Oggi, domenica 14 marzo 2021, è il giorno dell’elezione di Enrico Letta a nuovo segretario del Partito Democratico. Letta è stato eletto segretario del Pd con 860 voti favorevoli, 2 contrari e 4 astenuti durante l’Assemblea nazionale odierna. Su ‘Twitter’, in mattinata, aveva scritto: “Lo ammetto. L’emozione non manca a salire di nuovo al Nazareno, più di sette anni dopo. #iocisonoPD. Ci vediamo alle 11.45 sulla pagina Facebook del PD e di Immaginaweb”.
Il discorso di Enrico Letta all’Assemblea nazionale del Pd
Nel suo discorso, Letta ha esordito con un pensiero per Nicola Zingaretti: “Voglio iniziare salutando Nicola Zingaretti, a cui mi lega un rapporto di lunga e grande amicizia, un rapporto di sintonia. Abbiamo fatto tante cose insieme e ne faremo ancora tante. Ti ringrazio di avermi cercato. Lavoreremo insieme. Se avessi dovuto scegliere una persona alla quale succedere con onore e piacere quello sei tu. Abbiamo anche un carattere simile, ci capiamo al volo”.
Poi ha detto: “Vorrei che oggi la discussione non si chiudesse ma iniziasse. Domani presenterò un vademecum di idee da consegnare al dibattito dei circoli per 2 settimane. Ne discutiamo insieme e poi facciamo sintesi in una nuova assemblea”.
Ancora Letta: “Il 2020 è stato l’anno più buio della nostra storia repubblicana. Contiamo 100 mila morti ed è scesa la speranza di vita. Il mio pensiero va al personale sanitario. Voglio anche pensare a quel mezzo milione di italiani che hanno perso il lavoro, guardiamo a loro per trovare delle soluzioni. Arriviamo da un periodo terribile ma con tanti segnali di speranza, come il patto generazionale tra anziani e giovani, con i sacrifici degli uni per la salute degli altri. Siamo vicini alla liberazione, fino all’estate però ci aspetta un periodo durissimo e ci aspettano nuovi lutti. La salute resta la sfida principale. La liberazione avverrà grazie alla scienza e alla cooperazione. Noi dobbiamo essere progressisti nei valori, riformisti nel metodo e radicali nei comportamenti”.
Nel suo discorso, il nuovo segretario del Pd ha anche detto: “Noi del Pd siamo per il primato della scienza, lo rivendichiamo con orgoglio. L’immagine è quella di Sergio Mattarella cui va il mio saluto più affettuoso. La sua foto in fila che si vaccina è l’immagine della speranza”.
Parlando dell’uscita dalla pandemia, Letta ha detto: “Noi come il Pd abbiamo il dovere di esserci, non con lo sguardo al nostro ombelico ma nella società”.
Ancora Letta: “Non ci serve un nuovo segretario, ma un nuovo Pd. Io scelgo il Pd, perché stavo facendo altro”.
Enrico Letta ha parlato della “questione femminile”: “Lo stesso fatto che sia qui io e non una segretaria donna, dimostra che esiste un problema. Metterò al centro il tema delle donne, è assurdo che sia un problema”.
Il nuovo segretario del Pd ha parlato anche dei giovani: “Saranno al centro della mia azione”. E ha aggiunto: “Dobbiamo dare a tutti l’opportunità di continuare gli studi, non possiamo essere ultimi in Europa per numero di giovani che finiscono gli studi universitari. Dobbiamo investire nell’istruzione. Solo se coinvolgeremo i giovani potremo dire di avere vinto ed è per questo che io sono qui. Sono convinto che il voto debba essere dato ai 16enni, perché i giovani nelle nostra società sono troppo pochi, dobbiamo allargare la fascia di peso del loro voto”.
Nel suo discorso Enrico Letta ha citato due figure di spicco dell’Europa: Jacques Delors e Romano Prodi. Di Jacques Delors ha detto: “Sempre ottimista, mi ha dato una lezione di vita straordinaria”. E su Romano Prodi ha affermato: “Inutile dirvi quanto mi lega a lui”.
Letta ha sottolineato di arrivare “da persona libera”. E ha chiarito: “Lascio gli incarichi retribuiti ma tengo la presidenza dell’istituto Delors”.
Ancora Letta: “Ho ricevuto più messaggi in pochi giorni che in 7 anni, ma la vita è fatta così. Non avrete qui un segretario che arriva sulle ali dell’esaltazione di tutti quelli che oggi lo osannano”.
Secondo Letta, il Pd non deve essere “la Protezione civile della politica, cioè il partito che è costretto ad andare al potere perché se no gli altri sbandano. Se lo facciamo diventiamo il partito del potere. Si vincono le elezioni se non si ha paura di andare all’opposizione. Dobbiamo fare un partito che abbia le porte aperte. L’apertura sarà il mio motto: spalanchiamo le porte del partito”.
E poi: “Partecipazione per me è la parola chiave: ho intenzione di lavorare come segretario Pd con questo tema della partecipazione”.
Il messaggio alla Lega: “Non dobbiamo essere noi a spiegare perché sosteniamo il governo Draghi, deve essere la Lega a spiegare perché lei lo sostiene”.
Durante il governo Draghi, ha spiegato Letta, “voglio rilanciare lo Ius Soli“,
Sull’Europa, il nuovo segretario del Pd ha aggiunto: “L’Europa è la nostra casa e l’Europa del 2020 è quella che ci piace“, con al centro “la solidarietà il lavoro ed il pilastro sociale”. Ma ha chairito: “Dobbiamo cambiare ancora l’Europa e fare quelle scelte che migliorino la democrazia europea”.
Nel suo lungo discorso Enrico Letta ha dedicato un pensiero anche a Patrick Zaky.
Sul Pd ha chiosato: “Dobbiamo pensare che abbiamo vinto e governato quando abbiamo fatto coalizione. Quando siamo andati per conto nostro abbiamo perso. 1996 e 2006, eravamo guidati da Prodi. La coalizione è fondamentale: io ci credo. Ad aprirsi ci si guadagna sempre. Dobbiamo costruire un nuovo centrosinistra, su iniziativa e leadership del Pd. Parlerò nelle prossime settimane parlerò con tutti. L’incontro col M5S guidato da Conte lo dobbiamo fare, sapendo che non sappiamo ancora come sarà quel Movimento 5 Stelle. Arriveremo con rispetto a ambizione. Io credo nella coalizione. Dobbiamo costruire un nuovo centrosinistra su iniziativa e leadership del Pd. Parlerò con tutti coloro che sono interessati a un dialogo: parlerò con Speranza, con Bonino, con Calenda, con Renzi, con Bonelli, Fratoianni, con tutti gli altri possibili interlocutori anche nella società. Questo nostro centrosinistra andrà all’incontro con il Movimento 5 Stelle, che sarà guidato da Giuseppe Conte, al quale va il mio saluto affettuoso”.
L’Assemblea nazionale del Pd
L’Assemblea nazionale del Pd è stata aperta dalla presidente Valentina Cuppi, che ha detto: “È il momento di definire con chiarezza l’anima e l’identità del nostro partito e contemporaneamente un nuovo modello di sviluppo”.
La Cuppi ha poi aggiunto: “Oggi do formalmente la comunicazione all’assemblea nazionale delle dimissioni da segretario di Nicola Zingaretti. Le sue dimissioni sono state un atto politico molto forte che ci spinge a un’analisi profonda del partito, che ci interroga sullo stare insieme, sul pluralismo. Era evidente che volesse dare una scossa al partito, fare in modo che emergessero in maniera chiara e trasparente i problemi che ci sono. Ora sta a noi cogliere l’opportunità. Dobbiamo affrontare le dinamiche di battaglie intestine tra aree che invece di arricchire il pluralismo rischiano di cristallizzarsi in lotta tra correnti”.
Oltre alla Cuppi e a Enrico Letta, sono presenti al Nazareno per l’assemblea nazionale (che si tiene per la prima volta in videoconferenza) Andrea Orlando, Peppe Provenzano, Walter Verini, Cecilia D’Elia, Brando Benifei, Chiara Braga, Nicola Oddati, Caterina Bini, Luigi Zanda, Stefano Vaccari.
L’assemblea nazionale del Pd ha votato Walter Verini tesoriere nazionale del Partito democratico con 775 voti favorevoli, 4 contrari, 23 astenuti.
La nomina di Verini è così ratificata dopo mesi, dal momento che a causa del Covid-19 l’Assemblea nazionale non si era più riunita in maniera formale.
VirgilioNotizie | 14-03-2021 11:43
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