Blog dedicato alla didattica della lingua e cultura italiana in senso antropologico, pragmatico e anche tradizionale.
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martedì 24 aprile 2018
Emma Marrone - Nel Blu Dipinto Di Blu -
Penso che un sogno così non ritorni mai più
Mi dipingevo le mani e la faccia di blu
Poi d'improvviso venivo dal vento rapito
E incominciavo a volare nel cielo infinito
Mi dipingevo le mani e la faccia di blu
Poi d'improvviso venivo dal vento rapito
E incominciavo a volare nel cielo infinito
Volare oh, oh
Cantare oh, oh, oh
Nel blu dipinto di blu
Felice di stare lassù
E volavo, volavo felice più in alto del sole
Ed ancora più su
Mentre il mondo pian piano spariva lontano laggiù
Una musica dolce suonava soltanto per me
Cantare oh, oh, oh
Nel blu dipinto di blu
Felice di stare lassù
E volavo, volavo felice più in alto del sole
Ed ancora più su
Mentre il mondo pian piano spariva lontano laggiù
Una musica dolce suonava soltanto per me
Volare oh, oh
Cantare oh, oh, oh
Nel blu dipinto di blu
Felice di stare lassù
Cantare oh, oh, oh
Nel blu dipinto di blu
Felice di stare lassù
Ma tutti i sogni nell'alba svaniscon perché
Quando tramonta la luna li porta con sé
Ma io continuo a sognare negli occhi tuoi belli
Che sono blu come un cielo trapunto di stelle
Quando tramonta la luna li porta con sé
Ma io continuo a sognare negli occhi tuoi belli
Che sono blu come un cielo trapunto di stelle
Volare oh, oh
Cantare oh, oh, oh
Nel blu degli occhi tuoi blu
Felice di stare quaggiù
E continuo a volare felice più in alto del sole
Ed ancora più su
Mentre il mondo pian piano scompare negli occhi tuoi blu
La tua voce è una musica dolce che suona per me
Cantare oh, oh, oh
Nel blu degli occhi tuoi blu
Felice di stare quaggiù
E continuo a volare felice più in alto del sole
Ed ancora più su
Mentre il mondo pian piano scompare negli occhi tuoi blu
La tua voce è una musica dolce che suona per me
Volare oh, oh
Cantare oh, oh, oh
Nel blu degli occhi tuoi blu
Felice di stare quaggiù
Nel blu dipinto di blu
Felice di stare quaggiù
Nel blu dipinto di blu
Felice di stare quaggiù
Con te
Cantare oh, oh, oh
Nel blu degli occhi tuoi blu
Felice di stare quaggiù
Nel blu dipinto di blu
Felice di stare quaggiù
Nel blu dipinto di blu
Felice di stare quaggiù
Con te
sabato 21 aprile 2018
44 gatti canzone
tutti i gattini senza padrone
organizzarono una riunione
per precisare la situazione.
Quarantaquattro gatti,
in fila per sei col resto di due,
si unirono compatti,
in fila per sei col resto di due,
coi baffi allineati,
in fila per sei col resto di due,
le code attorcigliate,
in fila per sei col resto di due.
Sei per sette quarantadue,
più due quarantaquattro!
Loro chiedevano a tutti i bambini,
che sono amici di tutti i gattini,
un pasto al giorno e all’occasione,
poter dormire sulle poltrone!
Quarantaquattro gatti,
in fila per sei col resto di due,
si unirono compatti,
in fila per sei col resto di due,
coi baffi allineati,
in fila per sei col resto di due,
le code attorcigliate,
in fila per sei col resto di due.
Sei per sette quarantadue,
più due quarantaquattro!
Naturalmente tutti i bambini
tutte le code potevan tirare
ogni momento e a loro piacere,
con tutti quanti giocherellare.
Quarantaquattro gatti,
in fila per sei col resto di due,
si unirono compatti,
in fila per sei col resto di due,
coi baffi allineati,
in fila per sei col resto di due,
le code attorcigliate,
in fila per sei col resto di due.
Sei per sette quarantadue,
più due quarantaquattro!
Quando alla fine della riunione
fu definita la situazione
andò in giardino tutto il plotone
di quei gattini senza padrone.
Quarantaquattro gatti,
in fila per sei col resto di due,
marciarono compatti,
in fila per sei col resto di due,
coi baffi allineati,
in fila per sei col resto di due,
le code dritte dritte,
in fila per sei col resto di due.
Quarantaquattro 44 gatti,
in fila per sei col resto di due,
marciarono compatti,
in fila per sei col resto di due,
coi baffi allineati,
in fila per sei col resto di due,
le code attrorcigliate,
in fila per sei col resto di due,
col resto di due.
venerdì 13 aprile 2018
Arlecchino e l'oste
Arlecchino e l'oste
(Arlecchino, a cavallo del suo asino, viaggia da qualche ora lungo una strada di campagna. Ha in tasca soltanto dieci soldi ed è affamato; trova finalmente una osteria e vi entra).
L'oste: - Cosa volete?
Arlecchino: -Tre soldi di minestra, tre di pane: tre di salame e tre di vino. (L'oste gli mette in tavolo quanto ha ordinato).
Arlecchino: (dopo aver mangiato) - Se ho più fame di prima, devo pagare lo stesso il conto?
L'oste: - Ciò che si mangia si paga, poco o tanto che sia.
Arlecchino: - Giusto; quanto devo pagare?
L'oste: - Dodici soldi in tutto.
Arlecchino: - Ohibò, qui c'è un imbroglio.
L'oste: - Come sarebbe a dire?
Arlecchino: - Il conto è presto fatto: tre di minestra, tre di pane e tre di salamino; nove soldi in tutto.
L'oste: - E il vino?
Arlecchino: - Ah, dico bene: tre di minestra, tre di salamino e tre di vino.
L'oste: - E il pane?
Arlecchino: - Ah, dico bene: tre di pane, tre di minestra e tre di vino.
(L'oste comincia a perdere la testa e... continuando a tenere alzate tre dita della mano destra,
ripete sottovoce: tre di minestra, tre di pane... Arlecchino posa sul tavolo nove soldi e si allontana col ciuco, lasciando l'oste immerso nei suoi calcoli).
Arlecchino: (all'asino) - Vecchio mio, allegria! M'è rimasto un soldo per comprarti un po' di biada.
L'oste: (dalla bettola, facendosi portavoce con .la mano) - E il salamino?
Arlecchino: (gridando di lontano) - Se lo incontra me lo saluti tanto.
(Arlecchino, a cavallo del suo asino, viaggia da qualche ora lungo una strada di campagna. Ha in tasca soltanto dieci soldi ed è affamato; trova finalmente una osteria e vi entra).
L'oste: - Cosa volete?
Arlecchino: -Tre soldi di minestra, tre di pane: tre di salame e tre di vino. (L'oste gli mette in tavolo quanto ha ordinato).
Arlecchino: (dopo aver mangiato) - Se ho più fame di prima, devo pagare lo stesso il conto?
L'oste: - Ciò che si mangia si paga, poco o tanto che sia.
Arlecchino: - Giusto; quanto devo pagare?
L'oste: - Dodici soldi in tutto.
Arlecchino: - Ohibò, qui c'è un imbroglio.
L'oste: - Come sarebbe a dire?
Arlecchino: - Il conto è presto fatto: tre di minestra, tre di pane e tre di salamino; nove soldi in tutto.
L'oste: - E il vino?
Arlecchino: - Ah, dico bene: tre di minestra, tre di salamino e tre di vino.
L'oste: - E il pane?
Arlecchino: - Ah, dico bene: tre di pane, tre di minestra e tre di vino.
(L'oste comincia a perdere la testa e... continuando a tenere alzate tre dita della mano destra,
ripete sottovoce: tre di minestra, tre di pane... Arlecchino posa sul tavolo nove soldi e si allontana col ciuco, lasciando l'oste immerso nei suoi calcoli).
Arlecchino: (all'asino) - Vecchio mio, allegria! M'è rimasto un soldo per comprarti un po' di biada.
L'oste: (dalla bettola, facendosi portavoce con .la mano) - E il salamino?
Arlecchino: (gridando di lontano) - Se lo incontra me lo saluti tanto.
Castelli in aria dialogo arlecchino e Colombina
Castelli in aria
Rosaura (la padrona) - Colombina, Colombina!
Colombina (la cameriera) - Eccomi, signora. Che c'è?
Rosaura - Un cliente, un cliente di riguardo!
Colombina - E com'è?
Rosaura - Com'è, com'è! Vai di là. Vallo a servire e lo vedrai. Ma spicciati e trattalo bene.
Colombina -Volo! (esce).
Rosaura - Che cliente! Che vestiti!
Colombina (rientra esultante) - Signora, signora! Mi ha ordinato anguilla al forno, vino di bottiglia...
Rosaura - Dici davvero? Ma questo è un gran cliente! Servilo subito, per carità.
Colombina - Lasci fare a me, signora. Qui si diventa ricche! (Esce di corsa).
Rosaura - Uno, due, tre, mille pasti. E dopo quello...
Colombina (rientrando) - Ecco, è servito. M'ha detto grazie con un cenno del capo. Pareva un duca
Rosaura - Sai che ti dico? Che, se a quel cliente piacerà la nostra tavola, ritornerà.
Colombina - E porterà con sé gli amici.
Rosaura - Duchi e marchesi...
Colombina -Conti e baroni...
Rosaura - Principessine, dame eleganti!
Colombina -Vedremo splendere monili e anelli!
Rosaura -Sarà la ricchezza. Trasformeremo la trattoria. Diventerà un albergo di prima classe.
Colombina - Ed io sarò la direttrice della servitù.
Rosaura - Le mie colleghe mi invidieranno. Ma non importa. Una splendida gondola mi porterà in sogno lungo la Riva degli Schiavoni...
Colombina (affacciandosi alla porta di fondo) - Signora. .
Rosaura - Che c'è?
Colombina (coprendosi gli occhi con le mani) - Il cliente! Ha mangiato tutto...
Rosaura - Be', che c'è di male?
Colombina - Ha mangiato tutto e se n'è andato senza pagare (Rosaura sviene).
Rosaura (la padrona) - Colombina, Colombina!
Colombina (la cameriera) - Eccomi, signora. Che c'è?
Rosaura - Un cliente, un cliente di riguardo!
Colombina - E com'è?
Rosaura - Com'è, com'è! Vai di là. Vallo a servire e lo vedrai. Ma spicciati e trattalo bene.
Colombina -Volo! (esce).
Rosaura - Che cliente! Che vestiti!
Colombina (rientra esultante) - Signora, signora! Mi ha ordinato anguilla al forno, vino di bottiglia...
Rosaura - Dici davvero? Ma questo è un gran cliente! Servilo subito, per carità.
Colombina - Lasci fare a me, signora. Qui si diventa ricche! (Esce di corsa).
Rosaura - Uno, due, tre, mille pasti. E dopo quello...
Colombina (rientrando) - Ecco, è servito. M'ha detto grazie con un cenno del capo. Pareva un duca
Rosaura - Sai che ti dico? Che, se a quel cliente piacerà la nostra tavola, ritornerà.
Colombina - E porterà con sé gli amici.
Rosaura - Duchi e marchesi...
Colombina -Conti e baroni...
Rosaura - Principessine, dame eleganti!
Colombina -Vedremo splendere monili e anelli!
Rosaura -Sarà la ricchezza. Trasformeremo la trattoria. Diventerà un albergo di prima classe.
Colombina - Ed io sarò la direttrice della servitù.
Rosaura - Le mie colleghe mi invidieranno. Ma non importa. Una splendida gondola mi porterà in sogno lungo la Riva degli Schiavoni...
Colombina (affacciandosi alla porta di fondo) - Signora. .
Rosaura - Che c'è?
Colombina (coprendosi gli occhi con le mani) - Il cliente! Ha mangiato tutto...
Rosaura - Be', che c'è di male?
Colombina - Ha mangiato tutto e se n'è andato senza pagare (Rosaura sviene).
giovedì 12 aprile 2018
I due fannulloni Arlecchino dialogo
Narratore
- Arlecchino e Pulcinella sono a letto. Fa molto freddo e un colpo di vento a un tratto spalanca la porta.
Arlecchino- Per favore, chiudi la porta.
Pulcinella- Già. Si un favore che volevo chiederti anch'io.
Arlecchino- Ma io mi sento male. Devo avere la polmonite.
Pulcinella- Mi alzerei subito subito, ma ho un gran mal di testa. quattordici geloni e l'appendicite.
Narratore
- Il vento soffia alla porta: uh! uh Arlecchino e
Pulcinella ficcano il capo sotto le coltri. Intanto entra il dottor Balanzone.
Balanzone - Perbacco! Mai visto gente che dorme con la porta
aperta con questo freddo. Ma i padroni dove sono?
Arlecchino e
Pulcinella
- Siamo qui sotto.
Balanzone Perché non avete chiuso la porta?
Arlecchino - lo ho la polmonite...
Pulcinella - E io l'appendicite.
Balanzone Bene, bene. Sono arrivato al momento buono. Prendo i ferri e in quattro e quattr'otto...
Arlecchino I ferri? Aiuto!
Pulcinella I ferri? Aiuto!
Narratore
- E i due poltroncelli saltano dal letto e scappano a gambe levate.
Discussione aritmetica Personaggi: Arlecchino
Discussione aritmetica
Personaggi: Arlecchino, Pulcinella, Gianduia, Meo Patacca. Stenterello, Pantalone, Colombina.
Arlecchino - Prima di tutto pensiamo a mangiare: sacco vuoto non sta ritto.
Pulcinella - Pensiamo a mangiare e a bere, a bere, e a mangiare.
Colombina - Mettetevi a sedere e vi servo subito; quanti siete?
Gianduia - lo, uno; Arlecchino, due; Pulcinella, tre; Pantalone, quattro; Stenterello, cinque; Meo Patacca, sei; e io sette. Siamo sette precisi.
Meo Patacca - E invece siamo cinque: Stenterello, Pantalone, Pulcinella, Arlecchino e tu. Dico cinque, e se non ci credi ho qui il mio bastone che conta meglio di tutti.
Gianduia - E allora se siamo cinque due di noi resteranno senza mangiare.
Stenterello - l o sarò uno dei due, perché non ho quattrini.
Pantalone - Che importa se non hai quattrini? Non sai che pago sempre io? Ma Colombina com'è questa faccenda? Hai portato cinque porzioni e io sono rimasto senza. Eppure mi avevano contato!
Meo Patacca - Vuoi dire che a tavola c'è qualcuno che prima non c'era.
Gianduia - Dicevo bene, io! Eravamo sette; e pagherei per sapere chi è lo stupido che se n'è andato.
Personaggi: Arlecchino, Pulcinella, Gianduia, Meo Patacca. Stenterello, Pantalone, Colombina.
Arlecchino - Prima di tutto pensiamo a mangiare: sacco vuoto non sta ritto.
Pulcinella - Pensiamo a mangiare e a bere, a bere, e a mangiare.
Colombina - Mettetevi a sedere e vi servo subito; quanti siete?
Gianduia - lo, uno; Arlecchino, due; Pulcinella, tre; Pantalone, quattro; Stenterello, cinque; Meo Patacca, sei; e io sette. Siamo sette precisi.
Meo Patacca - E invece siamo cinque: Stenterello, Pantalone, Pulcinella, Arlecchino e tu. Dico cinque, e se non ci credi ho qui il mio bastone che conta meglio di tutti.
Gianduia - E allora se siamo cinque due di noi resteranno senza mangiare.
Stenterello - l o sarò uno dei due, perché non ho quattrini.
Pantalone - Che importa se non hai quattrini? Non sai che pago sempre io? Ma Colombina com'è questa faccenda? Hai portato cinque porzioni e io sono rimasto senza. Eppure mi avevano contato!
Meo Patacca - Vuoi dire che a tavola c'è qualcuno che prima non c'era.
Gianduia - Dicevo bene, io! Eravamo sette; e pagherei per sapere chi è lo stupido che se n'è andato.
canzone di Pinocchio
Perché, perché, perché sono un monello
perché, perché, perché son senza cuore né cervello
perché son libero e giocondo
perché, perché son nato giramondo
perché, perché non voglio andare a scuola
perché, perché dai libri non imparo una parola
perché la vita è tanto bella
eppur si sa non tutto il mondo balla
A tutti questi cento e più perché, perché
io cerco una risposta anche per te
e urlano, strillano, corrono, mi vogliono ubbidiente,
docile, vinto e come un burattino
mi vorrebbero guidar
è vietato schiamazzar, è proibito brontolar
il bambino ha da ubbidir, fare i compiti e studiar
Lo so, lo so, lo so sono monello
lo so, lo so, lo so son senza cuore né cervello
lo so, son proprio un giramondo
eppur non so piegarmi a questo mondo
Io scappo e mi ribello sai perché, perché?
perché sono un bambino come te
e spiegalo, diglielo, cantalo, che scoppi il finimondo
urlalo, strillalo, la vita è tanto bella
e la vorrei goder
basta poco per campar, che m'importa di studiar
non si può solo ubbidir, voglio vivere e capir
Lo so, lo so, lo so sono monello
lo so, lo so, lo so son senza cuore né cervello
lo so, son proprio un giramondo
eppur non so piegarmi a questo mondo
Lo so, lo so, lo so sono monello
lo so, lo so, lo so son senza cuore né cervello
lo so, son proprio un giramondo
eppur non so piegarmi a questo mondo
mamma mia testo finale
testo da aggiungere
Mi hai tradito anche se
ero pazza di te
Mi dicevo che mai sarei stata tua
invece io
non imparerò come si fa
non riesco a cambiare mai
quella fiamma che brucia in me
gli occhi miei ancora cercano i tuoi
solo io
e non mi spiego perché
mamma mia
sembra un déjà vu
mamma mia
io non ti resisto
mamma
risuccederà
mio dio
ma quanto mi manchi
io non ho più sorriso
perché ti ho lasciato andare via?
io non ho più sorriso
con te ero in paradiso
mai mai
t'avrei fatto andare via?
Mamma mia
ora è chiaro che
mai mai
t'avrei fatto andare via.
Mulan canzone Mulan - Farò di te un uomo
Li Shang: Se cercate un fatto, io ve lo darò Gli Unni han vita corta, chi vivrà, vedrà E anche se voi siete deboli Lavoreremo ancora di più Si vedrà l'uomo che non sei tu La foresta è calma, ma nasconde in sè Mille e più minacce vi transformerò Fino a fare di voi degli uomini Sempre pronti a tutto e poi Degli eroi, come me, anche voi Chien-Po: davvero, non ne posso più! Yao:Qui ci lascerò le penne! Ling: Oh ma che schifo la ginnastica Mushu: Così li distruggerà Mulan: Spero che non se ne accorga Chien-Po: Di nuotare non sarò capace mai All: E sarai Li Shang: Veloce come è veloce il vento All: E sarai Li Shang: Un uomo vero senza timori All: E sarai Li Shang: Potente come un vulcano attivo Quell'uomo sarai che adesso non sei tu Manca poco tempo gli Unni ormai son qui Sopravviverete spero ma non so Io combatterò, ma senza voi E quindi va, non servi più L'uomo che cerco io, non sei tu All: E sarai veloce come è veloce il vento E sarai un uomo vero senza timori E sarai potente come un vulcano attivo Quell'uomo sarai che adesso non sei tu E sarai veloce come è veloce il vento E sarai un uomo vero senza timori E sarai potente come un vulcano attivo Quell'uomo sarai che adesso non sei tu
Giuletta e Romeo testo
Giulietta: o Romeo, Romeo, perché sei tu Romeo? rinnega tuo padre e rifiuta il tuo stesso. Ovvero, se proprio non lo vuoi fare, giurami soltanto che mi ami, ed io smetterò di essere una Capuleti.
Romeo:devo continuare ad ascoltarla oppure rispondere a cio' che dice?
Giulietta: e' solamente il tuo nome ad essermi ostile :tu saresti sempre lo stesso anche se non fossi un Montecchi. Che cosa vuol dire la parola Montecchi? Non e' una mano,o un braccio o un viso,ne un'altra parte che appartiene ad un essere umano. Oh,sii qualche altro nome! Quello che noi chiamiamo col nome di rosa, anche chiamato con un nome diverso , conserverebbe ugualmente il suo dolce profumo . Allo stesso modo Romeo, se portasse un altro nome ,avrebbe sempre quella rara perfezione che possiede anche senza quel nome. Rinuncia quindi al tuo nome, Romeo,ed in cambio di quello ,che tuttavia non e' una parte di te, accogli tutta me stessa.
Romeo: ti prendo in parola. D'ora in avanti non sarò più Romeo.
Giulietta: chi sei tu,cosi' nascosto dalla notte,
inciampi nei miei pensieri più nascosti?
Romeo: non so dirti chi sono,adoperando un nome. Perché il mio nome, o diletta santa, e' odioso a me stesso, perché e nemico a te. E nondimeno strapperei il foglio dove lo trovassi scritto.
Giulietta:le mie orecchie non hanno ancora udito un centinaio di parole pronunciate dalla tua lingua ,e nondimeno riconosco la tua voce : non sei forse tu Romeo, nonché uno dei Montecchi?
Romeo:non sono ne l'uno ne l'altro, fanciulla, se a te questo dispiace.
Giulietta: e come sei giunto fino a qui'? dai,dimmi come e perché. Le mura del cortile sono irte e difficili da scalare, e questo luogo, considerando chi sei tu, potrebbe significare la morte se qualcuno della mia famiglia ti scoprisse.
Romeo e Giulietta,la scena del balcone
Romeo:madamigella,per quella sacra luna che inargenta le cime di quegli alberi ,giuro...
Giulietta: oh,non giurare sulla luna, l'incostante luna che si trasforma ogni mese nella sua sfera, per paura che anche il tuo amore si dimostri, come la stessa luna,mutevole.
Romeo:e allora su cosa dovrei giurare?
Giulietta: non giurare per niente. e se proprio devi giurare ,giura sulla tua persona benedetta,che e' il dio della mia idolatria:e non potrò fare a meno di crederti.
Romeo: se il caro amore del cuor mio...
Giulietta: non giurare,di grazia. Anche se la tutta la mia felicità e' riposta in te,non riesco a provare nessuna felicita' nel patto d'amore appena stipulato. Troppo precipitato ,troppo frettoloso e irriflessivo, e troppo mi somiglia il lampo che muore prima che si abbia il tempo di dire : lampeggia. Buona notte dolce amore mio!...il dolce riposo e la pace entrino nel tuo cuore. Allo stesso modi di quelli che che confortano il mio seno.
Romeo: mi vuoi dunque lasciare così mal soddisfatto?
Giulietta: e qual soddisfazione potresti avere tu,stanotte?
Romeo: lo scambio del voto fedele del tuo amore insieme al mio.
Giulietta: ti ho già dato il mio prima ancora che fossi tu a chiederlo: eppure mi piacerebbe che il momento di dartelo non fosse già passato.
Romeo:vorresti forle riprendertelo? e perche' amore mio?
Giulietta: solo per poter essere prodiga ,e dartelo di nuovo. Eppure altro non desidero se non ciò che gia' possiedo: la mia generosità e' davvero senza limiti, come il mare, e come il mare il mio amore e' profondo. e piu' te ne do piu' ne ho per me,perché entrambi sono infiniti. Sento una voce, dal dentro, addi amore mio. Vengo subito,mia buona balia. O mio caro Montecchi,sii fedele a me. Resta ancora un poco. Torno subito.
Romeo: o notte beata! temo che ,perche' siamo di notte,tutto questo non si riveli soltanto un sogno,troppo dolce e lusinghiero per essere fatto di sostanza reale.
Giulietta: tre parole,diletto Romeo,ed un'ultima buona notte. Se davvero il tuo amore e' sincero e la tua intenzione e' di sposarmi,fammelo sapere domani per mezzo di qualcuno che daro' disposizione che ti raggiunga, cosicche' potro' sapere dove e come il matrimonio verra' celebrato: e deporro' ai tuoi piedi tutte le mie fortune ,e ti seguiro' come il mio signore per il mondo intero.
martedì 10 aprile 2018
scena nascita di Pinocchio
Il
burattino ora è vestito; tutti lo circondano osservandolo.
ANGELA
Sembra un bambino vero.
LUCIGNOLO
A me fa un poˇ impressione…vestito è ancora più ridicolo di
prima.
GEPPETTO
(Contraddicendolo) Pinocchio è un bellissimo burattino!
LUCIGNOLO Ma per essere un
vero burattino ha bisogno dei fili! Dovete mettergli i fili alla
testa, i fili alle gambe, i fili alle braccia, è tutta una
(cantando) Questione di fili…
Pinocchio
dà una botta a Lucignolo.
PINOCCHIO
Ahi!
GEPPETTO
(Quasi spaventato) Si è mosso, ha parlato!
LUCIGNOLO
Ma cosa dici, i burattini, non parlano, non possono muoversi…
PINOCCHIO
(Urla)
Pinocchio
inizia a correre
Tutti
sono sorpresi. Pinocchio corre e ride, poi si ferma davanti a
Geppetto.
PINOCCHIO
Babbo!!!
Pinocchio
corre per il palco spaventando tutti, Geppetto rimane solo con
Pinocchio.
GEPPETTO
Ma è un miracolo…Pinocchio fatti abbracciare
PINOCCHIO
Ma cosˇè un abbraccio????
GEPPETTO
Un abbraccio è un gesto dˇamore che si da a persone a cui si vuole
bene!
PINOCCHIO
E cosˇè lˇamore?
GEPPETTO
Lˇamore è… vieni te lo spiego a casa…
PINOCCHIO
Babbo, ma mi hai fatto tu?
GEPPETTO
Si con il legno!
PINOCCHIO
(si guarda nei pantaloni) Non è che ti è avanzato un pezzettino…
GEPPETTO
Pinocchio fai il bravo!
PINOCCHIO
Come mi hai chiamato??? Finocchio???
GEPPETTO
No, non finocchio… Pinocchio!
PINOCCHIO
E questi vestiti, dove gli hai trovati?
GEPPETTO
Gli ho creati io, belli, vero, secondo me fai figura!
PINOCCHIO
So io che figura faccio, faccio una figura di m…
GEPPETTO
Pinocchio!!! Andiamo a casa ti devo insegnare un bel poˇ di cose!!!
lunedì 9 aprile 2018
dialogo sull'amore
traviata flash mob
che la bellezza infiora.
E la fuggevol, fuggevol ora
s'inebrii a voluttà
Libiam ne'dolci fremiti
che suscita l'amore,
poiché quell'occhio al core onnipotente va.
Libiamo, amore, amor fra i calici
più caldi baci avrà
Ah! Libiam, amor, fra' calici
più caldi baci avrà
Violetta
Tra voi, tra voi saprò dividere
il tempo mio giocondo;
Tutto è follia, follia nel mondo
ciò che non è piacer
Godiam, fugace e rapido
è il gaudio dell'amore,
è un fior che nasce e muore,
ne più si può goder
Godiamo, c'invita, c'invita un fervido
accento lusinghier.
Godiamo, la tazza, la tazza e il cantico,
la notte abbella e il riso;
in questo, in questo paradiso ne scopra il nuovo dì
Violetta
La vita è nel tripudio
Alfredo
Quando non s'ami ancora
Violetta
Nol dite a chi l'ignora,
Alfredo
È il mio destin così...
Tutti
Godiamo, la tazza, la tazza e il cantico,
la notte abbella e il riso;
in questo, in questo paradiso ne scopra il nuovo dì.
Brindiamo - negli allegri calici
I quali (riferito ai calici)
L’ora, il tempo che fugge, passa veloce
Possa bere vino a piacere, fin che le piace
Violetta parla a tutti gli ospiti della festa.
Allegro
Godiamo, prendiamo il piacere
-
fuggevole, che passa veloce
Piacere
Queste parole (accento) appassionate c’invitano a godere.
Il bicchiere e il cantogodere
Abbelliscono
Ci trovi l’alba del nuovo giorno.
Festa, allegria
Ma solo se non si è innamorati.
Non ditelo a chi non è innamora
concerto improvvisato
Tu saje addò? Tu saje addò?
Addò 'sto core 'ngrato cchiù dispiette
Farme nun pò, farme nun pò.
Addò lo ffuoco coce, ma si fuje,
Te lassa stà, te lassa stà.
E nun te corre appriesso e nun te struje
Sulo a guardà, sulo a guardà.
Jammo, jammo,
'Ncoppa jammo, jà!
Jammo, jammo,
'Ncoppa jammo, jà!
Funiculì, funiculà,
Funiculì, funiculà!
'Ncoppa jammo, jà,
Funiculì, funiculà!
Nèh, jammo! Da la terra a la montagna,
'No passo nc'è, 'no passo nc'è.
Se vede Francia, Proceta, la Spagna
E io veco a te, e io veco a te!
Tirate co li ffune, 'nditto 'nfatto,
'Ncielo se va, 'ncielo se va.
Se va comm'a lo viento e, a ll'intrasatto,
Guè, saglie sà, guè, saglie sà!
Jammo, jammo,
'Ncoppa jammo, jà!
Jammo, jammo,
'Ncoppa jammo, jà!
Funiculì, funiculà,
Funiculì, funiculà!
'Ncoppa jammo, jà,
Funiculì, funiculà!
Se n'è sagliuta, oje nè, se n'è sagliuta
La capa già, la capa già.
È ghiuta, po' è tornata, po' è venuta,
Sta sempe ccà, sta sempe ccà.
La capa vota, vota attuorno,
Attuorno a te, attuorno a te.
Lo core canta sempe 'no taluorno:
Sposammo, oje nè, sposammo, oje nè!
Jammo, jammo,
'Ncoppa jammo, jà!
Jammo, jammo,
'Ncoppa jammo, jà!
Funiculì, funiculà,
Funiculì, funiculà!
'Ncoppa jammo, jà,
Funiculì, funiculà!
la balla la nuova Italia
dalla terra del rimorso anomalia dell'Occidente
sempre più sta diffondendo il suo ritmo ed il suo suono
la canzone di una danza che ha a che fare col veleno
Sempre più si sta muovendo ai confini della storia
dalla piazza di Melpignano allo sperone di Caulonia
la canzone della festa,
la canzone del dissenso
contro i giochi del potere e del suo grande fratello.
E balla balla la nuova Italia in direzione
ostinata e contraria, balla a ritmo popolare
di chi non ci vuole stare.
E balla balla la nuova Italia in direzione ostinata e
contraria, balla a ritmo differente
di chi non vo' sape' nient'.
Sempre più si sta muovendo dalla terra di nessuno
per andare controvento con il vento del suo tamburo
e per vincere nel mondo la scommessa straordinaria di una musica italiana ed extracomunitaria.
Sempre più sta sventolando la bandiera trasversale
degli esclusi dal concorso dell'ignoranza nazionale che si ostinano a cantare le canzoni dissonanti della scuola di Fabrizio: della scuola dei Briganti.
E balla balla la nuova Italia in direzione
ostinata e contraria, balla a ritmo popolare
di chi non ci vuole stare.
E balla balla la nuova Italia in direzione ostinata e
contraria, balla a ritmo differente
di chi non vo' sape' nient'.
sabato 7 aprile 2018
giovedì 5 aprile 2018
italiano in famiglia dialoghi
CARLO “Ma la numero uno è la nonna.”
MARTA “La numero uno per il tuo risotto alla milanese e la cotoletta, lui in cucina non ama le novità.”
PAOLO “Scommetto che ora desiderate un buon caffè, lo faccio io, io sono il numero uno nel preparare il caffè, quanti caffè?”
CARLO “Io niente caffè, io vado a preparare il gioco e vedremo chi vincerà la scommessa!” MARTA “Carlo oggi ci vuole sfidare al “Milionario on line”, ha scaricato una versione da internet del famoso gioco e ci vuole mettere alla prova.”
MARISOL “Che versione sarà? Sarà come il gioco famoso in tutto il mondo?”
MARTA “Sarà molto simile e sembrerà di essere nello studio televisivo.”
CARLO “Come avranno fatto a entusiasmare tante persone non lo so, ma so che questo gioco piace a tutti, dai venite, ho tutto pronto e possiamo iniziare a giocare.
” PAOLO “Anna vieni a sederti vicino a me, sfidiamo i ragazzi e vedremo chi sarà il vincitore.” MARTA “Hai paura di perdere papà? Se vincessimo noi che figuraccia sarebbe per te e la mamma!” ANNA “Se fossi in te non mi illuderei, io e il papà abbiamo ancora molte cartucce da sparare!” CARLO “E allora incominciamo la nostra scalata al milione. Siediti Marisol, vicino a Marta, starai comoda, pronto papà? Ecco la tua prima domanda.”
ANNA “La distanza media dalla terra alla luna è di circa: A) 54600 km - B) 24800 km - C) 384000 km - D) 166.200 km?” PAOLO “Facile è la C, la luna è l’unico satellite della Terra e se rispondessimo anche 166.200 km, sarebbe troppo vicina.” CARLO “È la tua risposta definitiva?” PAOLO “È la mia risposta definitiva: la accendiamo.” ANNA “Bravo Paolo, è esatto.” MARISOL “Ora tocca a noi, leggiamo la nostra domanda.” CARLO “Quale di queste affermazioni sulla balena è sbagliata? A) Possiede i fanoni - B) È un cetaceo - C) Ha due piccoli - D) Si nutre di krill.” MARTA “Carlo è una domanda per te, tu sai tutto sugli animali.” CARLO “Se sapessi tutto sarei un genio, ma se usassi bene quello che so potremmo trovare la risposta giusta, senza sprecare gli aiuti. So che la balena è un cetaceo, so che ha i fanoni, degli ossi che usa per trattenere le sue prede, e sappiamo tutti che mangia il Krill, il plancton.” MARISOL “Bravo Carlo, quindi C è l’affermazione sbagliata.” CARLO “Confermo C e la accendiamo.” MARTA “E vai Carlo, sei un genio, chi ben inizia è a metà dell’opera.” ANNA “Quale arma prende il nome dal bottone che si mette sulla punta per renderla inoffensiva? A) Scimitarra - B) Spada - C) Fioretto - D) Sciabola Non sapevo che il bottone si chiamasse fioretto, ma C è la risposta esatta. Cosa dici Paolo?” PAOLO “Certamente e sarebbe un errore non accenderla. Confermo C e la accendiamo.” PAOLO E ANNA “Evviva! Sì, siamo forti!” MARTA “Ora tocca a noi: Quale osso fa parte dell’avambraccio insieme all’ulna? A) Radio - B) Perone - C) Femore - D) Tibia” MARISOL “La so, se sbagliassi sarebbe terribile visto che voglio diventare un medico, è il radio, confermo A e la accendiamo.” CARLO “Complimenti, è ok, grazie dottoressa. Andiamo avanti e ricordo a tutti che abbiamo ancora gli aiuti da utilizzare in caso di incertezza.” PAOLO “Mangia poco a pranzo, meno ancora a cena” è una frase che puoi leggere in quale romanzo? A) Don Chisciotte - B) Malato immaginario - C) I 3 moschettieri - D) I promessi sposi Nel malato immaginario... direi la B.” ANNA “Non sarei così sicura, se dovessi prendere una decisione direi A, usiamo un aiuto?” PAOLO “Non sprechiamo gli aiuti, confermo B e la accendiamo.” CARLO “Errore, aveva ragione la mamma è A... se tu fossi stato meno precipitoso avresti potuto usare un aiuto e ora potresti leggere una nuova domanda.” PAOLO “È un gioco, vorrà dire che mi concederete la rivincita e prometto che sarò più prudente.” CARLO “Promesso, la rivincita la disputeremo domenica prossima.” MARTA/NARRATORE 2 “... Caro diario, ti voglio raccontare il nostro giorno competitivo: • La mamma ha cucinato un ottimo pranzo • Nel pomeriggio abbiamo sfidato la mamma e il papà al gioco del Milionario • Vittoria: abbiamo vinto noi • Fortuna dice il papà... • E Carlo gli ha promesso la rivincita!
italiano in famiglia
PAOLO “Ciao Anna, ciao ragazze, siete tutte all’opera? Che tavola meravigliosa, brave, brave ragazze. Questo è il mio contributo alla cena.”
CARLO “... e questo è il mio. Le pizzette sono ancora calde.”
ANNA “Grazie, bravi, ma ora andate a fare la doccia o farete tardi. ” CARLO “Ai suoi ordini, mio capitano!” MARTA “Se è tutto a posto anche noi, mamma andiamo a prepararci, cosa dici?” ANNA “Sì, sì andate pure, qui è tutto pronto. Cosa pensi Marisol, piacerà la cena a mamma e papà?”
MARISOL “Vale, cierto que sì, il papà adora la cucina italiana e tu zia Anna es la mejor cocinera.”
ANNA “Sei un tesoro. Sei contenta di aver qui i tuoi genitori? Li hai sentiti? Come si trovano in albergo?”
MARISOL “Tutto a posto, l’albergo è confortevole e oggi pomeriggio sono andati in centro, la mamma aveva nostalgia della sua città, le manca sempre tanto l’Italia e appena può ritorna volentieri. Io sono contenta che siano qui.”
MARTA “Non pensavi che l’Italia avesse tutto questo fascino? Ma ora vieni a vestirti o arriveremo tardi al cinema e Davide ci aspetta.
” PAOLO “Come sto Anna?”
ANNA “Stai benissimo, vanitoso! Ma non sei in ritardo?”
PAOLO “Tranquilla, ora usciamo: accompagno i ragazzi al cinema e poi vado a prendere i Fernandez. E tu?”
ANNA “E io vado a farmi bella, ora tocca a me.”
PAOLO “Entrate, entrate, Anna siamo arrivati. Accomodatevi.”
ANNA “Hola Daniela, hola Miguel, todo bien?”
DANIELA “Tutto bene, ma stasera parliamo in italiano: anche Miguel parla l’italiano!”
MIGUEL “Claro que sì. Yo hablo italiano y me gusta mucho hablar con ustedes un idioma tan antiguo, parlare italiano è parlare di arte, di moda, di cultura, di musica, de cocina.”
ANNA “Bene, allora parliamo a tavola, sediamoci, è tutto pronto!”
DANIELA “Mi sarei abituata al gusto del prosciutto crudo spagnolo se non avessi assaporato prima quello italiano.
” PAOLO “Vuoi una pizzetta?”
DANIELA “Non ci posso credere, mi sbaglio o sono le pizzette che mangiavamo da ragazze, il sabato pomeriggio, Anna sono quelle?”
ANNA “Proprio quelle, sapevo che ne andavi pazza e se le avessi assaggiate le avresti riconosciute subito.” ANNA “Vuoi dire che la tua vita non sarebbe più stata uguale se non avessi ritrovato le insuperabili pizzette di Stironi.”
DANIELA “Non esageriamo, non si vive di solo pizzette, ma anche di... fatemi vedere... Ma Anna quanto hai cucinato! E quante cose buone! Come scegliere?”
PAOLO “Se fossi in te non sceglierei e proverei tutto.”
DANIELA “Se fossi stata previdente mi sarei messa a dieta.”
MIGUEL “Nessuna dieta, siamo qui per un’occasione speciale: la maturità di Marisol e siamo qui con i nostri cari amici... Se l’avessimo programmata, una serata così speciale non ci sarebbe stata e allora gustiamo le delizie di Anna.”
PAOLO “E brindiamo, brindiamo alla nostra amicizia e ai nostri ragazzi.”
CARLO “Volete brindare senza di noi? Ci avete lasciato un po’ di dolce?”
materiale per scene per Pinocchio
PINOCCHIO
IL
GRANDE
MUSICAL
Adattamento
di Mari Moreno, testo originale di Marconi- Ronchetti,musiche dei
Pooh
Personaggi:
Geppetto Pinocchio Angela
Fata
turchina Lucignolo Grillo parlante Piante
Gatto
Volpe Burattini
(2)
Mangiafuoco
Direttore circo
Pesci (4)
Ballerini
piazza (4)
Oggettistica:
Pezzo di legno Abecedario
Cassa
panca grande Specchio
Manichino
Libro
Letto
pinocchio Orecchie asino Letto Fata
Turchina
Pulmino
Paese dei balocchi
Scene:
Bosco Piazza Generico
Casa
di Geppetto (nel proscenio a dx) Ventre Balena
Siparietto
blu
SCENOGRAFIA BOSCO
In
scena cˇè
un pezzo
di legno
in mezzo
(Balletto con
luci Wood)
01-CˇERA
UNA
VOLTA
(BALLETTO
PIANTE)
MUSICISTA Cˇera
una volta…
VOCE (Dal pubblico) Un re? MUSICISTA No, un pezzo di legno!
Un lampo seguito da un tuono.
CˇERA UNA
VOLTA UN
ALBERO AL
VENTO DI
MILLE ANNI
E PIÙ,
MA LA TEMPESTA LO PRENDE IN TESTA E
I RAMI
VANNO GIÙ.
Un fulmine colpisce il pino, che crolla, lasciando ancorata al
terreno soltanto la base del tronco.
L'ULTIMA PIOGGIA
SGOCCIOLA PIANO.
RAMI SPEZZATI
CHE IL
GIORNO NON
VEDRANNO MAI,
MA CˇÈ
DELLˇALTRO TRA
CIELO E
MONDO
E LˇURAGANO
NON LASCIA
INTORNO SOLO
GUAI.
Un raggio di luna colpisce il ceppo del pino.
UNO SOLTANTO
IN MEZZO
AL DISASTRO
UN PO' DI FORTUNA AVRÀ,
CON UN
SINGHIOZZO CHIEDE
ALLA LUNA
AIUTO E
LO TROVERÀ.
Sorge una grande luna.
TURCHINA (Fuori
scena) MAI,
MAI LASCIARE
CHE IL
VENTO CI
PORTI VIA
NEL CICLONE
DEL TEMPO,
CˇÈ SEMPRE
UN MONDO…
MUSICISTA …UN POˇ PIÙ IN LÀ.
SE FUNZIONANO
I SOGNI
CˇÈ LIBERTÀ.
RICOMINCIA LA
STORIA: CˇERA
UNA VOLTA…
Coro (Fuori
scena)
CˇERA UNA
VOLTA UN PEZZO DI
LEGNO CHE
CˇERA UNA
VOLTA… PIÙ
FORTUNA AVRÀ.
Coro PRECIPITANDO
IN MEZZO
AL MONDO,
VIVO SI
SVEGLIERÀ.
MUSICISTA FORSE SI SALVERÀ,
MUSICISTA e
MA DOVE
FINIRÀ? Coro
CˇERA UNA
VOLTA
Coro UN PEZZO DI LEGNO
(2 volte).
CAMBIO SCENOGRAFIA
BOSCO/GENERICO
in scena entra Geppetto con dei barattoli,seguito
da Angela correndo.
GEPPETTO Angela,
hai sentito che temporale?
ANGELA Non ho chiuso
occhio tutta la notte. Sempre alla finestra! Avevo voglia di ballare.
(Divertita) Mi succede sempre quando… lampi… tuoni!
GEPPETTO Sei
bella strana te!
ANGELA (Ride)
Geppetto, è un complimento?
GEPPETTO Lascia
perdere. (indica un pezzo di legno) C'è questa da sistemare.
ANGELA (Annusa)
Che buon odore! Mi ricorda qualcosa…
GEPPETTO E'
il pino che stava all'inizio del bosco… quello grande.
ANGELA (Allusiva
a Geppetto) Una volta ci abbiamo inciso un cuore.
GEPPETTO Già… una
volta. (A tutti) Centrato in pieno da una saetta… per poco non mi
sfondava il tetto!
Lucignolo entra, correndo.
LUCIGNOLO (Ostinato)
No…! No…!
Non ci
voglio andare!
No… No!
Io a
scuola non
ci vado!
Lucignolo annaspa in avanti con le mani e travolge Geppetto,
facendo cadere il pezzo di legno che Ha in mano.
ANGELA (Strilla)
Visto cosˇhai
combinato?!
LUCIGNOLO (Indica
Geppetto) E'
colpa sua!
ANGELA (Divertita)
Raccogli e zitto!
GEPPETTO (Tollerante)
Lucignolo, sempre la stessa storia!
LUCIGNOLO (Raccoglie
stizzito) Al
diavolo i
libri… i
maestri… la
scuola… Io
non ci
sono portato…
non c'è niente da fare!
GEPPETTO Saprei
io come farti rigare dritto…
ANGELA Parli
bene, Geppetto!
GEPPETTO (Polemico)
Qualcosa da ridire, Angela?
ANGELA No…
figurati! saresti un padre ideale. Perché non ci provi?
GEPPETTO (Leggermente
imbarazzato) Be'… devo dire che io… ad un figlio… qualche volta
ci ho pensato… solo che… ecco… dovrebbe essere un figlio
speciale… un figlio…
ANGELA Perfetto!
GEPPETTO Io
so come
lo vorrei…
Sulla canzone entrano
tutti i bambini che fanno finta di lavorare durante la canzone
puliscono il palco.
02-UN FIGLIO
PERFETTO
(BALLETTO
COSTRUZIONE
PINOCCHIO) GEPPETTO
UN FIGLIO
PERFETTO CE
L'HO NELLA
TESTA,
TI ASCOLTA
E STA
ZITTO, NON
SPORCA E
NON COSTA,
NON CERCA
AVVENTURE, MA
È SEMPRE
AL TUO
FIANCO, SE TU DI
PARLARE DA SOLO SEI STANCO.
UN FIGLIO
PERFETTO NON
TURBA LA
GENTE, NON
CRESCE DISTRATTO,
BUGIARDO E
ARROGANTE,
NON DICE
MAI “NO”,
SE GLI
IMPONI QUALCOSA,
NON GIOCA
D'AZZARDO E
NON SCAPPA
DI CASA.
LUCIGNOLO (Risentito) Ma cosa stai dicendo?! Questo non è un figlio!
Questa è… una cosa da comandare… un burattino!
GEPPETTO (Sorpreso) Un burattino?!
ANGELA Non male! Anche un burattino andrebbe bene per cominciare…
GEPPETTO (Riflette) Un burattino, sì! Certo lo saprei fare…
ANGELA (Quasi tra sé) Come padre sarebbe un buon apprendistato…
GEPPETTO (Autoconvincendosi) Un burattino…?! Sì! Mi piace l'idea!
ANGELA E allora che aspetti? Datti da fare!
GEPPETTO UN
FIGLIO PERFETTO
Eˇ UN
AMICO
HA SEMPRE
STAMPATO UN
SORRISO, NON
VUOLE GIOCARE
COL FUOCO,
SA DOVE
NON METTERE
IL NASO
UN FIGLIO
PERFETTO Eˇ
UN SIGNORE,
NON TIRA
SASSATE SUI
VETRI, NON
FA FARE
BRUTTE FIGURE
CON 2
CANZONETTE LO
NUTRI, Eˇ
QUESTO IL
PROGETTO DI
UN FIGLIO
PERFETTO.
Tutti si mettono a lavorare.
Coro UN
FIGLIO PERFETTO
NON NASCE
PER SBAGLIO,
DEVˇESSERE ESATTO
IN OGNI
DETTAGLIO,
PER DARE
LA MASSIMA
SODDISFAZIONE, MA
SENZA BISOGNO
DI MANUTENZIONE.
GEPPETTO UN
FIGLIO PERFETTO
È UN
SOGGETTO EDUCATO,
RISPONDE SOLTANTO
QUANDˇÈ INTERROGATO,
TIRANDO LA
SOMMA DI
PREGI E
DIFETTI, È
IL FIGLIO
CHE SOGNANO
TUTTI.
Coro UN
FIGLIO PERFETTO
NON FUMA
SPINELLI, NON
GIRA DI
NOTTE A
SUONAR CAMPANELLI,
NON CHIEDE
I VESTITI
ALL'ULTIMA MODA,
NON FA
MAI A
BOTTE IN
MEZZO ALLA
STRADA. UN
FIGLIO PERFETTO
LO FAI
SU MISURA,
LˇIDEA DI
UN CONFLITTO
NEMMENO LO
SFIORA, STA
DOVE LO
METTI, NON
PIANTA CASINO
E' PROPRIO
UN GRAN
BEL BURATTINO.
UN BEL
BURATTINO…
UN BEL
BURATTINO… È
PERFETTO.
Coro UN
FIGLIO PERFETTO
È SPECIALE,
QUALUNQUE STRACCETTO
GLI DONA,
INCANTA I
PARENTI A
NATALE,
È UN
FOTOMODELLO IN
VETRINA,
DÀ QUASI
LˇEFFETTO DI
FARTI LˇOCCHIETTO.
(Durante il cantato seguente il burattino viene scambiato con
lˇinterprete di Pinocchio, senza che il pubblico se ne accorga.)
GEPPETTO (Dubbioso)
SI MERITA
UN NOME
IMPORTANTE, DI
QUELLI CHE
SPACCANO LˇARIA,
CHE FACCIA
IMPRESSIONE ALLA
GENTE, CHE
VADA SUI
LIBRI DI
STORIA;
UN NOME
DA RICCO,
DA CAPOSTAZIONE…
ANNIBALE, SANDOKAN,
NAPOLEONE… MA
NO!
Coro (Cantando
ciascuno un
nome) MOSÉ,
LANCILLOTTO, ROLANDO,
TANCREDI. FORSE…
GEPPETTO FRANCESCO,
GIUSEPPE, FANFULLA
DA LODI,
MA NO!
Coro (Come
prima) GERONIMO,
DANTE, ZORRO,
LUMUMBA, CESARE,
AUGUSTO, EPAMINONDA.
GEPPETTO LEGNO
DI PINO,
MI STRIZZI
LˇOCCHIO…
Tutti LO
CHIAMI, LO
CHIAMI…
(Tranne Geppetto)
GEPPETTO LO
CHIAMERÒ… Pinocchio!
Il burattino ora è vestito; tutti lo circondano
osservandolo.
ANGELA Sembra
un bambino vero.
LUCIGNOLO A
me fa un poˇ impressione…vestito è ancora più ridicolo di prima.
GEPPETTO (Contraddicendolo)
Pinocchio è un bellissimo burattino!
LUCIGNOLO Ma per essere un
vero burattino ha bisogno dei fili! Dovete mettergli i fili alla
testa, i fili alle gambe, i fili alle braccia, è tutta una
(cantando) Questione di fili…
Pinocchio dà una botta a
Lucignolo.
PINOCCHIO Ahi!
GEPPETTO (Quasi
spaventato) Si è mosso, ha parlato!
LUCIGNOLO Ma
cosa dici, i burattini, non parlano, non possono muoversi…
PINOCCHIO (Urla)
Pinocchio inizia a correre
03- MUSICA PINOCCHIO DANCE
Tutti sono sorpresi.
Pinocchio corre e ride, poi si ferma davanti a Geppetto.
PINOCCHIO Babbo!!!
Pinocchio corre per il
palco spaventando tutti, Geppetto rimane solo con Pinocchio.
GEPPETTO Ma
è un miracolo…Pinocchio fatti abbracciare
PINOCCHIO Ma
cosˇè un
abbraccio????
GEPPETTO Un
abbraccio è
un gesto
dˇamore che
si da
a persone
a cui
si vuole
bene!
PINOCCHIO E
cosˇè lˇamore?
GEPPETTO Lˇamore
è… vieni
te lo
spiego a
casa…
PINOCCHIO Babbo,
ma mi hai fatto tu?
GEPPETTO Si
con il legno!
PINOCCHIO (si guarda nei
pantaloni) Non è che ti è avanzato un pezzettino…
GEPPETTO Pinocchio
fai il bravo!
PINOCCHIO Come
mi hai chiamato??? Finocchio???
GEPPETTO No,
non finocchio… Pinocchio!
PINOCCHIO E
questi vestiti, dove gli hai trovati?
GEPPETTO Gli
ho creati io, belli, vero, secondo me fai figura!
PINOCCHIO So
io che figura faccio, faccio una figura di m…
GEPPETTO Pinocchio!!!
Andiamo a casa ti devo insegnare un bel poˇ di cose!!!
PALCO- SCENOGRAFIA
GENERICO
LUCE SU
CASA DI
PINOCCHIO
PINOCCHIO Che
bella la
casetta dellˇikea,
quante cose
strane ma…
Pinocchio è distratto dalla sua immagine riflessa in uno
specchio.
PINOCCHIO Urlando…Babbo…babbo
cosˇè quello?
GEPPETTO (Divertito)
Questo sei tu!
PINOCCHIO (Deluso)
Io?! Che
brutto!
Pinocchio afferra qualcosa per rompere lo specchio
e subito Geppetto lo ferma.
GEPPETTO Fermo!
Porta sfortuna.
PINOCCHIO (Interessato)
Che vuol
dire?
GEPPETTO (Lasciandosi
scappare) Vuol dire costruire un burattino che fa casino!
PINOCCHIO (Illuminato)
“Casino”! Una
casa piccola
piccola, ho
indovinato?
GEPPETTO No!
Eˇ una parolaccia!
PINOCCHIO Che
vuol dire?
GEPPETTO (Dando
segni dˇinsofferenza)
Una parola
che non
si dice.
PINOCCHIO (Confuso)
Accidenti! Eˇ troppo complicato parlare.
GEPPETTO (Intenerito)
Imparerai!
PINOCCHIO (Sbadiglia)
E questo
che cosˇè?
GEPPETTO Uno
sbadiglio… E
vuol dire
che è
lˇora di
andare a
letto. (Premuroso)
Pinocchio, d
dovrai imparare
che cˇè
unˇora per
dormire, unˇora
per svegliarsi,
unˇora per
lavarsi, unˇora
per mangiare,
unˇora per
lavorare, unˇora
per giocare…
Insomma, unˇora
per tutte le cose. Questa è una buona regola, vedrai!
(Solleva la coperta) Adesso infilati sotto!È bello comodo, vero?
(Sospirando) Lo so! Per questa notte, mi sistemo nella vasca… ho
solo un letto in casa, ma è un sacrificio che faccio volentieri…
PINOCCHIO Sacrificio?!
Che vuol dire?
GEPPETTO Amore! Una cosa
bella… importante… una cosa da ricordare. …Pinocchio? Dimmi:
“buonanotte, babbo”
PINOCCHIO (Ripetendo
meccanicamente) Buonanotte, babbo.
GEPPETTO (Commosso)
Buonanotte, Pinocchio!
Pinocchio inizia subito a russare emettendo il
rumore di una sega sul legno.
04- EFFETTO SEGA
GEPPETTO (Tra
sé) Beˇ…
questo non
era previsto.
…Devˇessere un
difetto di
fabbricazione. (Esce).
Pinocchio smette di russare. Si sente uno strano rumore. Il burattino
balza a sedere sul letto, poi si alza e ascolta. Controlla,
inutilmente, che il rumore provenga da sotto al letto. Pinocchio si
avvicina ad una cassapanca. Il rumore proviene da lì. La apre di
scatto e ne esce il Grillo.
05-IL
GRILLO PALRANTE (BALLETTO GRILLO-PINOCCHIO)
PINOCCHIO (Stupito)
E tu chi sei?
GRILLO Grillo
è lˇapparenza.
Ben diversa
la sostanza.
Per te sono una presenza, non potrai mai farne senza. Tu lo voglia o
non lo voglia mangerò sempre la foglia.
Un insetto ripugnante? No, un Grillo, ma parlante.
PINOCCHIO (Sottovoce)
E SMETTI
DI GRIDARE,
CHE CˇÈ
CHI VUOL
DORMIRE.
TI STAI
RENDENDO CONTO
CHE CASINO
STAI FACENDO?
GRILLO NON
STARTI A
PREOCCUPARE, SOLO
TU MI
PUOI SENTIRE.
PERDONA LˇINVADENZA.
IO SARÒ
LA TUA
COSCIENZA.
PINOCCHIO La mia co… cosa?!
GRILLO TI
INFORMERÒ SU
TUTTO QUELLO
CHE NON
SAI. SE
MI DAI
RETTA, TI
ALLONTANERÒ DAI
GUAI.
(A ritmo e intonato) Vietato contestare, consentito consentire.
Disdicevole mentire, ma fa onore confessare. Vietato complottare,
preferibile obbedire. Il pentimento è lecito, se non
è programmatico.
Chi fugge
si umilia,
chi bara
sˇimpiglia, chi
offende si
svende, chi
imbroglia si sbaglia. Non hai percepito che cosa è proibito?
E non hai capito che cosa è vietato?
PINOCCHIO MA
CHE TORMENTO!
STAI ZITTO
UN MOMENTO!
TUTTO VIETATO,
LA TUA
È UNA
MANIA!
SECONDO TE
NON SI
PUÒ FARE
NIENTE, MA
VATTENE VIA.
GRILLO Impossibile!
Sono la
tua coscienza!
PINOCCHIO (Tentando) Ma… non potrei farne a meno?
GRILLO Impossibile!
Tutti hanno
una coscienza!
Pinocchio, non
mi puoi
evitare. Da
ora in
poi noi due siamo
una coppia, una coppia regolare, una coppia ufficiale!
Entrambi MA
CHE COPPIA
IMPROBABILE!
TRA TUTTI
GLI ALTRI
MI CAPITI
TU.
DEVO TROVARE
UNA TATTICA
PER LIBERARMI
DI TE.
PINOCCHIO MA
CHE GRAN
ROMPISCATOLE!
GRILLO PARLI
PROPRIO TU.
NON PUOI
STRESSARMI COSÌ,
CARO MIO.
BASTA!
SEI QUASI
PEGGIO DI
UN INCUBO,
SEI QUASI
PEGGIO DI
UN INCUBO,
SEI INSOPPORTABILE.
SEI INSOPPORTABILE.
BASTA PARLARE
VATTENE VIA.
DAI!
BASTA, SEI
QUASI PEGGIO
DI UN
INCUBO. SMETTILA!
BASTA PARLARE,
VATTENE SUBITO
VIA DA
QUI. RILASSATI!
NO, IO
RESTO QUI!
CAMBIO SCENOGRAFIA GENERICO/PIAZZA
PINOCCHIO Ma guada questo
rompi maroni, non ha alto da fare la notte, mi ha fatto pure
stancare, ho
un sonno…
secondo me
questo grillo
lˇerba invece
che mangiarla
la fuma!
GEPPETTO Buongiorno
Pinocchio, sei sveglio….
PINOCCHIO Ma
come, io
ancora non
ho dormito…
io volevo
dormire, ma
è arrivato
lˇincredibile Hulk…
GEPPETTO Ah
è colpa mia, non ti ho spiegato cosa sono i sogni…
PINOCCHIO Ma
quale sogni… quello è venuto da vero….
GEPPETTO Devi imparare
tante cose ancora, per questo ti ho fatto un regalo, ho venduto il
mio cappotto per
comprarlo, ma
sono felice,
sai cosˇè?
PINOCCHIO Siii,
la playstation!
GEPPETTO Ma
no, ti ho comprato un abecedario!
PINOCCHIO E
cosˇè? Di
cosa me
ne faccio
non so
neanche leggere!!!!
GEPPETTO Appunto te lˇho
comprato per andare a scuola, sbrigati che sei già in ritardo, e mi
raccomando, stai attento a quello che trovi per strada!
Pinocchio esce di casa
CAMBIO
SCENOGRAFIA GENERICO/PIAZZA
06- BUONGIORNO (BALLETTO PIAZZA)
PINOCCHIO QUANTO
MONDO INTORNO,
CHE BELLEZZA,
MAMMA MIA.
IL PARADISO
APPENA A
UN PASSO,
FUORI CASA
MIA.
MˇHANNO DETTO:
“NON FIDARTI,
CHE POI
TE NE
PENTIRAI”,
CHE PUÒ
SUCCEDERMI DI
TUTTO, CHE
NON SI
SA MAI.
E INVECE
NON CˇÈ
NIENTE CHE
NON MI
VA, QUESTA
È PERFETTAMENTE
LA MIA
CITTÀ!
Il paese, improvvisamente, si anima. DONNA 1 SUONA LA CAMPANA! DONNA
2 SON
LE SETTE
DI MATTINA,
STARE IN
PIEDI GIÀ
A QUESTˇORA
È UNA GRAN FORTUNA
DONNA 3
E BUONGIORNO
AL NUOVO
GIORNO E
A CHI
ARRIVA DA
LONTANO…
DONNA 1
A CHI
PRENDERÀˇ LA
VITA PER IL VERSO
BUONO.
PINOCCHIO (Alla gente per strada) Ma dove state andando? Cosa
succede?
UOMO Non succede nulla, Pinocchio. Eˇ solo un nuovo giorno e come
ogni giorno andiamo a lavorare.
Uomini SUONA LA CAMPANA PER CHI
STA FACENDO
TARDI. CHI
RIMANE ANCORA
A LETTO
SONO SOLO
I SORDI.
UOMO TU
DOVRESTI STARE
A SCUOLA
PER LO MENO DA MEZZˇORA.
NON CˇÈ
POSTO IN
QUESTO MONDO
PER CHI
NON LAVORA.
Il Gatto
e la
Volpe chiedono
lˇelemosina, suonando
allˇangolo della
strada.
PINOCCHIO Voi non andate a lavorare?
GATTO Noi stiamo lavorando!
VOLPE (Annoiata) E lavoriamo tutta la settimana…
PINOCCHIO Settimana?
Che cosˇè
una settimana?
(Nessuno risponde)
Che cosˇè
una settimana?
(Insiste energicamente)
Che cosˇè
una settimana?!
Oh, mi
volete dire
che cosˇè?!
ANGELA LUNEDÌ
PER COMINCIARE
BENE, MARTEDÌ
NON SE
NE PUÒ
GIÀ PIÙ,
MERCOLDÌ SE
IL CUORE
NON TI
TIENE, CˇÈ
UN SEGRETO
PER TIRARTI
SU:
3 DONNE
BASTA SOLO
PENSARE CHE
ORMAI
e ANGELA
SˇAVVICINA DOMENICA!
ANGELA GIOVEDÌ
STRINGIAMO FORTE
I DENTI,
VENERDÌ SIAMO
DA BUTTAR
VIA,
SOLO SABATO
CI FA
CONTENTI E
CI SALTA
ADDOSSO LˇALLEGRIA.
3 DONNE
SODDISFATTI E
FELICI ALLˇIDEA
e ANGELA
CHE RITORNA
DOMENICA!
VOLPE QUESTA
GENTE HA
UN CHIODO
FISSO: SCUOLA E
LAVORARE.
GATTO TUTTA
ROBA DA
EVITARE, NON TI FAR
FREGARE.
LUCIGNOLO NON
FAR NIENTE
TUTTO IL
GIORNO
È LA
COSA GIUSTA.
ALFABETO E TUTTO IL RESTO
È SOLTANTO
NOIA, NOIA,
NOIA, NOIA
E BASTA!
MADRE (severa) Lucignolo! Fila a scuola e lascia stare Pinocchio!
Cominci bene la settimana!
Il finale della canzone diventa una specie di gospel.
PINOCCHIO LUNEDÌ
PER COMINCIARE
BENE, PINOCCHIO
e MARTEDÌ
NON SE
NE PUÒ
GIÀˇ PIÙˇ,
LUCIGNOLO
+ 3
DONNE MERCOLDÌ
SE IL
CUORE NON
TI TIENE,
e ANGELA
Tutti CˇÈ
UN SEGRETO
PER TIRARTI
SU.
GIOVEDÌ LA
VITA SI
FA TOSTA,
PASSA LUNEDÌ,
PASSA MARTEDÌ,
VENERDÌ SIAMO
DA BUTTAR
VIA, PASSA
MERCOLDÌ, PASSA
GIOVEDÌ, MA
DI SABATO
DICIAMO: “BASTA”,
PASSA VENERDÌ,
PASSA SABATO,
FINALMENTE DOMATTINA
È FESTA.
MA DOMANI
È GIÀ
DOMENICA.
PERCHÉ DOMANI
È GIÀ
DOMENICA! E
DOMANI È
GIÀ DOMENICA.
(7 volte).
METTEREMO I
FIORI ALLA
FINESTRA. E
DOMANI È
GIÀ DOMENICA!
SI LAVORA UN SACCO, MA TˇINSEGNO
UN TRUCCO,
CONTO I
GIORNI ED
ECCO: GIÀ
DOMENICA! (5
volte).
PER TUTTI
CˇÈ UNA
DOMENICA! YEAH!
Pinocchio
rimane in scena canticchiando la canzone nel proscenio, tutti sono
fermi dietro. PINOCCHIO e
va bene,andiamo
a questa
scuola….
VOCE F.C. Attenzione
signori e signore, è arrivato in paese il gran teatro dei burattini
Tutti i bambini urlando corrono verso il teatro
CAMBIO SCENOGRAFIA SIPARIETTO BLU
PINOCCHIO Che
bello il
teatro dei
burattini… ma
io dovrei
andare a
scuola… VOCE
F.C. Uno spettacolo
bellissimo, unico al mondo…
PINOCCHIO Va
bè…posso andarci
anche domani!
VOCE F.C. Solo
per oggi, lo spettacolo + bello del mondo
PINOCCHIO Uffà…Devo
andare a
scuola, e
poi chissà
dovˇè io
non conosco
neanche le
strade…
VOCE F.C. Devi andare a
Sinistra! PINOCCHIO Di
qua?
VOCE F.C. No
di qua…bischero!Ci vogliono 3 monete per entrare…
PINOCCHIO Come
posso fare,
non ho
neanche un
soldino… se
il babbo
ha venduto,
il cappotto
per questo
libro, forse
posso vendere
il libro
per qualche
soldino… cˇè
qualcuno che
vuole comprare questo libro?
Appare il grillo parlante.
GRILLO Pinocchio
cosa stai
facendo, vai
a scuola,
non puoi
vendere il
libro, tuo
padre ha
fatto tanti sacrifici per te
PINOCCHIO A
rieccolo, ma
tu non
ti puoi
fare i
fatti tuoi?
GRILLO Pinocchio,
io sono
la tua
coscienza, sono
qua per
aiutarti. PINOCCHIO Vuoi
aiutarmi, allora
prestami i
soldini!
GRILLO Non
posso… sono
al verde!
(Esce) PINOCCHIO Vendesi
libro a
metà prezzo…
BAMBINA Lo
compro io
il libro…
eccoti i
soldi!!!
PINOCCHIO E
vai, lo
sapevo che
ero un
affarista! E
adesso andiamo
al mitico
teatro dei
burattini Pinocchio
arriva in teatro dove sbucano i burattini
07- LIBERI LIBERI (BALLETTO BURATTINI)+MAMMA
MIA+ GATTO E VOLPE S.P.A.
COLOMBINA Cˇè
un burattino…
là… (Indica
la platea
e tutti
guardano).
CLARICE (Sorpresa) Un burattino come noi?!
PANTALONE (Incredulo)
No xe
possibile…
ARLECCHINO (A Pinocchio) Vien qua, monta sul palco…
PINOCCHIO Eccomi!
ARLECCHINO Chi siestu?
PINOCCHIO Io
sono Pinocchio!
ARLECCHINO Ti xe un burattin?
PINOCCHIO Sì!
CLARICE Ma non ha i fili!
ARLECCHINO Non i gha! Non i gha!
COLOMBINA È vero! Non li ha! CLARICE Dove hai nascosto i fili?
PINOCCHIO I fili?! Cosa sono i fili?
PANTALONE (Incredulo)
Ti sé
proprio sempio!
Non xe
possibile! Tuti
i buratin
gha i
spaghi!
ARLECCHINO Ti me par vivo! Pinocchio fa una capriola.
Come ti fa?
PANTALONE Lˇandarà
co la
molla, opur
coˇ le
pile!
PINOCCHIO No no.
CLARICE (Smorfiosa) Dai, dimmi come fai!
COLOMBINA (Lo tocca) Sei fatto anche tu di legno?
PINOCCHIO E
SÌ, SONO
ANCHˇIO DI
LEGNO E
COME VOI
TUTTI DI
NOTTE SOGNO.
SENZA GUINZAGLIO
IO STO
IMPARANDO CHE
OLTRE LA
PIAZZA COMINCIA
IL MONDO.
ARLECCHINO DICCI
TUTTO, COME
HAI FATTO,
Tutti i
burattini INSEGNALO
ANCHE A
NOI.
PINOCCHIO Liberatevi dai fili!
I burattini, dopo un momento di esitazione, si liberano dai fili ed
esultano. La musica sottolinea lˇazione.
Tutti LIBERI, LIBERI, SENZA FILI!
É IL
GRANDE SOGNO
DEI BURATTINI.
ARLECCHINO ANCHE
SE QUI
NON CI
FAN MANCARE
IL PANE.
Tutti LIBERI, LIBERI SENZA FILI!
SENZA PIÙ
REGOLE, NÉ
CONFINI.
PINOCCHIO COME
I GABBIANI,
LE SCIMMIE
E LE
BALENE.
Tutti PERCHÉ
TUTTI I
BURATTINI NON
POSSONO ESSERE
SENZA FILI?
NOI SI,
NOI SI,
NOI SI…
LIBERI, LIBERI,
SENZA FILI,
LIBERI, LIBERI,
SENZA FILI!…
Si sente il rumore di
una saetta e dal fondo, rompendo il fondale, entra Mangiafuoco su di
una poltrona/trono molto alta. Mangiafuoco è un uomo molto grande,
quasi un gigante.
MAMMA MIA (PLAYBACK) MANGIAFUOCO
…AAAHHH…! CHE COSˇÉ
QUESTO TRAMBUSTO?
CˇÉ UNA
FESTA FORSE
QUI! E
CHI É
QUEL BELLˇIMBUSTO,
QUELLA FACCIA
DA ROCK
STAR?
VIENI A
METTERE ZIZZANIA
NELLA NOSTRA
COMPAGNIA. SALTI,
BALLI, TAGLI
I FILI
COME FOSSI
A CASA
TUA.
HAI SBAGLIATO
LˇINDIRIZZO! QUI
LA LEGGE
SONO IO!
SEI VENUTO
A CERCAR
GUAI
E NEL
FUOCO TE
NE VAI…
(Tiene lˇacuto).
Mangiafuoco ha un attimo di furore e fa un acuto, ma subito
starnutisce. Poi canta.
MANGIAFUO. Etci!
SONO BUONO, TROPPO BUONO, UN TERREMOTO DI BONTÀ. TORNA
A CASA
BURATTINO, QUI
NESSUNO BRUCERÀ,
MA NON VENDERE PIÙ I LIBRI PER VENIRE AL LUNA PARK.
PINOCCHIO ...Prometto. Sì, lo prometto!
GIURO, CAMBIERÒ
DAVVERO PROMETTO
E GIURO,
DA DOMANI
IN POI...
MANGIAFUO. (Sempre più contraddittoriamente starnutisce due, poi tre
volte) Non posso lasciarti andare a mani vuote… non ce la faccio!
(Si schiaffeggia) Sono di un
buono disgustoso,
schifoso, gelatinoso!
(Indulgente suo
malgrado) Prendi!
Ricompra i libri che hai venduto… (Gli dà le monete) Una, due,
tre… quattro… aiuto! Fermatemi! Mi sono troppo affezionato…
cinque!
PANTALONE (Corre in aiuto di Mangiafuoco) Xe uno spreco… uno
sempio! Xe uno spreco!
Uno sempio!
PINOCCHIO (Guardando le monete, incantato) Mamma mia….
Tutti Mamma mia… Mamma mia…
Un gran coro finale, anche con la partecipazione dei burattini appesi
dietro a Mangiafuoco.
Tutti MAMMA
MIA… MAMMA
MIA… MAMMA
MIA… BUIO-LUCI
FLASH DURANTE
LˇINZIO DELLA
CANZONE CAMBIO
SCENOGRAFIA PIAZZA
Dal pubblico arrivano furtivamente come se fossero inseguiti il gatto
e la volpe
GATTO E
VOLPE SPA
(BALLETTO
GATTO E
LA VOLPE)
VOLPE DICCI
COSA VUOI,
CI PENSEREMO
NOI, “GATTO &
VOLPE S.P.A.”.
GATTO ANNI
DˇESPERIENZA, COMPETENZA
E SERIETÀ.
VOLPE NOI
FREGHIAMO TUTTI,
SANTI E
FARABUTTI, SENZA
LIMITI DˇETÀ.
GATTO TRUFFE,
FURTI E
SCASSI, MILLE
E PIÙ
SPECIALITÀ.
Entrambi NOI…
RUBIAMO. NOI…
IMBROGLIAMO.
CON DESTREZZA
E PRATICITÀ.
NOI… SCIPPIAMO.
RAGGIRIAMO.
SE HAI
SOLDI DA
FARTI FREGARE
RIVOLGITI A
NOI. SIAMO
LADRI PER
MESTIERE,
MA CON
CLASSE E
FANTASIA
E TALVOLTA
UN TOCCO
DI POESIA.
NON TEMIAMO
CONCORRENZA PER
LA NOSTRA
ABILITÀ,
I PIÙ
RICERCATI QUI
IN CITTÀ.
SIAMO DUE
MARPIONI, “GATTO
& VOLPE
S.P.A.”. DA
QUASI UN
SECOLO LA
“GATTO &
VOLPE S.P.A.”.
Pinocchio
passa vicino al Gatto e alla Volpe.
VOLPE Ehi,
Pinocchio, come mai da queste parti? Cosa fai vai a scuola?
GATTO (Ironico)
Vai, vai
a scuola
Pinocchio!
PINOCCHIO (Punto
sul vivo)
A scuola?!
Io non
ci penso
neanche! Figurati!
Oggi poi
sono ricco
sfondato!
GATTO (Interessato)
Davvero?
VOLPE (Ride)
Lascia perdere… ci credi?
PINOCCHIO (Mostra le
monete) Allora queste che sono?
GATTO …Mmm!
Cinque monete dˇoro?!
VOLPE (Simula
indifferenza) E… chi te le avrebbe date? PINOCCHIO (Dandosi
delle arie) Eˇ una storia lunga… ho i miei giri! GATTO Sicuramente
sono false.
VOLPE Fammi vedere.
(Controlla la moneta) Anche belle nuove… perfette per germinare…
PINOCCHIO (Spiazzato,
alla Volpe) Germinare?!
VOLPE (Logica)
Le sotterri… aspetti una notte… le annaffi…
PINOCCHIO (Sempre
più spiazzato) Annaffi?!
VOLPE Certo… senza
annaffiare non cresce niente… Così, ad occhio e croce, cinque
monete diventano…
GATTO (Precipitoso)
Cinquanta…
VOLPE (Altra
gomitata al gatto) Cinquecento!
GATTO (Un
poˇ dolorante) Certo, se annaffiate bene … anche 2000
PINOCCHIO Ma insomma, che
devo fare? GATTO Seminarle
nel Campo dei Miracoli… PINOCCHIO A
Siena dove si corre il pali?
GATTO Quella
è piazza dei miracoli scemo!
PINOCCHIO Va
bene, e poi?
VOLPE Raccoglierle!
PINOCCHIO Quante
saranno?
VOLPE Te
lˇho detto… duemila…
GATTO Tremila…
VOLPE Quattromila…
GATTO Cinquemila…
VOLPE Centomila!
GATTO Un milione! Appare
il Grillo.
GRILLO Pinocchio,
non dar retta a questi balordi…
Il Grillo non fa a
tempo a finire la frase che la Volpe lo caccia subito via.
PINOCCHIO Mi
è sembrato di vedere un grillo…
GATTO (Minimizza)
Ma no! Era solo la tua coscienza, niente di importante.
08-
DA
COSIˇ
A
COSIˇ
(BALLETTO
GATTO
E
VOLPE)
VOLPE Pinocchio, sono i soldi che cambiano la vita PINOCCHIO
CON I
SOLDI PUÒ
CAMBIARE LA
MIA VITA
DA COSÌ
A COSÌ?
GAT. e
VOL. CON
I SOLDI
PUOI CAMBIARE
LA TUA
VITA DA
COSÌ A
COSÌ!
VOLPE COI
SOLDI POI
(2 volte).
SARAI UN
GRAN FIGO
VANITOSO, POTRAI
RIFARTI PURE
IL NASO.
GATTO PERÒ
NON TI
SCORDARE MAI
DI NOI.
VOLPE QUELLO
CHE VUOI!
QUELLO CHE
VUOI, SE
HAI TANTI
SOLDI NEL
CAPPELLO,
GATTO IL
MONDO DIVENTA
BELLO! E
POI PUOI
RICICLARTI COME
VUOI!
Ancora una volta!
Tutti QUELLO
CHE VUOI!
(Contro-canti) QUELLO
CHE VUOI,
SE HAI
TANTI SOLDI
NEL CAPPELLO
IL MONDO
DIVENTA BELLO!
GATTO E
VAI FELICEMENTE…
VOLPE E
VAI FELICEMENTE…
Tutti E
VAI FELICEMENTE…
DOVE VUOI!
DICCI COSA
VUOI DI
PIÙ (2
volte).
DICCI COSA
VUOI… (2
volte).
GAT.
e VOL.
SIAMO “GATTO
E VOLPE
S.P.A.”
PINOCCHIO (Felice) Ricco!
Ricco! Sarò riccosissimo! Mi sento già la ricchezza addosso! (Al
Gatto e alla Volpe) Amici, appena sono ricco vi regalo…
GATTO (Gongola
eccitato) Oh, sì! Sì! Dimmi! Dimmi quanto!
VOLPE Niente!
Noi non lo facciamo per soldi…
GATTO (Capendo) Certo…
il nostro è puro volontariato… PINOCCHIO (Impaziente)
Allora, non
andiamo al
Campo dei
Miracoli? GATTO Non
è possibile.
PINOCCHIO (Deluso)
Perché?
GATTO\ Perché
solo a
mezzanotte il
campo diventa
miracoloso!
PINOCCHIO Ma
dove… dove si trova il Campo dei… (Pianissimo) Miracoli?
GATTO E' facile… sempre
dritto per questa strada…È un segreto! Acqua in bocca! (Ride con
la Volpe).
Il Gatto e la Volpe se ne
vanno lasciando solo Pinocchio.
PINOCCHIO (Entusiasta) Che
bello! Vado al campo dei miracoli e divento ricco! Aspettiamo la
mezzanotte, si accascia per terra
CALANO
LE LUCI
CAMBIO SCENOGRAFIA GENERICO/BOSCO 09-
MUSICA TETRA
PINOCCHIO Maremma, è
tutto buio qua, io ho anche paura…vediamo un poˇ dove si trova
questo campo dei miracoli..(Si ferma nel buio della scena intimorito)
Qui… non si vede niente… nero… è tutto nero! Gatto? Volpe?
…accidenti ho inciampato! Forse è troppo presto… forse é…
LUCI
SOFFUSE
Spuntano il Gatto e la
Volpe.
GATTO O
la borsa…
VOLPE …O
la vita!
PINOCCHIO Aiuto!
Quale borsa, quale vita?!
GATTO Non
fare lo scemo…
VOLPE (Minacciosa)
Dacci le monete o sei morto!
GATTO Morto!
PINOCCHIO Quali
monete?! (Le mette in bocca).
GATTO Le
ha messe in bocca! (Lo strattona furioso) Sputale! Sputale!
VOLPE Io
non voglio
insistere, ma…
proprio non
le vuoi
sputare?
PINOCCHIO (Scuote
la testa energicamente) Mmm…
VOLPE (Dolcissima)
Va bene, d'accordo… ti diamo tre secondi per pensarci.
GATTO (Veloce)
Uno, due, tre!
VOLPE Le
sputi?
PINOCCHIO (Come
sopra) Mmm…
VOLPE Impicchiamolo!
Mentre
mettono il
cappio a
Pinocchio:
VOLPE Adesso
tˇimpicchiamo e
poi torniamo
domani mattina!
Quando avrai
aperto la
bocca naturalmente…
Il Gatto si diverte a simulare buffonescamente l'agonia. Il Gatto e
la Volpe impiccano Pinocchio.
GATTO Ci
vediamo, Pinocchio…
VOLPE (Ironica)
Buonanotte, carino!
I due si allontanano
fischiettando il loro motivo.
PINOCCHIO (Tra
i denti) Aiuto… aiuto… oh, papà, se tu fossi qui… aiuto…
aiuto… Pinocchio si lamenta.
BUIO -Si
sente la
voce di
Pinocchio che
continua a
lamentarsi. CALANO
LE LUCI
CAMBIO
SCENOGRAFIA SIPARIETTO BLU + LETTO FATINA
PINOCCHIO (Dolorante)
Sono morto… che male!
PINOCCHIO Ohi!…
ohi!…
TURCHINA (Premurosa)
Calmati, Pinocchio… PINOCCHIO Ma
tu chi sei? Un angelo, sono morto? TURCHINA No,
io sono la fata turchina,
PINOCCHIO Cosa hai fatto a
i capelli, la parrucchiera ha sbagliato tintura? TURCHINA Simpatico,
ti ho salvato la vita, ora ti darò una medicina…
PINOCCHIO (Sospettoso)
Dolce o… amara?
TURCHINA Bevila
e ti farà bene.
PINOCCHIO (Categorico)
Se è amara non la voglio! Dammi il lisomucil che mi piace
TURCHINA Bevila
… o ti riporto dove ti ho trovato!!! Pinocchio, spaventato, beve e
chiude gli occhi boccheggiando
Turchina lo guarda,
Pinocchio riapre gli occhi e schizza in piedi sul divano vivacissimo
e divertito.
PINOCCHIO Sto
bene! Benissimo!
Passato tutto…
Incredibile! (Si
tocca il
collo e
muove la
testa) Mezzˇora
fa ero
impiccato e
ora… (Eccitato
si ricorda)
Gli assassini!!!
(Si muove
scattoso) …Uno torna a casa, bello tranquillo, e trova gli
assassini… (Alza le braccia) “La borsa o la vita!” (Si agita)
Fermi, piano, aspettate, che modi sono? Ma come… Sˇimpicca
uno… così?
Per rubargli
cinque monete
dˇoro?
TURCHINA Monete?!
PINOCCHIO (Allertato
e impaurito)
Monete? Quali
monete? Chi
ha parlato
di monete?
Io non
so niente delle
monete! (Si chiude dietro la tenda). Mai avuto monete… Se le ho
avute le ho perse!
TURCHINA (Entrando nella
tenda) Posso sapere come hai fatto a perdere le monete?
PINOCCHIO (Tranquillo, da
dietro la tenda) Mi sono cadute in terra quando mi hanno impiccato.
TURCHINA (Ride) Ovvio!
Come ho fatto a non pensarci subito…
Il
naso di Pinocchio incomincia a crescere.
10-EFFETTO NASO
PINOCCHIO (Impaurito)
Aiuto! Il
mio naso!
Cosa succede?!
TURCHINA (Sorride
sorniona) Forse hai detto una bugia?!
PINOCCHIO No! Eˇ che…
mi sono sbagliato, ora mi ricordo, le avevo in bocca e le ho
inghiottite con la medicina! (Il naso cresce ancora e Pinocchio grida
terrorizzato).
10-EFFETTO NASO
PINOCCHIO Aiuto!!
Questa casa è stregata!
TURCHINA (Conciliante)
Pinocchio, vieni qui vicino a me.
PINOCCHIO (Imbarazzato)
No, mi
vergogno con
questo naso
così lungo.
! (Si
nasconde).
TURCHINA Pinocchio,
perché non provi a dire la verità?
PINOCCHIO (Stizzito)
Va bene…
dˇaccordo… ecco
le monete…
.(Racconta la
storia)…abecedario
Si vede il naso di
Pinocchio sparire.
10-EFFETTO NASO
TURCHINA (Divertita)
La verità è uscita e il naso è rientrato…
PINOCCHIO (Un poˇ
risentito si tocca il naso) Il mondo è pieno di bugiardi e solo a me
succedono queste cose… Vi sembra giusto?
TURCHINA Si, solo a te
perché sei un bambino speciale, devi stare attento e non combinare
più guai!
PINOCCHIO Te
lo prometto
Fatina… Fatina,
fatina…guardaaaa,
unˇaltra magia
(Gag naso)
TURCHINA Pinocchio, vai e
mi raccomando non dire più bugie PINOCCHIO
VA SUL
PROSCENIO E
CANTA CAMMINANDO
CAMBIO SCENOGRAFIA SIPARIO BLU-PIAZZA
Pinocchio arriva in piazza e trova tanti bambini
- GIURO- PAESE DEI BALOCCHI-SBALLO
PINOCCHIO GIURO,
CAMBIEROˇ DAVVERO
IL MONDO
INTERO MERAVIGLIEROˇ
GIURO CHE
SAROˇ SINCERO
PROMESSE AL VENTO PIUˇ NON LE FAROˇ
GIURO CHE
SE QUESTO
Eˇ UN
SOGNO QUANDO
MI SVEGLIO
MI RICOSTRUIROˇ
DA DOMANI
IN POI
SON NATO IN UNA NOTTE DI TEMPESTA MA
PER AMORE
MI RISCATTEROˇ
SE SBAGLIO
STRADA NON
LO FACCIO
APPOSTA TU
DAMMI LUCE
E MI
TRASFORMEROˇ
NESSUNO PIU
PER ME
DOVRAˇ SOFFRIRE
E NESSUN
MIRAGGIO PIUˇ
MI INGANNERAˇ
PAESE DEI BALOCCHI
Tutti NEL
PAESE DEI
BALOCCHI, SE
TI PIACE
LA LIBERTÀ…
NEL PAESE
DEI BALOCCHI,
OGNI GIORNO
UNA NOVITÀ!
Lucignolo vede Pinocchio dai finestrini.
LUCIGNOLO Ehi, ma quello è Pinocchio! (Al direttore al volante) Ehi,
tu fermati!
Il pullman frena e la porta si apre. Pinocchio, sono io, Lucignolo!
PINOCCHIO (Sorpreso) Lucignolo!
LUCIGNOLO Dai, sali su!
PINOCCHIO MI
DISPIACE, MA
IO NON
CI CASCO.
LUCIGNOLO NON
SAI CHE
TI PERDI!
PINOCCHIO NON
PREGARMI, CHE
IO TI
CONOSCO. MI
FAI FARE
TARDI.
LUCIGNOLO GIUSTO
UN MINUTINO,
TANTO PER VEDERE
E SE
NON TI
PIACE, POI
RITORNI QUI.
PINOCCHIO, DAI,
PINOCCHIO, VIENI
VIA.
PINOCCHIO (Pensieroso) Aspetta… un minuto… ci sto pensando…
Tutti PINOCCHIO,
DAI, PINOCCHIO,
VIENI VIA.
PINOCCHIO (Indeciso)
Uffa! Il
fatto è
che… io…
DIRETTORE (Al
volante) PINOCCHIO,
DAI, PINOCCHIO,
VIENI VIA
Tutti DAI,
PINOCCHIO, VIENI…
LUCIGNOLO DAI,
PINOCCHIO, VIENI
VIA!
PINOCCHIO No! (Esce e rientra) Sì, vengo!
DURANTE LA
CANZONE
CAMBIO
SCENOGRAFIA
PIAZZA-GENERICO SBALLO
Tutti SBALLO!
PROVA E
VEDRAI CHE
SBALLO!
QUEL CHE
TI GIRA
FALLO, SENZA
NESSUN CONTROLLO!
SBALLO! SENZA CRAVATTE AL COLLO!
FUORI DI
TESTA È
BELLO, BASTA
CHE SIA
DA SBALLO!
LUCIGNOLO LˇEDUCAZIONE,
LA PRECISIONE
SON PER
LA GENTE
SNOB. RAGAZZO
1 BATTI
IL TAMBURO
E SCRIVI
SUL MURO.
FAI DELLA
SCUOLA UN
PUB. Altri
MANGIA COME
LE SCIMMIE.
Altri ancora
BALLA COME
UN MASAI.
Altri ancora
FUORI SON
TUTTE MUMMIE.
LUCIGNOLO PENSA
CHE SBALLO
QUI NON
SI CRESCE
MAI!
Tutti NON
SI CRESCE
MAI!
SBALLO! PROVA
E VEDRAI
CHE SBALLO!
QUEL CHE
TI GIRA
FALLO, BASTA
CHE SIA
DA SBALLO!
SBALLO! DA QUANDO CANTA IL GALLO, LAVAGGIO
DEL CERVELLO
E DOPO
LˇINTERVALLO LEZIONI
DI BREAK…
LEZIONI DI
BREAK…
LEZIONI DI
BREAK… DI BREAK
DANCE!
Il numero finisce e i
ragazzi si mettono per terra a dormire.
PINOCCHIO Maremma, che
stanchezza giocare tutto il giorno, adesso mi faccio una bella
pennichella.
LUCE SOFFUSA
GRILLO Pinocchio
sveglia, ha
perso la
coscienza e
lˇinnocenza… io
non posso
fare più
niente… addio,burattino… (Esce).
PINOCCHIO Sempre quando
dormo deve venire a rompere questo… e se avesse ragione, io quasi
quasi me ne torno dal babbo.
- VOGLIO ANDARE VIA
CAMBIO SCENOGRAFIA GENERICO- SIPARIO BLU
PINOCCHIO VOGLIO
ANDARE VIA
DA QUESTA
VITA VUOTA
HO BISOGNO
ANCHˇIO DI
TENEREZZA E
UN POSTO
CALDO TRA
2 CUORI
INNAMORATI DA
VERO SENTIRLI
BATTERE VICINO
A ME
GEPPETTO VOGLIO
ANDARE VIA
DA QUESTA
VITA VUOTA,
RITROVARE IL
FIGLIO CHE
HO PERDUTO
E QUELLA
DONNA CHE
DA SEMPRE
AVREI VOLUTO
CON ME
CHISSAˇ
PERCHE NON
GLIELˇHO DETTO
MAI
PINOCCHIO IO
CAMBIEROˇ, CI
RIUSCIROˇ A
DARE RETTA
PIU AL
CUORE A
RISPETTARE LˇAMORE
OH SI,
SI CHE
SI PUO
PUNTARE DRITTO
ALLE STELLE
COL PASSATO
ALLE SPALLE
ANGELA VOGLIO
ANDARE VIA
DA QUESTA
VITA VUOTA
PRENDERE PER
MANO I
MIEI DOMANI
E RISVEGLIARMI
IN UNA
CASA CHE
NON Eˇ
SOLO MIA
RINCORRERE LA
FELICITAˇ, LO
FAROˇ
ANGELA
E GEPPETTO
IO
CAMBIEROˇ CI
RIUSCIROˇ A
DARE RETTA
PIU AL
CUORE A
RISPETTARE
LˇAMORE SI OH SI,
SI
CHE SI
PUO PUNTARE
DRITTO ALLE
STELLE COL
PASSATO ALLE
SPALLE
PINOCCHIO LO
SO, LO
SO, Eˇ
COLPA MIA,
MA PUO
SOLO DIO
CAMBIARE LA
MIA STORIA
PERCHE, PERCHE
SI IMPARA
AVIVERE QUANDO
LA VITA
VIA, CERCAVO
LA MIA
LIBERTAˇ SENZA
MAI
CAPIRE DOVˇERA
E MI
BUTTAVO VIAA
PINOCCHIO Ho
deciso me ne vado, ciao a tutti!!!
DIRETTORE Dove
credi di andare?
PINOCCHIO (Sicuro)
A casa.
DIRETTORE (Sghignazza)
Davvero? A casa non puoi tornare.
PINOCCHIO Perché?
DIRETTORE Tu
hai deciso di venire e ora…
PINOCCHIO (Deciso)
E ora mi sono rotto, va bene?
DIRETTORE Troppo
tardi! Una volta entrati non si può uscire.
PINOCCHIO (Battagliero) E
tu chi saresti per dire questo?
DIRETTORE Il
padrone del Paese dei Balocchi!
PINOCCHIO Allora
mi fai
un baffo!
Fino a
prova contraria
qui i
“grandi” non
contano niente.
Io posso andarmene
quando mi pare!
DIRETTORE No,
carino… non puoi fare come ti pare… qui decido io!
PINOCCHIO (Protestando)
Ma io… io… ih… oh… ih… oh…
Tutti
i bambini iniziano a fare ih oh come Pinocchio, arriva anche
lucignolo con le orecchie da Asino.
- MUSICA CIRCO
Luce sul direttore
DIRETTORE Grazie…
grazie… Buona sera… buona sera a tutti…! Benvenuti nel mio
circo…! benvenuti! Sono orgoglioso di poter presentare le più
grandi attrazioni del mondo in questa città! Ed ora per cominciare,
signore e signori, direttamente dalla scuola superiore dei somari,
una vera stella della danza con il diploma in obbedienza: il super
asino Pinocchio con i suoi quattro ciuchissimi!
Entra
Pinocchio tutto
bardato, seguito
da altri
ciuchini: Il
Direttore comincia
a fargli
eseguire un
numero.
DIRETTORE Forza,
Pinocchio, mostra al pubblico cosa sai fare! hop! hop! hop! Pinocchio
nellˇeseguire lˇesercizio
inciampa e
si azzoppa.
DIRETTORE (Frustando
Pinocchio, spietato) Alzati! Alzati! Alzati! Uno dei quattro ciuchi,
Lucignolo, si avventa contro il Direttore. (Per salvare la
situazione) Musica!
DIRETTORE Complimenti…
Non solo incapaci, ma anche ribelli! (Schiocca la frusta) Il pubblico
è sacro… il pubblico paga e si vuole divertire! Ora con voi che ci
faccio? Vi tengo qui per niente?!Povero, Pinocchio! Zoppo! (Lo
tamburella con le nocche) Sai, mi manca un tamburo…con la tua pelle
sono sicuro che viene bene. Ti butterò in mare e quando
sarai bello
gonfio dˇacqua
ti ripescherò.
Senti che
bel suono…
Il
direttore butta Pinocchio giù dal palco
PINOCCHIO Aiuto, aiuto,
Babbino, grillo parlante, fatina, aiutatemiiii, aiutooo Entra il
grillo parlante con una maschera
GRILLO Pinocchio
casa ti avevo detto? Hai visto, adesso sono affari tuoi!
PINOCCHIO Aiutami grillo
parlante, sono ferito, sto per morire, aiutami grillino dai se mi
aiuti adesso prometto che farò il bravo, aiuterò le vecchiette ad
attraversare le strade, donerò il sangue, anzi donerò la resina per
farne la colla, sarò buono con il babbo sarò ubbidiente, andrò a
scuola, aiutami grillino bello… aiutami, ti pregooooo farò il
bravo, lo giuro
- GIURO (REPRISE) PINOCCHIO GIURO, CAMBIEROˇ DAVVERO
IL MONDO
INTERO MERAVIGLIEROˇ
GIURO CHE
SAROˇ SINCERO
PROMESSE
AL VENTO PIU, PIU NON LE FAROˇ
GRILLO Hey
furbino, lˇhai
già cantata
questa…
non ci
freghi più!
ciao pinocchio
e mi
raccomando… acqua in bocca
- GALLEGGIANDO
SIRENA
1 GALLEGGIANDO
LA VITA
È PIENA,
NO TENÉMOS
PROBLEMA.
SIRENA
2 PIÙ
LEGGERI CHE
SULLA LUNA,
TUTTE NUDE
NEL BLU.
SIRENA 3
GALLEGGIANDO SOTTO
IL MONDO,
MOLLEGGIANDO E
SVOLAZZANDO, ANCHE
QUANDO TOCCHI
IL FONDO,
SIRENE TORNI
SEMPRE SU!
GALLEGGIANDO Y
BAILANDO SI
TOCCANO I
CUORI, SOTTO
IL PELO
DELLˇONDA NON
NEVICA MAI,
ROTOLANDO FRA
I FLUTTI
CˇÈ TUTTO
PER TUTTI,
Buio.
ALLA LUCE
DEI FATTI
DI PIÙ
COSA VUOI?
Coro GALLEGGIANDO
VAI COL
MAMBO E
e SIRENE NIENTE PUÒ ANDAR MALE. ANNASPANDO
VAI A
FONDO E
COZZE POI
SON COZZE
AMARE.
Coro GALLEGGIANDO
VAI COL
MAMBO E,
e SIRENE NIENTE PUÒ ANDAR MALE. ANNASPANDO
VAI A
FONDO E
COZZE POI
SON COZZE
AMARE.
Tutti GALLEGGIANDO
VAI COL
MAMBO E
NIENTE PUÒ ANDAR MALE. ANNASPANDO
VAI A
FONDO E
VAI COL
MAMBO OLEˇ!
ENTRA IN SCENA LA BALENA
Pinocchio continua a canticchiare.
VOCE F.C. Per fortuna
sono di Legno… male che vada mi gonfi un poˇ. Ho sempre voluta
fare un poˇ di palestra…ma guarda che pesciolone…. Che carino
che è… maremma che grande…ma cosa fa, non vorrà mica
mangiarmi… aiutooooooo….
Luce.
Nel ventre della balena si trova Geppetto con un tavolino e un
candela e un burattino fatto con rifiuti.
GEPPETTO Non
sarai perfetto,
però… un
poˇ ci
rassomigli al
mio Pinocchio.
(La voce
sˇincrina di
commozione mentre sistema il burattino accanto ad un
tristissimo albero natalizio). Sai… oggi, secondo i miei calcoli,
dovrebbe essere Natale… e Natale si passa bene in famiglia…
(Scuote la testa) Non ho fatto neanche in tempo a spiegarti cosa
vuol dire Natale!
Entra
Pinocchio non visto da Geppetto.
PINOCCHIO (Sorpreso
di vedere Geppetto nel ventre della balena) Papà?!
GEPPETTO (Sobbalza) Oh…
no! Non posso crederci… parli?! Anche tu parli! (Stringe il
burattino) Se parli allora ti muovi!!! Vieni qui! Abbracciami
forte…! Dimmi: “Buon Natale,Geppetto”.
PINOCCHIO Buon
Natale, Geppetto!
GEPPETTO (Capendo
da dove viene la voce si volta, incredulo) Pinocchio!!!
PINOCCHIO Papà!!!
I due si abbracciano.
PINOCCHIO (Sincero)
Questa volta prometto, prometto davvero…! Non ti lascerò… mai!
GEPPETTO Il mio
Pinocchio! Eˇ troppo, troppo bello… (Lo guarda) Se sto sognando
non svegliarmi, ti prego…
PINOCCHIO Perdonami
per tutto quello che ho fatto…
GEPPETTO Sì…
sì, ti perdono.
PINOCCHIO Anzi, ti dico
una cosa…! Te guardami sempre il naso… se cresce è segno che
sto mentendo… finché non rientra… non mi credere mai.
GEPPETTO (Confuso)
Non capisco… che stai dicendo?
PINOCCHIO Niente,
niente…
GEPPETTO Hai
fame?
PINOCCHIO Come
sei finito qua dentro?
GEPPETTO Ti stavo
cercando… ho remato, remato e un giorno la balena ha inghiottito
me e la barca… tutto
assieme…
allˇimprovviso… luce
e buio…
non mi
sono accorto
di niente!
PINOCCHIO (Pentito)
Colpa mia… tutta colpa mia.
GEPPETTO (Rassegnato)
No… poteva andare peggio… (Sorride) Qua i pesci non mancano…
(simula di afferrarli) ormai mi sono specializzato… li prendo al
volo… fino ad oggi ho cucinato dando fuoco hai pezzi della barca,
solo che… il legno è finito… e quella è lˇultima
candela…
PINOCCHIO E
dopo che facciamo?
GEPPETTO Buio e sushi!
PINOCCHIO Che vuol dire?
GEPPETTO Pesce crudo.
PINOCCHIO Bleah! Che
schifo!
GEPPETTO Lo so… mi
dispiace, proprio quando arrivi tu… però vedrai… ci abitueremo…
ci scalderà lˇaffetto!
- INSIEME
GEPPETTO CHE
PECCATO SIA
FINITA QUESTA
COMPLICATA VITA
PINOCCHIO PROPRIO
ADESSO CHE
HO CAPITO
GEPPETTO ORA
CHE TI
HO RITROVATO
PINOCCHIO SCUSA
SE NON
HO IL
SEGRETO, PER
POTER TORNARE
INDIIETRO
GEPPETTO QUANTE
COSE DA
VAMBIARE, QUANTO
DA RIFARE
PINOCCHIO (Sorpreso) Che succede?!
GEPPETTO (Sorride) Ha aperto la bocca! Di notte la balena sale in
superficie a godersi un poˇ di luna… è vecchia… respira male e
allora ogni tanto apre la bocca.
PINOCCHIO Aria fresca che bello
GEPPETTO Io
ogni tanto
mi metto
qua seduto,
calmo, tranquillo
a pensare
SE IL MONDO FINISSE STANOTTE CHE FA, POTREMMO STARE A GUARDARE DA QUA
PINOCCHIO PER
OGNI STELLA
CHE CI
SFIORA CˇEˇ
UN DESIDERIO
CHE SI
AVVERA GEPPETTO
e PINOCCHIO
NOI, MA
CHE SPLENDIDA
FAMIGLIA
UNA VERA
MERAVIGLIA, ANCHE
PERSI IN
ALTO MARE
CI SAPPIAMO
RITROVARE
COME IL
CIELO CON
LA LUNA
CON CORAGGIO
E LA
FORTUNA
PINOCCHIO E
ADISPETTO DEL
DESTINO CE
LA CAVEREMO
PINOCCHIO Davanti abbiamo il mare, la libertà!!! Possiamo nuotare
fino a riva e…
GEPPETTO (Si ritrae) No… no… io… non ce la farò mai… non so
nuotare.
PINOCCHIO Ti porto io… dovrei galleggiare… sono di legno!
GEPPETTO (Lo spinge) Tu vai… vai… è giusto… io rimango qui…
non ti preoccupare per me… tanto sono abituato a…
PINOCCHIO (Adulto, determinato, vitale, commovente) No! No! Neanche a
pensarci… io non voglio restare
da solo
un'altra volta…
se resto
solo mˇincasino…
mi conosco…
tu vieni
con me!
Staremo sempre
insieme… COME
PADRE E
FIGLIO!
BUIO.
CAMBIO
SCENOGRAFIA SIPARIO BLU-PIAZZA, VIENE TOLTA LA BALENA
VOCE PIN. Nuota
babbo, nuota che scappiamo
VOCE GEP. Aiuto
non ce
la faccio
più…guarda Pinocchio
cˇè un
tonno VOCE PIN. E
che ci facciamo, lo tagliamo con un grissino?
VOCE GEP. Io
mi aggrappo
a lui,
fai come
me… VOCE PIN. Va
bene andiamo…
VOCE GEP. Accipicchia come
corre questo Tonno VOCE PIN. E
ci credo… è insuperabile…
VOCE GEP. Siamo
quasi usciti…forse ce la facciamo…
VOCE
PIN. Siiiii,
che fortuna…ecco
perché si
dice…In culo
alla balena
- TUTTI IN PIAZZA
Gli abitanti del paese entrano dalla platea per poi salire sul palco.
UOMO SCENDI
IN PIAZZA
CHE FACCIAMO
FESTA!
DONNA OGGI
NO, NON
SI LAVORA
PIÙ!
Tutti SCENDI
IN PIAZZA
CHE FACCIAMO
FESTA!
OGGI NO,
NON SI
LAVORA PIÙ!
CHIUDI TUTTO
CHE PER
OGGI BASTA!
DILLO A
TUTTI DI
VENIRE GIÙ!
VIENI ANCHE TU! SCENDI IN
PIAZZA TU,
C'È UNA
FESTA QUI,
CHIUDI TUTTO
CHE NON
SI LAVORA.
SCENDI IN
PIAZZA TU,
C'È UNA
FESTA QUI,
CHIUDI TUTTO
CHE NON
SI LAVORA.
DILLO A
TUTTI, SÌ,
DI VENIRE
GIÙ,
COL VESTITO
PIÙ BELLO
CHE HANNO,
SÌ!
Verso la fine della
canzone tornano Geppetto e Pinocchio.
La musica finisce.
Pinocchio e Geppetto sono al centro festeggiati. Ci sono palloncini,
striscioni di bentornato e lucine. Eˇ Natale.
Tutti (Felici)
Evviva!!! Discorso, discorso…
GEPPETTO (Imbarazzato)
Amici… sono
felice di
essere ancora
qui in
mezzo a
voi… non
sono mai stato uno
di tante parole… (Commosso) vi dico solo che ho ritrovato un figlio
e oggi questo per me è un giorno speciale… vorrei che lo fosse per
tutti.
Tutti Viva,
Geppetto!- Viva, Pinocchio!
- MUSICA ROCK
GEPPETTO Angela!
Che ti succede? Non sei venuta neanche a salutarci…
ANGELA (Amichevole)
Con tutta
questa gente…
mi sono
sentita un
poˇ… come
dire… fuori
posto… e poi… non credo di servire più a molto…
Pinocchio sembra diventato un vero burattino obbediente. (Ride)
Geppetto, sono finite le ansie… ora puoi tornare ad essere il
Geppetto di sempre…
GEPPETTO (Trattenendola)
Sbagli! Non è così facile… ho scoperto che Pinocchio è burattino
e bambino assieme… in qualche modo ha un cuore.
ANGELA (Ironica)
Accidenti! Questo
complica le
cose!
GEPPETTO (A disagio) Vista la situazione… mi piacerebbe avere…
come dire… sì… ogni tanto una consulenza… no… non proprio…
diciamo una presenza… una persona… una donna accanto… che…
ANGELA (Ride)
Ma è così difficile dirmi: “ti voglio sposare”?
GEPPETTO (Spiazzato) No!
Corri un poˇ troppo… però un uomo da solo… stavo pensando che…
ANGELA (Solare)
Questa volta non ti lascio il tempo di pensare.
Angela lo abbraccia. Un abitante del paese se ne accorge e inizia ad
applaudire; altri lo seguono.
Pinocchio li raggiunge.
PINOCCHIO (Allegro)
Qui che succede?
ANGELA (Ironica)
Pinocchio, ti
piaccia o
no, ti
ritrovi anche
una madre…
tra i
piedi!
PINOCCHIO (Affettuoso)
Beˇ… mi
stai simpatica!
Puoi andare…
approvata!
18- MUSICA ROCK
Riparte
la musica. Angela e Pinocchio si abbracciano. Applausi. Geppetto
invita Angela a ballare. Pinocchio vede Lucignolo e lo raggiunge.
PINOCCHIO (Felice)
Lucignolo!!!
Lucignolo
si volta,
veste in
maniera più
adulta. Pinocchio
lˇabbraccia con
trasporto infantile.
Lucignolo fa un poˇ il sostenuto.
Come stai, amico?! (Ride) Allora non sei diventato una mortadella…
anzi! Ti vedo bene… sembri un altro! Lo sai che quasi, quasi non ti
riconoscevo?
LUCIGNOLO (Controllato)
Ciao, Pinocchio.
PINOCCHIO (Fa una
capriola) Come mi trovi… amico?!
LUCIGNOLO Bene.
PINOCCHIO (Veloce e
ragazzino) Sapessi quante cose sono successe… dopo il Paese dei
Balocchi… sono stato buttato in mare, però… figurati… non è
servito a niente… anzi… proprio quando stavo per…
LUCIGNOLO (Deciso)
Io del
Paese dei
Balocchi non
ricordo niente…
scusa ma
ora devo
andare…magari ne
parliamo unˇaltra
volta…
PINOCCHIO Vengo
con te.
LUCIGNOLO (Un
poˇ a disagio) No! Sai… ho una ragazzina che mi aspetta…
PINOCCHIO E
allora?
LUCIGNOLO Allora… non mi
posso far vedere in giro con un burattino… ci farei la figura del
cretino!
PINOCCHIO (Accorato)
Ma noi siamo amici… avevi detto: “sempre insieme”…
LUCIGNOLO Sì… lo so…
ma… uno cresce, cambia… insomma uno diventa grande e ragiona
diversamente… mi spiace però… così vanno le cose… addio,
Pinocchio, non me ne volere! (Esce).
Pinocchio
resta solo e pensoso. Angela e Geppetto lo raggiungono abbracciati e
raggianti di felicità.
GEPPETTO Forza,
andiamo a casa, è tardi!
Pinocchio, per tutta risposta, si siede a terra a gambe larghe.
(Affettuoso) Sei stanco? Vieni, ti porto sulle spalle!
PINOCCHIO (Serio)
Cosa vuol dire crescere?
ANGELA (Ride) Vuol dire
cambiare in peggio. (Con affetto) Per tua fortuna la cosa non ti
riguarda.
PINOCCHIO Perché?
GEPPETTO (Logico)
Perché i burattini non crescono.
PINOCCHIO (Appassionato)
Io voglio
crescere! Diventare
grande… come
Lucignolo… come
tutti!
GEPPETTO (A
disagio) Pinocchio, se uno nasce burattino, resta burattino…
ANGELA (Complice) Tutto di
guadagnato! Meno preoccupazioni… meno fatica… responsabilità…
dolori…
PINOCCHIO (Alzandosi)
Non è
vero! Io
sto soffrendo!
GEPPETTO (Allarga
le braccia comicamente sconsolato) Un altro difetto di fabbricazione!
Questo non era previsto… quando ti ho fatto non pensavo che un
pezzo di legno fosse così…complicato!
- Eˇ SOLTANTO AMORE
PINOCCHIO (Dolente) Per voi… non sarò mai altro che un pezzo di
legno, vero? Un burattino che non
può decidere…
scegliere… una
cosa buffa
da muovere
come vi
pare! Beˇ…
senza rimproverare nessuno, allora preferisco tornare albero…
almeno un albero cresce… può sognare che a primavera gli
spunteranno le foglie… se un falegname lo lascia in pace e non ci
vuole fare un burattino!
La melodia di “Vita” invade il palcoscenico. Una grande luna
sorge in cielo e Pinocchio, attratto da questa, si fa largo tra la
gente, poi , sotto gli occhi di tutti, rivolge la sua preghiera alla
luna.
PINOCCHIO LUNA,
TU MI
DEVI UN
ULTIMO REGALO,
NON MI
FAR DECIDERE
DA SOLO,
DA CHI
AMO STO
SCAPPANDO VIA.
GUARDA DENTRO DI ME,
STO SALVANDO
IL MIO
CUORE O
SBAGLIANDO DI
PIÙ, DEVI
DIRMELO TU.
TURCHINA (Solo la voce) Pinocchio, hai imparato ad amare… è solo
questo il segreto della vita. Dei bagliori. La musica cresce.
Qualcosa sta per accadere… Pinocchio viene improvvisamente avvolto
in una nuvola di fumo per poi sparire sotto gli occhi increduli di
tutti.
La musica diventa quella di “Figli”.
Tutti BASTA ANDARE SEMPRE DOVE PORTA IL CUORE, PER
CAMBIARE I
SOGNI NELLE
COSE VERE.
BURATTINO IERI,
BURATTINO BASTA,
È SOLTANTO
AMORE LA
PAROLA GIUSTA.
GEPPETTO PUÒ
SEMBRARE FANTASIA
MA Èˇ
LA VERITÀ.
ANGELA
Tutti È
SOLTANTO AMORE
LA PAROLA
GIUSTA,
È SOLTANTO AMORE! (Dalle quinte entra un
bambino di circa cinque anni, vestito come Pinocchio, si avvicina a
Geppetto, senza parole, lo abbraccia forte a sé e lo alza al cielo
sulla posizione finale di tutto lo staff.
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