Archivio blog

domenica 26 novembre 2017

Il concetto di vita e di morte nel pensiero di natura binaria dello spirito italiano.

Il concetto di vita e di morte nel pensiero di natura binaria dello spirito italiano.

Ricostruire il concetto di vita e morte come i due poli estremi che caratterizzano il modo di essere profondo dello spirito italiano. Il bisogno di ricercare la vita intesa come elemento di vitalità, energia, simpatia, desiderio delle cose è profondamente presente nel modo di star al mondo di questa comunità di parlanti. Il vivere è inteso come tutto ciò che offre un senso di presenza alla proprio modo di vivere e per presenza si intende la possibilità di incidere per se stesso e per gli altri nel vivere il momento presente. Questa assenza di " presenza" rappresenta un momento di allontanamento da questa dimensione essenziale per sentire il vivere dentro di sé. Oggi questi tratti sono quasi del tutto scomparso e pertanto la conseguenza è la morte di questo spirito stesso in via di estinzione.
Occorre averlo a mente in modo da tenere chiaramente a mente lo scopo di ridare un quadro di riferimento ad una popolazione spogliata dalla propria identità più naturale e spontanea.
Questi tratti sono molto distanti dall'idea che ci facciamo oggi dell'identità intesa come un recinto in cui chiudersi e non far entrare gli altri per paura dell'incontro con l'altro. Qui si parla delle radici del modo di intendere la vita originariamente all'interno di un dato spazio culturale. La vita era quel senso presente nella stessa parola, nella richiesta di entrare nella vita degli altri con le parole, i gesti, lo sguardo. Tutto questo armamentario utile per dare e conferire la vita.
Il timore oggi del ridicolo con l'esposizione delle proprie richieste nello spazio pubblico ha creato uno spirito mortifero all'interno della penisola la quale ha bisogno di ritrovare per sé e non per uno sguardo voyeuristico da parte dei turisti del modo di vivere degli Italiani come se fosse il luogo della vita possibile. Il concetto centrale resta la vita e la sua scomparsa sembra palese in questo momento per coloro che hanno occhi per guardare e orecchie per ascoltare il degrado culturale di questo paese.
Il sentimento di vita nasceva dalla facilità di accesso alla vita degli altri come forma di scambio comunicativo semplice e luogo di ritrovo della propria persona tramite l'incontro con l'altro.
L'altro per eccellenza è stato sempre la ricerca dell'amore tramite la conquista della donna.
Il tratto essenziale è quello dello scambio interazionale come il luogo di sviluppo della propria identità nello spazio. La perdita di questa attitudine comporta il blocco o una forma di anoressia dello spirito di un paese incapace di ritrovare la sua carica energica perché chiuso nella prigione del tutto " economico" che spinge le persone verso la deriva del cinismo machiavellico utile per sopravvivere in tempi di " vacche magre". La morte è il sentimento più diffuso quando coloro che hanno il paese in mano sono tutte destinate a breve a raggiungere questo spazio esistenziale dell'aldilà. Pertanto hanno creato questo spirito in terra per abituare i giovani allo stesso orizzonte presente in coloro che sono anziani alla vita. Questo modo di star al mondo è stato possibile perché c'è stato un blocco costituito da queste persone anziane per evitare l'entrata di qualsiasi energia nuova con l'eccesso di burocratizzazione del vivere quotidiano. Questa burocratizzazione del vivere quotidiano ha aumentato in dismisura il senso di vivere in una società in cui le cose non dipendono dal tuo volere aumentando di fatto il senso di vivere in un paese di tipo " vincolati" dove non può ottenere le cose che vorresti. L'egoismo sociale sempre presente in un paese incentrato sugli interessi particolari del proprio orizzonte famigliare non consente una radicale ricostruzione sociale, morale e culturale del paese. Questi sono solo alcuni dei problemi centrali del vivere italiano in questo eterno tramonto che non trova mai una sua decorosa conclusione con una " caporetto" politica e non solo calcistica.  


Questi tratti sono molto presenti ad esempio in un film come " Made in Italy" di Nanni Loy del 1965 dove si può sicuramente notare inizialmente un tono "etico" nella costruzione dell'identità italiana

Nessun commento:

Posta un commento