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venerdì 15 dicembre 2017

il concetto di uguaglianza in termini di dimensioni culturali

Il concetto di uguaglianza nelle associazioni di parole presenti tra gli studenti del Liceo Classico Dettori di Cagliari rappresentano un corpus di lavoro per indagare le dimensioni culturali presenti dietro l'idea di " uguaglianza" tra parlanti di lingua italiana.
Il termine uguaglianza viene collegato con l'idea di democrazia facendo intuire una sua scarsa presenza nel contesto degli studenti. La democrazia può essere interpretata come una volontà di adesione ad una società con basso indice di distanza sociale perché implica una società in cui le persone sono trattate alla pari, dove il detentore di potere deve giustificare le proprie scelte ed è un modo di dire che vorrei essere visto come un cittadino competente in sintonia con la dimensione di debole evitamento dell'incertezza. Allo stesso tempo rappresenta un modo per aderire ad una dimensione di tipo " soddisfatti" dove la libertà di parola è un fatto rilevante e riscontriamo una sensazione di controllo della propria vita. Il tema della democrazia spinge ad aderire ad una dimensione di tipo " individualismo" perché ogni persona viene considerata come un individuo- elettore e pertanto portatore delle sue private istanze in linea con la dimensione di privacy presente in nella dimensione di tipo " individualismo". Un altro elemento per descrivere il concetto di uguaglianza sono le leggi per gli studenti del liceo, in altri termini le persone devono obbedire alle leggi in sintonia con una dimensione culturale di forte evitamento dell'incertezza attraverso un bisogno di chiarezza e di regole. L'idea soggiacente è quella di intendere i cittadini come incompetenti e devono accettare di obbedire alle leggi in sintonia con un alto indice di distanza sociale. La legge come ideale significa in un certo modo un'adesione ad una comunità allargata dove la trasgressione delle regole porta a sentimenti di vergogna. La legge è pienamente in sintonia con la dimensione culturale con un orientamento temporale a breve termine perché la legge rappresenta una linea universale di quello che è bene o male nelle situazioni. Il concetto di legge per alcuni consente una sensazione di controllo della propria vita in linea con la dimensione di tipo " soddisfatti" in coesistenza a mio modo di vedere con la dimensione di tipo " vincolati" perché la libertà di parola come fatto non è di prima importanza.
Il concetto di uguaglianza associato al concetto di " giusto" va interpretato, a mio modo divedere, come un aderire ad una dimensione di debole evitamento dell'incertezza perché i cittadini sono percepiti come competenti. Inoltre ci sono delle linee universali di comportamento nelle situazioni in sintonia con la dimensione culturale con un orientamento temporale a breve termine. L'idea di " utopia" rappresenta una tendenza al benessere e allo star bene per il futuro e quindi è un debole evitamento dell'incertezza. Il concetto di "Utopia" può essere interpretato come mettere i compiti in primo luogo come avviene all'interno della dimensione di tipo " individualismo". L'utopia è un modo per aderire de facto ad un orientamento temporale a breve termine dove vige la stabilità delle persone come sempre uguale a se stessa e le tradizioni per ora rimangono non modificabile. Il termine di " utopia" può essere un'adesione ad una dimensione di tipo " vincolati" dove le cose non dipendono da me e la libertà di parole non è di prima necessità.
In alcuni studenti, il termine di uguaglianza fa emergere il concetto di "razza" da intendere in termini di dimensione culturale come un'adesione ad una società con alto indice di distanza sociale perché la gerarchia equivale ad una ineguaglianza esistenziale. In altre parole si può intendere la differenza come pericolosa. In questo concetto ritroviamo la dimensione di "collettivismo" perché gli altri sono percepiti come " out-group" e di conseguenza si mette in evidenza l'appartenenza ad un dato "in-group". Un'altra dimensione presente è quella di un orientamento temporale a breve termine perché le persone sono come sempre uguale a se stessa.
La prossima parola emersa sarà la "collaborazione" da intendere come una forte adesione alla dimensione di debole evitamento dell'incertezza perché si accetta di vivere con tranquillità e poco stress, con una tendenza al benessere personale e con una tolleranza verso le persone divergenti poiché la differenza è vista come curiosità. Per accettare questa dimensione occorre vivere a proprio agio con l'ambiguità e con il " non sapere" come andrà a finire. Inoltre i cittadini per aderire all'idea di collaborazione devono sentirsi competenti. La collaborazione comporta una dimensione di tipo " collettivismo" con il prevalere del mantenimento dell'armonia e con la presenza di un noi di tipo coscienzioso. Inoltre le relazioni sono più importanti dei compiti. La collaborazione presenta una dimensione culturale con un orientamento temporale a lungo termine perché una persona è capace di adattarsi alle circostanze in cui cercare di imparare dagli altri è una cosa buona. La collaborazione spinge nella direzione di ricordare le emozioni positive in sintonia con la dimensione di tipo " soddisfatti" mentre la dimensione di tipo " vincolati" è il tratto che vede come meno importante il ruolo della libertà di parola.
La parola parità viene legata al concetto di uguaglianza tra i generi nel contesto culturale italiano. Il concetto di " parita" colloca la donna e l'uomo nella misura di essere trattati alla pari nella società con un'adesione ad un basso indice di distanza sociale. La gerarchia tra le persone deve essere dei ruoli e non per motivi esistenziali come implica la differenza tra i generi. Deve prevalere una tolleranza verso la differenza di genere e quindi un'adesione ad un debole evitamento dell'incertezza. La dimensione di " individualismo" aumenta perché si deve parlare per sé come tratto positivo e le opinioni personali vengono ricercate. Il concetto di parità tende verso una società più femminile perché si ritrova poca differenza in termini sociali ed emozionali tra uomini e donne. Per ottenere la parità occorre un equilibrio tra la vita di famiglia e il lavoro. Inoltre implica un'adesione alla dimensione di orientamento temporale a lungo termine perché questo concetto troverà la sua possibile attuazione nel futuro. Infatti questo concetto implica la possibilità di modificare le tradizioni in funzione dei cambiamenti. La prossima parola associata al concetto di uguaglianza sarà uniformità, ossia un'adesione al mio modo di analizzare verso un basso indice di distanza sociale perché tutti vengono trattati alla pari e questo permette di aderire ad una dimensione di forte evitamento dell'incertezza poiché tale incertezza viene combattuta con il bisogno di chiarezza. L'idea di uniformità equivale al riconoscimento di linee universali da seguire nelle situazioni. Adesione alla dimensione di tipo " vincolati" perché la libertà di parola non è un elemento così importante. Il prossimo termine è la parola " sociale" intesa come uguaglianza sociale come obiettivo possibile all'interno di una società con una dimensione culturale con basso indice di distanza sociale perché le persone sono trattate alla pari e la gerarchia non è di tipo esistenziale. L'uguaglianza sociale è possibile dove c'è tolleranza verso la divergenza come tratto tipico del debole evitamento dell'incertezza. Il concetto di uguaglianza sociale rientra in una forma di collettivismo perché c'è un'idea di comunità allargata e quindi un " noi coscienzioso". Questo concetto serve per mantenere, a mio modo di vedere, una forma di armonia economica in una data società in adesione alla dimensione di tipo " femminilità" dove gli uomini e le donne devono sembrare modesti e ben intenzionati. L'uguaglianza sociale vede gli uomini e le donne come aventi la possibilità di piangere ma devono combattere nel loro quotidiano. Il concetto di uguaglianza sociale mette in rilievo un orientamento a lungo termine perché la vita della comunità è guidata da compiti condivisi. La dimensione culturale di tipo " soddisfatti" diventa presente con un maggiore senso di controllo della propria vita con più tempo libero e con la libertà di parola come dati più importanti.
Il prossimo termine menzionato nel corpus degli studenti del Liceo classico Dettori di Cagliari sono "i diritti". In questo esempio di " diritti" di uguaglianza si può leggere una forma di adesione ad una dimensione culturale dove ci sia un forte evitamento dell'incertezza con il bisogno di chiarezza presente nel concetto di diritto, con un bisogno emotivo di regole. In aggiunta appare una dimensione culturale di "individualismo" verso gli altri interlocutori considerati come individui e quindi c'è un io del tipo coscienzioso. I compiti sono più importanti delle relazioni perché i diritti sono in sintonia con la dimensione di tipo " femminilità" perché le differenze sono basse tra i generi. Il termine diritti mette in campo una maggiore presenza delle donne nella vita pubblica di una data comunità e abbiamo una maggiore stabilità delle persone perché si possono vedere come delle linee universali in quello che è bene o male nelle situazioni.
 I diritti consentono di avere una maggiore sensazione di controllo della propria vita e la libertà di parola sono fatti importanti.
Questo breve excursus all'interno del corpus di parole associate da parte di un gruppo di liceali costituisce un osservatorio privilegiato per capire il modo di rappresentare mentalmente alcune parole con forte valenza culturale all'interno della società italiana.

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