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sabato 27 gennaio 2018

7 – Che film andiamo a vedere? role-play in classe




7 – Che film andiamo a vedere?

LORENZO

Allora, hai deciso che film andiamo a vedere?

GIANNA

Beh, ci sono due o tre film interessanti.

LORENZO

Per esempio?

GIANNA

Beh, è uscito l’ultimo di Nanni Moretti. Di solito mi piacciono i suoi film.

LORENZO

Sì, ma non volevi andare a vedere qualcosa di allegro? Ho sentito che è bello, ma un po’ malinconico.

GIANNA

Hai ragione, meglio qualcosa di più vivace.

LORENZO

Se non sbaglio, oggi esce l’ultimo con Will Smith!

GIANNA

E no, caro mio, stavolta non ci casco! L’ultima volta che siamo andati a vedere un film con lui per poco non svenivo!

LORENZO

Ma dai, per un po’ di sangue… E poi c’era anche una parte romantica.

GIANNA

Non è vero! Di romantico non c’era proprio niente!

LORENZO

D’accordo, d’accordo! Come non detto. E allora proponi tu qualcosa.

GIANNA

Allora, qui vedo che è uscito il film di Muccino che ha vinto tutti quei premi… Che dici? Muccino piace anche a te, no? Lo danno all’Odeon.

LORENZO

A che ora è il primo spettacolo?

GIANNA

Alle sei e mezza.

LORENZO

Tra venti minuti. Allora è meglio che ci sbrighiamo.

GIANNA

Ok.

LORENZO

Tieni.

GIANNA

Grazie. Senti, prendiamo i pop corn? Da piccola, quando andavo al cinema con i miei, li prendevo sempre!

LORENZO

D’accordo. Se li prendevi da piccola... Prendiamo uno di questi...

GIANNA

Allora, bello no? Non credevo così.

LORENZO

Bello, bello… Poi con tutti quei panorami di Firenze... Bello.

GIANNA

Ma che Firenze? Era Perugia!

LORENZO

Ah, giusto. Perugia, sì. Ma perché poi alla fine lui scappa con la cugina?

GIANNA

Non era la cugina, era un’amica! E non sono scappati.

LORENZO

Ma non era la figlia del fratello, il fratello che viveva a Milano…no?

GIANNA

Ma che dici? Quello non era il fratello! Il fratello abitava con quella donna che faceva l’avvocato. Lorenzo, ma dormivi o hai visto il film?

LORENZO

Mmh, effettivamente, devo essermi addormentato a metà del film.


Analisi delle dimensioni culturali presenti nel dialogo " che film andiamo a vedere?"

L'inizio del dialogo parte con una richiesta " allora che film andiamo a vedere?" compiuta da Lorenzo come atto linguistico che rientra nella dimensione culturale di "forte evitamento dell'incertezza" con un principio che implica la presenza di stress e nervosismo.
La risposta di Gianna sarà compiuta con " beh ci sono due o tre film interessanti" in sintonia con la dimensione culturale di "debole evitamento dell'incertezza" tramite il principio che prevede ambiguità e caos. In questo modo Gianna mostra poco stress e tranquillità nella realizzazione della sua scelta. 
Proseguendo Gianna afferma " l'ultimo di Nanni Moretti di solito mi piacciono molto i suoi film". In questa affermazione di tipo descrittivo si mostra in sintonia con una dimensione con un "orientamento temporale a breve termine" poiché il parametro in questione è quello della stabilità della persona come sempre uguale a se stessa. Lorenzo continua la conversazione con " sì ma non volevi andare a vedere qualcosa di allegro?" in modo da potere tornare ad un parametro di bisogno emotivo di regole ( anche se non sempre rispettate) in modo da aderire ad una dimensione di forte evitamento dell'incertezza evitando di vedere un film che non intende vedere. Lorenzo comunque afferma che " ha sentito che è bello" per potere mantenere l'armonia in sintonia con la dimensione culturale di tipo " collettivismo". La replica di Lorenzo prosegue con " ma un po' malinconico" può essere interpretato come un volere rientrare nella dimensione di "forte evitamento dell'incertezza" con la presenza di stress nel dovere vedere un film di non gradimento. Gianna afferma " hai ragione" per evidenziare il mantenimento dell'armonia nella sua relazione con Lorenzo come tratto della dimensione di tipo " collettivismo". Allo stesso tempo per Gianna è un modo per aderire ad un "orientamento temporale a lungo termine" perché mostra di sapersi adattare alle circostanze. 
La proposta di Lorenzo con " l'ultimo di Willy Smith" è un cambio di proposta che evidenzia un modo di aderire ad una dimensione di " debole evitamento dell'incertezza". Questa volta la replica di Gianna sarà un " non ci casco" in linea con una dimensione culturale di "forte evitamento dell'incertezza" come tratto non tipico del comportamento linguistico di Gianna poiché mostra un parametro di intolleranza verso un'idea divergente. Gianna menziona un " ultima volta" che può essere interpretato come un crocevia tra la dimensione di un "orientamento temporale a breve termine" fatto di linee universali da seguire. Allo stesso tempo emerge una dimensione di tipo " vincolati" perché appare la difficoltà di ricordare delle emozioni positive. La replica di Lorenzo sarà " ma dai per un po' di sangue" e " poi c'è anche una parte romantica" mostrando un'adesione da parte dell'interlocutore maschile ad una dimensione culturale detta "debole evitamento dell'incertezza" ma anche per aderire ad una dimensione di tipo " collettivismo" mettendo al centro in questo modo la relazione e un certo grado di appartenenza tra di loro. La risposta di Gianna sarà " di romantico non c'era proprio niente" in linea con la dimensione di forte evitamento dell'incertezza tramite un parametro di intolleranza verso persone più divergenti. Lorenzo offre come riparazione un " d'accordo d'accordo come non detto" come modalità di mantenimento dell'armonia come tratto principale presente nella dimensione di tipo " collettivismo". In seguito, il dialogo prosegue prima della visione del film e con il bisogno di comprare dei popcorn. Gianna afferma che " da piccola li prendeva sempre" mettendo in avanti un'adesione ad un orientamento temporale a breve termine perché le tradizioni sono sacrosante ed esiste una stabilità della persona come sempre uguale a se stessa. Lorenzo replica con " se li prendeva da piccola" mettendo in avanti l'importanza della relazione in sintonia con la dimensione di tipo " collettivismo" con il mantenimento dell'armonia. L'uso di un verbo alla prima persona al plurale come " prendiamo" conferma il parametro di un " noi coscienzioso". 
All'uscita del film, Gianna chiede a Lorenzo " allora bello no?" come forma di ricerca dell'opinione personale in sintonia con una dimensione culturale di tipo " individualismo" dove l'altro è considerato come un individuo con opinione. Gianna afferma che " non credevo così" come forma di adesione ad un "orientamento temporale a breve termine" perché ci sono delle linee universali a proposito delle situazioni. Lorenzo replica con un " bello bello" per enfatizzare un " noi coscienzioso" tipico della dimensione di tipo collettivismo. La descrizione non certa del film compiuta da Lorenzo conduce all'adesione ad un "debole evitamento dell'incertezza" con la presenza di poco stress e tranquillità. La risposta di correzione di Gianna quando afferma che " era Perugia" segnala la sua adesione ad un forte evitamento dell'incertezza offrendo delle risposte puntuali. Lorenzo continua con un racconto molto incerto quando afferma " alla fine scappa con la cugina?" con un'incapacità di fornire una descrizione corretta in linea con un'adesione ad un "debole evitamento dell'incertezza" mostrando di non conoscere le risposte. Gianna corregge un "forte evitamento dell'incertezza" mostrando di avere delle risposte mentre Lorenzo in questo contesto è in sintonia con un "debole evitamento dell'incertezza" perché si mostra tranquillo con l'ambiguità di non sapere fornire delle risposte. Gianna per conferma chiede " dormivi o hai visto il film?" come domanda in ampia consonanza con un "forte evitamento dell'incertezza" perché vige per Gianna il bisogno di ottenere chiarezza. La risposta di Lorenzo in piena sintonia con la dimensione di tipo " debole evitamento dell'incertezza" con un principio di tranquillità e poco stress afferma " mi devo essere addormentato a metà del film". In questo dialogo emerge come il dialogo tra i due interagenti si regga nell'adesione in modo contrapposto a diverse dimensioni culturali nelle varie situazioni in modo da rendere più interessante l'interazione tra i due interlocutori.

Hofstede, G. (2011). Dimensionalizing Cultures: The Hofstede Model in Context. Online Readings in Psychology and Culture, 2(1). https://doi.org/10.9707/2307-0919.1014

Sitografia

 https://www.youtube.com/watch?v=Aqjs8u_DEXE




















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