lunedì 16 ottobre 2017

Salvare l'Italia senza gli italiani.

Salvare l'Italia senza gli italiani.

Da alcuni anni possiamo dire che l'azione del governo è soltanto incentrata sulla creazione di un messaggio da parte dei media di tipo rassicurativo con l'aiuto o la completa complicità da parte di media asserviti a questa nuova causa nazionale, ossia l'Italia è salva e le cose andranno meglio anche per gli italiani nel prossimo futuro. Di fatto questa comunicazione rappresenta una forma di sequestro del presente poiché non compare mai l'urgenza del quotidiano a causa dell'aumento della distanza sociale tra i vari corpi sociali del paese sempre più sfilacciati. In soldone non esistono più i corpi intermedi e tutto è raccolto nel binomio governo e comunicazione mediatica come sistema di gestione del paese senza mai volere mettere piede sul terreno. Il terreno diventa il nemico del politico italiano e del politico forse tout court. A mio modo di vedere è chiaro che azione di governo fa sempre più rima con azione mediatica lasciando nel vuoto sociale, economico e politico intere fasce di popolazioni. Il governo crede che la sola comunicazione di tipo verticistica sia sufficiente per tenere insieme il paese non capendo l'urgenza di ridurre le distanze sociali aumentate nell'ultima decade. L'assenza di critica e di dissenso non gioverà al paese per potere effettivamente ripartire se non si intende il dissenso come un atto di amore radicale per la propria comunità nazionale, regionale e continentale. Il viaggio è molto lungo ma questa è la strada da percorrere.

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