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martedì 19 gennaio 2021

DIALOGO Unità 8 – Lorenzo e la tecnologia

Analisi del dialogo " Lorenzo e la tecnologia"

In questo articolo si cerca di analizzare le dimensioni culturali e il concetto di cortesia linguistica all'interno del dialogo " Lorenzo e la tecnologia".

Nel primo turno di parola "  Ciao Lorenzo, come va? Com'è andata la giornata?" notiamo una forma di riconoscimento della faccia positiva di Lorenzo con un forma di interessamento alla persona. La seconda parte del primo turno di parola "Com'è andata la giornata?" è una domanda in sintonia con la dimensione culturale di tipo " collettivismo" con una enfatizzazione dell'appartenenza e una dimostrazione delle relazioni come dato molto importante tra i due interlocutori. Lorenzo replica con " bene, bene" come forma di ratifica della forma di interessamento espressa da Gianna, la quale replica alle parole di Lorenzo esprimendo " che stai ancora lavorando alla tesi? Prenditi una pausa, no?" una domanda in sintonia con una dimensione culturale di tipo "forte evitamento dell'incertezza" con un bisogno di chiarezza e struttura. La risposta di Lorenzo nella sua prima parte è una richiesta di tipo " rigoroso" in sintonia con una dimensione culturale di tipo "debole evitamento dell'incertezza" perché si mette in avanti il bisogno di benessere personale e allo star bene. Lorenzo risponde con " sì sì, ovvio ma tu che hai fatto?" per segnalare una replica in adesione ad una dimensione culturale di "forte evitamento dell'incertezza" cercando di lottare contro l'incertezza come una permanente minaccia che va combattuta, mostrando poca considerazione per il proprio benessere e lo star bene. In seguito, la replica di Gianna è in sintonia con un bisogno di adesione ad una dimensione culturale di "forte evitamento dell'incertezza" legate allo stesso tempo alla dimensione di tipo " individualismo" in cui prevale un " io di tipo coscienzioso" e la seconda parte della risposta sarà " mah le solite cose" come dato in sintonia con un "forte evitamento dell'incertezza" come dimensione culturale e poi la presenza del cliente nel racconto indica la descrizione di una situazione culturale in sintonia con la dimensione culturale di tipo " vincolati" perché le cose non dipendono da me, la libertà di parola non è fondamentale ed è difficile dirsi felice in quelle situazioni. Lorenzo risponde affermando "ah complimenti" che sembra apparentemente una forma di riconoscimento del bisogno di faccia positiva  da parte di Gianna ma in realtà è una forma di minaccia rimarcando la dimensione culturale di non rispetto della dimensione di "debole evitamento dell'incertezza" perché il cliente non sempre ha ragione in linea di principio. Infatti, Gianna per riconquistare faccia positiva mette in avanti nella sua replica la rilevanza della dimensione culturale di "debole evitamento dell'incertezza" con l'accettazione del cliente come forma di incertezza da accettare vivendo con tranquillità e controllo di sé, con una tolleranza verso le persone e le idee divergenti. Gianna mostra intolleranza verso le persone divergenti in sintonia con la dimensione culturale di "forte evitamento dell'incertezza". In seguito, per ridurre i costi subiti per il bisogno di difesa della propria faccia negativa, Gianna vuole modificare la scena culturale dell'interazione collocando eventuali costi per la difesa di faccia negativa di Lorenzo con il riferimento a Ludovica. Lorenzo è in disaccordo con questo tentativo di riformulare la scena culturale perché non vuole pagare dei costi per la difesa della sua faccia negativa perché Lorenzo vuole rimanere in adesione alla dimensione culturale di "forte evitamento dell'incertezza" mostrando intolleranza verso le persone divergenti e pericolose per la sua persona. Gianna ritiene inutile queste dimensioni di "forte evitamento dell'incertezza" mentre sarebbe più utile adoperare un'adesione ad "un debole evitamento dell'incertezza" incitando a telefonare una ragazza di nome Ludovica. Questo evento potrebbe essere una modalità per collocare i fatti più importanti della propria vita nel futuro in sintonia con una dimensione culturale con un "orientamento temporale a lungo termine", con una maggiore capacità di adattamento alle circostanze e ciò che è bene o male dipende dalle situazioni. Gianna replica con " lei ha una cotta per te" parlando di Ludovica come modalità di conferire faccia positiva per Lorenzo. Questa informazione è una forma di adesione alla dimensione culturale di tipo " collettivismo" perché " la cotta" enfatizza la relazione come tratto cruciale con una possibile enfatizzazione dell'appartenenza tra di loro. Lorenzo rifiuta questa scena culturale con " ma è assurdo, non può essere" in sintonia con la dimensione culturale di "forte evitamento dell'incertezza" perché si è intolleranti verso le persone differenti e si combatte contro questa indifferenza.

Gianna replica con " e dai che lo sanno tutti" mettendo in luce una dimensione culturale di tipo " collettivismo" con una enfatizzazione dell'appartenenza ad un dato " in-group" di conoscenti. E poi la difesa della sua dimensione culturale di tipo " individualismo" con il diritto di parlare per sé come cosa buona ma non è in sintonia con la massima di qualità ( dici la verità) poiché il suo contributo non è in sintonia con la verità. Lorenzo replica " non senti, se continua a fare così prova a installare una scheda ram" insomma questo turno di parola in termini di "massima di relazione" non è pertinente ma è molto informativo sul piano della cortesia linguistica con un forte grado di imposizione minacciando la sua "faccia positiva" in modo molto importante perché mostra di non offrire nessuna importanza al bisogno di "faccia positiva" di Gianna. Questa replica mostra come la sua relazione con Gianna sia collocata nella dimensione culturale di "debole evitamento dell'incertezza" accettando di vivere con Gianna con poco stress, tranquillità, proprio agio nel caos e con una tendenza al benessere. Gianna replica " che stai dicendo?" evidenziando una violazione della massima di quantità perché il suo contributo non è informativo come richiesto da parte di Gianna. Lorenzo continua con il suo turno di parola in modo non pertinente con la descrizione del suo operato con un turno di parola non pertinente per Gianna continuando a fargli pagare dei costi inaccettabili per il bisogno di difesa della propria "faccia negativa". Dinnanzi a queste repliche di Lorenzo in sintonia con un debole evitamento dell'incertezza, Gianna esplicita nel suo turno di parola il bisogno di rispettare la massima di quantità da parte di Lorenzo mostrando di dare un contributo informativo come richiesto dalla scena culturale. Lorenzo esplicita per mitigare un po' i costi subiti da parte di Gianna, ma Gianna cerca di non accettare di dovere pagare dei costi insostenibili per le parole pronunciate da Lorenzo spiegando il computer all'amico di Lorenzo facendogli pagare dei costi elevati al suo bisogno di "faccia positiva". Lorenzo prosegue a fare pagare dei costi molto elevati al bisogno di riconoscimento della faccia positiva di Gianna perché il contributo di Lorenzo è una grossa violazione della massima di maniera ( non è pertinente) perché quello che afferma Lorenzo con il suo contributo non è in sintonia con la massima di quantità perché il suo contributo non è informativo in sintonia con la massima di quantità. In questo dialogo, Gianna dovrà prendere atto dal turno linguistico di Lorenzo una ampia violazione della massima di maniera in sintonia con l'impossibilità di ottenere faccia positiva da parte di Lorenzo. Lorenzo replica con " ahah" nel suo ultimo turno di parola rimarcando il suo stile comunicativo in sintonia del suo bisogno di difendere la propria faccia negativa nei confronti di Gianna, in cui Lorenzo non intende mai subire dei costi per la sua faccia negativa di fronte alla visione del reale offerta da Gianna.

 

 Unità 8 – Lorenzo e la tecnologia

 GIANNA Ciao Lorenzo, come va? Come è andata la giornata?

 LORENZO Bene bene.

 GIANNA Che stai ancora lavorando alla tesi? Prenditi una pausa, no? 

LORENZO Sì sì, ovvio. Ma tu che hai fatto? 

GIANNA Mah, le solite cose. Oggi in agenzia è arrivato un cliente che guarda... Se avessi potutolo avrei mandato a quel paese! 

LORENZO Ah, complimenti! 

GIANNA Sì, lo so, non è professionale: “il cliente ha sempre ragione”! Ma a volte... Senti, non c’entra molto, ma hai sentito Ludovica per caso?

 LORENZO No, guarda, questo no! Tutto tranne questo! 

GIANNA E dai, che esagerato! E poi mi avevi detto che l’avresti chiamata... Lo sai, lei ha una cotta per te. 

LORENZO Ma è assurdo! Non può essere!

 GIANNA E dai che lo sanno tutti! E anche a te piace un po’, di’ la verità. 

LORENZO No, senti, se continua a fare così, prova a installare una scheda RAM più grande. 

GIANNA Eh? Che stai dicendo?

 LORENZO Sì sì, in quel caso ci sono anche software adatti che puoi scaricare direttamente da internet. 

GIANNA Ma Lorenzo, con chi stai parlando?

LORENZO Oh, Gianna. È Massimo da Baltimora. Ha dei problemi con il suo pc e... 

GIANNA Massimo? Cioè io ti sto parlando e tu stai chiacchierando con Massimo! Ti rendi conto? Tu e la tua tecnologia! Ti porti il tuo computer anche al bar, adesso! 

GIANNA No... Francesca! Ah ah ah! Ma senti questa! Non ci credo! 

LORENZO No, guarda, mandami i dati via mail. Comunque se il problema fosse quello che dici tu, dovresti portarlo da un tecnico. Ah, ma questa foto quando l’hai fatta? E quella sarebbe l’università dove insegni? Troppo bella! 

GIANNA Lo sapevo! Lo sapevo, lo sapevo! Hahahah!

 LORENZO Ahahahaha!

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