L’enunciato del
papa colloca l’importanza della deissi spaziale come elemento culturale
presente all’interno della comunita’ dei fedeli mettendo in luce l’importanza
del posizionamento geografico.
Il sommo
''Fratelli e
sorelle buonasera, voi sapete che il dovere del conclave era di dare un vescovo
a Roma e sembra che i miei fratelli cardinali sono andati a prenderlo alla fine
del mondo, ma siamo qui''.
In queste prime
parole abbiamo la presenza di una contrapposizione tra il luogo fisico in cui
ci troviamo ossia Roma e la provenienza geografica del nuovo vescovo di Roma.
Esiste una
cultura del dovere insita in queste parole in quanto si parla di dovere forse e’
un calco dallo spagnolo. Sembra molto interessante l’uso del presente
indicativo invece del congiuntivo per sancire la coordinazione temporale. L’espressione
la fine del mondo indica la lontananza geografica dall’Italia e un modo di dire
molto presente tra le persone. Invece l’espressione ma siamo qui esprime il
fatto di aver compiuto la missione del conclave.
In termini di
analisi della figura del nuovo papa possiamo dire che rappresenta un
compromesso tra esigenze di semplicita’ e di continuita’. Adesso bisognera’
vedere la capacita’ d’azione del nuoov papa per capire della bonta’ della
scelta dei cardinali.
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