i generi nel contesto culturale italiano. Il concetto di " parita" colloca la donna e l'uomo nella misura di essere trattati alla pari nella società con un'adesione ad un basso indice di distanza sociale. La gerarchia tra le persone deve essere dei ruoli e non per motivi esistenziali come implica la differenza tra i generi. Deve prevalere una tolleranza verso la differenza di genere e quindi un'adesione ad un debole evitamento dell'incertezza. La dimensione di " individualismo" aumenta perché si deve parlare per sé come tratto positivo e le opinioni personali vengono ricercate. Il concetto di parità tende verso una società più femminile perché si ritrova poca differenza in termini sociali ed emozionali tra uomini e donne. Per ottenere la parità occorre un equilibrio tra la vita di famiglia e il lavoro. Inoltre implica un'adesione alla dimensione di orientamento temporale a lungo termine perché questo concetto troverà la sua possibile attuazione nel futuro. Infatti questo concetto implica la possibilità di modificare le tradizioni in funzione dei cambiamenti. La prossima parola associata al concetto di uguaglianza sarà uniformità, ossia un'adesione al mio modo di analizzare verso un basso indice di distanza sociale perché tutti vengono trattati alla pari e questo permette di aderire ad una dimensione di forte evitamento dell'incertezza poiché tale incertezza viene combattuta con il bisogno di chiarezza. L'idea di uniformità equivale al riconoscimento di linee universali da seguire nelle situazioni. Adesione alla dimensione di tipo " vincolati" perché la libertà di parola non è un elemento così importante. Il prossimo termine è la parola " sociale" intesa come uguaglianza sociale come obiettivo possibile all'interno di una società con una dimensione culturale con basso indice di distanza sociale perché le persone sono trattate alla pari e la gerarchia non è di tipo esistenziale. L'uguaglianza sociale è possibile dove c'è tolleranza verso la divergenza come tratto tipico del debole evitamento dell'incertezza. Il concetto di uguaglianza sociale rientra in una forma di collettivismo perché c'è un'idea di comunità allargata e quindi un " noi coscienzioso". Questo concetto serve per mantenere, a mio modo di vedere, una forma di armonia economica in una data società in adesione alla dimensione di tipo " femminilità" dove gli uomini e le donne devono sembrare modesti e ben intenzionati. L'uguaglianza sociale vede gli uomini e le donne come aventi la possibilità di piangere ma devono combattere nel loro quotidiano. Il concetto di uguaglianza sociale mette in rilievo un orientamento a lungo termine perché la vita della comunità è guidata da compiti condivisi. La dimensione culturale di tipo " soddisfatti" diventa presente con un maggiore senso di controllo della propria vita con più tempo libero e con la libertà di parola come dati più importanti.
Il prossimo termine menzionato nel corpus degli studenti del Liceo classico Dettori di Cagliari sono "i diritti". In questo esempio di " diritti" di uguaglianza si può leggere una forma di adesione ad una dimensione culturale dove ci sia un forte evitamento dell'incertezza con il bisogno di chiarezza presente nel concetto di diritto, con un bisogno emotivo di regole. In aggiunta appare una dimensione culturale di "individualismo" verso gli altri interlocutori considerati come individui e quindi c'è un io del tipo coscienzioso. I compiti sono più importanti delle relazioni perché i diritti sono in sintonia con la dimensione di tipo " femminilità" perché le differenze sono basse tra i generi. Il termine diritti mette in campo una maggiore presenza delle donne nella vita pubblica di una data comunità e abbiamo una maggiore stabilità delle persone perché si possono vedere come delle linee universali in quello che è bene o male nelle situazioni.
 I diritti consentono di avere una maggiore sensazione di controllo della propria vita e la libertà di parola sono fatti importanti.
Questo breve excursus all'interno del corpus di parole associate da parte di un gruppo di liceali costituisce un osservatorio privilegiato per capire il modo di rappresentare mentalmente alcune parole con forte valenza culturale all'interno della società italiana.

telefonate sulle vacanze


dialogo sul calcio

 
Pietro: Giovanni, ciao! Dove vai?
Giovanni:A vedere la partita di calcio!
Pietro:Ah, è vero! Oggi è l’ultima giornata di cam
pionato.
Giovanni:Sì e la vittoria è determinante per passa
re in serie A.
Pietro: Con chi gioca la nostra squadra?
Giovanni: Ma come non lo sai? C’è il derby!!!
Pietro: Ah scusa, è che io non seguo molto il calci
o preferisco il basket. Non perdo
una partita!
Giovanni: Veramente? Neanche una?
Pietro: Se posso ci vado di persona altrimenti le seguo alla radio. Fanno sempre la telecronaca in diretta.
Giovanni: Io preferisco il calcio. Pensa che fino a quando non ho avuto l’incidente al ginocchio giocavo anche...
 
Pietro:Davvero? In che ruolo?
Giovanni: Portiere! Peccato... non ero niente male...
Pietro:Una brillante carriera interrotta da una caduta di bicicletta!
Giovanni:Brillante nooooo, ma mi divertivo molto.
Ora invece posso solo stare a
guardare...
Pietro: A che ora inizia il derby?
Giovanni:Tra un paio di ore ma vado allo stadio tr
a poco perché devo incontrarmi
prima con Carlo e Juan.
Pietro:Quasi quasi vengo con te... anche se non è il
mio sport preferito sarà
comunque un bello spettacolo!
Giovanni: Se vieni sono contento ma non so se troverai il biglietto. Secondo me sonotutti esauriti.
Pietro: Va be’, io ci provo e se non riesco a entr
are posso andare al bar Sole: lì hanno Sky!
Giovanni: Perfetto, allora andiamo!
Pietro: Benissimo, io sono pronto!

organizzare un pic-nic dialogo


organizzare un fine settimana a Venezia dialogo


dialogo per seguire un corso di lingua italiana in Italia




dialogo comprare al mercato


visitare una casa dialogo


jingle bells in italiano




dialogo per strada sulla salute del figlio



dialogo in farmacia con sottotitoli





per studenti scuole medie imparare italiano con cartoni



VIVO PER LEI BOCELLI GIORGIA





giovedì 14 dicembre 2017

L'italiano con i fumetti




Quiz sui personaggi di Dragon Ball


dialogo tra amici





   Conversazione faccia a faccia.
Situazione: Alberto parla con Giuseppe,
un collega di lavoro.
Personaggi: Alberto e Giuseppe (italiani).
Luogo: il posto di lavoro di Alberto e
Giuseppe.
Giuseppe: Ciao Alberto, come va oggi?
Alberto: Sono un po’ stanco, ma va bene. E
tu?
Giuseppe: Io bene, ma tu hai una faccia scura s
tamani. Qualche problema?
Alberto:no, adesso no, ma questa notte non ho
quasi dormito. Praticamente ho passato la notte in bianco
Giuseppe: Hai fatto le ore piccole ieri sera, eh
!? E dove sei stato?
Alberto: ssshh, parla piano, per favore.
Non ho fatto niente di speciale. Non sono uscito ma non ho dormito perché ho pensato tutta la notte. Però
finalmente ho deciso cosa fare.
Giuseppe: Ma di che cosa stai parlando?
Alberto: Ho deciso di trasferirmi a Milano.
Giuseppe: A Milano? E perché?
Alberto: Qualche tempo fa ho letto un annuncio di uno studio legale di Milano che cercava nuovo personale. Ho inviato un curriculum vitae
e dopo qualche giorno mi hanno telefonato. Ieri ho avuto una riunione in
skype con l’avvocato che dirige lo studio legale. Mi ha detto che ha
bisogno di un giovane avvocato e mi ha offerto di aiutarlo a seguire le cause civili.
Giuseppe: Ah sì? E che altro ti ha detto? Ti pagano bene?
Alberto: Lo stipendio non è altissimo ma mi
permette di vivere a Milano. Mi ha detto che possono aiutarmi anche per l’affitto della casa. Il contratto è per un anno, poi si vedrà. Secondo me è una buona occasione, no? Tu che ne pensi?
Giuseppe: Mah, sì certo. Qui al momento non siamo pagati. Dobbiamo
completare il tirocinio e poi chissà! Beh, se tu vai via, dopo il tirocinio,
posso restare io a lavorare nello studio, ho meno concorrenza, no?
Ah, ah , ah!
Alberto: Shhh, parla piano perché non ho ancora parlato con il capo.
Giuseppe:E quando dovresti cominciare il nuovo lavoro?
Alberto:Tra un mese dovrei firmare il contratto. Però devo andare prima lì,
incontrare l’avvocato, cercare un alloggio ecc...
Giuseppe:beh, sono contento per te. Però mi dispiace che non lavoreremo più insieme!
Alberto: Certo, anche a me dispiace lasciare lo studio, gli amici, la famiglia. Ma è solo per un anno e poi Milano è vicino. Scusa, sta arrivando l’avvocato, vado a parlargli. A dopo!
Giuseppe: A dopo e in bocca al lupo!
Alberto: Crepi il lupo!