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giovedì 22 marzo 2018

Le tecniche didattiche nell'insegnamento delle lingue straniere

L'introduzione al tema delle tecniche mette in rilievo il tema dell'efficacia o inefficacia nel cercare di ottenere una forma di apprendimento. Dal punto di vista etimologico vigono delle differenze tra i termini quali approccio, metodo e tecniche. L'approccio è inteso etimologicamente come un avvicinamento a quei principi teorici che indicano al docente il modo per affrontare le questioni relative all'insegnamento della lingua S\2; Il metodo indica il concetto di via o direzione verso il raggiungimento dell'obiettivo di apprendimento. La tecnica invece è un'arte o abilità nel fare qualcosa indicando la strategia con cui il docente decide di mettere in pratica quanto è stato progettato a livello di metodo e approccio. In questo lavoro si cercherà di guardare da vicino alle varie tecniche presenti nei vari metodi e approcci glottodidattici.
Partendo dal tradizionale metodo grammaticale-traduttivo si nota un approccio deduttivo con l'uso di tecniche quali ad esempio: la comprensione e la memorizzazione delle regole; riflessione sulla L2 in L2; confronto fra le regole della L2 e la L1; riconoscimento delle regole nei testi; applicazioni del lessico e delle regole nei testi; dettato, traduzione di testi; retroversione.
Il metodo diretto rientra nell'approccio induttivo con le tecniche incentrate sull'immersione linguistica ( uso solo della L2 in classe) con l'abbinamento di immagini e oggetti al lessico in L2; domande polari del docente con risposte sì o non degli allievi; attività sulla pronuncia e l'intonazione, attività di imitazione, con ripetizione individuale e corale di parole e frasi. La memorizzazione di canzoni e filastrocche, lettura ad alta voce, pratica creativa della lingua.
Il metodo audio-orale, fondato sull'approccio induttivo vede l'uso di tecniche con attività solo orali, pratica manipolativa della lingua, focus su esercizi di fonologia e morfologia, attività su frasi e parole, creazione di automatismi attraverso batterie di esercizi orali e scritti basati sul principio " modello-stimolo" con risposta-feedback ( pattern drills).
Il metodo situazionale è fondato sull'approccio comunicativo ed utilizzi delle tecniche quali la drammatizzazione di dialoghi in classe, simulazioni di interazioni ( role-play) con la modifica di alcuni elementi del testo.
Il metodo nozionale-funzionale rientra nell'approccio di tipo comunicativo con l'uso di tecniche varie in sintonia con i bisogni e le preferenze degli apprendenti. Si usa la L2 per esprimere delle funzioni comunicative in contesti significativi per l'apprendente, con attività con testi, cloze ( testo con parti mancanti da ricostruire in base alla comprensione del senso generale, dettato, riordino di parti di un testo disordinato, abbinamento di parti di un testo in disordine; role-play.
Il metodo della Strategic interaction è fondato sull'approccio comunicativo e con l'uso di tecniche come la simulazione di interazioni basate su copioni di tipo interazionali, rappresentazioni di ruoli in base al contesto, scopi comunicativi e alle caratteristiche psicologiche ( uso di flash card).
Il metodo detto " project work" rientra nell'approccio di tipo comunicativo con un insieme di tecniche con l'obiettivo concreto di realizzare nella L2 nel contatto con testi e con parlanti nativi.

In questa rassegna sulle tecniche didattiche per raggiungere degli obiettivi di apprendimento in L2\S abbiamo la presenza di modelli teorici come quello di tipo " behavioral" ( con l'intento di cambiare il comportamento dell'apprendente mediante feedback continuo, trasmettere la cultura, sviluppare le abilità. Le tecniche utile in questo modello sono le istruzioni dirette, esercizi di manipolazione meccanica, tecniche di martellamento. La ripetizione, memorizzazione, fissaggio delle strutture comunicative e linguistiche si può ottenere con programmi informatici.

Un altro metodo didattico è detto " information processing", vale a dire un metodo orientato all'elaborazione delle informazioni. I suoi obiettivi sono di potenziare i processi del pensiero logico, la ricerca di informazioni nel testo, la formulazione di ipotesi, il pensiero creativo, il controllo dei risultati. Le tecniche sono quelle del pensiero induttivo, in altre parole trovare e organizzare informazioni. Lo sviluppo di concetto e elaborazione di informazioni riorganizzandole a livello concettuale. Il tema della memorizzazione viene affrontato con le tecniche di assimilazione delle informazioni, organizzazione logica, fornire le strutture cognitive per comprendere materiali complessi. La ricerca scientifica deve aiutare a raccogliere e analizzare i dati per verificare le varie ipotesi e teorie. Il pensiero euristico spinge gli studenti nel ragionamento con la formulazione di ipotesi, la verifica di fenomeni in base al principio causa-effetto, attività di problem-solving. Un altro metodo è quello incentrato sull'individuo considerando i tratti peculiari degli apprendenti, le attività metacognitive per lo sviluppo di risorse interne, aiutare gli apprendenti a vedere i fenomeni in modo nuovo e da prospettive diverse adoperando tecniche di facilitazione e di sviluppo dell'auto-stima.
Un altro metodo è detto " social", ossia orientato alla socializzazione concentrandosi sul bisogno di costruire delle comunità di apprendenti che traggono vantaggio dall'interazione fra gli apprendenti, sviluppando abilità sociali e collaborative tramite il principio di apprendimento tra pari, con l'osservazione ( tirocinio), learning by doing con delle attività di gruppo, investigare il gruppo, giochi, lavoro per progetti, inchieste, revisione tra pari.
Balboni ( 1991) ha trattato ampiamente il tema delle tecniche per sviluppare le abilità linguistiche-comunicative distinguendo tra tecniche per lo sviluppo delle abilità ricettive, produttive ed integrate.
Le tecniche per lo sviluppo delle abilità ricettive raccolgono: la comprensione scritta e orale ( cloze, accoppiamento e incastro, domande, scelta multiple, griglia, transcodificazione dal testo all'immagine).
Le tecniche per lo sviluppo delle abilità produttive sono da elencare: produzione orale e scritta ( progettazione di testi, creazione di testi per destinatari specifici, lavoro sui generi comunicativi, transcodificazione dall'immagine al testo).
Le tecniche per lo sviluppo delle abilità integrate: dialogare con le varie drammatizzazione, role-taking, role-making, role-play, simulazioni, globali, dialogo aperto), prendere appunti da testo orale o scritto, tecniche di selezione, gerarchizzazione, riorganizzazione scritta delle informazioni), riassumere oralmente da testo scritto o orale, scrivere sotto dettatura ( dettato a voce, dettato preregistrato, dettato di materiale noto, dettato impromptu, dettato a incastro, dettato composizione, dettato trascrizione come analisi comparativa e traduzione come lettura intensiva.
In seguito Balboni rivista il concetto di abilità ricettive con l'esplorazione del paratesto,  comprensione estensiva, ricerca di informazioni specifiche, ascolto selettivo finalizzato all'apprendimento, trascodificazione, total physical response, ricomposizione di dialoghi, incastro di paragrafi di un testo di prosa, riordino di testi, incastro tra testo visivo e battute verbali di un fumetto, ricostruzione di una frase a partire da singole parole, accoppiamento lingua-immagine, ascolto plurilingue, intercomprensione fra lingue romanze, domande referenziali, domande inferenziali, domande a scelta multipla, ascolto di canzoni, visione di sequenze di film o pubblicità in L2 e in L1.
Per le abilità produttive viene integrato il concetto di " brain-storming e costellazioni ( diagramma a ragno), progettazione di un testo ( autobiografia reale o immaginaria, narrazione di una storia o di un evento, cambiamento di genere o di registro), ricopiatura come riproduzione, composizione scritta condotta in gruppo su schermo-giornale di classe o della scuola o romanzo collettivo.
Per le abilità di interazione orale: drammatizzazione ( recita con copione imparando le battute a memoria o leggendole), role-taking ( recita improvvisando su un canovaccio di atti comunicativi, role-play ( recita libera, rispettando la situazione e gli scopi comunicativi generali dei personaggi, role-making ( recita in base ad un ruolo da interpretare liberamente), scenario ( situazione conflittuale in cui simulare un copione interazionale), cambio di ruolo, dibattito a due a proposito di un tema controverso, scambiando poi le parti), role-play letterario, storico o filosofico ( personaggi da interpretare noti agli studenti), dialogo aperto, telefonata o videoconferenze con parlanti nativi o non nativi.
Per le abilità di interazione scritta abbiamo come tecnica lo scambio di lettere, scambio di e-mail, scambio di sms, chat e forum online con parlanti nativi e non nativi, decrittazione di sms e tandem linguistico.
Un'altra abilità aggiunta da Balboni è quella della trasformazione di testi: riassumere e parafrasare, contrazione di un testo, selezioni delle informazioni, stesura del riassunto, riflessione sulla riassumibilità di un testo, parafrasi di un testo linguistico, trascrivere o scrivere sotto dettatura, prendere appunti per ricostruire il testo originale, traduzione scritta, orale, traduzione di dialoghi di film, canzoni, pubblicità e traduzione diacronica.

Altre tecniche si ritrovano nel lavoro di Bausch, Christ e Krumm e in modo particolare ci sono delle tecniche definite in questo testo come " esercizi" di comprensione audiovisiva: per esempio attività di comprensione orale di un'audioguida relativa ad un'opera d'arte, attività di comprensione di una sequenza filmata; esercizi interattivi: scambio di informazioni per riempire vuoti di conoscenze reciproche, elaborazioni di progetti di gruppo, soluzione collettiva di problemi, progettazione, realizzazione e valutazione di simulazioni di gruppo.
Esercizi creativi con delle attività ludiche, giochi con il vocabolario e con le regole di grammatica, scrittura creativa, uso ludico del teatro, rappresentazioni sceniche, canzoni e filastrocche, uso creativo della lingua e delle immagini, mappe mentali, aggiungere elemento nuovo ad un testo esistente mettere in collegamento parole, frasi o testi scollegati, riordinare in modo diverso creando nuove associazioni di idee.
Proseguendo abbiamo gli esercizi per la comunicazione interculturale con l'analisi di testi scritti in L2 da autori di varia provenienza, analisi di inchieste, questionari, interviste sui valori specifici delle varie culture a confronto, aspetti culturali della pubblicità e degli annunci vari, gestione dello spazio, il tempo, la cortesia, i saluti, i movimenti del corpo, stereotipi, tabù, i vari livelli pragmatici nella comunicazione interculturale.
Esercizi per la mediazione linguistica: esercizi strategici ( varianti semantiche, opzioni di traduzioni diverse tra loro), analisi comparativa di convenzioni testuali diverse tra le varie lingue, analisi di testi omologhi nelle varie lingue, analisi di film doppiati e sottotitolati ( confronto tra sonoro e sottotitoli, sonoro originale e doppiaggi).

Le tecniche per l'acquisizione del lessico e della grammatica sono elaborate in Balboni come tecniche per l'acquisizione del lessico attraverso l'accoppiamento di parole e immagini, diagrammi a ragno e mappe lessicali, diagramma a ragno per la grammatica, la formazione lessicale, puzzle, lettura ripetuta nel tempo, sostituzione di parole con perifrasi, lessico specializzato con il CLIL, arricchimento del lessico tramite il confronto interlinguistico, denominazione, definizione, mappe della polisemia, sinonimi\antonimi, iperonimi\iponimi, connotativi\connotazione, parole emozionali, neologizzazione, uso sovversivo del lessico, attuazioni di manovre diverse di tipo cinestetiche, visive, musicali o ritmiche.
Le tecniche per l'acquisizione della grammatica: lavoro su insiemi di tipo inclusivi, esclusivi, seriazione, imitazione, ripetizione con pattern drills linguistici, pragmalinguistici e ludici, manipolazione ( ricomposizione di frasi spezzate, esplicitazione dei pronomi, scelte multiple grammaticali, coppie minime per la correttezza fonetica, lavoro sull'intonazione, correttezza ortografica, analisi grammaticale di tipo tradizionale o valenziale, analisi testuale, creazione di una grammatica personalizzata, riflessione sulla lingua ( sociolinguistica, funzionale, pragmatica), lavoro sulle grammatiche non verbali ( gestualità e vestemica).

Le tecniche del lessico ci sembra importante perché è il modo migliore per cominciare il lungo percorso di avvicinamento alla lingua e cultura in questione. Gradualmente il lessico diventerà lessico-grammatica nella mente dell'apprendente creando una serie di associazioni intorno ad ogni parola o gruppo di parole. Il ruolo del lessico si rivede nella sua frequenza e utilità negli apprendenti:
-tecniche basate sul significato, sull'uso, sulla formazione e sugli aspetti grammaticali del lessico;
- tecniche per il riconoscimento e l'uso produttivo del lessico;
- tecniche per la memorizzazione del lessico ( associazioni di idee, abbinamento parole\immagini, ecc)
- tecniche per la scoperta delle regole di formazione del lessico (prefissi, suffisi, etimologia, parentele linguistiche).
- tecniche per la presentazione di parole nuove ( oggetti reali, immagini, mimo, enumerazione, spiegazione, traduzione, uso di simboli fonetici, parole nuove in contesto, uso guidato del dizionario).

La focalizzazione sulla forma costituisce comunque un momento cruciale dell'apprendimento della L2: lo dimostra l'attenzione che viene dedicata a questo tipo di attività nella letteratura. Per gli autori Bausch, Christ e Krumm esistono degli esercizi ricorrenti come ad esempio:
- scegliere una data struttura grammaticale in un testo ( attenzione focalizzata)
-rispondere a domande aperte o chiuse di argomenti grammaticali ( focus sulle conoscenze esplicite sulla lingua).
- Rappresentare, ossia usare certe parole o certe strutture in una simulazione orale ( reimpiego libero delle strutture);
- riempire\sostituire\ eliminare gli spazi vuoti in una frase ( manipolazione della strutture) o in un testo ( comprensione globale di un testo da cui fare inferenze per l'attività di cloze).
- Creare: per es. produrre lingua in base ad impulsi visivi ( reimpiego guidato o creativo delle strutture della lingua).
- imitare:  per es. riprodurre i suoni di una parola, di una frase, di una canzone; trascrivere  un testo; imitare i comportamenti non verbali, ecc.
- risolvere un problema: per es. cruciverba grammaticali o altri giochi linguistici;
- riordinare: per es. creare elenchi, gruppi o gerarchie ordinate di elementi lessicali o grammaticali in L2;
- confrontare: per es descrivere immagini simili, paragonare persone o luoghi ( per esercitare determinate strutture della L2).

Le tecniche per le fasi dell'unità di lavoro in L2

La scelta della tecnica didattica da utilizzare nella classe di L2 dipende dall'abilità linguistico-comunicativa da sviluppare, dagli aspetti lessicali e grammaticali della L2 su cui focalizzare il proprio intervento didattico, ma anche dal momento in cui il docente intende proporre le attività durante la lezione. Riprendiamo, a questo proposito, l'elenco di tecniche che Paolo Balboni propone in relazione alle fasi dell'unità didattica ( 1991).
La motivazione: elicitazione, esplorazione delle parole-chiave, esplorazione del paratesto;
- globalità: guida al primo incontro con il testo e alla sua comprensione globale mediante domande a scelta multipla, griglie, transcodificazioni, ascolto\ripetizione, ascolto\lettura silenziosa, ascolto\lettura\ ripetizione ad alta voce.
- analisi: procedura cloze, attività di incastro, dettato;
sintesi: role-play, reimpiego guidato e creativo delle strutture, esercizi strutturali, tecniche di fissaggio, dialoghi aperti, riassunti, passaggio da un genere comunicativo ad un altro, produzione di testi, giochi;
riflessione: griglie e tabelle;
controllo: domande a scelta multipla, transcodificazione, incastri, cloze, griglie da completare;
rinforzo: ripetizione, drammatizzazione, esercizi strutturali;
recupero ( carenze generalizzate): domande inferenziali, cloze, incastri, dialoghi aperti, riassunti, traduzione, passaggio da un genere ad un altro.

Recentemente si parla di Unità di lavoro per garantire maggiore flessibilità e adattabilità a contesti didattici diversi, articolati intorno a tre momenti: introduzione ( fase di motivazione e contestualizzazione), svolgimento ( fase di globalità, analisi e sintesi) e conclusione ( controllo e eventuale rinforzo o recupero). 




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