Archivio blog

giovedì 29 marzo 2018

I Cento Passi - La mafia e' una montagna di merda



  • [A notte fonda, sotto casa]
    Peppino Impastato: Sei andato a scuola, sai contare?
    Giovanni Impastato: Come contare?
    Peppino Impastato: «Come contare», uno, due, tre, quattro... sai contare?
    Giovanni Impastato: Sì, so contare.
    Peppino Impastato: E sai camminare?
    Giovanni Impastato: So cammina'.
    Peppino Impastato: E contare e camminare insieme, lo sai fare?
    Giovanni Impastato: Sì, penso di sì...
    Peppino Impastato: Allora forza. Conta e cammina. Dai. [prende il fratello per il braccio e comincia a camminare] Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto..
    Giovanni Impastato: Dove stiamo andando?
    Peppino Impastato [alza la voce]: Forza, conta e cammina! [...] ottantanove, novanta, novantuno, novantadue,
    Giovanni Impastato: Peppino...
    Peppino Impastato: Novantatré, novantaquattro, novantacinque, novantasei, novantasette, novantotto, novantanove e cento! Lo sai chi c'abita qua?
    Giovanni ImpastatoAmmuninne... [sottovoce, intimorito]
    Peppino Impastato [inizia a urlare]Ah, u' zu Tanu c'abita qua! Cento passi ci sono da casa nostra, cento passi! Vivi nella stessa strada, prendi il caffè nello stesso bar, alla fine ti sembrano come te! «Salutiamo zu' Tanu!» «I miei ossequi, Peppino. I miei ossequi, Giovanni.» E invece sono loro i padroni di Cinisi! E mio padre, Luigi Impastato, gli lecca il culo! Come tutti gli altri! Non è antico, è solo un mafioso, uno dei tanti!
    Giovanni Impastato: È nostro padre...
    Peppino Impastato: Mio padre! La mia famiglia! Il mio paese! Io voglio fottermene! Io voglio scrivere che la mafia è una montagna di merda! Io voglio urlare che mio padre è un leccaculo! Noi ci dobbiamo ribellare. Prima che sia troppo tardi! Prima di abituarci alle loro facce! Prima di non accorgerci più di niente![1]

Nessun commento:

Posta un commento