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venerdì 23 marzo 2018

TEORIA E TECNICHE DI COMUNICAZIONE INTERCULTURALE

TEORIA E TECNICHE DI COMUNICAZIONE INTERCULTURALE”



Premessa

La diffusione del mercato globale e della rete dei mass-media a livello planetario sembra aver realizzato l’utopia del Villaggio Globale, ma se da una parte i linguaggi tendono ad omologarsi, dall’altra è illusorio ritenere che le differenze culturali, fatta di valori, radici profonde, modi di percepire lo spazio e il tempo, di organizzare la società e di stabilire rapporti, vengano annullate.
Operare e lavorare dentro il sistema globale, quindi, significa sempre più diventare consapevoli delle differenze che permangono sotto l’apparente omologazione. Diventa così essenziale avere le conoscenze e le competenze adeguate per lavorare in sistemi produttivi, formativi e comunicativi, équipe di lavoro, enti che forniscono servizi, a un pubblico e ad una società che sta diventando progressivamente multiculturale e che deve essere in grado di comunicare e collaborare rispettando e valorizzando le diversità.

In questa prospettiva si propone un corso di comunicazione interculturale che affronti questi problemi dal punto di vista teorico e da quello operativo, e finalizzato a chi è destinato a lavorare nella società multiculturale.
· Il corso intende offrire le coordinate per muoversi in modo consapevole dentro il sistema della comunicazione interculturale e può essere inserito nel Curriculum rivolto ai professionisti che intendano operare nelle imprese o a quello per gli esperti nelle relazioni culturali. Farsi capire, Annamaria Testa, Rizzoli Editore, Milano, 2002
· Parole comuni culture diverse. Guida alla comunicazione interculturale, Balboni, Paolo E. Marsilio Editori, Venezia 1999


Programma


Cultura, trasmissione e classificazione delle culture.
La nozione di “cultura”, in senso antropologico, è particolarmente complessa ed articolata. Analisi delle componenti che costituiscono l’identità culturale nella relazione io/altro e noi/loro, che costituiscono e distinguono l’appartenenza a una cultura. Descrizione e classificazione delle culture.


Comunicazione e stereotipi tra culture diverse

Nella comunicazione interculturale bisogna diventare consapevoli degli stereotipi che vengono utilizzati. Stereotipi e pregiudizi possono essere una formidabile barriera alla comunicazione interculturale, perché si fondano su giudizi privi di verifica empirica e di una conoscenza diretta. Eppure lo stereotipo è utile -se non essenziale- per muoversi in una realtà sociale sconosciuta, perché può essere usato come una mappa ipotetica rispetto a un territorio ignoto.
Riconoscere ed analizzare gli stereotipi: da barriera comunicativa in strumento utile a costruire un rapporto interculturale più consapevole.

Cultura ed identificazione sociale

Di grande importanza, in tutte le società, è il ruolo della famiglia e dei rapporti parentali. Analisi delle diverse culture che regolano i rapporti degli individui rispetto società e famiglia e le conseguenze anche sul piano delle organizzazioni aziendali. stereotipi ed autostereotipi che si addensano sulla cultura italiana. La comunicazione interculturale, per essere realmente efficace, deve raggiungere una più profonda consapevolezza della cultura di appartenenza.

La comunicazione interculturale

La comunicazione umana avviene per mezzo di due sistemi diversi ma complementare: il linguaggio verbale ed il linguaggio non verbale. Ma le culture possono attribuire significati diversi allo stesso messaggio. Attraverso l’analisi del processo di comunicazione si presentano le distorsioni che si verificano quando esse sono dovute a differenze culturali e si analizzano le barriere rappresentate dai diversi stili comunicativi e dai diversi comportamenti non verbali.




Il significato culturale dello spazio e del tempo

Il modo di percepire le dimensioni dello spazio e del tempo è una variabile culturale che influenza profondamente i comportamenti. Edward Hall osserva come la percezione dello spazio sia strettamente connessa all’azione e distingue quattro dimensioni che definiscono le norme del comportamento nello spazio.


Lo shock culturale

L’ansia di chi si trova in un paese straniero, che deriva dalla sensazione di perdere tutti i segni e i simboli familiari dell’iterazione sociale è stata definita per la prima volta da K. Olberg (1960) come “shock culturale”. Sono state identificate quattro fasi principali dello shock culturale: rifiuto, assimilazione, inserimento, “integrazione attiva”.

La cultura del lavoro e i comportamenti organizzativi

Le organizzazioni professionali possono essere considerate come entità culturali, in quanto ogni ambiente di lavoro si fonda su un insieme di norme e di obiettivi condivisi. Le organizzazioni che impiegano un personale multicultuale devono prestare attenzione alle dinamiche interculturali che si innescano soprattutto negli ambiti della leadership, motivazione, le decisioni ed il controllo.


Il programma è basato sui seguenti testi:
· La comunicazione interculturale, Elena A.A. Garcea, Armando Editore Roma 1996,
· Farsi capire, Annamaria Testa, Rizzoli Editore, Milano, 2002
· Parole comuni culture diverse. Guida alla comunicazione interculturale, Balboni, Paolo E. Marsilio Editori, Venezia 1999
· Global-Mente, Martin J. Gannon, Baldini & Castaldi, Milano 1997
· La dimensione nascosta, Edward T. Hall, Bompiani, Milano 1966-1999
· International Dimensions of organizational behaviour, Nancy Adler, Boston:PWS-Kent,1991
· Beyond culture, E.T. Hall, Garden City, NY Anchor Press, 1976
· The silent language, E.T. Hall, Gaden City, NY Anchor Press, 1983
· Communication between cultures, E.T. Hall, Belmont CA: Wadsworth, 1991
· Culture and Social Behaviour, Harry C. Triandis, McGraw-Hill, USA, 1998
· Cultures and organizations, Geerte Hofstede, Mc Graw Hill, 1991
· Riding the waves of culture, Fons Trompenaars, NB Publishing, London 1993
· Building Cross Cultural Competence, Charles Hampden-Turner and Fons Trompenaars, Wiley & Sons Ltd, UK, 2000

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