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lunedì 27 novembre 2017

Dialogo 1 Faccio un sacco di cose con analisi culturale


Dialogo 1 Faccio un sacco di cose

Intervistatrice  intervistato ( repliche)

I Allora, so che lei si dedica allo sport da una vita!
R  Esatto, in pratica ho fatto di tutto. Ho iniziato con sport tradizionali, come il tennis e il nuoto, per poi passare all'arrampicata e al sup.
I Scusa l'ignoranza, ma che cos'è il SUP?
R  E' il surf, ma ci si aiuta con un remo, per avere maggiore stabilità ed equilibrio.
I Ho capito. Quindi lei fa sport di mare e terra. diciamo.
R Sì mi piace anche la roccia e mi arrampico spesso, ma faccio anche dell'altro.
I Ah sì? E cosa ancora?
R Ho provato qualche volta la discesa con una tavola da surf lungo i vulcani o le dune dei deserti.
I Caspita che coraggio! E poi si dice che gli italiani siano pigri!
R Infatti lo sono! Le statistiche dicono che il 41% degli italiani non fa nessuna attività sportiva e che lo sport preferito è il calcio, ma davanti alla tv! Ma chi fa sport, poi fa di tutto!
I Come lei! Insomma, quando pensa di andare in pensione?
R Dallo sport? Mai! Penso che ci sia uno sport giusto per ogni età!

Cercando di analizzare questo dialogo possiamo cominciare con la prima affermazione dell'intervistatrice mettendo in risalto inizialmente l'adesione ad un forte evitamento dell'incertezza con un bisogno di confermare le proprie idee o regole in riferimento alla forte adesione di tipo " soddisfatti" presente nella vita dell'intervistata ( R). Nell'atto linguistico " ho fatto di tutto" si può implicare una presenza di un debole evitamento dell'incertezza perché cambiare sport non è un problema con la presenza di un orientamento temporale a lungo termine perché una persona brava si adatta alle varie e nuove circostanze. Inoltre è presente la dimensione di tipo " soddisfatti" perché risulta molto importante il proprio tempo libero. Gli sport iniziali dell'intervistata sono da intendersi come una forma di adesione ad una dimensione di forte evitamento dell'incertezza per poi spostare la propria adesione verso quella di debole evitamento dell'incertezza.
La replica della giornalista sarà " scusi l'ignoranza" come indicatore di un'adesione ad un debole evitamento dell'incertezza accettando di vivere con un certo controllo di se stesso. Allo stesso tempo si potrebbe individuare un elemento di adesione ad una dimensione di alto indice di distanza sociale perché l'intervistatrice non sente il bisogno di legittimare il proprio ruolo perché si può intendere l'intervista incentrata sul ruolo dell'intervistatrice.
L'intervistata replica con una spiegazione come atto linguistico in linea con un basso indice di distanza sociale perché l'atto di spiegare rappresenta un modo di legittimare la propria posizione. La spiegazione comporta anche un forte evitamento dell'incertezza perché si cerca di fornire tutte le risposte.
L'intervistatrice mette in risalto nell'intervistata la sua adesione ad una dimensione di tipo " soddisfatti" con la tendenza a ricordare le emozioni positive e con un debole evitamento dell'incertezza con un controllo di sé, bassa ansietà e con una tendenza al benessere e allo star bene.
L'intervistata mette in avanti nella sua risposta l'adesione ad una dimensione di tipo " soddisfatti" con una tendenza a ricordare le emozioni positive e nel dirsi felice. Nell'atto linguistico " faccio altro" è un indice di individualismo perché l'io è di tipo coscienzioso. Inoltre mette in avanti il fatto che i compiti sono più importanti delle relazioni.
La domanda dell'intervistatrice " cosa ancora" indica una domanda in sintonia con la dimensione di tipo " vincolati" perché non è importante il tempo libero. Inoltre possiamo osservare un forte evitamento dell'incertezza con una forma di intolleranza verso questa differenza intesa come pericolosa.
Nella replica dell'intervistata si menziona " altri sport" indicando la presenza di un certo agio nell'ambiguità e caos, cambiare sport non è un problema in sintonia con il debole evitamento dell'incertezza. Questo quadro di debole evitamento dell'incertezza conduce ad un ricordarsi le emozioni positive come indicato nella dimensione di tipo " soddisfatti". L'intervistata utilizza il verbo " provare" come portatore della dimensione di tipo " debole evitamento dell'incertezza" ma anche di un'adesione ad una dimensione di orientamento temporale a lungo termine perché si ha la capacità di adattarsi alle nuove circostanze.
Nella risposta dell'intervista " caspita che coraggio" è un indicatore di riconoscimento del debole evitamento dell'incertezza vedendo nella tua differenza è un comportamento da tollerare positivamente. Inoltre è un riconoscimento dell'adesione dell'intervistata ad una dimensione culturale di tipo " soddisfatti" mentre l'intervistatrice sembra aderire ad una dimensione di tipo " vincolata" forse per assenza del ruolo del tempo libero nel proprio agire quotidiano. Si prosegue con l'atto linguistico " E poi si dice che gli italiani siano pigri" come valutazione che va nella dimensione di tipo " collettivismo" perché la realtà è percepita con l'enfatizzazione dell'appartenenza alla visione del mondo divisa in " in-group" o " out-group".
Anche l'intervistata rispondendo " infatti lo sono" indica un'adesione alla dimensione di tipo "collettivismo" con questo rimarcare l'enfatizzazione dell'appartenenza e l'adesione ad una visione di tipo " in-group" o " out-group" collocandosi nel gruppo di coloro che fanno molto sport ed escludendo coloro che fanno come unico sport quello di guardare il calcio alla tv come tratto di debole evitamento dell'incertezza con una tendenza alla tranquillità e bassa ansietà.
Le persone che fanno molto sport sono in adesione alla dimensione di debole evitamento dell'incertezza perché sono in agio con l'idea di cambiare sport.
L'intervistatrice interviene dicendo " come lei insomma" come forma di riconoscimento dell'adesione dell'altro ad un debole evitamento dell'incertezza e con la dimensione di tipo " soddisfatti" per giungere ad una dimensione di orientamento temporale a lungo termine perché una persona brava si adatta in funzione delle circostanze.
La giornalista chiedendo"quando andrà in pensione" indica un modo per invitare l'interlocutore ad una dimensione di orientamento temporale a breve termine tramite delle linee universali di comportamento nelle situazioni della vita. Allo stesso tempo questa domanda spinge verso una dimensione di tipo " vincolati" con una scarsa propensione a ricordare le emozioni positive.
Per l'interlocutrice lo sport rappresenta un elemento della dimensione di tipo " soddisfatti" e quindi da difendere tramite una forte adesione ad una dimensione di forte evitamento dell'incertezza perché l'idea dell'intervistatrice è pericolosa e intollerabile per il proprio benessere.
Nel parlare dello " sport giusto" si indica la capacità di essere una persona con un orientamento temporale a lungo termine perché si è capaci di adattarsi alle circostanze della vita.

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Dialogo " Ed ora si parte!"

i Impiegato  c cliente

I Buongiorno.
C Buongiorno. Vorrei alcune informazioni, per piacere, sulle gite da fare sul lago Maggiore.
I Bene, questo è un depliant con gli orari del traghetti per le isole.
c Ma quali isole ci sono?
i Da Stresa si possono visitare le tre isole Borromee: l'isola Bella, l'isola Madre e l'isola dei Pescatori.
c E cosa c'è da vedere sulle isole?
Dunque: sull'isola Bella c'è un bellissimo palazzo Barocco del 1600 e uno splendido giardino all'italiana. Sull'isola Madre c'è un giardino botanico con piante esotiche e animali in libertà.
L'isola dei Pescatori è l'unica ad essere abitata: si può visitare il borgo, con le vie strette e le case caratteristiche dei pescatori.
c Ah, che bello! Ed è possibile vederle tutte e tre in un giorno?
I Certamente. C'è un traghetto che collega le isole velocemente, in pochi minuti. Potete partire qui da Stresa, la mattina.
C Quanto costa il biglietto?
I Il biglietto costa dodici euro e collega tutte e tre le isole.
c Benissimo, grazie per i consigli, allora. E' stato molto gentile. Arrivederci.
i Arrivederci e buon divertimento.


dialogo " Buon viaggio!"
m Marina  e Elisa

m Che giornataccia ieri!
e Perché? Che cosa ti è successo?
m Sono andata all'aeroporto per prendere l'aereo.
e Si?
m All'accettazione ho presentato i documenti e l'hostess mi ha dato la carta d'imbarco. Fino a qui tutto bene. Mentre aspettavo sono entrata in un duty free e ho comprato una rivista. Ho fatto un giro e poi sono andata all'uscita. Ero in perfetto orario come non mai.
e Ma cosa è successo poi?
m Nessuno lo riuscirebbe ad immaginare! Arrivata all'uscita ho cercato la mia carta d'imbarca e non ce l'avevo più?
c Veramente?
e Non ricordavo più dove l'avevo messa e intanto i passeggeri salivano sull'aereo. Ho chiesto  aiuto all'hostess e lei è stata molto gentile. Ha telefonato all'accettazione e, per fortuna, sono riuscita ad avere una nuova carta d'imbarco. Tutti erano già nell'aereo e aspettavano solo me!
m Oh no poverina!
e Quando sono salita sull'aereo mi hanno fatto un applauso di benvenuto! Non auguro a nessuno un'esperienza così.


Dialogo " In città"

g Giorgio  f Signora Falchi


g ah... buongiorno signora Falchi, ha un momento?
f Certo Giorgio, di che cosa si tratta?
g  Monica ed io abbiamo deciso di passare il prossimo fine settimana nella sua città d'origine e volevamo essere ben preparati. Che cosa ci consiglia di vedere?
f Ah che bello! Sono certa che Torino vi piacerà. Sicuramente, dovete andare a vedere la Mole Antonelliana. La Mole è anche il simbolo della città. Poi potreste visitare visitare il centro, a partire da Piazza Castello con Palazzo Madama, Palazzo Reale, il Teatro Regio. E' tutto lì vicino.
g Abbiamo anche letto che nella sua città c'è un importante museo Egizio. E' vero? Dov'è?
f Non è lontano da Piazza Castello, sempre in centro città.
g. E per fare un giro per i negozi, dove si può andare?
f Beh, in via Roma. E la via dei negozi di lusso. Via Roma collega anche Piazza Castello alla stazione di Torino Porta Nuova passando attraverso Piazza San Carlo. Oppure potete andare anche in via Garibaldi che è anche in zona pedonale.
g Mamma, quante cose! Spero di ricordarmi tutto.
f Beh, potete sempre rivolgervi ai Centri di informazioni turistica. Ci sono in tutto il centro città.
g Va bene allora. Grazie dei consigli e buona giornata.
f Di niente. Allora, buon viaggio e buon fine settimana.


Dialogo " Per strada"

m Michele  g Gianni

m Pronto?
g Pronto Michele. Sono Gianni.
m Ciao Gianni come stai?
g bene bene e tu?
m  bene grazie.
g Allora Michele, che cosa facciamo questo fine settimana. Hai qualche idea?
m Sì ho letto che questo fine settimana c'è il Tocati a Verona. Potremmo andare lì domenica.
g Ah! E che cosa è? Non ne ho mai sentito parlare.
m E' il festival internazionale dei giochi in strada. L'associazione Giochi antichi e il comune di Verona lo organizzano già da tre anni. Noi ci siamo stati l'anno scorso e ci siamo divertiti tantissimo.
g Ah e che cosa si fa?
m Praticamente presentano dei giochi che si giocavano una volta e li fanno provare.
g Ah l'idea di fare rivivere dei giochi che adesso abbiamo quasi dimenticato è davvero interessante.
m Sì è un modo per fare tornare bambini anche gli adulti e insegnare ai bambini che ci si diverte anche senza la playstation. Insomma, un divertimento per grandi e piccini.
g Hai ragione, ma l'idea di prendere la macchina anche di domenica e andare in città.....
m Ma dai, per la manifestazione le strade e le piazze saranno chiuse al traffico e si può davvero giocare in strada come si faceva una volta. E poi Verona non è lontana da noi.
g Allora va bene! E quanto costa?
m Niente, è completamente gratuito!
g E' perfetto! E per sabato... hai un'altra buona idea come questa? Che cosa possiamo fare?
m Eh no caro Gianni, per sabato tocca a te trovare qualcosa di divertente da fare. Anzi come si dice a Verona toca a ti!


Dialogo " Qui trovi di tutto"
l Laura  g Grazia

l Sai Grazia, quest'estate a casa dei miei amici in Toscana ho provato una nuova ricetta semplicissima da preparare. Il pinzimonio.
g Il pinzimonio? E cos'è?
l E' un antipasto. Sì, proprio così. Non l'avrei mai immaginato. Ho visto servirmi a tavola delle verdure di stagione crude e vicino una piccola scodella con olio, pepe e sale. All'inizio non sapevo cosa fare ma, poi, la mia amica Maria mi ha spiegato che dovevo intingere le verdure in questo liquido e poi mangiarle. Mhh! Che delizia!
g Beh, ti credo! in estate le verdure fresche sono gustosissime!
l Sì e la cosa più interessante è che si può preparare sempre in qualsiasi stagione: basta avere della verdura fresca di stagione e del buon olio d'oliva. Maria mi ha spiegato, inoltre, che si può servire anche con un buon aperitivo, magari con delle carote, dei peperoni, dei ravanelli, del finocchio... Insomma si può sempre fare e ti assicuro è proprio appetitoso!
g Allora lo proviamo subito!

 
Segui il gusto

e Enologo r Renato g Gabriella

e Buongiorno! I signori desiderano?
Rr Sì buongiorno! Volevamo assaggiare qualche vino della zona. È possibile?
E e Una degustazione? Ma certo! Accomodatevi pure qui, a questo tavolo. Preferite i vini rossi o quelli bianchi?
R r Noi amiamo molto i vini rossi, dal gusto secco.
E bene, bene, allora siete proprio nel posto giusto!
In Piemonte abbiamo diversi vini rossi: il Barbera, il Barolo, il Dolcetto. Attendete un attimo, ritorno subito da voi. Eccomi qui, vi faccio assaggiare due vini tipici della nostra zona: un Grignolino, e un Barbera del Monferrato. Ecco qui c'è il Grignolino, un vino rosso chiaro, che si abbina bene con gli antipasti.
R Hm assaggiamolo!
G mhh Ha un gusto molto delicato, vero?
R sì, direi di sì. Delicato, ma non certo amabile!
E Ah signori prendete pure. Il salame e i formaggi sono per voi e si accompagnano bene con questo vino!
G Oh grazie
e ora signori miei vi faccio provare il Barbera. Questo vino è forte, raggiunge i 14 gradi e si abbina spesso con carni rosse, arrosti...
r Ah,questo ha un colore rosso rubino e un gusto piuttosto abboccato direi


Ami la buona tavola?

Paolo p Luca l Valeria v Silvia s

p Allora il prossimo sabato sera si va a mangiare fuori?
L Sì, sì dai volentieri, ma dobbiamo ancora decidere dove.
V vi va di andare “ Al cantinone” ? La cucina è semplice, ma tradizionale, i prezzi sono buoni e ci sono degli ottimi vini.
Ma dai...! Sempre “ Al cantinone”! C'è poca scelta. Sì la cucina è anche buona, ma tutta a base di carne.
L Valeria ha ragione forse è meglio andare all'Osteria del Gallo. Lì ci sono menu per tutti i gusti, anche menu vegetariani. L'unico problema è che c'è sempre tanta gente, figuratevi al sabato sera.
V Vabbè si prenota!
P L'osteria del Gallo? Ma lo sai quanto ci vuole in macchina fino a là? Minimo tre quarti d'ora!
L Ma no, non esagerare! Prendendo la tangenziale ci siamo in una mezz'oretta.
S e perché non torniamo una volta al Vecchio Mulino? In quel ristorante avevamo mangiato del pesce spada alla griglia eccellente. E poi è vicino e non ci sono menu solo a base di carne.
V Questa sì che è una buona idea! È da tempo che non ci andiamo! Mi hanno detto che con la nuova gestione la cucina è ancora migliore!
P Però il Vecchio Mulino è piuttosto caro.
L Dai Paolo, per una volta non fare l'avaro.
P Eh, va bene allora! Se voi siete tutti d'accordo si va al Vecchio Mulino. Allora prenoto un tavolo per quattro per le otto e mezza e vi veniamo a prendere alle otto.




Vivere l'arte

Produttore p Signore s Signora sa signora sa2

p Buongiorno a tutti....
s sa Buongiorno
p e benvenuti nel nostro laboratorio di ceramica. Mi chiamo Salvatore Torsi e vi mostrerò quello che fanno qui i nostri artigiani e quello che produciamo. Se avete delle domande potete interrompermi in qualsiasi momento. Allora, ci sono diverse fasi di lavorazione. La prima, che vedete qui, è la preparazione a mano del modello in argilla, che può essere un piatto, un vaso, una tazza o altro. Quando questo modello è ancora fresco, l'artigiano fa le incisioni, sempre a mano, e poi lo lascia seccare.
S Scusi, per quanto tempo si deve fare seccare?
P ma normalmente dipende dalle dalle dimensioni dell'oggetto. Lavoriamo una materia prima dell'oggetto. Lavoriamo una materia prima naturale e quindi ha bisogno di tempi di riposo
sa E poi cosa succede quando il modello è secco?
P Poi lo si mette in un forno di questo tipo. La prima volta a poco meno di 1000 gradi. Poi lo si immerge in un liquido bianco, che rappresenta la base di colore neutro, su cui i nostri artigiani realizzano le decorazioni a mano.
Sa2 Come si fissano queste decorazioni?
P Prima con uno spray specifico e poi con un secondo passaggio in forno a circa 920\950 gradi. Dopo quest'oggetto in ceramica è pronto per essere commercializzato.
Sa Che bello il piatto che sta decorando quell'artigiano! Eh, ma si possono acquistare i vostri prodotti direttamente nel laboratorio?
P sì certo abbiamo un punto vendita interno per i visitatori. Se volete, dopo vi accompagno.


Amor per l'arte

Davide d Claudia c un signore s una signora sa

d Claudia, non vedo l'ora di arrivare a Castel Sant'Angelo.
C Sì Davide, anch'io, ma.... Non so dove siamo. Non capisco qual è il nome di questa via.
D Fammi vedere un po' la piantina. Aspetta che chiedo ancora. Scusi, per caso mi sa dire dov'è il Castel Sant'Angelo?
S Ah mi dispiace, non sono di qui.
D ah scusi!
C Oh Davide è davvero difficile trovare in giro qualcuno di Roma!
D Già! Guarda, proviamo con quella signora là, ha dei sacchetti in mano e sembra andare di fretta.
C Mah! Ci provo! Scusi, lei è di Roma?
Sa Beh sì.
D ah bene, è difficile trovare una persona del posto. Noi vorremmo andare a Castel Sant'Angelo, ma non sappiamo orientarci con la mappa.
Sa Allora guardate! Noi siamo qui in Via dell'Orso. Voi dovete arrivare alla fine di questa via e girare a destra. Poi andate verso il Tevere e girate a sinistra sul Lungotevere Tor di Nona e poi andate diritto. Dovete arrivare a Ponte Sant'Angelo e attraversarlo. A questo punto vedrete subito il castello.
C ah grazie! Ma quanto tempo ci vuole?
Sa circa 15 minuti a piedi.
C meno male, è vicino!
Sa sentite, ma l'avete fatta la prenotazione via internet per il museo?
D no perché?
Sa allora avrete da fare una bella fila!
C beh ci armeremo di santa pazienza.
Sa allora buon divertimento.
D grazie. Arrivederci!


Nuovo spazi d'arte

Fabio f Gabriele g

f Gabriele ciao!
G Oh chi si rivede! Ciao Fabio!
F sei tornato allora? Ma quanto tempo sei stato via?
G mah,sono stato via solo tre settimane. Ho fatto un piccolo “ giro d'Italia”. Sai per quello studio sull'architetto Renzo Piano e le sue opere.
F Ah interessante! Allora lavori ancora a quel progetto-studio per l'università?
G Sì si tu conosci Renzo Piano? L'architetto italiano che ha progettato la Weltstadhaus a Colonia e ha fatto la ristrutturazione di Potsdamer Platz a Berlino?
F Sì sì non ha fatto anche la facciata del Centro Pompidou a Parigi?
G Bravo bravo proprio lui! Sono stato a Genova per studiare la struttura in acciaio e vetro, cosiddetta Bolla progettata da lui appunto, costruita proprio sul mare. Nel porto antico di Genova.
F E che cosa c'è dentro questa Bolla?
G Mah, c'è una piccola foresta tropicale! Un ambiente naturale con piante, ma anche piccoli animali, farfalle, uccelli dell'Amazzonia.
F Bello sicuramente interessante! Ma hai solo lavorato?
G Mah per dirti la verità ho prolungato le mie vacanze e l'ultima settimana sono stato sul mare. Sul Gargano.
F Ahh, vita da spiaggia allora!
G Sì ma non solo. Sai che ho scoperto che a San Giovanni Rotondo, un piccolo paese nei dintorni di San Severo, c'è la grande chiesa di Padre Pio, anche questa progettata da Renzo Piano.
F l'hai visitata?
G Certo! È impressionante! Lo sai che l'arco principale è il più grande arco di pietra mai realizzato nel mondo?
F Allora anche sul Gargano ti sei occupato dei tuoi studi.
G sì ma solo per un giorno. Per il resto della settimana ho fatto delle belle nuotate e ho preso molto sole.



Il lavoro di ieri, di oggi e di domani

Marta m Claudio c

m Ehi, Claudio, ciao!
c Ah ciao Marta! Scusa, non ti avevo visto! Ma da quanto tempo non ci vediamo?
m Eh, da un bel pezzo. Allora come stai?
c Ma, io bene grazie, e tu?
m Abbastanza bene. Ma sai, sto pensando di cambiare lavoro.
c Veramente! Un lavoro nuovo? E come mai?
m Sai, ultimamente penso a quanto è cambiato il mio lavoro!
c Ah guarda Marta, il mio di sicuro in meglio!
m Sì, per un certo aspetto anche il mio. Ora è tutto più veloce. Con il computer posso fare un progetto in poche ore. Una volta invece sulla carta ci mettevo tre giorni, ma era più creativo.
c Vabbè vuol dire che preferiresti tornare al tempo della preistoria?
m Ma no, che c'entra. Vorrei solo poter disegnare ancora, almeno qualche volta, invece di usare sempre il computer.
c Mah, per me invece non c'è paragone. Prima dovevo smontare tutta la macchina per capire che problema aveva. adesso invece è il computer che mi dice dove devo ripararla.
m Sì, ma prima non ti dava soddisfazione quando capivi tu dove era il problema?
c Ma sì, forse hai ragione. Ma ora è tutto più semplice e veloce. Guadagno anche di più perché in un giorno riparo tre macchine, mentre prima ne riparavo una sola.
m Quindi la tua filosofia è: lavorare meno e guadagnare di più!
c Eh sì. E sentiamo quale sarebbe la tua?
Poter dire: il mio lavoro è il mio hobby.


Alla moda

Romina r Francesco f

r Ah, che bello non vedo l'ora di arrivare in questo paradiso dello shopping per vedere com'è! Da un bel po' che volevo andare visto che tutti ne hanno parlato.
f Ti piacerà sicuramente!
r Sì, ne sono sicura. A me piace moltissimo andare in giro per negozi in cerca di cose belle.
f Beh, sai, non è detto che ci siano solo cose belle. Negli outlet ci sono sempre tante cose, a volte belle e a volte meno belle. L'importante è sapere quello che si vuole e non lasciarsi disorientare.
r Sì hai ragione. Io so esattamente quello che voglio: una borsa di Coccinelle, degli occhiali da sole di Prada, un abito elegante per il matrimonio della mia amica, delle scarpe di Ferragamo...
f Eh fermati! Guarda che non ci staremo un mese intero nell'outlet e poi anch'io vorrei comprare qualche cosa.
r Sì sì lo so.
f Veramente! Mi serve una nuova giacca e poi non ci dobbiamo dimenticare di comprare un regalo per Roberto.
r Per Roberto?
f Ma sì, siamo invitati al suo compleanno, ti ricordi?
r Ah sì, è vero. Ma è semplice gli prendiamo una borsa per l'allenamento?
f Bene, almeno abbiamo un'idea!
r Non ti preoccupare! A che ora chiudono i negozi?
f Alle 19h00 perché oggi è giovedì, ma sabato e domenica chiudono alle 20h.
r Allora abbiamo tempo, adesso sono solo le 11h e siamo quasi arrivati.
f Sì ma ricordati che io voglio fare una pausa pranzo, ho già fame adesso.
r E dove si può mangiare?
f Dentro al centro commerciale ci sono diversi bar e ristoranti.


Il mondo intorno a me

Moderatore m Giulia g

m Buongiorno a tutti e ben ritrovati alla nostra rubrica settimanale- Scelte di vita. Oggi insieme a noi c'è Giulia. Ci racconterà del suo mondo, quello di ieri e quello di oggi e dei cambiamenti di vita dovuti alle scelte che ha fatto. Giulia tu dove vivevi quando eri piccola?
g Ho sempre vissuto in campagnia. I miei possedevano un'azienda agricola, quindi era chiaro che si doveva rimanere lì. Eravamo completamente isolati. Da piccola era molto bello vivere in campagna, avevamo gli animali: cani, gatti, galline, conigli...Avevo molta libertà!
m E poi quando sei cresciuta?
g Poi ho cominciato la scuola elementare e dovevo raggiungere un paese vicino. Per andarci prendevo tutti i giorni la bicicletta con qualunque tempo: pioggia, sole, neve... Anche per andare a trovare le mie amiche che abitavano in città, più tardi, dovevo sempre dipendere dai miei, perché non c'erano mezzi pubblici. A 19 anni però, ho deciso di trasferirmi in città, per studiare all'università.
m E dove sei andata ad abitare?
g In un piccolo alloggio in affitto che condividevo con altre studentesse, ragazze che non conoscevo prima.
m E' stato difficile per te lasciare la famiglia, la casa dove sei nata, le amicizie?
g Eh sì, ma la voglia di fare nuove esperienze era troppo forte! La mia migliore amica d'allora si è arrabbiata molto con me, tanto che per anni non mi ha più parlato. Si sentiva profondamente ferita. Beh accettare questa sua reazione è stato molto, molto duro per me!
m Giulia, ora hai finito gli studi. Lavori, hai una famiglia, tre bambini... e vivi sempre in città. Non hai mai pensato di ritornare a vivere in campagna?
g No. Veramente mai. In campagna ci vado spesso sì, con la famiglia, il fine settimana. Ai bambini piace andare a trovare i nonni, ma io non saprei più rinunciare alla città! Da anni ho un abbonamento a teatro, poi vado in palestra e quando c'è un film che mi piace vado al cinema spontaneamente. E per i bambini ci sono tantissime offerte: scuole di ogni tipo, piscine, strutture sportive, conservatorio.




















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