giovedì 25 ottobre 2012

CHE PARTITA GIOCA IL QATAR

L'emiro del Qatar, Sceicco Khalifa Ebbene Hamad Al Thani, è arrivato ieri nella Striscia di Gaza ed è il primo capo di stato arabo in funzione a recarsi in questa parte dei territori palestinesi dai tempi della sua occupazione da parte d'Israele nel 1967.

L'emiro è accompagnato dalla sua moglie Cheikha Moza, e da una numerosa delegazione. Ufficialmente, l'Emiro viene per lanciare un'operazione di ricostruzione della Striscia di Ghaza, la quale ha subito degli enormi danni durante l'operazione militare israeliana denominata "Piombo indurito" durante l'inverno 2008-2009, causando più di 1400 morti e 5000 feriti, in maggioranza dei civili. Il Qatar spenderà tra i 250 e  400 milioni di dollari in progetti come quelli del rifacimento della strada Salah Eddine, la quale è la strada principale nella Striscia di Ghaza con i suoi quaranta di chilometri che collegano il nord al sud dell'enclave palestinese. Sono previsti anche progetti nel campo dell'agricoltura e della costruzione edile.

Il Primo ministro del governo Hamas, Ismail Haniyeh, aveva richiesto in un comunicato, pubblicato la scorsa domenica, agli abitanti della Striscia di Ghaza "a manifestare il loro senso di ospitalità accogliendo a Ghaza questo grande visitatore." La sicurezza è già stata rinforzata nei luoghi dove deve rendersi l'emiro del Qatar. Le bandiere del Qatar sono presenti oramai in tutte le vie, dove si possono vedere anche numerosi pannelli dove leggiamo "Grazie al Qatar che tiene le sue promesse." Se i dirigenti del Hamas al potere da giugno 2007 nella striscia di Ghaza sono molto felici di questa visita che, secondo loro, metterà definitivamente un termine al blocco israeliano, non si può certo dire la stessa cosa nel campo del movimento Fatah.

L'influenza del partito di Mahmoud Abbas è quasi inesistente oggigiorno nella striscia di Gaza. Probabilmente preoccupato nel preservare la sua relazione con Hamad, il presidente dell'autorità palestinese e con il Fatah, Mahmoud Abbas, ha confermato in un comunicato aver ricevuto un comunicato da parte dell'emiro del Qatar, informandolo della sua intenzione di visitare la banda di Ghaza e dei progetti di sviluppo qatarioti in questa parte dei territori palestinesi.

Abbas applaude nonostante tutto

 In un comunicato pubblicato dall'agenzia ufficiale palestinese Wafa, il presidente palestinese ha salutato gli sforzi dello Stato del Qatar in favore della banda di Ghaza, sottolineando la necessità di preservare l'unità del territorio palestinese e di mettere fine alla divisione. All'interno del comitato centrale del Fatah, il discorso era più critico. Jamal Mehissene, membro del comitato centrale, ha affermato ieri che il suo movimento "rifiuta ogni visita di capo di stato arabo o straniero nella banda di Ghaza senza coordinamento preliminare col presidente palestinese Mahmoud Abbas", sostenendo che "lo scopo di ogni visita non organizzata è di rafforzare la divisione." Israele, da parte sua, in qualità di forza occupante che impone un blocco marittimo totale ed un altro terrestre parziale sin dal 2006, tramite il suo portavoce del Ministero degli Esteri, Yigal Palmor, ha criticato la visita dell'Emiro del Qatar poiché vede in questa visita un sostegno ad Hamas a discapito degli altri palestinesi.

"Troviamo bizzarro che l'emiro non sostenga i palestinesi nel loro insieme, ma che si schieri col Hamas contro l'Autorità Palestinese a cui non ha mai reso visita" in Cisgiordania, ha detto Yigal Palmor. "L'emiro ha scelto  in tal modo il suo campo e non è cosa buona", ha aggiunto, omettendo di dire che è stato lo stato ebreo a fomentare con tutte le sue energie le divisioni tra palestinesi, indebolendo il presidente Abbas e l'Autorità Palestinese per via del loro rifiuto della politica colonialista ed espansionista israeliana.









Nessun commento:

Posta un commento