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giovedì 29 marzo 2018

Uova di Pasqua come si preparano



Uova di Pasqua: curiosità e sorprese

Con l’approssimarsi della Pasqua, il pensiero corre a una dolce seduzione pagana, le uova di cioccolato. Dipinto o intagliato, di cioccolato o di zucchero, di terracotta o di cartapesta, l’uovo è parte integrante della tradizione pasquale con il significato di “vita”: è immediato, infatti, il paragone tra Gesù che risorge e il pulcino che esce dal guscio.
Simbolo della vita che nasce, quindi, e sempre associato alla primavera e alla rinascita della natura, l’uovo vanta un’origine antichissima: la tradizione di scambiarsi uova dipinte nelle feste propiziatorie della fertilità risale agli egiziani e ai persiani. “Giocando in casa” ecco gli antichi romani, che usavano seppellire nei loro campi uova dipinte di rosso per tenere lontani influssi malefici e per propiziarsi un buon raccolto. Con il passare dei secoli l’uovo assume valenze ludiche diventando un colorato trofeo al centro di gare e giochi di piazza o un dono fra innamorati, probabilmente come buon auspicio di fertilità.
Dopo le uova a tinte vivaci viene il turno delle uova-gioiello inventate da Peter Carl Fabergé che nel 1883 alla corte dei Romanoff ricevette dallo zar Alessandro la commissione per la creazione di un regalo speciale per la zarina Maria. Il primo Fabergé fu un uovo di platino smaltato bianco che si apriva per rivelare un uovo d’oro che a sua volta conteneva un pulcino – sempre del prezioso metallo giallo - e una miniatura della corona imperiale. Dalle uova impreziosite da smalti e pietre preziose si arriva infine – finalmente! – a quelle di cioccolato, magico oggetto del desiderio dal valore aggiunto: la sorpresa. Solo in Italia la sorpresa è elemento imprescindibile dell’uovo di Pasqua: in altri paesi le uova all’interno sono vuote o, al massimo, contengono altri dolci. Nella Penisola, invece, la fantasia si è scatenata e ha dato origine a numerosissime possibilità di regalo.

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