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mercoledì 29 novembre 2017

Analisi delle dimensioni culturali all'interno di un dialogo per apprendenti di lingua italiana per stranieri

Il dialogo sarà svolto tra Monica, Chiara e Paolo



M: Ragazzi, vi va di andare al cinema domenica sera?
P: Sì dai, è da un po' che vorrei vedere Io non ho paura, tratto dal romanzo di Ammaniti.
C: E' molto bello, ma io l'ho già visto.
P Ma peccato, allora è meglio vederne un altro.
C Che ne dite di Caos Calmo di Moretti?
M E di cosa parla?
C Aspettate... vi leggo la trama: il protagonista affronta il dramma della perdita della moglie con una insolita calma. Lo fa non solo per aiutare la figlia, ma anche per una serie di imprevedibili coincidenze della vita.
M Ma sì, per me va bene. E per te, Paolo?
P Boh non so. Certo che dev'essere un po' triste.
M Paolo sei sempre il solito!
P Lo so, ma che cosa posso farci se mi piacciono i film divertenti, ma vabbè vengo lo stesso! Quando inizia lo spettacolo?
C Allora vediamo un po'. Inizia alle 8 e mezza.
M E dove lo danno?
C Al Moderno. E qui vicino, ci possiamo andare a piedi.
P Eh magari, dopo il cinema possiamo andare a casa mia. Ho comprato un nuovo gioco, un quiz con tante domande.



- Analisi delle dimensioni presenti nel dialogo " Dove andiamo stasera?"



In questo dialogo appare da subito l'allocutivo " ragazzi" come indice di adesione ad una dimensione di tipo " collettivismo" attraverso il principio di un "noi coscienzioso" presente in questo dialogo. Allo stesso tempo il dato di collettivismo è associato con la dimensione culturale di "debole evitamento dell'incertezza" presente in modo implicito nel chiedere una pianificazione ancora vaga del fine settimana insieme ad altri amici.  Questo inizio di dialogo si colloca ampiamente nella dimensione di bassa distanza sociale tra gli interlocutori. Infatti, l'atto linguistico " sì dai" rappresenta una forma di riconoscimento e di enfatizzazione della mia adesione a questo gruppo umano ma allo stesso tempo appare nel dialogo una proposta più dettagliata come forma di dato di individualismo con l'idea che le opinioni personali sono ricercate e affermate. L'atto linguistico " è molto bello" è una forma di riconoscimento della mia adesione alla legittimità della tua richiesta in sintonia con la dimensione di bassa distanza sociale. Allo stesso tempo appare il mio diritto di aderire ad una dimensione di " collettivismo" perché si contempla il parlare per sé come parametro positivo. La presenza di una replica con l'atto linguistico " ma peccato" con la successiva proposta di cambiare film come atto non problematico significa aderire ad una dimensione di debole evitamento dell'incertezza e allo stesso tempo collocare il proprio gruppo d'amici in una dimensione temporale a lungo termine perché ci si mostra capaci di adattarsi alle circostanze per mantenere l'armonia del proprio " in-group" di riferimento. In questo caso si vede come il collettivismo vada bene con la dimensione culturale di un orientamento temporale a lungo termine.
Nella successiva proposta enunciata con " che ne dite di Moretti?" si ritorna ad una dimensione di debole evitamento dell'incertezza perché si convive con il parametro di agio e benessere nell'incertezza della risposta. Nella replica " e di cosa parla?" invece si rappresenta una marca di forte evitamento dell'incertezza tramite il principio di bisogno di sicurezza.
Nella successiva replica " vi leggo la trama" si può notare un tentativo esplicativo come forma di orientamento temporale a breve termine traducibile come forma di comportamento di tipo universale da adoperare di fronte al bisogno di chiarezza. Tuttavia fornire un atto linguistico di tipo esplicativo rientra nella dimensione culturale di tipo " soddisfatti" con una piacevole sensazione di controllo della propria vita e la capacità di fornire delle risposte in sintonia con la dimensione di forte evitamento dell'incertezza. La risposta sarà " per me va bene" rappresenta una conferma di adesione ad una dimensione di tipo " soddisfatti" ponendo in rilievo l'importanza di mettere in avanti le emozioni positive e dare importanza al tempo libero. Continuando ci sarà un'iniziale presa di posizione più articolata da parte di un altro membro del gruppo con un atto del tipo " boh non lo so sembra... triste". Questo atto linguistico sembra un tentativo di aderire ad una dimensione di tipo " individualismo" con il principio che parlare per sé rappresenta una cosa buona.
Un membro tra gli amici sostiene che un altro amico sia " il solito" come modo per mantenere l'armonia come tratto fondamentale e come forma di enfatizzazione dell'appartenenza in ampia sintonia con la dimensione di tipo " collettivismo".
Nel dialogo Paolo tenta di passare dalla dimensione di tipo "individualismo" verso una dimensione di tipo " collettivismo" con un noi di tipo coscienzioso presente con l'accettazione della proposta degli altri per rimanere insieme.
La richiesta di conoscere gli orari di inizio dello spettacolo rientrano nella dimensione di "forte evitamento dell'incertezza" perché emerge un bisogno emotivo di regole e di chiarezza come parametro di questa dimensione culturale.  Con la successiva replica " inizia alle 8h30" si intende aderire ad un orientamento temporale a breve termine perché rendersi utile per gli altri è un tratto importante del comportamento di alcune persone.
Proseguendo nel dialogo si osserverà la presenza della dimensione di forte evitamento dell'incertezza con " dove lo danno?" perché occorre una certa chiarezza e possibilità di disambiguare la situazione.
La successiva replica" è qui vicino" rappresenta una forma di adesione ad una dimensione di tipo " soddisfatti" perché si nota una sensazione di controllo della propria vita e consente di avere in mente un ricordo positivo. La dimensione di "debole evitamento dell'incertezza", invece, si ritrova con la presenza di poco stress e la sensazione di controllo della propria vita.
La fine del dialogo propone il proseguimento delle attività a casa di un altro amico per accrescere la dimensione di tipo " soddisfatti" mettendo in rilievo l'importanza del tempo libero e la sensazione di un controllo della propria vita.




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