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venerdì 16 febbraio 2018

"Il Dottore e Pantalone" - Commedia dell'Arte

https://italiano.sismondi.ch/civi/Venezia/Venise/testi/textes_venise/goldoni_servitore.html

Scena seconda
Il Dottore, poi Pantalone.
Dottore: Povero figliuolo, lo compatisco. Non doveva mai il signor Pantalone lusingarlo a tal segno, prima di essere certo della morte del torinese. Vorrei pure vederlo quieto, e non vorrei che la collera me lo facesse precipitare.
Pantalone: (Cossa fa el Dottor in casa mia?) (da sé).
Dottore: Oh, signor Pantalone, vi riverisco.
Pantalone: Schiavo, sior Dottor. Giusto adesso vegniva a cercar de vu e de vostro fio.
Dottore: Sí? Bravo, m'immagino che dovevate venir in traccia di noi, per assicurarci che la signora Clarice sarà moglie di Silvio.
Pantalone: Anzi vegniva per dirve... (mostrando difficoltà di parlare).
Dottore: No, non c'è bisogno di altre giustificazioni. Compatisco il caso in cui vi siete trovato. Tutto vi si passa in grazia della buona amicizia.
Pantalone: Seguro, che considerando la promessa fatta a sior Federigo... (titubando, come sopra).
Dottore: E colto all'improvviso da lui, non avete avuto tempo a riflettere; e non avete pensato all'affronto che si faceva alla nostra casa.
Pantalone: No se pol dir affronto, quando con un altro contratto...
Dottore: SO che cosa volete dire. Pareva a prima vista che la promessa col torinese fosse indissolubile, perché stipulata per via di contratto. Ma quello era un contratto seguito fra voi e lui; e il nostro è confermato dalla fanciulla.
Pantalone: Xe vero; ma...
Dottore: E sapete bene che in materia di matrimoni: Consensus et non concubitus facit virum.
Pantalone: Mi no so de latin; ma ve digo...
Dottore: E le ragazze non bisogna sacrificarle.
Pantalone: Aveu altro da dir?
Dottore: Per me ho detto.
Pantalone: Aveu fenio?
Dottore: Ho finito.
Pantalone: Possio parlar?
Dottore: Parlate.
Pantalone: Sior dottor caro, con tutta la vostra dottrina...
Dottore: Circa alla dote ci aggiusteremo. Poco piú, poco meno, non guarderò.
Pantalone: Semo da capo. Voleu lassarme parlar?
Dottore: Parlate.
Pantalone: Ve digo che la vostra dottrina xe bella e bona; ma in sto caso no la conclude.
Dottore: E voi comporterete che segua un tal matrimonio?
Pantalone: Per mi giera impegnà, che no me podeva cavar. Mia fia xe contenta; che difficoltà possio aver? Vegniva a posta a cercar de vu o de sior Silvio, per dirve sta cossa. La me despiase assae, ma non ghe vedo remedio.
Dottore: Non mi maraviglio della vostra figliuola; mi maraviglio di voi, che trattiate sì malamente con me. Se non eravate sicuro della morte del signor Federigo, non avevate a impegnarvi col mio figliuolo; e se con lui vi siete impegnato, avete a mantener la parola a costo di tutto. La nuova della morte di Federigo giustificava bastantemente, anche presso di lui, la vostra nuova risoluzione, né poteva egli rimproverarvi, né aveva luogo a pretendere veruna soddisfazione. Gli sponsali contratti questa mattina fra la signora Clarice ed il mio figliuolo coram testibus non potevano essere sciolti da una semplice parola data da voi ad un altro. Mi darebbe l'animo colle ragioni di mio figliuolo render nullo ogni nuovo contratto, e obbligar vostra figlia a prenderlo per marito; ma mi vergognerei d'avere in casa mia una nuora di cosí poca riputazione, una figlia di un uomo senza paro la, come voi siete. Signor Pantalone, ricordatevi che l'avete fatta a me, che l'avete fatta alla casa Lombardi verrà il tempo che forse me la dovrete pagare: sí, verrà il tempo: omnia tempus habent (parte).
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