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martedì 5 dicembre 2017

Analisi del dialogo " Per strada" con il metodo delle dimensioni culturali



Dialogo " Per strada"

m Michele  g Gianni

m Pronto?
g Pronto Michele. Sono Gianni.
m Ciao Gianni come stai?
g bene bene e tu?
m  bene grazie.
g Allora Michele, che cosa facciamo questo fine settimana. Hai qualche idea?
m Sì ho letto che questo fine settimana c'è il Tocati a Verona. Potremmo andare lì domenica.
g Ah! E che cosa è? Non ne ho mai sentito parlare.
m E' il festival internazionale dei giochi in strada. L'associazione Giochi antichi e il comune di Verona lo organizzano già da tre anni. Noi ci siamo stati l'anno scorso e ci siamo divertiti tantissimo.
g Ah e che cosa si fa?
m Praticamente presentano dei giochi che si giocavano una volta e li fanno provare.
g Ah l'idea di fare rivivere dei giochi che adesso abbiamo quasi dimenticato è davvero interessante.
m Sì è un modo per fare tornare bambini anche gli adulti e insegnare ai bambini che ci si diverte anche senza la playstation. Insomma, un divertimento per grandi e piccini.
g Hai ragione, ma l'idea di prendere la macchina anche di domenica e andare in città.....
m Ma dai, per la manifestazione le strade e le piazze saranno chiuse al traffico e si può davvero giocare in strada come si faceva una volta. E poi Verona non è lontana da noi.
g Allora va bene! E quanto costa?
m Niente, è completamente gratuito!
g E' perfetto! E per sabato... hai un'altra buona idea come questa? Che cosa possiamo fare?
m Eh no caro Gianni, per sabato tocca a te trovare qualcosa di divertente da fare. Anzi come si dice a Verona toca a ti!

Analisi del dialogo " Per strada" con il metodo delle dimensioni culturali


 Partendo dal primo turno di parola in questo dialogo con un " pronto" possiamo notare una adesione ad un debole evitamento dell'incertezza dato che rispondendo al telefono accetto l'inerente incertezza presente in una telefonata. La doppia presenza nella replica di un " bene bene" indica una forma di enfatizzazione di un " noi coscienzioso" in sintonia con la dimensione di tipo " collettivismo" presente tra due persone con rapporto amicale.

La domanda " che cosa facciamo?" implica la possibilità di adesione ad una società con una dimensione di debole evitamento dell'incertezza perché porre delle domande è in sintonia con l'accettazione di non aver tutte le risposte ma si vuole raggiungere rapidamente una dimensione di forte evitamento dell'incertezza tramite il principio di chiarezza e strutturazione.
Nel dialogo si troverà la domanda con forma di suggerimento" hai qualche idea" è un modo per dire " non lo so" sempre in sintonia con la dimensione di debole evitamento dell'incertezza. Nel dialogo si prosegue con una serie di riposte e domande che confermano reciprocamente l'adesione da una parte ad un debole evitamento dell'incertezza ma con l'intento di attraversare questa dimensione per raggiungere l'altro interlocutore nella dimensione di forte evitamento dell'incertezza perché si riesce ad essere nella parte di colui che possiede tutte le risposte. L'altro interlocutore continuando nel porre delle domande pone in rilievo l'essere al proprio agio in questa dimensione di debole evitamento dell'incertezza. Il fatto di proporre un'attività già nota mette in rilievo un'adesione con un forte evitamento dell'incertezza e di orientamento temporale a breve termine perché le tradizioni sono elementi sacrosanti del proprio orizzonte di vita. Di fatti anche gli adulti diventano bambini in questo festival come viene segnalato dal principio che indica la presenza dei fatti più importanti già avvenuti nel passato. Le tradizioni sono anche un modo per ricordare le emozioni positive in sintonia con la dimensione di tipo " soddisfatti".
Nel dialogo si mostra una" non disponibilità di prendere la macchina" come modalità per segnalare un'adesione ad un forte evitamento dell'incertezza perché comporta un elevato tasso di stress, emozioni e ansietà. Ad esempio nella richiesta formulata con " che cosa si fa"  da intendere come un indicatore del proseguimento in questa dimensione di forte evitamento dell'incertezza. In seguito il tema centrale soggiacente è la tradizione intesa come un principio portatore di distanza sociale tra le persone perché non ha bisogno di legittimare il suo operato. In questo modo insegna l'obbedienza a coloro che la seguono. Nella sua sostanza, la tradizione possiede un grado di intolleranza verso idee nuove. La tradizione enfatizza l'appartenenza ad un dato territorio e allo stesso tempo contiene un orientamento a breve termine perché si deve essere orgogliosi del proprio territorio e ci sono delle linee universali nelle situazioni del vivere. In ultima istanza si può sostenere che la tradizione sia un modo per aderire ad una dimensione di tipo " soddisfatti" perché consente di avere una sensazione di controllo della propria vita.

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