Blog dedicato alla didattica della lingua e cultura italiana in senso antropologico, pragmatico e anche tradizionale.
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domenica 26 novembre 2017
la nozione di mercato come luogo di presenza per una comunità
In questo breve articolo vorrei parlare della mia interpretazione in chiave culturale del mercato domenicale nella città di Brest. Il mercato domenicale mi pare rientrare nella categoria delle attività " utili e dilettevoli" perché gli acquisti di prodotti alimentari rientrano nelle attività utili per la gente ma allo stesso tempo si evince in quel dato contesto il pretesto o il bisogno d'incontrare gli amici di sempre dopo aver svolto le proprie attività domenicali con le provviste di cibo utile per sé o per gli amici. Questo è un elemento molto interessante perché unisce l'idea dell'utile al dilettevole nel proprio agire inteso come una doppia adesione ad una dimensione di forte evitamento dell'incertezza ma collocando insieme la dimensione di tipo " soddisfatti" con un sentimento di controllo della mia propria vita. La ricerca del cibo sarebbe un modo di vivere in aderenza con un forte evitamento dell'incertezza nel proprio agire quotidiano e allo stesso tempo con la presenza di un orientamento temporale a breve termine. Di fatto il cibo si può trovare ogni giorno mentre il cibo del mercato, inteso in chiave ludica e conviviale, si può trovare solo di domenica. Non è neutro il fatto di aver il mercato di domenica altrimenti soffrirebbe della presenza dei negozi come luoghi per l'ottenimento del cibo. A mio modo di vedere il mercato sarebbe un'attività umana delle persone in sintonia con la dimensione culturale di tipo " vincolati" dato che il mio tempo libero non è così importante apparentemente, mentre in secondo momento si riesce a spostare questa dimensione con un'adesione ad un basso evitamento dell'incertezza con un modo di trascorrere il tempo con scarsa ansietà. In aggiunta e in contemporaneo notiamo spesso l'incontro con gli amici mettendo in risalto il bisogno di appartenenza in un momento di tipo rituale come il mercato domenicale in sintonia con la dimensione di tipo " collettivista". A mio modo di interpretare il reale il mercato sarebbe il luogo sempre uguale a se stesso e sempre lo stesso giorno con la funzione di capire l'andamento generale dei propri amici. In pratica il mercato sarebbe il luogo utile per riconciliare l'individualismo di colui che bada a se stesso facendo la spesa di domenica ma non intende rinunciare ad una sua dimensione di tipo " collettivismo" con un'enfatizzazione di un noi coscienzioso del proprio " giro di amici". Sicuramente la nozione di acquisti nel mercato ricopre un'altra natura data la possibilità di ricercare dei prodotti più complicati da ritrovare negli altri esercizi commerciali. Insomma l'acquisto domenicale potrebbe essere quell'elemento di acquisto scarsamente presente durante la settimana in sintonia con una dimensione di tipo " soddisfatti" e di basso evitamento dell'incertezza.
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