L'analisi del discorso del
segretario del sindacato della Cgil Maurizio Landini verrà compiuto
adoperando gli strumenti della tassonomia degli atti linguistici,
della cortesia linguistica e delle massime di cooperazione. In questo
articolo si potrà vedere come il segretario del sindacato CGIL
Landini intenda collocare il tema dell'istruzione e della formazione
in una posizione centrale nel discorso sindacale per esprimere un
atto linguistico di tipo rilevante in sintonia con la "massima
di relazione" con il Ministero dell'Istruzione. Questo enunciato
è un modo per evitare ambiguità e oscurità in sintonia con la
Massima di maniera presente nei principi di cooperazione nella
comunicazione umana di Grice ( 1975). Questo atto linguistico è in
sintonia con la categoria di tipo " espressivi" perché
Landini esprime il suo orientamento mentale per stabilire e mantenere
un contatto con il Ministro dell'istruzione. Il bisogno di centralità
della scuola nel discorso di Landini è un modo per fare aderire
l'istruzione alla dimensione culturale di "forte evitamento
dell'incertezza" ponendo in avanti il bisogno di chiarezza e
struttura nel proprio enunciato. Questo è anche un modo per tutelare
un gruppo di riferimento in cambio di lealtà come indica la
dimensione di tipo " collettivismo" come modalità di
enfatizzare l'appartenenza al mondo della scuola. Questo tentativo di
ricollocazione della scuola al centro del discorso politico del paese
è un modo per aderire ad una dimensione culturale di tipo "
orientamento temporale a lungo termine" perché i fatti del
paese devono succedere nel futuro e imparare cose nuove è cosa
buona. Rimettere la scuola al centro del dibattito è un modo per
ridare "faccia positiva" collettiva ad una comunità spesso
minacciata per la sua perpetua adesione alla dimensione di tipo
"vincolati" perché è difficili dirsi felice nella scuola,
con la prevalenza di un sentimento di abbandono perché le cose non
dipendono da noi. Rimettere la scuola al centro significa ridare
importanza alla libertà di parola come fatto importante in sintonia
con la dimensione culturale di tipo "soddisfatti".
Per Landini formulare l'esistenza di "una vera emergenza
educativa" è un atto linguistico di tipo "rappresentativi"
perché il segretario Landini formula un enunciato in base alle
proprie conoscenze. Allo stesso tempo, questo atto linguistico di
natura rilevante di fronte al Ministro è un modo per minacciare la
"faccia negativa" del Ministro della scuola Patrizio
Bianchi perché si vuole che la scuola compia delle azioni per uscire
da questa "emergenza educativa". Questa "emergenza
educativa" segnalata da Landini indica in sostanza una forte
adesione alla dimensione culturale di tipo " alto indice di
distanza sociale" da parte del Ministero perché la scuola è
incentrata sul personale amministrativo e non sullo studente. La
scuola costituisce un'istituzione che non sente il bisogno di
legittimarsi di fronte ad un pubblico distante dalla scuola. La
scuola accetta questa "emergenza educativa" fatta di
dispersione scolastica perché la scuola vive ampiamente in sintonia
con la dimensione culturale di "debole evitamento
dell'incertezza" perché la Scuola accetta ogni giorno così
come viene, vive con poco stress le situazioni di ambiguità e caos.
Inoltre, la scuola è in piena sintonia con una dimensione culturale
di "forte evitamento dell'incertezza", ossia la Scuola vede
i cittadini come incompetenti. La scuola detiene una dimensione
culturale di tipo " collettivismo" perché gli altri gruppi
presenti nella scuola sono percepiti come " out-group"
quando non possono seguire le direttive della scuola. Questa
situazione di abbandono scolastico è possibile perché nella scuola
esiste un'adesione alla dimensione culturale di tipo "orientamento
temporale a breve termine" perché la scuola resta sempre uguale
a se stessa e ci sono linee universali in merito a quello che è bene
o male nelle situazioni. La scuola accetta questa situazione di "
abbandono scolastico" perché vive spesso all'interno della
dimensione culturale di tipo " vincolati" perché prevale
un sentimento di abbandono collettivo che non è capace di ostacolare
l'abbandono scolastico, con poca propensione nel ricordare delle
emozioni positive e pertanto risulta più facile l'accettazione delle
emozioni negative presenti con l'abbandono scolastico. Nel suo
intervento, Landini afferma che tanti giovani non studiano, non si
formano ( NEET) e con la presenza di bassi livelli di istruzione tra
gli adulti. Questo enunciato pronunciato da parte di Landini è in
sintonia con l'atto linguistico di tipo " rappresentativi"
perché il segretario della CGIL formula un enunciato in base alle
sue conoscenze. Questo enunciato rappresenta una forte minaccia per
la "faccia negativa" del Ministero dell'Istruzione. Questo
enunciato si colloca in sintonia con la "massima di quantità"
perché il segretario rende il proprio contributo informativo quanto
richiesto così come la "massima di relazione" richiede per
rendere il contributo rilevante. I giovani rinunciando all'istruzione
e alla formazione segnalano un'adesione ad una dimensione culturale
di tipo "debole evitamento dell'incertezza" perché si vive
con poco stress e si è a proprio agio con le situazioni
ambigue\caotiche. La forte presenza della dimensione culturale di
tipo "orientamento temporale a breve termine" perché si
vive nel presente senza un " futuro", in cui le persone
attribuiscono il successo o il fallimento alla fortuna e poi si
riscontra una bassa crescita economica in un paese con forte presenza
di giovani fuori dal sistema formativo e professionale ( NEET). I
giovani "NEET" vivono ampiamente nella dimensione culturale
di tipo "vincolati" perché è difficile dirsi felice, con
un forte sentimento di abbandono, poco propensi nel ricordare le
emozioni positive. La pandemia mette in luce i divari territoriali e
le differenze di accesso alla scuola mentre la risposta alla pandemia
vede il ruolo della scuola come centrale per compiere l'innovazione,
la transizione Green e la digitalizzazione del paese come strada
maestra per ritrovare il lavoro. Il tema dei divari territoriali
viene legato ad una dimensione culturale di una "società con un
alto indice di distanza sociale dal potere" perché il potere
non sente il bisogno di legittimare il proprio operato e la gerarchia
territoriale diventa una forma di ineguaglianza esistenziale. La
diversità dei territori è legata ad una enfatizzazione
dell'appartenenza dei territori creando dei gruppi di tipo "
in-group" all'interno della stessa società. Questi divari
territoriali sono possibili perché la società aderisce ampiamente
alla dimensione culturale di un "orientamento temporale a breve
termine" perché i fatti più importanti di un territorio sono
legati al passato, ci sono linee universali a proposito di ciò che è
bene o male ed è necessario essere orgoglioso del proprio paese.
Questi territori sono legati alla dimensione culturale di tipo "
vincolati" con la presenza di un forte sentimento di abbandono
perché le cose non dipendono da noi in questi territori, con poca
importanza per il tempo libero, con poca propensione nel ricordare le
emozioni positive. Nell'intervento di Landini, la formazione e la
scuola diventano un pilastro centrale per aiutare i giovani e i meno
giovani nel trovare il lavoro, inteso in questo periodo di crisi
sanitaria come un passaggio all'innovazione, alla transizione green e
alla digitalizzazione. Questo è un enunciato formulato da parte del
segretario Landini con una funzione di atto linguistico di tipo "
direttivo" perché Landini vuole che il Ministro dell'Istruzione
compia certe azioni per agevolare l'accesso al lavoro tramite un
insieme di riforme. Da un lato, l'attivazione delle riforme è un
modo per aderire ad un "forte evitamento dell'incertezza"
perché esiste il bisogno di chiarezza e struttura per affrontare il
futuro. Allo stesso modo, queste riforme si collocano all'interno di
una dimensione culturale con un "orientamento temporale a lungo
termine" perché i fatti della vita collettiva del paese devono
succedere nel futuro, si modificano le tradizioni della scuola in
funzione del cambiamento richiesto e con la capacità di fare degli
investimenti nel momento opportuno. Queste riforme per la scuola e la
società sono legate alla dimensione culturale di tipo "
collettivismo" perché esiste un " noi di tipo
coscienzioso" capace di portare la scuola verso la dimensione
culturale di tipo " soddisfatti" con una maggiore
sensazione di controllo della propria vita e con una rinnovata
tendenza a ricordare le emozioni positive. Le stesse riforme invocate
per la scuola sono un modo per potenziare e ridare "faccia
positiva" collettiva al comparto scuola da parte del sindacato
come rappresentante del mondo del lavoro. Il piano " next
generation" è strategico per difendere il diritto
all'istruzione e alla formazione come diritto costituzionale, ossia è
un modo per aderire con più forze ad una dimensione detta di
"società con basso indice di distanza sociale" perché
l'istruzione è maggiormente incentrata sullo studente. Il diritto
alla scuola è un modo per aderire ad un "forte evitamento
dell'incertezza" perché si vive l'incertezza all'accesso
formativo come una forma di minaccia che va combattuta perché è
necessario essere chiari e strutturati nel proprio agire. Il diritto
allo studio è un modo per aderire ad una dimensione culturale di
tipo " collettivismo" perché si riduce la distanza tra
"in-group" e "out-group", si crea una adesione ad
un "orientamento temporale a lungo termine" perché con
l'istruzione è possibile collocarsi tanti fatti esistenziali delle
persone nel futuro e cercare di imparare degli altri è cosa buona.
La risposta del sindacato mette come primo punto la risposta
all'emergenza spingendo l'interlocutore come il Ministero nel fare
certe cose. E' anche un modo per aderire ad un "orientamento
temporale a breve termine" perché i fatti rilevanti si svolgano
in questo periodo ed è importante spendere soldi per la vita
pubblica del paese. Per il sindacato, ogni scuola deve avere i suoi
docenti, dirigenti e personale amministrativo sin dal 1 settembre in
sintonia con una dimensione culturale di "forte evitamento
dell'incertezza" perché l'incertezza è una permanente minaccia
che va combattuta, si vive questa situazione con stress e nervosismo,
si cerca chiarezza e strutturazione nel proprio lavoro ed esiste il
bisogno di conservare il proprio lavoro anche se non ti piace.
Nell'ambito della scuola la dimensione culturale di "forte
evitamento dell'incertezza" diventa un corollario per aderire ad
una dimensione culturale di tipo " soddisfatti" con un
aumento della sensazione di controllo della propria vita, con una
maggiore tendenza nel ricordare le emozioni positive. Inoltre, il
comparto della scuola è legato alla dimensione culturale di tipo "
collettivismo" perché le persone aderiscono ad una famiglia
allargata come quella del sindacato in cambio di lealtà, esiste in
questo modo per enfatizzare l'appartenenza. La richiesta di
stabilizzazione da parte del sindacato è la richiesta di conferire
"faccia positiva collettiva" alla scuola per mostrare la
propria disponibilità nei confronti del tema del recupero e del
potenziamento nella scuola. Di fronte alla minaccia per la "faccia
negativa" del personale della scuola costituito dalla richiesta
di maggiore presenza di recupero e potenziamento, i quali sono gli
atti linguistici compiuti dal Ministero in termini " direttivi"
perché il governo vuole che la scuola faccia questa azione di
implementare più corsi di recupero e di potenziamento per indurre la
presenza di una dimensione culturale detta di tipo "società con
alto indice di distanza sociale dal potere" in cui prevale un
forte senso di gerarchia di tipo esistenziale.
Questa disponibilità da parte della scuola sarebbe un modo per
aderire ad una dimensione di tipo "debole evitamento
dell'incertezza" mostrando tolleranza verso le idee divergenti.
Questa offerta scolastica ampliata è un modo per ridurre la
differenza tra i membri " in-group" e " out-group"
di una società mostrando come gli altri siano considerati come
individui in assonanza con la dimensione culturale di tipo
"individualismo". Questa capacità di adattamento richiesta
alla scuola implica un'adesione alla dimensione di un "orientamento
temporale a lungo termine" perché una scuola brava si adatta
alle circostanze e le tradizioni sono modificabili in funzione del
cambiamento. Questa disponibilità verso la scuola è sentita come
un'adesione alla dimensione culturale di tipo "vincolati"
con un sentimento che le cose non dipendono da noi e con scarsa
propensione nel ricordare le emozioni positive. Le altre richieste
avanzate dal sindacato sono una riduzione del numero degli studenti
per aumentare la qualità dell'insegnamento e per garantire
l'attuazione delle misure " anti-covid". La riduzione del
numero degli studenti è un modo per aumentare l'adesione ad una
società con "basso indice di distanza dal potere" perché
l'istruzione viene incentrata sullo studente e viene aumentata l'uso
del potere da legittimare dinnanzi agli studenti. La riduzione degli
studenti in aula consente un'adesione alla dimensione culturale di
tipo "debole evitamento dell'incertezza" perché si vive
con più tranquillità e bassa ansietà, con una maggiore tendenza al
benessere in modo da consentire agli studenti di essere visti come
più competenti davanti agli occhi dell'istituzione scuola. Il numero
ridotto degli studenti potrebbe aumentare la dimensione culturale di
tipo " individualismo" con un aumento di un " io di
tipo coscienzioso", parlare per sé è cosa buona, gli altri
sono considerati come individui e i compiti sono più importanti
delle relazioni in questa scuola. Una classe con meno studenti amplia
la dimensione di tipo " orientamento temporale a lungo termine"
perché le tradizioni della scuola sono modificabili al cambiamento,
con una rinnovata capacità di investire sulla scuola e gli studenti
attribuiscono il successo allo sforzo così come il fallimento alla
mancanza di sforzo. Questa classe con meno studenti è legato
all'adesione ad una dimensione culturale di tipo " soddisfatti"
perché si aumenta una sensazione di controllo della propria vita e
la libertà di parola diventa sempre più importante. Al contrario,
menzionare le misure " anti-covid" rappresenta un atto
linguistico di tipo "rappresentativi" con la formulazione
delle sue conoscenze da parte di Landini ma con la volontà che
tale enunciato possa diventare un atto linguistico di tipo
"commissivo" per il il Ministro Bianchi che dovrebbe
impegnarsi ad un'azione futura. Queste misure “anti-covid” sono
in ampia adesione ad una dimensione culturale di tipo "forte
evitamento dell'incertezza" perché l'incertezza del covid è
sentita come una permanente minaccia che va combattuta, si vive il
covid con molto stress e nervosismo, c'è bisogno di chiarezza ed un
bisogno emotivo di regole per affrontare questa pandemia. Parlare di
misure "anti-covid" rientrano nella dimensione di tipo
"orientamento temporale a breve termine" perché i fatti
rilevanti sono collocati in questo periodo presente, con la stabilità
della scuola come sempre uguale a se stessa per affrontare il covid,
la vita scolastica è guidata da imperativi e spendere i soldi adesso
è importante. Queste misure dette " anti-covid"consentono
di aderire ad una dimensione culturale di tipo " soddisfatti"
perché crea una sensazione di controllo della propria vita e con la
tendenza a ricordare le emozioni positive.
Il tema dell'investimento e delle riforme è da collegare con
l'ampliamento del tempo scuola come fattore decisi per ridurre le
differenze economiche, sociali e culturali in modo da favorire un
patto formativo per tutta la vita. Questo enunciato formulato
da Landini segnala una modalità per aderire ad una dimensione
culturale con "una società con bassa distanza sociale dal
potere" perché consente di avere una gerarchia fondata
sull'ineguaglianza dei ruoli e non di tipo " esistenziale".
Inoltre, ritroviamo la dimensione di tipo " collettivismo"
con la presenza di un "noi di tipo coscienzioso", con un
ampliamento della dimensione di tipo " in-group", con
l'enfatizzazione di una forma di appartenenza ad una famiglia
allargata come quella della scuola inteso come sinonimo di Stato.
Sicuramente è un'adesione ad una dimensione di tipo "orientamento
temporale a lungo termine" perché si creano le condizioni per
avere i fatti più importanti della vita devono succedere nel futuro,
le tradizioni della scuola sono modificabili al cambiamento, cercare
di imparare è cosa buona, il successo scolastico dipende dallo
sforzo e il fallimento scolastico è legato alla mancanza di sforzo.
Questo consente di aderire alla dimensione di tipo "
soddisfatti" perché si crea una sensazione di controllo della
propria vita. L'estensione dell'obbligo scolastico enunciata dal
segretario Landini rappresenta una formulazione di atti linguistici
di tipo "direttivi" perché il sindacato vuole che il
Ministero faccia certe azioni.
Il tema del
reclutamento degli insegnanti è legato al concetto di sradicare il
lavoro precario con la stabilizzazione dopo tre anni di servizio. In
altri termini, il reclutamento segnala un tentativo di adesione ad
una dimensione culturale di "forte evitamento dell’incertezza"
perché si combatte contro l’incertezza con la volontà di
sradicare il precariato nella scuola pubblica italiana. Questo
enunciato è in sintonia con la "massima di relazione"
perché si rende il proprio contributo rilevante. Questo è un
enunciato che ha il valore di un atto linguistico di tipo “
direttivo” perché si vuole che il ministero faccia qualcosa per
risolvere questo problema del precariato nel mondo della scuola. Allo
stesso tempo questo è un enunciato anche di tipo "espressivo"
perché Landini esprime il suo orientamento psichico per mantenere e
consolidare il suo contatto con il mondo della scuola. Il
reclutamento è un modo per portare molto personale scolastico nella
dimensione culturale di tipo "collettivismo", con la
volontà di allargare la propria famiglia in cambio di lealtà nei
confronti del sindacato, con la creazione di "un noi di tipo
coscienzioso"e con l'aumento della dimensione di tipo
"in-group". Il reclutamento è un modo per creare
un'adesione alla dimensione di tipo "orientamento temporale a
lungo termine" perché i fatti più importanti della vita devono
succedere nel futuro così come la possibilità di compiere degli
investimenti nei momenti importanti. In aggiunta, il tema del
reclutamento è in sintonia con la dimensione di tipo "soddisfatti"
perché molte persone si possono dire felici, con una sensazione di
controllo della propria vita e con la possibilità di ricordare le
emozioni positive. Per il sindacato della Cgil, Il reclutamento
stabile degli insegnanti dovrebbe essere legato alla formazione,
ossia si deve creare un'adesione ad una dimensione con un "forte
evitamento dell'incertezza" creando un percorso chiaro e
strutturato per diventare docente ma all'interno di un ambito
portatore di elementi legati ad una dimensione di tipo "debole
evitamento dell'incertezza" perché la formazione spinge alla
tolleranza verso le persone e le idee divergenti, con un proprio agio
nell'ambiguità e con una maggiore possibilità di dire " non lo
so" durante il percorso formativo. La nozione di formazione si
collega maggiormente alla dimensione di tipo "individualismo"
perché occorre un "io di tipo coscienzioso", dove parlare
per sé è cosa buona e i compiti sono più importanti delle
relazioni. La formazione è legata alla dimensione di tipo
"orientamento temporale a lungo termine" perché i fatti
più importanti della vita del personale scolastico, in cui una
persona brava si adatta alle circostanze e la perseveranza sono
obiettivi veri. Inoltre, il concetto di formazione è legato alla
dimensione culturale di tipo "vincolati" in cui si è poco
propensi a ricordare le emozioni positive e con un sentimento di
abbandono perché le cose non dipendono dal mio volere. Il
ruolo dell'orientamento all'interno della scuola ha la funzione di
contrastare l'abbandono e la dispersione scolastica con un migliore
collegamento con il territorio. Questo orientamento all'interno della
scuola ha la funzione di riportare la scuola nella dimensione
culturale di tipo "forte evitamento dell'incertezza" per
combattere le minacce dell'abbandono scolastico va combattuto con più
intolleranza questo comportamento da affrontare come pericoloso
e con la presenza emotiva di regole da seguire per difendere il ruolo
dell'orientamento nella scuola. Di fatto, il bisogno di un
orientamento scolastico proviene dal fatto che i cittadini sono
percepiti come incompetenti da parte delle autorità. L'orientamento
nella scuola è legato alla dimensione culturale di tipo
"collettivismo" con un "noi di tipo coscienzioso",
con l'aumento della presenza di tipo "in-group" all'interno
della società nella sua interezza. L'orientamento scolastico viene
anche legato ad una dimensione di tipo "orientamento temporale a
lungo termine" perché i fatti importanti della vita di uno
studente devono succedere nel futuro. L'orientamento scolastico crea
un'adesione alla dimensione culturale di tipo "soddisfatti"
con una maggiore sensazione di controllo della propria vita e con una
tendenza a ricordare delle emozioni positive. Nel discorso di Landini
è rilevante per evitare l'abbandono il ruolo del territorio, vale a
dire l'abbandono si ricollega con l'adesione alla dimensione
culturale di tipo "collettivismo" con il ruolo delle
relazioni più importanti dei compiti, con una nuova enfatizzazione
dell'appartenenza e con un ampliamento del proprio "in-group"
di riferimento. Un collegamento con il territorio serve per aderire
ad una dimensione di tipo "forte evitamento dell'incertezza"
perché si combatte più facilmente l'incertezza e si crea un bisogno
di chiarezza e struttura. Nell'intervento di Landini, l'istruzione
tecnica-professionale è funzionale per raggiungere gli obiettivi
legati all'innovazione digitale e la riconversione verde
dell'economia. Questo potenziamento dell'istruzione tecnica è un
modo per aderire ad una dimensione culturale di tipo "orientamento
temporale a lungo termine" perché i fatti più importanti per
l'industria italiana devono succedere nel futuro, con una scuola
brava capace di adattarsi alle circostanze, le tradizioni scolastiche
sono modificabili in funzione del cambiamento richiesto per aderire
al piano “recovery plan” così come cercare di imparare è cosa
buona. Questo potenziamento degli Istituti tecnici è un modo per
aderire ad una dimensione di tipo "soddisfatti" è una
sensazione di controllo della propria vita e con una tendenza a
ricordare le emozioni positive. Questo rinnovato interesse per gli
Istituti tecnici è anche un modo per ridare "faccia positiva"
alle scuole per ritornare ad essere un pilastro importante per
collegare la scuola con il mondo del lavoro. Nell'intervento di
Landini si esprime come l'istruzione tecnica abbia bisogno di un
forte finanziamento e di una governance pubblica per creare luoghi di
concertazioni stabili con le parti sociali a livello nazionale o
regionale. Il forte finanziamento per gli Istituti tecnici serve per
aderire ad una "massima di quantità", ossia si rende
informativo il proprio intervento con la formulazione di un enunciato
rilevante. Questo forte finanziamento è un modo per aderire ad una
"società con basso indice di distanza sociale del potere"
perché l'istruzione si concentra maggiormente sugli studenti. La
necessità di mettere i soldi nella scuola serve per ridare
un'adesione ad una dimensione culturale di tipo "forte
evitamento dell'incertezza" con forte bisogno di chiarezza e
struttura. Questi soldi sono un modo per aderire ad una dimensione
culturale di tipo "orientamento temporale a lungo termine"
perché i fatti più importanti devono succedere nel futuro e la
capacità di investimento è importante. Sicuramente abbiamo anche la
dimensione di tipo "soddisfatti" perché si tende a
ricordare le emozioni positive con l'arrivo di questi soldi e con
l'aumento di una sensazione di controllo della propria vita. Per fare
funzionare questi Istituti tecnici è importante creare dei luoghi di
concertazioni per ottenere un'adesione alla dimensione culturale di
tipo "collettivismo" perché si crea un'adesione ad un "noi
di tipo coscienzioso", si enfatizza l'appartenenza alle stesse
categorie professionali, si amplia il proprio "in-group" e
si aumenta il ruolo delle relazioni all'interno del comparto tecnico
della scuola. La concertazione è in sintonia con la dimensione
culturale di tipo "orientamento temporale a lungo termine"
perché una persona brava si adatta alle circostanze, il bene o il
male dipendono dalle circostanze regionali e\o nazionali. Il
segretario Landini chiede un sistema strutturato della formazione
permanente con il diritto all'apprendimento come strumento per
lottare contro l'analfabetismo funzionale e digitale. In altre
parole, l'apprendimento è una forma di adesione ad una doppia
dimensione culturale con la compresenza di un "debole evitamento
dell'incertezza" in cui si mostra una tolleranza verso le idee
divergenti e la differenza è curiosità, si vive con maggiore
tendenza al benessere personale e allo star bene. L'apprendimento è
legato ad una dimensione culturale di tipo "orientamento
temporale a lungo termine" perché i fatti più importanti della
vita devono succedere nel futuro, una persona brava si adatta alle
circostanze e cercare di imparare è cosa buona.
L'apprendimento
come valore può rappresentare anche una forma di adesione ad una
dimensione culturale di tipo "femminilità" perché si
ritrova un equilibrio tra vita di famiglia e lavoro. L'apprendimento
spinge verso una dimensione di tipo "soddisfatti" perché
si aumenta una sensazione di controllo della propria vita, con una
tendenza a ricordare le emozioni positive e con la libertà di parola
come fatto molto importante nella propria vita. Queste dimensioni
culturali ritrovate nell'apprendimento servono per lottare contro
l'analfabetismo, ossia la condizione della persona in sintonia con
una dimensione culturale di tipo "società con alto indice di
distanza sociale dal potere" perché queste persone non devono
legittimare le proprie scelte, queste persone insegnano l'obbedienza
ai figli, la gerarchia equivale una forma di ineguaglianza
esistenziale in cui i sottoposti ( i dipendenti) si aspettano sempre
che gli venga detto quello che devono fare. L'analfabetismo di
ritorno presente in molte fasce della popolazione italiana è spesso
in sintonia con una dimensione di tipo "forte evitamento
dell'incertezza" perché prevale la presenza di stress e
nervosismo nella propria esistenza, con intolleranza verso persone
con idee divergenti e con la "differenza" percepita come
pericolosa.
In questo contesto
con forte presenza di "analfabetismo funzionale" nella
società italiana si può interpretare come i cittadini vengono visti
come incompetenti da parte delle istituzioni in sintonia con la
dimensione culturale di " forte evitamento dell'incertezza".
L'analfabetismo funziona molto bene all'interno di una società di
tipo "collettivismo" in cui le persone cercano di aderire a
famiglie allargate protettive in cambio di lealtà, si enfatizza
l'appartenenza e le relazioni sociali sono più importanti dei
compiti. L'analfabetismo viene collegato alla dimensione di tipo
"orientamento temporale a breve termine" perché i fatti
più importanti della vita sono avvenuti nel passato o nel presente,
con la stabilità della persona come sempre uguale a se stessa come
dato importante e con studenti che attribuiscono il successo e il
fallimento alla fortuna. L'analfabetismo è legato alla dimensione di
tipo "soddisfatti" perché consente una sensazione di
controllo della propria vita. Le proposte del sindacato Cgil
rappresentano un modo per guadagnare "faccia positiva" da
parte dello stesso sindacato per collocare l'istruzione pubblica come
attore centrale della formazione degli adulti. In altri termini,
questa centralità della scuola per il sindacato è un modo per
compiere un'adesione da parte della società italiana ad una
dimensione culturale di tipo "forte evitamento dell'incertezza"
perché la minaccia degli enti privati viene sentito come una
permanente minaccia che va combattuta, con un bisogno di chiarezza e
strutturazione e con il bisogno di regole anche se non sempre
rispettate da tutti. Il sindacato aderisce ampiamente alla dimensione
culturale di tipo "collettivismo" perché il sindacato
vuole aderire alla famiglia allargata del Ministero dell'istruzione
in cambio di lealtà da parte del sindacato, con la creazione di un
"noi di tipo coscienzioso", con il mantenimento
dell'armonia come tratto prevalente, gli altri sono percepiti come
"out-group" e si vuole avere un "in-group" più
ampio da parte del sindacato con l'eliminazione della parola "io".
Sicuramente nel mondo del sindacato prevale una dimensione di tipo
"mascolinità" perché il parametro del lavoro prevale
sulla vita di famiglia. In aggiunta, il sindacato ha la volontà di
collocare al centro della sua azione politica il Ministero
dell'istruzione come una forma di adesione ad una dimensione
culturale di tipo " orientamento temporale a breve termine"
con la stabilità della formazione come sempre uguale a se stessa,
con le tradizioni sacrosante e con una vita formativa guidata da
imperativi. Un'altra interpretazione possibile del ruolo del
Ministero dell'Istruzione sarebbe di vedere la centralità come un
modo per avere un "orientamento temporale a lungo termine"
con la possibilità di collocare i fatti più importanti della vita
degli studenti e dei lavoratori da collocare nel futuro e con una
possibilità di compiere degli investimenti. La centralità del
Ministero nella gestione della formazione degli adulti serve per
aderire ad una dimensione culturale di tipo " soddisfatti"
perché si crea una sensazione di controllo della propria vita. La
centralità è anche legata alla dimensione culturale di tipo
"vincolati" perché la libertà di parola non è di prima
necessità così come le cose non dipendono dal mio volere.
Un altro tema messo
in avanti nell'intervento di Landini è quello della coerenza nella
proposta della formazione permanente in sintonia con il sistema
istruzione. Questa affermazione di Landini è un enunciato in
sintonia con la "massima di quantità" rendendo il proprio
contributo informativo e anche in sintonia con la "massima di
relazione" perché rende il proprio contributo rilevante. Questo
enunciato è una minaccia alla difesa della "faccia negativa"
per il Ministero dell'istruzione perché rappresenta un atto
linguistico di natura "rappresentativo" da parte di
Landini, il quale formula un enunciato in base alla sua conoscenza
con l'intento di esprimere un atto linguistico di tipo "direttivo"
perché il segretario della Cgil vuole che il Ministro Bianchi
realizzi queste azioni. La coerenza tra la scuola e la formazione
permanente è un modo per aderire alla dimensione culturale di tipo
"forte evitamento dell'incertezza" perché l'incertezza è
sentita come una permanente minaccia da combattere con un bisogno di
chiarezza e struttura nel proprio agire così come un bisogno emotivo
di regole anche se dopo sarà difficile rispettarle.
La coerenza
del sistema è un modo per aderire ad una dimensione culturale di
tipo "collettivismo" con un noi di tipo coscienzioso e con
il mantenimento dell'armonia come dato importante. La coerenza è un
modo per essere in sintonia con la dimensione culturale di tipo
"orientamento temporale a breve termine" perché la
stabilità del sistema come sempre uguale è più importante e le
tradizioni sono sacrosante. Il concetto di coerenza consente un senso
di controllo della propria vita in sintonia con la dimensione
culturale di tipo "soddisfatti" così come la coerenza è
funzionale per una dimensione culturale di una società con "alto
indice di distanza sociale dal potere" perché rende la
legittimità delle proprie azioni diventa irrilevante con
l'insegnamento dell'obbedienza ai vari sottoposti. Nel concetto di
coerenza ritroviamo l'idea di sostegno in sintonia con la dimensione
culturale di tipo "collettivismo" ma allo stesso tempo la
presenza dell'istruzione diventa un elemento di emancipazione
culturale, umana e professionale maggiormente incline alla dimensione
di tipo " individualismo". Nella visione del sindacato,
l'istruzione è intesa come elemento di emancipazione intimamente
legato ad una "società con bassa distanza sociale dal potere"
perché l'uso del potere va legittimato e la gerarchia è stabilita
per convenienza. L'emancipazione viene legata alla dimensione
culturale di tipo "individuale" perché occorre un "io
di tipo coscienzioso", parlare per sé è cosa buona, le
opinioni personali vengono ricercate, gli altri sono considerati come
individui, io è una parola indispensabile nel nostro linguaggio e i
compiti sono più importanti delle relazioni. L'emancipazione si
colloca all'interno della dimensione culturale di tipo "orientamento
temporale a lungo termine" perché i fatti più importanti della
vita devono succedere nel futuro, una persona brava si adatta alle
circostanze e cercare di imparare nella vita è un dato importante.
L'emancipazione è in sintonia con la dimensione culturale di tipo
"soddisfatti" perché la libertà di parola è un fatto
importante e con una sensazione di controllo della propria vita.
L'emancipazione è anche un modo per aderire ad una dimensione
culturale di tipo "vincolati" perché è difficile dirsi
felice e si è poco propensi nel ricordare le emozioni positive.
L'emancipazione culturale è legata ad una dimensione culturale di
"debole evitamento dell'incertezza" e con la dimensione
culturale legata ad "un orientamento temporale a lungo
termine". In altri termini, l'emancipazione culturale implica
l'adesione ad una dimensione culturale con una "società con
bassa distanza sociale con il potere"e con un "debole
evitamento dell'incertezza" perché la cultura spinge alla
tolleranza verso le persone e le idee divergenti, con la differenza
percepita come curiosità, con maggiore propensione a dire " non
lo so". Inoltre, l'emancipazione culturale significa aderire ad
una dimensione culturale di tipo " collettivismo" con un
noi di tipo coscienzioso e con l'enfatizzazione
dell'appartenenza ad un dato " in-group". L'emancipazione
culturale è legata allo stesso tempo ad una dimensione di tipo "
orientamento temporale a lungo termine" perché le tradizioni
sono modificabili, ciò che è bene o male dipende dalle circostanze
e la ricerca per imparare è cosa buona. L'emancipazione culturale
spinge ad essere in sintonia con la dimensione culturale di tipo "
soddisfatti" perché la libertà di parola è più importante,
il tempo libero è importante e con una tendenza a ricordare le
emozioni positive. L'emancipazione umana è molto collegata alla
dimensione culturale di tipo "collettivismo" con un noi di
tipo coscienzioso e con l'enfatizzazione dell'appartenenza. Inoltre,
si potrebbe aggiungere come l'emancipazione umana sia forse legata ad
una dimensione culturale di tipo "femminilità" perché
prevale una bassa differenza di genere in termini sociali ed
emozionali. Questa possibilità di emancipazione rappresenta un
modo per aderire ad una società con una dimensione culturale di tipo
"soddisfatti" perché molte persone si dichiarano felici,
con molta importanza per il tempo libero e con una tendenza a
ricordare le emozioni positive. Questi enunciati sono degli atti
linguistici in sintonia con la categoria "direttivi" perché
il sindacato vuole che l'interlocutore compia determinate azioni. Il
segretario Landini richiede un'edilizia scolastica all'altezza dei
tempi presenti, ossia formula un atto linguistico di tipo "direttivo"
perché il locutore vuole che il suo interlocutore faccia determinate
azioni.
Questo enunciato è
in sintonia con la "massima di relazione" perché Landini
rende il proprio contributo rilevante. Questo tema dell'edilizia è
in sintonia con la dimensione culturale di tipo "forte
evitamento dell'incertezza" perché l'incertezza dell'edilizia
deve essere combattuta, bisogna diventare intolleranti verso questa
situazione dell'edilizia scolastica. La sicurezza dell'edilizia è in
sintonia con la dimensione culturale di tipo "collettivismo"
perché si crea un "noi di tipo coscienzioso". Questa
sicurezza spinge ad una dimensione di tipo "orientamento
temporale a lungo termine" perché i fatti più importanti della
scuola devono succedere nel futuro e con l'attitudine a spendere dei
soldi in caso di investimento da compiere. La sicurezza dell'edilizia
scolastica è un modo per aderire ad una dimensione culturale di tipo
"soddisfatti" perché si cerca di creare una sensazione di
controllo della propria vita. La necessità di rivedere la capienza
massima degli studenti ad un numero massimo di 900 studenti è un
modo per aderire di più ad una "società con basso indice di
distanza sociale del potere", si cerca di incentrare sullo
studente e pertanto il potere è da legittimare maggiormente con un
numero minore di studenti. Tale riduzione è in sintonia con la
dimensione di tipo "forte evitamento dell'incertezza" con
il bisogno di chiarezza e struttura. La presenza di un numero ridotto
di studenti è un modo per aderire ad una dimensione culturale di
tipo "orientamento temporale a lungo termine" perché le
tradizioni sono modificabili al cambiamento. Questo è un modo per
rendere la comunità scolastica in ampia sintonia con la dimensione
culturale di tipo "soddisfatti" con una maggiore sensazione
di controllo della propria vita. Nel discorso di Landini viene
presentato il bisogno di un sistema scolastico unitario collegato
all' autonomia scolastica per rispondere alle esigenze del
territorio. Questo è un enunciato in sintonia con la "massima
di quantità" perché il segretario Landini rende il suo
contributo informativo quanto richiesto. Inoltre questo enunciato è
un atto linguistico di tipo " direttivo" in modo da
spingere il ministero nel fare certe azioni. Di fatto, questo
enunciato è pieno di ambivalenza perché Landini cerca di fare
conciliare la dimensione culturale di "forte evitamento
dell'incertezza" prevalente nel sistema unitario scolastico
mentre l'autonomia è maggiormente in sintonia con la dimensione
culturale di tipo "debole evitamento dell'incertezza". Il
concetto di " autonomia" è legato ad una dimensione
culturale di tipo "collettivismo" in cui gli altri sono
percepiti come membri di tipo "out-group". Il proprio
"in-group di riferimento" si restringe per potere conferire
un'adesione alla dimensione culturale di tipo "soddisfatti"
ad un dato "in-group" territoriale, con la possibilità di
avere una sensazione di controllo della propria vita e con la
tendenza a ricordare le emozioni positive. Il rinnovo del contratto
ha la funzione di potenziare il bisogno di "faccia positiva"
degli insegnanti. Inoltre, il rinnovo contrattuale si colloca nella
dimensione culturale di "forte evitamento dell'incertezza"
perché si lotta contro l'incertezza con il bisogno di chiarezza e
struttura nel proprio agire lavorativo. Il rinnovo contrattuale è in
sintonia con la dimensione culturale di tipo "collettivismo"
perché si cerca di ampliare la famiglia delle persone strutturate
con un contratto a tempo indeterminato in cambio di lealtà con il
sindacato creando "un noi di tipo coscienzioso"e con
l'enfatizzazione dell'appartenenza al mondo della scuola. In tal modo
viene creato un "orientamento temporale a lungo termine"
perché i fatti della vita delle persone possono succedere nel
futuro. Il rinnovo del contratto crea una sintonia con la dimensione
culturale di tipo "soddisfatti" con una sensazione di
controllo della propria vita e con la presenza di una maggiore
libertà di parole come fatto importante collegato in modo indiretto
a tale rinnovamento del contratto.
XX
Intervento integrale del segretario della Cgil Maurizio Landini il 16 Marzo 2021 durante l'incontro con il ministro dell'Istruzione Bianchi.
Nel discorso di Landini emerge il bisogno di centralità dell'Istruzione e della formazione per rispondere ad una vera emergenza educativa come la dispersione scolastica, abbandoni, spopolamento delle aree interne. Tanti giovani non studiano e non si formano ( NEET) con bassi livelli d'istruzione tra gli adulti.
La pandemia mette in luce i divari territoriali e differenze di accesso alla scuola mentre il ruolo dell'istruzione è centrale per la ripresa del paese per compiere l'innovazione, la transizione Green, la digitalizzazione, in altre parole " lavoro". Questo piano " next generation" diventa strategico per difendere il diritto all'istruzione e alla formazione come diritto costituzionale. Ecco i punti principali per creare una cornice di lavoro tra il ministero e il sindacato:
1. rispondere all'emergenza
Accelerare le procedure per dare certezze e garantire i lavoratori e studenti fin dal primo giorno di scuola per garantire sin dal 1 settembre per ogni classe avere il suo docente, ogni scuola il suo dirigente, il suo segretario così come il suo personale amministrativo ed ausiliare. Occorre stabilizzare i posti dei collaboratori scolastici presenti con il progetto " organico covid". Viene offerta da parte del sindacato una disponibilità sul tema del recupero e del potenziamento. Occorre ridurre il numero degli alunni per classe per aumentare la qualità dell'insegnamento e garantire le misure " anti-covid".È necessario implementare il piano vaccinale per il personale della scuola.
2. investimento e riforme
Priorità innalzare l'obbligo scolastico e ampliare il tempo scuola per contrastare l'abbandono scolastico. Il tempo scuola è un fattore decisivo per ridurre le differenze economiche, sociali e culturali in modo da favorire un patto formativo per tutta la vita. Le misure proposte sono:
- l'obbligo scolastico dai 3 a 18 anni; - rendere obbligatorio la scuola dell'infanzia; - estendere i servizi educativi per l'infanzia soprattutto nel Mezzogiorno; - ampliare tempo pieno nella scuola primaria e secondarie; - rafforzare i CPIA e i corsi serali; - prevedere la figura dell'assistente tecnico per tutte le scuole del primo ciclo.
- Reclutamento
Sradicare il lavoro precario con percorsi semplificati di stabilizzazione dopo tre anni di servizio come indicati dall'Unione europea. Occorre un sistema di reclutamento basato sulla formazione.
Orientamento
L'orientamento è da intendersi come un orientamento allo studio e al lavoro per contrastare abbandono e dispersione scolastica con un migliore raccordo con il territorio.
Istruzione tecnica e professionale
Rafforzare gli istituti tecnici e professionali per valorizzare le competenze professionalmente per raggiungere le abilità adeguate per l'innovazione digitale e la riconversione verde. L'istruzione tecnica superiore in Italia necessita di un forte finanziamento e di una governance pubblica per creare luoghi di concertazioni stabili con le parti sociali a livello nazionale e regionale.
Per un sistema strutturato della formazione permanente
Per il sindacato è opportuno garantire il diritto soggettivo ad un apprendimento permanente per contrastare un consistente analfabetismo funzionale e digitale. Le priorità per la Cgil sono la centralità del sistema pubblico per l'istruzione degli adulti.
- coerenza nella proposta della formazione permanente e il sistema istruzione.
politiche di sostegno all'esercizio del diritto dei lavoratori dei propri livelli di istruzione come elemento di emancipazione culturale, umana e professionale.
Un'edilizia scolastica all'altezza dei tempi presenti
Urgenza di un piano di ristrutturazione, messa in sicurezza ed efficientamento energetico degli edifici scolastici in tempi rapidi ( massimo 5 anni).
Rivedere le dimensioni delle istituzioni scolastiche autonome con un numero massimo di 900 studenti per istituzioni scolastiche.
- sistema scolastico unitario e autonomia scolastica
garantire la gestione unitaria del sistema scolastico in cui collocare l'autonomia delle scuole per progettare e organizzare il piano educativo in relazione alle esigenze del territorio.
xxxxRinnovo del contratto
Il rinnovo del contratto deve rispondere sul piano retributivo alla necessita di valorizzare il personale scolastico: dirigenti, docenti, educatori e ATA. Il nuovo contratto deve essere in sinergia con la formazione in servizio come previsto dal Piano di ripresa e resilienza.
http://www.flcgil.it/sindacato/documenti/intervento-integrale-del-segretario-generale-della-cgil-maurizio-landini-a-incontro-tra-il-ministro-dell-istruzione-patrizio-bianchi-e-sindacati-16-marzo-2021.flc