“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
1 – Puntata 3
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Come momento di approccio con la nuova classe, l'insegnante − dopo essersi presentato − propone ai corsisti di fare altrettanto con uno dei loro colleghi. Si formeranno così delle coppie i cui membri si presenteranno a vicenda, fornendo le proprie generalità (nome, età, attività, provenienza, e così via), aggiungendo − quando il livello linguistico lo permetta − degli elementi di informazione su di sé che desiderino condividere. Alla fine del lavoro delle coppie ciascun corsista presenta al resto della classe il collega con il quale ha parlato, il quale controlla che le informazioni così fornite siano corrette ed esaurienti ed eventualmente interviene per precisarle.
Lz1ac02
A seguito della visione della scenetta Al bar, ripetuta almeno due volte, l'insegnante invita la classe a riassumere lo svolgersi dei fatti. Ciascun corsista riferisce gli elementi di comprensione acquisiti, valutandone la congruenza e la relazione con quanto detto dagli altri. Sui punti critici che facilmente insorgono da questo confronto l'insegnante avvia dei momenti di approfondimento basati sull'ascolto selettivo dei passaggi della scenetta implicati.
Lz1ac03
A seguito della visione del collage di saluti televisivi presentato in trasmissione, l'insegnante distribuisce ai corsisti la scheda di lavoro sotto riportata, invitando a inscrivere nella colonna relativa le formule di saluto ascoltate adeguate a mattina, pomeriggio, sera, o utilizzabili in qualsiasi momento della giornata. Alla fine di questa prima fase, l'insegnante invita i corsisti, divisi in piccoli gruppi, ad aggiungere in ciascuna colonna le altre formule di saluto a loro note.
mattina
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pomeriggio
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sera
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qualsiasi momento
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Lz1ac04
L'insegnante invita i corsisti a muoversi in modo libero e rilassato nello spazio dell'aula opportunamente sgombrato, preparandosi a eseguire le consegne che di volta in volta verranno date, seguite da un segnale di avvio (ad es. un batter di mani). Ogni corsista dovrà fermarsi e interagire con il collega più vicino in quel momento, rispettando le consegne. Quando i corsisti saranno già da un po' in movimento, l'insegnante lancerà la prima istruzione (ad es.: salutatevi come vecchi amici), e darà il segnale convenuto.
Esaurito lo scambio di battute, i
corsisti riprenderanno il movimento, finché l'insegnante non lancerà
una nuova situazione. Una buona esecuzione richiede l'attivazione da
parte dei corsisti di tutte le componenti mimiche, prossemiche,
fonetiche e prosodiche pertinenti agli atti linguistici impegnati.
L'insegnante segue gli scambi di
battute e, alla fine dell'attività, può fissare le espressioni più
interessanti.
Ecco alcune situazioni:
- vecchi amici che non si vedono da molto tempo;
- persone che si conoscono ma hanno molta fretta;
- persone che si conoscono appena;
- colleghi di lavoro che si incontrano quotidianamente;
- un giovane e un anziano;
- vicini di casa non in buoni rapporti;
- amici tifosi di squadre avversarie il giorno dopo la partita.
Lz1ac05
L'insegnante invita i corsisti, disposti in circolo, a presentare alla classe una o più formule di saluto tipiche dei rispettivi Paesi, indicando anche le situazioni appropriate a ciascuna di esse, ed eventualmente illustrandone il significato letterale in italiano. La classe può intervenire richiedendo chiarimenti e precisazioni, mentre l'insegnante evidenzia ed emenda le espressioni comunicativamente inefficaci.
Lz1ac06
Ricostruzione di conversazione: i corsisti ricostruiscono esattamente, in base alle indicazioni dell’insegnante, la parte mancante di una breve conversazione tra due persone. Prima di iniziare, l'insegnante si accerta che le altre battute – ovvero il contesto del dialogo – siano state perfettamente comprese da tutti. Quando l'attività ha inizio, i corsisti esprimono ipotesi che l’insegnante – accertatosi, mediante la loro esatta ripetizione che tutti le abbiano chiare – convalida o meno (funziona/non funziona), secondo le modalità mostrate in trasmissione. Non costituisce elemento secondario il lavoro di elaborazione fonetica e prosodica delle frasi, da curare una volta che esse siano state “ricostruite” con precisione. Quando la conversazione è ricostruita interamente, se ne dovrebbe proporre la drammatizzazione.
Ecco il testo della conversazione di questa UD. In grassetto le frasi da ricostruire: (in grassetto le frasi ricostruite in trasmissione):
- Che fai in questo periodo?
- Niente di speciale…
- Ma hai un lavoro?
- Sì, do una mano a un amico.
- E oggi lo aiuti?
- Non so, devo sentirlo…
- Ma, semmai, finisci tardi?
- No, credo di no…
- Allora stasera andiamo al cinema!
“IO PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
1 – Puntata 3
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Lz1ac07
A seguito dell'attività Lz1ac01, l'insegnante scrive alla lavagna il nome, la data di nascita e la provenienza di ciascun corsista. Invita poi i corsisti a muoversi liberamente nell'aula, e chiede poi loro di formare una fila in ordine alfabetico. Quando la fila è correttamente disposta, fa di nuovo circolare i corsisti, invitandoli in tempi successivi a formare una nuova fila, stavolta in ordine di età, e infine dei gruppi per continente di provenienza.
Lz1ac08
L’insegnante invita i corsisti a identificare una frase in italiano di cui tutti capiscano il senso, e la trascrive alla lavagna. In seguito, chiede a ciascun corsista di esprimere il contenuto della frase nella sua lingua-madre. Il corsista enuncia la frase ai suoi colleghi, i quali si sforzano di ripeterla. L'attività è finalizzata a evidenziare da subito, come elemento di grande importanza, la ricchezza e la varietà del panorama linguistico offerto dalla classe.
Lz1ac09
L'insegnante invita ciascun corsista a scrivere su un foglietto il lavoro che fa o che vorrebbe fare. Raccoglie poi i foglietti e li redistribuisce a caso (avendo cura che non tornino a chi li ha scritti). Invita poi i corsisti a muoversi liberamente nella classe (senza portare con sé il foglietto), ponendo domande ai colleghi fino a individuare l'autore del biglietto ricevuto. Anche se lo stesso lavoro può essere stato segnalato da più corsisti, è sufficiente individuarne uno.
Lz1ac10
L'insegnante divide i corsisti in piccoli gruppi e scrive alla lavagna l'alfabeto italiano. Assegna a ciascun gruppo di corsisti quattro o cinque lettere dell'alfabeto e chiede loro di scrivere almeno due parole italiane, di cui il gruppo sia in grado di individuare il significato, che inizino con ciascuna delle lettere ricevute. Raccoglie infine alla lavagna le parole individuate.
Lz1ac11
A seguito dell'attività precedente (Lz1ac10) l'insegnante distribuisce a ciascun corsista la scheda di lavoro sotto riportata, chiedendo di classificare le parole scritte alla lavagna in: parole che uso; parole che capisco ma non uso; parole che non conosco. In seguito, invita i corsisti a circolare nella classe, cercando dei colleghi che − in base alla classificazione operata − risultino in grado di illustrare il significato dei termini sconosciuti. Alla fine dell'attività l'insegnante chiarisce gli eventuali dubbi residui.
parole che uso
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parole che capisco ma non uso
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parole che non conosco
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|
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Lz1ac12
L'insegnante propone ai corsisti di immaginare la situazione di un bar con tavoli. Li invita poi a sedersi − tutti a parte due − in piccoli gruppi in diversi punti dell'aula, parlando in libertà proprio come al bar. Ai "tavoli" i corsisti troveranno la lista sotto riportata, e dovranno dunque tra l'altro consultarsi e decidere che cosa ordinare. I due corsisti rimasti passeranno tra i tavoli raccogliendo le ordinazioni e, successivamente, portando il conto a ciascun tavolo, conto che dovrà essere verificato con esattezza dai "clienti". L'insegnante può sedersi di volta in volta a un "tavolo" diverso eventualmente stimolando la conversazione e dando − allo scopo di mantenere viva la motivazione − un piccolo sostegno ai corsisti in difficoltà.
Ecco la lista:
Bar Al Paradiso
Lista
Banco Tavolo
Caffè £. 1400 £. 2000
Caffè decaffeinato £. 1600 £. 2400
Caffè freddo £. 1800 £. 2800
Cappuccino £. 1700 £. 2600
The £. 1800 £. 2800
Cioccolato caldo £. 2500 £. 3600
Camomilla e infusi £. 1700 £. 2600
Bibite £. 2300 £. 3400
Birra £. 2700 £. 4000
Birra alla spina £. 3500 £. 5000
Aperitivo £. 2400 £. 3500
Cornetti £. 1400 £. 2200
Tramezzini £. 2000 £. 3000
Pizzette £. 2300 £. 3500
Panini £. 2500 £. 3800
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Lezione
2 – Puntata 4
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Lz2ac01
L’insegnante avverte i corsisti che sta per iniziare un'attività in cui è necessario utilizzare correttamente le forme c'è e ci sono. Dispone i corsisti in circolo, quindi avvia il gioco con una frase come "in questa città c'è… un viale". Invita quindi un corsista a ripetere quanto detto e ad aggiungere un secondo elemento ("in questa città c'è un viale e c'è… un giardino), e così via fino a quando i corsisti potranno ricordare tutti i passaggi, anche aiutati dalla mimica dei loro colleghi. Durante l'attività l'insegnante curerà che le espressioni c'è e ci sono risultino correttamente utilizzate.
Lz2ac02
L’insegnante divide la classe a coppie, e dà a ciascuna coppia − "pilota" e "passeggero" di una moto − una piccola mappa della città (disponibile tra i materiali), in due esemplari. Sulla mappa da dare al "passeggero" sono segnati tanto il punto di partenza che quello di arrivo del tragitto da fare, su quella del "pilota" solo il punto di partenza. Usando la mappa, il “passeggero” dà indicazioni al “pilota” (a destra, avanti, indietro, e così via) sul percorso da seguire. Il pilota risponde indicando di volta in volta quale strada, piazza, ponte, ecc., sta percorrendo in quel momento. L’insegnante offre sostegno a chi si trovi in difficoltà, e alla fine fissa le espressioni utilizzate per localizzare, con particolare attenzione a quelle non ancora condivise da tutti.
Lz2ac03
Dopo un primo ascolto della scenetta, l'insegnante, allo scopo di migliorarne la comprensione globale, richiama l'attenzione degli studenti verso alcuni punti nodali mediante i quesiti di tipo "vero/falso" sotto riportati. Dopo che i corsisti hanno individualmente elaborato le risposte, l'insegnante li invita a confrontare e controllare i risultati ottenuti, anche mediante nuovi ascolti. Infine verifica che non ci siano più punti controversi, e nel caso li riscontri procede a chiarirli attraverso ascolti analitici mirati.
Ecco i quesiti:
Klaudia
vuole trovare una casa vicino alla metropolitana V F
Klaudia
pensa che a Roma sia difficile trovare una casa da
comprare V F
Johann
ha trovato casa rivolgendosi a un'agenzia V F
Il
servizio dell'agenzia costa a chi trova casa quanto un mese di
affitto V F
Il
gesto che si vede alla fine della scenetta (le dita incrociate)
esprime
il
desiderio di trovare una casa a tutti i costi V F
Lz2ac04
Dettato-puzzle: individuato un punto della registrazione non sufficientemente chiaro ai corsisti, l’insegnante ne seleziona un passaggio di 30/40 parole (la lunghezza del brano può crescere in parallelo alle competenze della classe) e segna alla lavagna alcune di esse (la prima, l’ultima e altre all’interno del testo). Invita poi gli studenti a riempire gli spazi vuoti ascoltando ripetutamente il brano (almeno dieci volte); non è importante cogliere intere frasi, o completare in questa fase il testo. Dopo aver fatto riordinare e scrivere più chiaramente le parole captate, l’insegnante invita i corsisti a confrontarsi a coppie e mettere in comune quanto raccolto, attivando le proprie conoscenze linguistiche per elaborare le eventuali differenze e i dubbi insorti. Alla fine di tale consultazione, l’insegnante fa riascoltare il brano per alcune volte, e poi procede a incrociare il lavoro dei gruppi con le opportune rotazioni in senso orario e antiorario, sempre alternando consultazioni e ascolti. Infine, l’insegnante discute con la classe i problemi rimasti aperti, prendendo in considerazione le ipotesi proposte dagli studenti, evidenziandone le disfunzioni in rapporto alle regolarità della lingua italiana, e promuovendone l’integrazione ragionata, anche con l’ausilio di nuovi ascolti.
Ecco il testo del brano analizzato in trasmissione:
Klaudia: Certo che è
proprio difficile trovare una casa in affitto a Roma. È da un mese
che compro i giornali, leggo gli annunci, ma non trovo niente di
interessante: case senza finestre, umide, appartamenti al quinto
piano senza ascensore…
Johann: …seminterrati
bui, subaffitti, proprietari che vogliono affittare solamente a non
residenti… Lo so, lo so, ci sono passato anch'io prima di trovare
questa casa da prendere in affitto…
Ecco lo schema di
partenza dell'attività usato in trasmissione:
Klaudia: Certo che
trovo
Johann:
ci sono passato
in affitto…
Lz2ac05
L’insegnante invita ciascun corsista a produrre un breve monologo sul tema: “la casa che vorrei”. Gli altri corsisti possono intervenire con domande, richieste di chiarimenti e commenti.
Lz2ac06
Ricostruzione di conversazione: i corsisti ricostruiscono esattamente, in base alle indicazioni dell’insegnante, la parte mancante di una breve conversazione tra due persone. Prima di iniziare, l'insegnante si accerta che le altre battute – ovvero il contesto del dialogo – siano state perfettamente comprese da tutti. Quando l'attività ha inizio, i corsisti esprimono ipotesi che l’insegnante – accertatosi, mediante la loro esatta ripetizione che tutti le abbiano chiare – convalida o meno (funziona/non funziona), secondo le modalità mostrate in trasmissione. Non costituisce elemento secondario il lavoro di elaborazione fonetica e prosodica delle frasi, da curare una volta che esse siano state “ricostruite” con precisione. Quando la conversazione è ricostruita interamente, se ne dovrebbe proporre la drammatizzazione.
Ecco il testo della conversazione di questa UD. In grassetto le frasi da ricostruire:
PEDONE Mi scusi…
VIGILE Prego!
P. Dove sta Piazza Dante?
V. Ci va a piedi o in macchina?
P. A piedi…
V. Allora la seconda a sinistra.
P. Dove c’è il semaforo?
V. Proprio lì.
P. – Ma io vengo da quella parte!
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Lezione
2 – Puntata 4
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Lz2ac07
L’insegnante propone alla classe di redigere un biglietto secondo la seguente traccia: “Lasci la tua abitazione per una settimana a un tuo amico: scrivi un biglietto per elencare le cose che deve fare e le cose che non deve fare”. L’elenco può essere redatto utilizzando l’infinito o l’imperativo, a seconda del livello della classe. Alla fine del lavoro l’insegnante invita i corsisti a collaborare, in piccoli gruppi, a migliorare i propri testi. Alla fine, discute con la classe i dubbi e i problemi linguistici emersi.
Lz2ac08
L’insegnante divide la classe in
coppie di studenti, uno “agente immobiliare” e l’altro
“cliente” che intende vendere un appartamento, del quale riceve
l'apposita piantina (disponibile nei “materiali”), che userà per
descrivere all'altro l'immobile. Su questa base, gli studenti
collaborano a scrivere il cartello “Vendesi”. Durante
l’elaborazione l’insegnante può offrire, per alimentare la
motivazione, un piccolo sostegno alle coppie meno attive. Alla fine,
discute i dubbi e i problemi linguistici emersi.
Lz2ac09
Lz2ac10
A seguito dell'attività precedente (Lz2ac09), l’insegnante divide i corsisti in coppie (diverse da quelle che hanno cooperato all'annuncio), e fa scambiare all'interno della coppia gli annunci prodotti. Uno dei due "telefonerà" all'altro proponendogli una casa adeguata alle esigenze manifestate nell'annuncio, che via via saranno precisate nel corso della conversazione. Infine i due fisseranno un appuntamento per visitare l'appartamento, e poi si scambieranno i ruoli. Durante l’attività, l’insegnante − per alimentare la motivazione − può offrire sostegno ai corsisti in difficoltà. Alla fine, una o più coppie di corsisti drammatizzeranno di fronte alla classe la conversazione. L'insegnante può intervenire per emendare eventuali passaggi comunicativamente inefficaci e fissare le espressioni emerse come più interessanti e pertinenti.
Lz2ac11
L’insegnante propone ai corsisti la seguente attività individuale: “Cerchi una camera ammobiliata: hai letto un annuncio, telefoni, risponde la segreteria telefonica, lasci un messaggio”. Può essere utile, in questa attività, l'uso del registratore. La classe ascolta il “messaggio” di volta in volta prodotto, ed eventualmente registrato, controllandone l'efficacia comunicativa e fissando le espressioni emerse come più interessanti e pertinenti.
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Lezione
3 – Puntata 5
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Lz3ac01
A seguito della visione del filmato di repertorio sui saldi, l’insegnante distribuisce ai corsisti, divisi in piccoli gruppi, la scheda di lavoro sotto riportata, avvertendoli che nel filmato sono ricordate – come informazioni utili per i consumatori – alcune regole che disciplinano le vendite di fine stagione. In base a tali regole i commercianti sono obbligato a fare determinate cose e non sono obbligati a farne delle altre. I corsisti dovranno collaborare per inserire, anche in base ad ascolti ripetuti, nelle rispettive colonne le informazioni pertinenti. Infine, l’insegnante discute gli eventuali dubbi e problemi residui.
Ecco la scheda di lavoro:
I commercianti sono obbligati a…
|
I
commercianti non sono obbligati a…
|
|
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Lz3ac02
L’insegnante divide i corsisti in
squadre, e mostra a ciascuna squadra degli oggetti (o fotografie di
oggetti), invitando a indovinare il prezzo di ciascun ciascun
oggetto, o scegliendolo tra tre alternative scritte su dei
cartellini, o elaborando delle ipotesi rispetto alle quali
l’insegnante fornisce indicazioni (di meno, di più, troppo, poco,
ecc.) finché i corsisti non individuano il prezzo prefissato.
L’attività può essere svolta anche in Euro.
Lz3ac03
L’insegnante sceglie, in un punto del filmato apparso particolarmente problematico per la classe, alcune brevi frasi, e le scrive alla lavagna in disordine. Nello stesso tempo dà ai corsisti, divisi in piccoli gruppi, delle buste che contengono le parole della prima frase, ciascuna scritta su un pezzo di carta. I corsisti devono ricostruire un ordine plausibile della frase. Alla fine, l’insegnante contribuisce a risolvere gli eventuali problemi rimasti, e a chiarire i dubbi insorti. La procedura si ripete tante volte quante sono le frasi “tagliate”.
Ecco il testo delle frasi elaborate in trasmissione:
Commerciante: Le piacciono questi piccoli o vuole vedere quelli grandi?
Cliente: Vorrei vedere quelli con il pendente.
Lz3ac04
A seguito dell’attività comunicativa precedente (Lz3ac04), allo scopo di fissare e rendere automatico l’uso del verbo piacere con le forme pronominali l’insegnante distribuisce ai corsisti – divisi in gruppi di tre – dei cartellini con i pronomi personali soggetto e altri con nomi al singolare e al plurale. Uno dei corsisti mostra agli altri una carta pronome e una carta nome (es. tu / orecchini). I due colleghi dovranno a turno elaborare la frase corretta in base ai cartellini (es. ti piacciono gli orecchini), sotto il controllo dei colleghi. Quando l’operazione è stata compiuta un numero di volte sufficiente perché le risposte comincino a essere immediate, i corsisti si scambiano i ruoli. Alla fine del lavoro, l’insegnante verifica – utilizzando a sua volta i cartellini – che la struttura sia stata adeguatamente fissata.
Lz3ac05
L’insegnante invita i corsisti, a turno, a produrre un breve monologo vòlto alla descrizione di un oggetto o di un prodotto tipico del proprio Paese poco noto in Italia. Gli altri corsisti possono intervenire con domande e richieste di chiarimenti, mentre l’insegnante evidenzia ed emenda le espressioni comunicativamente inefficaci.
Lz3ac06
L’insegnante propone ai corsisti di redigere un testo secondo la seguente traccia: “Scrivi le più semplici istruzioni per l’uso del tuo telefonino o di un telefono pubblico, per un amico appena arrivato in Italia”. Alla fine del lavoro l’insegnante divide i corsisti in coppie e invita ciascuna coppia a collaborare per “migliorare” i testi prodotti. Alla fine, discute con la classe i dubbi e i problemi linguistici insorti.
Lz3ac07
L’insegnante presenta alla classe alcuni oggetti e invita a turno due corsisti ad assumere rispettivamente il ruolo del venditore e dell’acquirente e a svolgere una breve “contrattazione” inerente uno degli oggetti. Durante l’attività, l’insegnante offre sostegno ai corsisti in difficoltà e alla fine fissa le espressioni emerse come più interessanti e pertinenti.
“IO
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Lezione
3 – Puntata 5
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
L’insegnante forma delle coppie di corsisti e consegna loro la lista della spesa sotto riportata, invitandole a individuare per ciascun articolo un negozio (escluso il supermercato) nel quale possa essere acquistato. L’insegnante discute infine i dubbi e i problemi eventualmente rimasti.
Ecco la lista:
sale fino
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carote |
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2 etti formaggio |
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½ kg pesce fresco |
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2 scatole fiammiferi |
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un pollo |
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una busta di minestrone surgelato |
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spaghetti |
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8 panini |
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cipolle |
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1 kg mele |
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2 etti caffè |
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sale grosso |
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latte |
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Lz3ac09
L’insegnante scrive alla lavagna
delle serie numeriche che possono essere lette tanto come numeri di
telefono che come importi in lire italiane (ad esempio: 5342395;
87182566; 453521; 665399; 72955734…). Invita poi i corsisti a
leggerle alternativamente in una chiave e nell’altra, e a
intervenire con dei suggerimenti per i colleghi in eventuale
difficoltà. L’attività è anche reversibile è può essere svolta
sotto forma di dettato tra pari.
Lz3ac10
A seguito del breve monologo dell’attività comunicativa lz3ac05, l’insegnante invita i corsisti a coppie a preparare un semplice volantino pubblicitario per uno degli oggetti o dei prodotti descritti. Durante l’elaborazione, l’insegnante può offrire un certo sostegno alle coppie in eventuale difficoltà, ma sempre su loro precisa sollecitazione, e a partire da ipotesi da loro elaborate, onde evitare il rischio che si producano dei testi non radicati nell’interlingua degli apprendenti.
Lz3ac11
L’insegnante invita i corsisti a turno a leggere uno degli annunci, che si possono ascoltare in diversi contesti, della scheda sotto riportata; gli altri dovranno indicare quali di essi sono tipici di un supermercato, individuando anche i luoghi di rispettiva ambientazione di quelli che non lo sono.
- Sconto alla cassa su tutti i prodotti alimentari per i possessori della carta oro.
- Attenzione, informazione gratuita: il numero selezionato è inesistente.
- Attenzione: la bambina Layla Sham è attesa alla cassa dai genitori.
- Informiamo i gentili clienti che dalle ore 18.00 al reparto pescheria si pratica lo sconto speciale del 20% per un chilo di pesce fresco. Affrettatevi.
- Attenzione, volo AZ435 per Parigi imbarco immediato al cancello 23.
- Non sono in casa, lasciate un messaggio dopo il bip con il vostro nome e numero di telefono. Sarete richiamati. Grazie.
- Avviso per la gentile clientela: il magazzino chiude alle ore 20.00.
- Eurostar 432 da Bologna è in arrivo al binario 12.
Lz3ac12
L’insegnante i corsisti, divisi in coppie, ad assumere i ruoli di due familiari che vogliono scambiarsi dei regali e a descrivere a turno all’altro un capo di abbigliamento che si è visto e che si desidererebbe ricevere. Durante l’attività, l’insegnante può offrire sostegno ai corsisti in difficoltà e raccogliere alcune espressioni interessanti e pertinenti da fissare poi di fronte alla classe.
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
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Lezione
4 – Puntata 6
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
L’insegnante chiama uno dei corsisti
fuori dal gruppo, mentre gli altri si accordano sul mestiere del
quale “incoronarlo re” (il re dei cuochi, il re dei pizzaioli, il
re dei farmacisti, e così via). Rientrato nel gruppo, il futuro “re”
deve indovinare il mestiere che gli viene attribuito, attraverso la
descrizione anche mimica da parte dei colleghi, ciascuno dei quali
aggiunge un particolare. La descrizione deve mettere a fuoco aspetti
caratteristici e situazioni tipiche del mestiere (dove si svolge, in
che modo, con quali materiali, con quali strumenti, a chi serve, che
cosa produce, ecc.). L’insegnante offre sostegno a chi si trovi in
difficoltà e, alla fine, fissa le espressioni utili per
caratterizzare e descrivere un mestiere.
Lz4ac02
A seguito della visione del primo filmato della trasmissione, tratto dal telegiornale, assicuratosi che tutti i corsisti ne abbiano maturata un’adeguata visione globale, l’insegnante distribuisce ai corsisti, divisi in piccoli gruppi, la scheda di lavoro sotto riportata. Introduce ai corsisti l’attività spiegando loro che sulla scheda sono riportate delle ragioni che possono spiegare la carenza di manodopera in alcune aziende del Nord. Invita i corsisti, anche in base ad ascolti successivi, a individuare quali tra di esse sono espresse dagli intervistati e quali no. Se il livello della classe lo consente l’insegnante può infine avviare un dibattito su quali, a parere dei corsisti, siano le ragioni più plausibili.
Lz4ac03
Allo scopo di migliorare la comprensione della scenetta, l’insegnante propone ai corsisti, divisi in piccoli gruppi, la lettura di un riassunto nel quale sono stati inseriti alcuni dettagli non presenti nella scenetta, e li invita a individuare tali dettagli. Dopo l’attività di lettura e riflessione, ciascun gruppo segnala alla classe i dettagli a suo parere aggiunti. Potranno essere oggetto di discussione alcuni punti che nel riassunto sono riformulati attraverso l’uso di sinonimi (lavoro subordinato / lavoro dipendente; lavoro autonomo / lavoro in proprio). Su eventuali punti di disaccordo tra i gruppi si potrà procedere ad ascolti mirati.
Klaudia
cerca lavoro (riassunto)
Klaudia
è diplomata in informatica. Ha studiato in Albania, a Tirana, e
lavora a Roma part-time come baby-sitter nella famiglia di un
direttore di banca.
È
alla ricerca di un’occupazione migliore, perciò si rivolge a un
Centro di orientamento per chiedere informazioni e consigli. Presenta
il curriculum e dice di non aver potuto finire l’Università perché
è partita per l’Italia.
L’operatrice
del Centro le spiega che per sfruttare il diploma deve seguire un
corso di riqualificazione, perché sono passati tre anni dal
conseguimento. Le propone di frequentare, a partire dal 15 marzo, un
corso gratuito di sei mesi presso un centro di formazione.
Le
chiede, inoltre, se in futuro vuole svolgere un lavoro subordinato o
un lavoro autonomo. Klaudia finora ha svolto un lavoro dipendente, ma
è attratta dall’idea di un lavoro in proprio, anche se non ha
denaro da investire. Perciò è disposta a seguire un breve corso di
formazione al lavoro autonomo. Klaudia è fortunata: il corso si
tiene in via Turati, sotto casa sua. In un secondo momento è
previsto un corso individuale relativo al tipo di lavoro che pensa
di svolgere.
Lz4ac04
L’insegnante distribuisce ai corsisti
la lista di termini inerenti il mondo del lavoro sotto riportata.
Ciascun corsista dovrà individuare i termini di cui conosce il
significato, esplicitandolo al resto della classe. L’insegnante può
intervenire per chiarire, precisare, definire, fissare i termini
evidenziati e illustrare a sua volta il significato dei termini
sconosciuti ai corsisti.
Contratto
di lavoro, datore di lavoro, sindacato, lavoro autonomo, lavoro
subordinato, lavoro dipendente, lavoro a tempo determinato, lavoro a
tempo indeterminato, lavoro stagionale, lavoro interinale, lavoro
sommerso, lavoro nero, libretto di lavoro, codice fiscale.
Lz4ac05
Ricostruzione di conversazione: i corsisti ricostruiscono esattamente, in base alle indicazioni dell’insegnante, la parte mancante di una breve conversazione tra due persone. Prima di iniziare, l'insegnante si accerta che le altre battute – ovvero il contesto del dialogo – siano state perfettamente comprese da tutti. Quando l'attività ha inizio, i corsisti esprimono ipotesi che l’insegnante – accertatosi, mediante la loro esatta ripetizione che tutti le abbiano chiare – convalida o meno (funziona/non funziona), secondo le modalità mostrate in trasmissione. Non costituisce elemento secondario il lavoro di elaborazione fonetica e prosodica delle frasi, da curare una volta che esse siano state “ricostruite” con precisione. Quando la conversazione è ricostruita interamente, se ne dovrebbe proporre la drammatizzazione.
Ecco il testo della conversazione di questa UD. In grassetto le frasi da ricostruire:
- E che fai di solito, a parte il lavoro?
- Mi vedo con gli amici, gioco a ping pong…
- È il tuo gioco preferito?
- No, ma da un mio amico c’è un vecchio tavolaccio.
- E sei in gamba?
- Beh, io non tanto…
- E i tuoi amici?
- Eh, alcuni sono proprio bravini!
Lz4ac06
L’insegnante propone un’attività finalizzata a far esprimere i corsisti nella forma di un breve monologo su uno dei temi sotto elencati. La classe può intervenire per chiedere dettagli, chiarimenti, precisazioni. L’insegnante evidenzia ed emenda le espressioni comunicativamente inefficaci.
Ecco i temi:
Il lavoro che
vorrei …
Un lavoro interessante…Il lavoro più breve e il lavoro più lungo che ho fatto.
Lz4ac07
L’insegnante propone ai corsisti la seguente situazione: il settimanale cittadino di annunci economici ha avuto problemi con il computer e ha pubblicato alcuni annunci del tutto sbagliati. I corsisti, divisi in coppie, dovranno ricomporre gli annunci in modo che abbiano senso compiuto.
Alla fine dell’attività ciascuna coppia legge agli altri uno degli annunci che ha ricomposto. La classe discuterà e chiarirà con l’aiuto dell’insegnante gli eventuali dubbi emersi nel corso dell’attività.
Supermercato
cerca muratore come addetto al bancone surgelati.
Pizzeria
del centro offre stipendio interessante a collaboratrice domestica.
Cantante
rock esperto in antipasti e insalate cercasi per raffinato
ristorante.
Cercasi
pizzaiolo esperto e creativo per famiglia numerosa.
Per
spettacoli musicali dal vivo Telelux cerca cuoco.
Giardiniere
esperto in piante tropicali offresi per piccoli lavori di restauro.
Impresa
di costruzioni cerca commesso esperto in refrigerazione.
Falegname
rifinito offresi per manutenzione parchi condominiali.
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
4 – Puntata 6
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Lz4ac08
L’insegnante propone ai corsisti,
divisi in coppie, di redigere un annuncio di ricerca di lavoro da
pubblicare sul giornale, indicando gli elementi utili a far capire
quale o quali sono i lavori desiderati, quali le condizioni
accettabili e quali le esperienze acquisite. I corsisti scrivono
aiutandosi vicendevolmente con il collega. Durante la stesura degli
annunci l’insegnante offre sostegno ai corsisti in difficoltà;
infine fissa le espressioni più interessanti e pertinenti.
Lz4ac09
L’insegnante distribuisce ai
corsisti il bando e le due domande di lavoro ad esso relative, di
seguito riportate. Invita poi i corsisti, divisi in coppie, a
individuare le ragioni per cui le domande – in base a quanto
previsto nel bando – non possono essere accolte. La classe infine
discute le soluzioni elaborate dai gruppi.
Ecco i testi:
Bando
Il
Comune di Pontederba assume a tempo indeterminato 3 giardinieri e 2
cuochi per la mensa scolastica. Le domande, complete di tutti i dati
personali, devono arrivare entro il 31 gennaio 2000 all’Ufficio
Personale del Comune, via dei Platani, 00123 Pontederba.
All’Ufficio Personale del Comune
Via dei
Platani
00123
Pontederba
Io
sottoscritto Marcelli Franco, nato a Pontederba il 17–12–1972,
residente a Roma, sono disponibile per il lavoro di giardiniere a
tempo indeterminato. Ho una buona esperienza perché da 8 anni faccio
il giardiniere part–time in un parco comunale di Roma. Resto in
attesa di una vostra gentile chiamata.
Roma, 20
gennaio 2000
Franco Marcelli
All’Ufficio
Personale del Comune
Via dei
Platani
00123
Pontederba
Io
sottoscritto Rossini Paolo, nato a Pisa il 25–07–1975, residente
a Pisa, in via dei Banchi 125, tel.0337– 6754339, chiedo di essere
assunto come cuoco per la mensa scolastica.
Sono in
possesso del diploma conseguito presso l’Istituto Alberghiero di
Montecatini nel 1994 con la votazione di 58/60. Dal 1995 sono addetto
alla mensa della ditta Boschi di Lucca come aiuto cuoco.
Pisa, 12 febbraio 2000
Paolo Rossini
L’insegnante illustra ai corsisti le situazioni sotto elencate, nelle quali alcune persone hanno dei problemi da risolvere. Distribuisce poi la scheda di lavoro con piccoli annunci invitandoli a leggerla e a individuare quale degli annunci è adeguato a ciascuna situazione problematica. Verifica infine con la classe la correttezza delle corrispondenze.
Ecco le situazioni.
Mercedes vuole fare conversazione in italiano.
Yan vuole cambiare il colore delle pareti della sua stanza.
Pablo e Camilo cercano un alloggio.
Mustafà ha deciso di trasferirsi a Milano e vuole regalare il suo frigorifero ad Alì che abita lontano.
Pittore edile rifinito
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Studente universitario Impartisce lezioni di italiano. Disponibile tutti i pomeriggi
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in zona a studenti universitari.
Rivolgersi al portiere del n° 25
|
Lz4ac11
L’insegnante distribuisce la scheda
“Lavoro” di seguito riportata, e invita gli studenti a leggerla.
In seguito distribuisce il test vero/falso ad essa riferito, e invita
i corsisti a rispondere in coppia alle domande. La classe infine
confronta le risposte e discute eventuali punti problematici.
Lavoro
I
cittadini stranieri possono entrare in Italia per motivi di lavoro se
hanno un visto per
- lavoro subordinato
- lavoro autonomo
- ricerca di lavoro
Dopo
aver ottenuto il permesso di soggiorno, il cittadino straniero può
anche cambiare tipo di lavoro.
Quando
rinnova il permesso di soggiorno deve informare la Questura di questo
cambiamento.
Lo Stato
italiano garantisce a tutti i stranieri e alle loro famiglie parità
di trattamento e uguaglianza dei diritti con i lavoratori italiani.
- Un cittadino straniero può ottenere il visto per l’Italia
per svolgere un lavoro dipendente
V F
- Un cittadino straniero che è entrato in Italia per fare
l’operaio in fabbrica può, in un secondo momento, aprire un
negozio.
V F
- Un cittadino straniero che ha cambiato lavoro non può
rinnovare il permesso di soggiorno
V F
- Quando cambia lavoro, il cittadino straniero deve informare
immediatamente la Questura
V F
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
5 – Puntata 7
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Lz5ac01
|
L’insegnante dispone in coppie i
corsisti, seduti uno di fronte all’altro, e dà a ciascuno di loro
la piantina di un pubblico ufficio (disponibile tra i materiali). Uno
dei corsisti riceve la consegna di guidare l’altro in punti
prestabiliti, dando le indicazioni opportune (sali le scale, prendi
l’ascensore, la terza porta a destra, e così via). L’insegnante
può offrire un sostegno ai corsisti in difficoltà, e intervenire
per discutere ed emendare le espressioni comunicativamente
inefficaci. Infine, fissa le formule utilizzate più interessanti e
pertinenti.
Lz5ac02
|
Come ultima fase del lavoro sulla
scenetta, l’insegnante distribuisce ai corsisti un modulo
burocratico relativo alla pratica del ricongiungimento familiare (tra
i materiali sono disponibili due moduli, di diversa difficoltà), e
li invita a compilarlo, anche aiutandosi vicendevolmente. Alla fine
interviene per discutere i problemi insorti.
Lz5ac03
|
Ecco il “soggetto”:
Ru
Shu incontra Ban, una sua ex-collega del corso di italiano. Si
salutano affettuosamente. Ru Shu sta andando al Centro Territoriale
dove hanno studiato insieme. Ban le chiede che cosa va a fare, e Ru
Shu spiega che ha bisogno di una copia del suo attestato. Ban
consiglia a Ru Shu di andare la mattina dopo, perché la segreteria
non è sempre aperta. Se Ru Shu va la mattina dopo, Ban può
accompagnarla, così insieme possono salutare Liliana, la loro
insegnante di italiano. Ban ringrazia ma il giorno dopo è occupata.
Si salutano e dicono che devono vedersi più spesso.
Lz5ac04
|
L'insegnante, allo scopo di fissare e rendere automatico l’uso dei pronomi diretti e delle forme del presente indicativo del verbo potere, distribuisce ai corsisti – divisi in gruppi di tre – dei cartellini con i pronomi personali soggetto e altri con nomi maschili e femminili, al singolare e al plurale. A partire da una frase (quella elaborata in trasmissione è: non lo puoi ritirare), uno dei corsisti mostra agli altri una carta pronome e una carta nome (es. voi/certificati; lei/scheda). I due colleghi dovranno a turno elaborare la frase corretta in base ai cartellini (es. non li potete ritirare; non la può ritirare), sotto il controllo dei colleghi. Quando l’operazione è stata compiuta un numero di volte sufficiente perché le risposte comincino a essere immediate, i corsisti si scambiano i ruoli. Alla fine del lavoro, l’insegnante verifica – utilizzando a sua volta i cartellini – che la struttura sia stata adeguatamente fissata.
Lz5ac05
|
L’insegnante presenta ai corsisti la
scheda di lavoro sotto riportata, che presenta una serie di
polirematiche (marca da bollo, macchina da scrivere, ferro da stiro,
biglietto da visita, camera da pranzo, colpo d’occhio, colpo di
fulmine, medico di famiglia) in disordine. I corsisti, collaborando,
dovranno ricomporre le espressioni corrette.
marca
di famiglia
macchina
da pranzo
ferro
d’occhio
biglietto
di fulmine
camera
da bollo
colpo
da visita
colpo
da stiro
medico
da scrivere
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
5 – Puntata 7
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Lz5ac06
|
L’insegnante invita i corsisti –
possibilmente dandone esempio – a produrre dei brevi monologhi sul
tema: “La mia avventura più strana con la burocrazia”.
Lz5ac07
|
L’insegnante consegna ai corsisti una
lista doppia: da una parte, una serie di pratiche burocratiche,
dall’altra un elenco di uffici. I corsisti, in piccoli gruppi,
dovranno porre correttamente in connessione le pratiche ai relativi
uffici.
Ecco un possibile elenco:
Tessera sanitaria Questura
Allaccio corrente elettrica Comune o Circoscrizione
Cambio residenza Italgas
Carta d’identità Banca
Certificati sanitari Ispettorato del lavoro
Allaccio del gas Asl
Libretto di risparmio Enel
Libretto di lavoro Ufficio postale
Rinnovo del permesso di soggiorno
Lz5ac08
|
L’insegnante distribuisce ai corsisti
il testo “Carta di identità”, sotto riportato, e li invita a
leggerlo individualmente nella sua globalità, arrivando alla fine
(anche saltando parti eventualmente non comprensibili) in un tempo
massimo prefissato, ad esempio 6 minuti. Dopo tale lettura,
l’insegnante avvia una consultazione tra i corsisti divisi in
gruppi di due o tre. I gruppi lavorano allo scopo di migliorare la
comprensione del testo, discutendo i dubbi e mettendo in comune le
risorse. Finita la consultazione, si passa a una nuova lettura.
Letture (sempre con tempi prefissati) e consultazioni possono essere
alternate, operando le opportune rotazioni tra i gruppi, fino a
quando il lavoro resta vitale e produttivo. L’insegnante può
offrire un moderato sostegno al lavoro dei gruppi – in particolare
a quelli che mostrino delle difficoltà – e tornare alla fine sui
punti più interessanti emersi.
Carta d’identità
La carta di identità è un documento di riconoscimento personale
e vale cinque anni. Per richiederla occorre avere quindici anni di
età. È valida sul territorio nazionale e anche per i paesi che
hanno aderito al trattato di Schengen (Francia, Spagna, Portogallo,
Lussemburgo, Belgio, Olanda, Germania, Austria). La carta di identità
valida per l’espatrio permette di entrare negli altri paesi
dell’Unione Europea (Danimarca, Finlandia, Grecia, Irlanda, Regno
Unito, Svezia) e inoltre anche nei seguenti Paesi: Cipro, Croazia,
Islanda, Liechtenstein, Macedonia, Malta, Monaco, Norvegia, Slovenia,
Svizzera e, solo per i viaggi turistici organizzati, anche Marocco,
Tunisia, Turchia.
Attenzione: gli accordi internazionali tra l’Italia e i Paesi
che non fanno parte dell’Unione Europea possono variare durante
l’anno. È opportuno informarsi presso le Ambasciate prima di
partire.
Per tutti i tipi di carta d’identità sono necessari:
- tre fotografie formato tessera frontali, uguali e recenti, a capo scoperto o con i tratti del viso ben visibili; non sono ammesse quelle in uniforme;
- modulo per la richiesta da £.10.500, da acquistare alla cassa circoscrizionale;
- documento di riconoscimento valido o la stessa carta d’identità scaduta da meno di sei mesi, oppure due testimoni cittadini italiani o stranieri residenti con documento di riconoscimento valido. Se i testimoni sono cittadini extracomunitari, devono essere residenti e presentare il passaporto e il permesso di soggiorno.
Lz5ac09
|
A seguito − ma non immediato −
dell’attività comunicativa precedente (Lz5ac07), l’insegnante
distribuisce ai corsisti uno dei seguenti brani bucati (parti del
testo della precedente lettura globale), o – se il livello della
classe lo consente – ambedue, chiedendo loro di risistemare nella
posizione corretta le parole prelevate e poste in calce. Dopo la fase
individuale, i corsisti a piccoli gruppi confrontano e discutono le
soluzioni ipotizzate. Infine, analizzano con l’insegnante i
problemi insorti.
(Carta d’identità)
La
carta di identità è un documento di riconoscimento personale e vale
cinque anni. ___________ richiederla occorre avere quindici
anni di __________. È valida sul territorio nazionale e __________
per i paesi che hanno aderito al __________di Schengen (Francia,
Spagna, Portogallo, Lussemburgo, Belgio, Olanda, Germania, Austria).
La carta di identità __________ per l’espatrio permette di entrare
___________ altri paesi dell’Unione Europea (Danimarca, Finlandia,
Grecia, Irlanda, Regno Unito, Svezia) e __________ anche nei seguenti
Paesi: Cipro, Croazia, Islanda, Liechtenstein, Macedonia, Malta,
Monaco, Norvegia, Slovenia, Svizzera e, solo per i __________
turistici organizzati, anche Marocco, Tunisia, Turchia.
Attenzione:
gli __________ internazionali tra l’Italia e i __________ che non
fanno parte dell’Unione __________ possono variare durante l’anno.
È opportuno informarsi presso le Ambasciate prima di partire.
Paesi
trattato Europea anche Per valida negli
età viaggi accordi inoltre
(Carta d’identità)
Per tutti i tipi di carta d’identità sono necessari:
- tre fotografie formato __________ frontali, uguali e recenti, a capo __________ o con i tratti del viso __________ visibili; non sono ammesse quelle in __________;
- modulo per la richiesta da lire___________ , da acquistare alla cassa circoscrizionale;
- documento __________ riconoscimento valido o la stessa carta __________identità scaduta da meno di sei __________, oppure due testimoni cittadini italiani o __________ residenti con documento di riconoscimento valido. __________i testimoni sono cittadini extracomunitari, __________ essere residenti e presentare il passaporto e il permesso di soggiorno.
mesi scoperto stranieri uniforme d’ 10500
devono Se di ben tessera
Lz5ac10
|
L’insegnante distribuisce ai
corsisti, divisi in piccoli gruppi, la scheda di lavoro sotto
riportata, e invita ad abbinare alle risposte − formulate in un
linguaggio burocratico o comunque contorto − le relative domande.
Infine, sollecita i corsisti a riformulare le risposte nel
linguaggio quotidiano, e se necessario interviene a integrare o
suggerire una parafrasi (in calce ne viene indicata una per ciascuna
risposta) che ne renda esplicito il senso.
- …………………………………………………………………………………………………….
- Lei ha diritto all’autocertificazione, ma limitatamente ai dati e ai fatti verificabili presso fonti italiane, sia amministrazioni pubbliche che soggetti privati.
- …………………………………………………………………………………………………….
- In quanto iscritto alle liste di collocamento, Lei ha a suo tempo ottemperato all’obbligo di iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale, in tal modo acquisendo uguaglianza di diritti e parità di trattamento medico con i cittadini italiani.
- …………………………………………………………………………………………………….
- Il titolo di viaggio non risulta obliterato.
- ……………………………………………………………………………………………………..
- Ne ha diritto, previo accertamento delle sue competenze linguistiche e il riconoscimento legale del titolo di studio che ha conseguito nel suo paese.
- …………………………………………………………………………………………………….
- Deve rivolgersi al personale di bordo prima della partenza, per ottenere la regolarizzazione pagando in più soltanto il diritto di esazione in treno. In caso contrario è passibile di sanzioni.
Domande:
Sono egiziano, in regola con il permesso di soggiorno. Posso
iscrivermi all’Università?
Non sono cittadino italiano. Posso fare l’autocertificazione?
Non ho fatto in tempo a fare il biglietto. Posso partire lo stesso
o mi fanno la multa?
Perché mi fa la multa?
In questo momento sono disoccupato. Ho diritto all’assistenza
ospedaliera?
Possibili parafrasi delle risposte:
- Sì, se è possibile controllare in Italia i dati che servono.
- Certamente, perché è iscritto alle liste di collocamento e al Servizio Sanitario Nazionale.
- Il biglietto non è timbrato.
- Sì, se supera un esame di lingua italiana e il suo titolo di studio è valido anche in Italia.
- Si, ma appena sale sul treno deve cercare il controllore per fare subito il biglietto. Costa un po’ di più, ma non c'è nessuna multa.
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
6 – Puntata 8
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Lz6ac01
|
L’insegnante divide i corsisti in gruppi di tre e invita ciascun gruppo a dibattere partendo dalla seguente situazione: “Immaginate di abitare nello stesso appartamento. Avete a disposizione una certa cifra, ma non siete d’accordo su come spenderla: uno di voi vorrebbe acquistare un computer, un altro preferisce un televisore, il terzo desidera invece uno stereo. Ciascuno dovrà cercare di convincere l’altro, spiegando le ragioni della sua scelta e le possibilità che essa offre (“se compriamo il computer e impariamo a usarlo, possiamo trovare un lavoro migliore”; “se abbiamo lo stereo possiamo ascoltare CD dei cantanti del nostro paese”, ecc.)”. Alla fine, la classe vota a maggioranza su che cosa acquistare, ovvero su chi è apparso più convincente.
Lz6ac02
|
L’insegnante divide la classe in piccoli gruppi e invita ciascun gruppo a individuare un personaggio conosciuto e ritenuto interessante da tutti i membri del gruppo, immaginando di avere l'occasione di intervistarlo.
Ciascuno dei corsisti formulerà per iscritto almeno 2 domande. Il tema e le domande dovranno essere pertinenti alle caratteristiche personali e professionali dell’intervistato. Alla fine della stesura individuale, i corsisti lavoreranno in gruppo a confrontare le domande, migliorarne la formulazione ed eventualmente eliminare quelle ripetute o non pertinenti. Durante l’elaborazione e la revisione, l’insegnante offre il suo sostegno ai corsisti che ne facciano richiesta.
Se l'insegnante intende proporre anche l'attività comunicativa lz6ac05 (collegata alla presente) dovrà richiedere ai corsisti di non rivelare alla classe per tutto il corso dell'attività il nome del personaggio prescelto.
Lz6ac03
|
Ricostruzione di conversazione: i corsisti ricostruiscono esattamente in base alle indicazioni dell’insegnante una breve conversazione tra due persone. I corsisti esprimono ipotesi che l’insegnante – accertatosi, mediante la loro esatta ripetizione che tutti le abbiano chiare – convalida o meno (funziona/non funziona), secondo le modalità mostrate in trasmissione. Non costituisce elemento secondario il lavoro di elaborazione fonetica e prosodica delle frasi, da curare una volta che esse siano state “ricostruite” con precisione. Quando la conversazione è ricostruita interamente, se ne dovrebbe proporre la drammatizzazione.
Ecco il testo della conversazione di questa UD:
– Ciao ! Sei arrivata…
– Eh, sì, scusa, ho fatto un po’ tardi…
– Che ti è successo ?
– No, niente… ti ho detto che seguo un corso di computer ?
– Ah, sì ! E ci sei andata oggi ?
– No, ma ho studiato con un amico…
– È molto difficile ?
– No, anzi, è divertente.
Lz6ac04
|
L’insegnante distribuisce a ciascun corsista un cartello con uno spezzone delle frasi che costituiscono le sequenze di un breve testo. Le frasi sono state spezzate tra l’ausiliare e il participio passato. Muovendosi nell’aula i corsisti dovranno ricomporre le frasi e, alla fine, disporsi in modo da ricostruire l’ordine dell’intero testo.
Questo il “testo spezzato” presentato in trasmissione:
Quando sono
arrivata in Italia,
subito ho
conosciuto il mio amico Giovanni.
Mi ricordo che l’ho
incontrato sul treno.
Giovanni ha
cominciato a parlarmi
e siamo
andati immediatamente d’accordo.
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
6 – Puntata 8
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Lz6ac05
|
A seguito dell'attività comunicativa Lz6ac02, l'insegnante invita ciascun gruppo − a turno − a leggere alla classe le domande formulate per l'intervista. In base agli indizi impliciti nelle domande, la classe anche confrontando e discutendo le varie ipotesi, cerca di indovinare l'identità dei personaggi da intervistare.
Lz6ac06
|
A seguito dell'attività comunicativa precedente (Lz6ac05), l'insegnante chiede chi tra i corsisti pensi di conoscere a fondo uno dei personaggi proposti per le interviste. Ai corsisti così identificati viene proposto di assumere l'identità del personaggio conosciuto, e di rispondere al suo posto alle domande poste dai colleghi che le hanno formulate, nelle vesti di giornalisti televisivi, i quali possono anche aggiungere liberamente nuove domande se la conversazione le richiama. I corsisti di volta in volta non impegnati direttamente, formeranno il "pubblico" di questo piccolo talk show, con il compito specifico di osservare l'interazione per discutere in seguito se le risposte sono pertinenti alle domande e coerenti con il profilo del personaggio.
Sarà opportuno adattare, per quanto possibile, lo spazio dell'aula alle caratteristiche della situazione.
Lz6ac07
|
L’insegnante propone un’attività finalizzata a far esprimere i corsisti nella forma di un breve monologo. A turno, ciascun corsista è invitato a parlare sul tema: “L’ultima volta che…”, nelle chiavi che l’insegnante ritiene più stimolanti (ad esempio: “L’ultima volta che mi sono divertito moltissimo”, " L’ultima volta che mi sono emozionato”, “ L’ultima volta che ho conosciuto una persona veramente interessante”, e così via). Il tema del monologo fornisce una buona occasione per utilizzare il passato prossimo.
Lz6ac08
|
L’insegnante sottopone ai corsisti il testo sotto riportato. Dopo essersi assicurato che tutti lo abbiano compreso analiticamente, l’insegnante invita i corsisti, divisi in coppie, a riscrivere il testo al passato: “Ieri Gianfranco è uscito…”. Infine discute con la classe eventuali dubbi e problemi linguistici.
Gianfranco
esce di casa per andare dal medico, compra un biglietto e prende
l’autobus. Sull’autobus incontra la sua amica Getenesh, e
decidono di prendere un caffè insieme. Al bar parlano a lungo, e
Getenesh racconta a Gianfranco le sue ultime vacanze a casa. Dopo
mezz’ora, Gianfranco guarda l’orologio e dice di dover andare
via. Allora Getenesh lo saluta e gli chiede di telefonarle presto.
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
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Lezione
7 – Puntata 9
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Lz7ac01
|
L’insegnante invita i corsisti a immaginare la situazione di una vendita all’asta di uno o più oggetti scelti in precedenza. Uno dei corsisti assumerà il ruolo di “banditore” e dovrà valutare le offerte espresse dagli altri corsisti in differenti monete (lire, euro, dollari, nonché quelle dei Paesi di provenienza dei corsisti), del cui valore tutti dovranno essere adeguatamente resi edotti. Il banditore dovrà decidere quale delle offerte fattegli è più conveniente. La classe valuterà se la decisione è stata oculata. I corsisti si alternano nel ruolo del banditore fino al quando l’attività appare vitale e produttiva.
Lz7ac02
|
Dettato-puzzle: individuato un punto della registrazione non sufficientemente chiaro ai corsisti, l’insegnante ne seleziona un passaggio di 30/40 parole (la lunghezza del brano può crescere in parallelo alle competenze della classe) e segna alla lavagna alcune di esse (la prima, l’ultima e altre all’interno del testo). Invita poi gli studenti a riempire gli spazi vuoti ascoltando ripetutamente il brano (almeno dieci volte); non è importante cogliere intere frasi, o completare in questa fase il testo. Dopo aver fatto riordinare e scrivere più chiaramente le parole captate, l’insegnante invita i corsisti a confrontarsi a coppie e a mettere in comune quanto raccolto, attivando le proprie conoscenze linguistiche per elaborare le eventuali differenze e i dubbi insorti. Alla fine di tale consultazione, l’insegnante fa riascoltare il brano per alcune volte, e poi procede a incrociare il lavoro dei gruppi con le opportune rotazioni in senso orario e antiorario, sempre alternando consultazioni e ascolti. Infine, l’insegnante discute con la classe i problemi rimasti aperti, prendendo in considerazione le ipotesi proposte dagli studenti, evidenziandone le disfunzioni in rapporto alle regolarità della lingua italiana, e promuovendone l’integrazione ragionata, anche con l’ausilio di nuovi ascolti.
Ecco le due battute elaborate in trasmissione:
Adolphe: Scusi, vorrei avere qualche informazione su come aprire il libretto postale.
Impiegata:
Guardi, è molto semplice. Dobbiamo riempire questo modulo con il
suo, nome, cognome, codice fiscale. Mi dovrà presentare un suo
documento.
Lz7ac03
|
L’insegnante distribuisce ai corsisti il biglietto sotto riportato e li invita a leggerlo e a formulare eventuali domande di chiarimento. Dopo la lettura individuale e gli eventuali chiarimenti, i corsisti, lavorando in coppie, trasformeranno il registro linguistico del biglietto per adeguarlo a un destinatario diverso, ad esempio: al medico di famiglia, a un datore di lavoro, a una ditta e così via.
Completata la rielaborazione, i corsisti leggono i testi alla classe, che li discute. L’insegnante può intervenire per risolvere o suscitare dubbi, e alla fine fissa le formule di apertura e di chiusura delle lettere a diverso livello di formalità e le trasformazioni intervenute rispetto al testo iniziale.
Milano, 20 febbraio 2001
Caro
Luigi, mi dispiace molto ma lunedì non posso incontrarmi con te,
perché devo partire subito per il mio Paese. Ti chiamo quando torno,
tra circa due settimane, per un nuovo appuntamento. Se vuoi, posso
spedire subito per Postacelere al tuo indirizzo i documenti che mi
hai chiesto.
Un abbraccio
Kamal
Lz7ac04
|
L'insegnante, allo scopo di fissare e rendere automatico l’uso dei possessivi, distribuisce ai corsisti – divisi in gruppi di tre – dei cartellini con i pronomi personali soggetto e altri con nomi maschili e femminili, al singolare e al plurale. A partire da una frase (quella elaborata in trasmissione è: ecco il mio libro), uno dei corsisti mostra agli altri una carta pronome e una carta nome (es. lei/libri). I due colleghi dovranno a turno elaborare la frase corretta in base ai cartellini (es. ecco i suoi libri), sotto il controllo dei colleghi. Quando l’operazione è stata compiuta un numero di volte sufficiente perché le risposte comincino a essere immediate, i corsisti si scambiano i ruoli. Alla fine del lavoro, l’insegnante verifica – utilizzando a sua volta i cartellini – che la struttura sia stata adeguatamente fissata.
Lz7ac05
|
L’insegnante mostra ai corsisti divisi in coppie il disegno schematico di un piccolo incidente stradale e li invita a immaginare di esserne stati protagonisti. Le coppie dovranno concordare una descrizione adeguata dei fatti e riprodurla sul modulo di constatazione amichevole di sinistro. L’attività può costituire una buona occasione di utilizzare, quando opportuno, l’imperfetto indicativo. L’insegnante può intervenire per sostenere le coppie in difficoltà e per sollecitare l’individuazione e l’esplicitazione di dettagli significativi.
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
7 – Puntata 9
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Lz7ac06
|
L’insegnante distribuisce ai corsisti il “telegramma”, sotto riportato, inviato a un familiare. Accertatosi che tutti ne abbiano compreso analiticamente il testo, invita i corsisti, divisi in piccoli gruppi, a scrivere una breve lettera in cui siano presenti e sviluppate le informazioni e le raccomandazioni contenute nel telegramma. Discuti infine i dubbi e i problemi linguistici eventualmente insorti.
Costretti
rinviare partenza problemi lavoro stop Possibile arrivo mercoledì
stop Pregoti informare Giovanni et provvedere albergo stop Luciana
influenzata altri tutti bene stop Abbracci Luca
Lz7ac07
|
L’insegnante distribuisce ai corsisti dei moduli postali di vaglia nazionale e/o internazionale, o dei moduli di conto corrente postale, invitandoli – a coppie – a riempirli adeguatamente. L’insegnante offre sostegno ai corsisti in difficoltà e cura che le operazioni compiute siano efficaci.
Lz7ac08
|
L’insegnante invita i corsisti disposti in cerchio a pensare a una o più abitudini di quando avevano circa 15 anni, e a produrre su questo tema un breve monologo, con uso prevalente dell’indicativo imperfetto.
“IO PARLO
ITALIANO”
Corso
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Lezione
8 – Puntata 10
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Lz8ac01
|
Sulla base della visione del filmato tratto dallo Speciale TG1, l’insegnante invita i corsisti a produrre dei brevi monologhi ricordando il loro piatto preferito, del quale forniranno una descrizione visiva e indicheranno le sensazioni, emozioni e suggestioni ad esso associate.
Lz8ac02
|
L’insegnante propone alla classe un’attività a catena: il primo corsista completerà la formula “Scusate il ritardo ma…” indicando un contrattempo, con l’uso prevalente di imperfetto e passato prossimo; il secondo corsista ripeterà quanto detto dal primo, e aggiungerà un secondo contrattempo, e così via fino a quando i corsisti – disposti in circolo – potranno ricordare tutti i passaggi, anche aiutati dalla mimica dei loro colleghi.
Lz8ac03
|
L’insegnante – dopo un numero sufficiente di visioni della scenetta – divide i corsisti in coppie e distribuisce a ciascuna coppia una delle sette frasi del riassunto sotto riportato. Invita poi i corsisti a muoversi nella classe, cercando di ricostruire il corretto ordine di successione delle frasi, e a disporsi in circolo in base alla sequenza delle frasi. Controlla insieme ai corsisti che la disposizione raggiunta sia corretta, eventualmente riproponendo la visione del filmato. È possibile realizzare la medesima attività anche dando a coppie di corsisti tutte le frasi del riassunto disordinate su un foglio.
Ecco il riassunto:
Roberto
e Silvia sono a pranzo a casa di Simona.
Mentre
aspettano Emilio, parlano del nuovo lavoro di Simona e del corso di
pittura di Silvia.
Emilio
arriva molto in ritardo, quando ormai sono al dolce.
Saluta,
si presenta a Silvia, si scusa per il ritardo e mette sul tavolo una
bottiglia di liquore fatto in casa.
Simona
gli offre una fetta di dolce e gli chiede le ragioni del ritardo.
Emilio
racconta di aver incontrato un amico e di averlo accompagnato in un
negozio di dischi.
Anche
Emilio brinda al nuovo lavoro di Simona.
Lz8ac04
|
L’insegnante seleziona alcune battute della scenetta, particolarmente significative dal punto di vista linguistico, e le fa riascoltare alcune volte ai corsisti. Prendendo in esame una frase alla volta, i corsisti esprimono ipotesi sulla formulazione della frase o di un suo segmento che l’insegnante – accertatosi mediante la loro esatta ripetizione che tutti abbiano compreso – convalida o meno, ponendo cura particolare alla distinzione tra ipotesi non conformi al testo ma funzionanti in italiano e ipotesi non funzionanti, e assicurandosi che i corsisti ne abbiano evidenti le ragioni e chiari i passaggi. L’elaborazione delle frasi viene alternata a nuovi ascolti, fino a quando i corsisti non abbiano fissato l’intero testo proposto.
Ecco le battute elaborate in trasmissione:
Silvia: Ma il tuo amico che fine ha fatto?
Simona: Emilio arriva tardi regolarmente, ma è così simpatico…
Silvia: Tu lo conosci già?
Emilio: L’ho conosciuto qui a casa di Simona. Veniva da un convegno di erboristi e mi ha regalato alcuni prodotti a base di erbe. È una persona molto gentile.
Lz8ac05
|
A seguito dell’attività precedente (Lz8ac04), l’insegnante propone ai corsisti, in gruppi di tre, la drammatizzazione delle battute ricostruite, nel corso delle quale si farà attenzione a che le frasi fissate non vengano alterate e sarà particolarmente curata l’elaborazione fonetica e prosodica.
Lz8ac06
|
Ricostruzione di conversazione: i corsisti ricostruiscono esattamente in base alle indicazioni dell’insegnante una breve conversazione tra due persone. I corsisti esprimono ipotesi che l’insegnante – accertatosi, mediante la loro esatta, ripetizione che tutti le abbiano chiare – convalida o meno (funziona/non funziona), secondo le modalità mostrate in trasmissione. Non costituisce elemento secondario il lavoro di elaborazione fonetica e prosodica delle frasi, da curare una volta che esse siano state “ricostruite” con precisione. Quando la conversazione è ricostruita interamente, se ne dovrebbe proporre la drammatizzazione.
Ecco il testo della conversazione di questa UD. In grassetto le frasi da ricostruire:
Roberto: Veramente buono questo dolce !
Simona: E… vuoi un caffè ?
Roberto: Sì, grazie… anzi, lo vorrei d’orzo, se è possibile
Simona: Ma certo ! E lo zucchero lo vuoi ?
Roberto: No grazie, non mi piace…
Simona: E un po’ di miele ?
Roberto: No, davvero, lo preferisco amaro…
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione 8 –
Puntata 10
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Lz8ac07
|
L’insegnante forma gruppi di tre corsisti di diversa provenienza, e li invita a redigere il menu di un pranzo interculturale, che comprenda piatti dei rispettivi paesi. I corsisti si accordano sulla migliore combinazione e successione, e compilano la lista.
Lz8ac08-09
|
L’insegnante distribuisce ai corsisti la lettera al direttore di un giornale di quartiere, sotto riportata e li invita a leggerla. In seguito sollecita la classe a discutere eventuali punti dubbi o problematici, fino a che non sia raggiunta un'adeguata comprensione analitica del testo.
Ecco la lettera:
Con la vostra inserzione ho ritrovato Asterisco, il mio cane.
Grazie di cuore, a voi tutti e ai vostri lettori che, con la loro
partecipazione, mi hanno aiutata nelle mie ricerche. Grazie in
particolare a Luigi e Stefania per le loro preziose informazioni, e
agli abitanti del nostro quartiere per la loro solidarietà e il loro
aiuto. Asterisco ora sta bene ed è finalmente ritornato a casa sua.
Ancora grazie da parte di tutti e due.
Franca
Dopo l’intervallo di almeno un’attività diversa, l'insegnante distribuisce la scheda di lavoro sotto riportata, dando ai corsisti l’istruzione di riempire i buchi del testo con gli opportuni aggettivi possessivi. Dopo l’elaborazione individuale, i corsisti, a coppie, confrontano i risultati. Infine discutono con l’insegnante eventuali punti controversi.
Con
la ________ inserzione ho ritrovato Asterisco, il ________ cane.
Grazie di cuore, a voi tutti e ai ________lettori che, con la
________ partecipazione, mi hanno aiutata nelle ________ ricerche.
Grazie in particolare a Luigi e Stefania per le ________ preziose
informazioni, e agli abitanti del ________ quartiere per la ________
solidarietà e il ________ aiuto. Asterisco ora sta bene ed è
finalmente ritornato a casa ________. Ancora grazie da parte di tutti
e due.
Franca
Lz8ac10
|
L’insegnante distribuisce ai corsisti, divisi in coppie, la scheda di lavoro sotto riportata, con le liste parallele di frasi tipiche dello stare a tavola e dei momenti in cui esse sono abitualmente pronunciate. I corsisti devono stabilire la corretta corrispondenza. L’insegnante controlla che l’obiettivo sia stato raggiunto, e fa infine esercitare i corsisti sulla pronuncia e l’intonazione delle frasi.
Puoi
dire o sentire questa frase… quando…
Mi passi
il sale per favore ? c’è la pasta
Un po’
d’olio per favore… c’è l’antipasto
Cin cin
! cominciamo a mangiare
Vuoi del
parmigiano ? c’è il caffè
Ci vuoi
la panna ? c’è la minestra
Un
cucchiaino e mezzo, grazie. c’è il dolce
Appena
un goccio, grazie. c’è l’insalata
No
grazie, non ce la faccio più… beviamo per festeggiare
Metà di
quella fetta, grazie… ti offrono da bere
Buon
appetito ! c’è il gelato
……. hai
mangiato tanto
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
9 – Puntata 11
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Lz9ac01
|
L’insegnante seleziona alcune battute della scenetta, particolarmente significative dal punto di vista linguistico, e le fa riascoltare alcune volte ai corsisti. Prendendo in esame una frase alla volta, i corsisti esprimono ipotesi sulla formulazione della frase o di un suo segmento che l’insegnante – accertatosi mediante la loro esatta ripetizione che tutti abbiano compreso – convalida o meno, ponendo cura particolare alla distinzione tra ipotesi non conformi al testo ma funzionanti in italiano e ipotesi non funzionanti, e assicurandosi che i corsisti ne abbiano evidenti le ragioni e chiari i passaggi. L’elaborazione delle frasi viene alternata a nuovi ascolti, fino a quando i corsisti non abbiano fissato l’intero testo proposto.
Ecco le battute elaborate in trasmissione:
Fiorella: Guardi, la signora Maria ha le arance più belle e meno care di tutto il mercato […]
Roberto: Io queste le ho pagate 1800 lire al chilo e mi sembrano belle come le altre.
Lz9ac02
|
A seguito dell’attività precedente (Lz9ac01), l’insegnante propone ai corsisti, in gruppi di tre, la drammatizzazione delle battute ricostruite, nel corso delle quale si farà attenzione a che le frasi fissate non vengano alterate e sarà particolarmente curata l’elaborazione fonetica e prosodica.
Lz9ac03
|
L’insegnante distribuisce ai corsisti, divisi in coppie, la scheda di lavoro sotto riportata, con il “soggetto” di una situazione comunicativa. I corsisti dovranno creare un piccolo dialogo, di circa dieci battute, che poi potranno drammatizzare di fronte alla classe. Nell’elaborazione i corsisti potranno prendere qualche rapido appunto, ma non potranno utilizzarlo durante la drammatizzazione. I corsisti con competenze pregresse più elevate possono arricchire di particolari le battute, senza tuttavia alterare la trama della situazione. L’insegnante può offrire un sostegno ai corsisti in difficoltà, e avviare riflessioni su quanto prodotto e drammatizzato per evidenziare ed emendare le espressioni comunicativamente inefficaci e fissare quelle che appaiono più interessanti e pertinenti, anche sotto l'aspetto fonetico e prosodico.
Ecco il “soggetto”:
Anna ha
comprato un maglione piuttosto caro, ma al primo lavaggio il maglione
si è ristretto.
Anna decide di
tornare dal negoziante.
Anna protesta con il negoziante. |
|
|
Il negoziante le chiede se ha rispettato le
istruzioni per il lavaggio.
|
Anna risponde che lei non ha bisogno di leggere le
istruzioni. Sa bene come si usa la lavatrice. |
|
|
Il negoziante risponde che quel tipo di capo va
lavato a mano e in acqua fredda: le istruzioni lo dicono
chiaramente.
|
Anna si lamenta e si dispera. |
|
|
Il commerciante le dice che, se vuole, può
prendere un altro maglione con un forte sconto.
|
Lz9ac04
|
L’insegnante invita i corsisti a immaginare la situazione di un mercato: quattro di loro, forniti della scheda sotto riportata, impersoneranno dei rivenditori; gli altri corsisti – due alla volta – gireranno tra i “banchi” con una piccola lista della spesa − che avranno preventivamente stilato − chiedendo informazioni sui prezzi e decidendo, per ogni articolo, se è più favorevole il prezzo del banco che vende in lire o quello del banco che vende in Euro. Quando la "spesa" sarà stata completata, gli altri corsisti valuteranno la convenienza della scelta.
|
Da Aldo
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Da Franco
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Zucchine |
£ 3000 al kg |
euro 1,8 al kg
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Pomodori |
£ 3500 al kg |
euro 1,5 al kg
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Patate |
£ 1800 al kg |
euro 1 al kg
|
Carciofi |
£ 1500 l’uno |
euro 0,50 l’uno
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Insalatina a taglio |
£ 900 l’etto |
euro 4 al kg
|
Minestrone |
£ 2500 confezione da gr.500
|
euro 3 al kg
|
Arance |
£ 2500 al kg
|
euro 1,4 al kg
|
Mandarini |
£ 2000 al kg |
euro 1 al kg
|
Fragole
|
£ 800 l’etto |
euro 3,5 al kg
|
Mele |
£ 3300 al kg |
euro 1,5 al kg
|
Cocco |
£ 4000 l’uno |
euro 2,5 l’uno
|
|
Da Guido
|
Da
Assunta
|
Uova |
£ 400 l’uno |
euro 1,50 confezione da 6
|
Pomodori pelati |
£ 2400 confezione da 3 barattoli |
euro 0,50 un barattolo
|
Cacao |
£ 3500 scatola da gr. 900
|
euro 1,50 scatola da gr.900
|
Riso |
£ 5200 pacco da 1 kg |
euro 3 pacco da 1 kg
|
Penne rigate |
£ 1300 pacco da gr.500
|
euro 0,60 pacco da gr.500
|
Prosciutto dolce
|
£ 4500 l’etto |
euro 2,50 l’etto
|
Tonno |
£ 1400 una scatoletta da gr.90 |
euro 2,5 confezione da 6
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Lz9ac05-06
|
L'insegnante fa ascoltare il brano della canzone Grande, grande, grande, e cura che tutti i corsisti ne raggiungano un'adeguata comprensione globale sollecitandoli a esprimere ipotesi ed eventuali dubbi, che vengono raccolti, posti a confronto ed elaborati anche attraverso ascolti successivi.
Dopo questa prima attività, l’insegnante distribuisce la scheda sotto riportata, che presenta il testo della canzone con alcuni “buchi” di una o due parole, e la fa riempire ai corsisti, divisi in piccoli gruppi, nel corso di ascolti successivi. In ragione del livello reale della classe, l’insegnante può aumentare il numero e/o l’ampiezza dei “buchi”.
In seguito, se si vuole continuare il lavoro di analisi, un’attività tra le altre è costituita dall’individuazione, nel testo, degli aggettivi qualificativi, e dalla ricerca di loro possibili sinonimi e/o contrari.
Una volta analizzato adeguatamente il testo, i corsisti possono – sulla base musicale del filmato – cantare la canzone.
Grande, grande, grande
Parole
di A.Testa Musica di T. Renis
Con te dovrò combattere,
non
ti si può pigliare _____________ sei,
i tuoi difetti son talmente tanti
che
nemmeno tu li sai.
Sei
______________ di un bambino capriccioso,
la
vuoi sempre vinta tu,
sei
l’uomo _______________ _______________ e prepotente
______________
abbia conosciuto _______________…
Ma
c’è di buono che al momento giusto
tu
sai diventare ______________ altro,
in un
attimo tu
sei
grande grande grande
e le
mie pene non me le ricordo ______________.
……
Ti
odio e poi ti amo
E poi
ti amo poi ti odio e poi ti amo…
Non
lasciarmi _______________ _______________,
sei grande grande grande grande,
______________
te sei grande solamente tu.
Grande, grande, grande
(Parole di A.Testa, Musica di
T. Renis)
Con te dovrò combattere,
non ti si può pigliare come sei,
i tuoi difetti son talmente tanti
che nemmeno tu li sai.Sei peggio di un bambino capriccioso,
la vuoi sempre vinta tu,
sei l’uomo più egoista e prepotente
che abbia conosciuto mai….
Ma c’è di buono che al momento giusto
tu sai diventare un altro,
in un attimo tu
sei grande grande grande
e le mie pene non me le ricordo più.
……
Ti odio e poi ti amo
e poi ti amo e poi ti odio e po ti amo…
Non lasciarmi mai più,
sei grande grande grande,
come te sei grande solamente tu.
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
9 – Puntata 11
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Lz9ac07
|
L’insegnante invita ciascun corsista a produrre un monologo breve sul tema: il mercato nel tuo Paese. Gli altri corsisti possono intervenire per richiedere chiarimenti o esprimere commenti, mentre l'insegnante evidenzia ed emenda le espressioni comunicativamente inefficaci.
Lz9ac08-09
|
L’insegnante distribuisce ai corsisti la scheda di lavoro sotto riportata, con una lista di espressioni figurate nelle quali compaiono nomi di prodotti alimentari, e fa un esempio dell’utilizzazione di una di esse. I corsisti, a gruppi, provano a individuare alcuni contesti nei quali sia possibile usare le altre espressioni (sotto la scheda sono riportati degli esempi). Alla fine discutono con l’insegnante gli eventuali dubbi. L’insegnante cura che tutti abbiano compreso il significato delle espressioni e invita a segnalarne altre eventualmente conosciute.
In seguito, l’insegnante chiede a ciascuno dei corsisti se vi siano nella o nelle lingue parlate nel suo Paese espressioni figurate in cui compaiono nomi di prodotti alimentari, quale ne siano la traduzione letterale in italiano (per quanto sia possibile effettuarla) e il contesto d'uso.
Sei un
carciofo!
Rosso
come un peperone
È una
mela marcia
Sei come
il prezzemolo
Il cacio
sui maccheroni
Sei un
baccalà!
C’entra
come i cavoli a merenda
Il
bastone e la carota
Ti ho
preso in castagna
Mi ha
dato lo zuccherino
Siamo
alla frutta!
Sei un
salame!
Possibili contesti di uso:
Accidenti, ho lasciato le chiavi in casa!
Che salame che sei! Sei un salame!
Incontro Lucio dappertutto. È come il prezzemolo.
Sai che ho vinto proprio la somma che devo dare al dentista?
… come il cacio sui maccheroni!
Mi sono distratto e ho perduto il treno
Che baccalà!
Stai di nuovo fumando!
Ah, mi hai preso in castagna!
Come va con tuo marito?
Siamo alla frutta!
Se va male La licenzio, se va bene Le do un aumento!
… il bastone e la carota!
Sai, zia Giovanna ha deciso di andare in campeggio con i ragazzi!
… come i cavoli a merenda!
Non devi frequentare Franco: è una mela marcia…
Ma no, è solo un ragazzo pieno di problemi.
Lz9ac10-11
|
L'insegnante distribuisce ai corsisti, divisi in piccoli gruppi, le schede di lavoro sotto riportate. Nella prima sono elencati in disordine elementi di informazione relativi a tre personaggi. I corsisti dovranno riordinare nelle apposite caselle della seconda scheda gli elementi forniti (in calce è fornita la chiave).
Terminata questa prima attività, l’insegnante invita i gruppi a trasformare i comparativi di minoranza in comparativi di maggioranza (Roberto è meno magro di Luigi è Roberto è più grasso di Luigi) e viceversa, e/o a enucleare dai superlativi relativi le comparazioni in essi implicite (Anna è la più giovane è Roberto e Luigi sono meno giovani di Anna).
Luigi ha
32 anni.
Roberto
ha 28 anni.
Anna è
la più giovane.
Luigi è
elettricista.
La più
giovane fa l’insegnante.
Luigi è
meno elegante di Roberto.
Il più
simpatico è l’elettricista.
L’idraulico
è il più sportivo.
Anna è
meno alta dell’idraulico.
L’insegnante
ha gli occhi azzurri.
L’insegnante
è la più allegra.
Il meno
giovane è anche il più alto.
Anna è
più gentile di Roberto.
Luigi ha
i capelli castani
L’idraulico
è il più serio di tutti.
Il meno
alto è biondo.
|
Roberto
|
Anna
|
Luigi
|
Età |
|
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Professione |
|
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|
Aspetto fisico |
|
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|
|
|
.
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Qualità |
|
|
|
Roberto Anna Luigi
Età 28 anni La più giovane 32 anni
Professione Idraulico Insegnante Elettricista
Aspetto fisico Meno
magro di Luigi Meno alta di Roberto Il più alto
Capelli
biondi Occhi azzurri Capelli castani.
Qualità Il più
sportivo La più allegra Il più simpatico
Il più serio Più gentile di Roberto Meno elegante di
Roberto
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
10 – Puntata 12
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Lz10ac01
|
L’insegnante, dopo la visione della scenetta, distribuisce la scheda di lavoro sotto riportata, con un riassunto incompleto in alcune parti, individuate come elementi essenziali della comprensione globale. Dopo essersi assicurato che tutti i corsisti abbiano compreso il testo distribuito, fa rivedere il filmato. In seguito invita i corsisti, in coppie, a completare le parti mancanti. Infine, affronta insieme alla classe i punti rimasti critici, discutendoli e chiarendoli anche attraverso la riproposizione delle sequenze in questione.
Ecco il riassunto:
Fiorella
e Yan prendono il tè a casa di Fiorella e parlano di diversi
argomenti:…………………………………………………………………………………………….
Vittorio,
il marito di Fiorella, esce dal suo studio e dice che ha finito il
suo lavoro e che Laura e Antonio………………………………………………………………………………………
Fiorella
sa che non avranno belle giornate perché ……………………………………………….
e così i tre cominciano a parlare dell'oroscopo.
Una
telefonata informa Yan del fatto che
…………………………………………………………….………………………………………
Le
due amiche decidono allora di andare al cinema a vedere
…………………………………………………………………………………………………………
Dopo
il cinema andranno a …………………………………………………………………………………………………………
Lz10ac02
|
L’insegnante sceglie, in un punto del filmato apparso particolarmente interessante da un punto di vista linguistico, alcune brevi frasi, e le scrive alla lavagna in disordine. Nello stesso tempo, dà ai corsisti divisi in piccoli gruppi delle buste che contengono le parole della prima frase, ciascuna scritta separatamente. I corsisti devono ricostruire l’ordine della frase. Alla fine, l’insegnante contribuisce a risolvere gli eventuali problemi rimasti, e a chiarire i dubbi insorti. La procedura si ripete tante volte quante sono le frasi “tagliate”.
Quando tutto il brano è ricostruito, i corsisti a gruppi possono inscenarne una drammatizzazione, durante la quale si farà attenzione a che le frasi fissate non vengano alterate e sarà particolarmente curata l’elaborazione fonetica e prosodica.
Lz10ac03
|
Ricostruzione di conversazione: i corsisti ricostruiscono esattamente in base alle indicazioni dell’insegnante una breve conversazione tra due persone. I corsisti esprimono ipotesi che l’insegnante – accertatosi, mediante la loro esatta, ripetizione che tutti le abbiano chiare – convalida o meno (funziona/non funziona), secondo le modalità mostrate in trasmissione. Non costituisce elemento secondario il lavoro di elaborazione fonetica e prosodica delle frasi, da curare una volta che esse siano state “ricostruite” con precisione. Quando la conversazione è ricostruita interamente, se ne dovrebbe proporre la drammatizzazione.
Ecco il testo della conversazione di questa UD. In grassetto le frasi da ricostruire:
- Allora, lunedì prossimo verrai alla festa?
- Mi dispiace, ma sarò ancora fuori.
- Come? Non torni domenica sera?
- No, stavolta rimarrò da mia madre un paio di giorni.
- Come mai?
- Perché ci sono anche i miei fratelli.
- Ah… allora è una riunione di famiglia!
Lz10ac04
|
Per ogni turno di “gioco”, l’insegnante utilizza una delle quattro schede sottostanti. Legge e trascrive alla lavagna i dati relativi al personaggio misterioso (Chi è?), la cui identità dovrà essere individuata dai corsisti tra le cinque alternative offerte. Ritaglia poi i relativi “identikit” e li distribuisce uno per uno a cinque corsisti, i quali assumono l’identità del personaggio ivi descritto, e si presentano in prima persona al resto della classe. I restanti corsisti, anche consultandosi tra di loro, tentano di individuare quale dei cinque “identikit” ascoltati corrisponde a quello “misterioso” scritto alla lavagna, evidenziando – insieme ai cinque “personaggi” – gli elementi che avvalorano e quelli che smentiscono le diverse ipotesi.
CHI È? Ha 28 anni. Ama la musica rock. È laureata in medicina. Abita a Parigi. Sua cognata è un architetto. |
Federico Ha 28 anni. È diplomato in ragioneria. Parla tre lingue. La sua casa è al centro di Milano. |
Elisa È nata a Roma nel 1975. Lavora in ospedale. Sua madre è francese.
I suoi nonni coltivano fiori.
|
Pierre Lavora come autista. Ha 29 anni. Non parla italiano. Sua cugina è medico. |
Maria È nata nel 1973. Vive in Francia. Sua sorella è infermiera. Le piace il jazz. |
Paola Fa il medico. La sua cantante preferita è Madonna. Il suo hobby è cucinare. Abitualmente parla francese. |
CHI È? Fa il falegname. Va spesso allo stadio. È separato dalla moglie. È nato a Napoli. Sua figlia vive a Roma. |
Nicola Costruisce mobili. È fidanzato con Gianna. Ha una casa a Napoli. Non sopporta i luoghi affollati. |
Andrea La sua canzone preferita è Datemi un martello.
Ieri ha festeggiato l’anniversario di matrimonio.
Ha la tessera della curva sud.Vive a Roma. |
Antonio Suo figlio si chiama Diego. Fa il vigile urbano. Il suo sport preferito è il calcio. Vive a Napoli. |
Laura Vive a Napoli nella casa dei suoi genitori. Il suo hobby è costruire giocattoli di legno. Sua figlia va all’asilo. È tifosa della squadra della sua città. |
Pietro Ama il calcio. Lavora il legno. Il suo idolo è Maradona. Vive da solo. |
CHI È? È nato nel 1961. Fa il pilota d’aereo. Sua moglie è una cantante. È appassionato di cinema africano. I suoi cugini preferiti sono gemelli. |
Luca Ha 61 anni. La sua canzone preferita è Il cielo in una stanza. Ama la guida veloce. È scapolo. |
Marco Va spesso al cinema. È vissuto a lungo in Marocco. I suoi figli sono gemelli.
È vedovo.
|
Michele Ha appena festeggiato 47 anni. Lavora alla Malpensa. Sua moglie viaggia spesso per lavoro. Ha due figli. |
Simone Ha sempre la testa tra le nuvole. È nato in Africa. Sua madre è casalinga. Ha paura di volare. |
Gianni A luglio compie 40 anni. Viaggia continuamente. Sua moglie lavora alla TV.
Ama la cultura africana.
|
CHI È Vive a Tunisi da 6 anni. La sua famiglia è di origine italiana. Lavora in banca. Gli piace il mare |
Anna Vive in un paese africano. La madre è di Napoli. Fa la parrucchiera. Le piace nuotare. |
Amina Il padre è di Tunisi. Vive a Milano. Lavora alla posta.
Ama ballare.
|
Hammadi È nato a Tunisi Lavora alla sede centrale della Banca Nazionale d’Italia. Ha 25 anni. Abita vicino al mare. |
Giulio Lavora dietro uno sportello. La madre è veneta. D’estate va sempre al mare. Abita a Torino. |
Paolo Si trova all’estero dal 1995. Il padre è di Milano. È campione olimpico di nuoto. Fa il cassiere. |
Lz10ac05-06
|
L'insegnante fa ascoltare il brano della canzone Riderà, e cura che tutti i corsisti ne raggiungano un'adeguata comprensione globale sollecitandoli a esprimere ipotesi ed eventuali dubbi, che vengono raccolti, posti a confronto ed elaborati anche attraverso ascolti successivi. L'insegnante può anche stimolare la riflessione rivolgendo alla classe alcune domande dirette, volte a identificare con precisione i protagonisti della vicenda, la situazione rappresentata, a rendere ragione del titolo, e così via.
Dopo questa prima attività, l’insegnante distribuisce il testo della canzone “bucato”, e ne propone un’elaborazione basata sulla tecnica del dettato-puzzle: distribuito il foglio di lavoro sotto riportato, l’insegnante invita gli studenti a riempire gli spazi vuoti ascoltando ripetutamente il brano; non è importante cogliere intere frasi, o completare in questa fase il testo. Dopo aver fatto riordinare e scrivere più chiaramente le parole captate, l’insegnante invita i corsisti a confrontarsi a coppie e mettere in comune quanto raccolto, attivando le proprie conoscenze linguistiche per elaborare le eventuali differenze e i dubbi insorti. Alla fine di tale consultazione, l’insegnante fa riascoltare il brano per alcune volte, e poi procede a incrociare il lavoro dei gruppi con le opportune rotazioni in senso orario e antiorario, sempre alternando consultazioni e ascolti. Infine, l’insegnante discute con la classe i problemi rimasti aperti, prendendo in considerazione le ipotesi proposte dagli studenti, evidenziandone le disfunzioni in rapporto alle regolarità della lingua italiana, e promuovendone l’integrazione ragionata, anche con l’ausilio di nuovi ascolti.
Una volta analizzato adeguatamente il testo, i corsisti possono – sulla base musicale del filmato – cantare la canzone.
Riderà
(di
Gerard, Mogol e Bernet)
Riderà, riderà, riderà…
tu
falla ridere perché…
riderà,
riderà, riderà…
ha
pianto troppo insieme a me.
Perché
_______, _______ _______ _______, _______ migliore _______ _______,
_______
_______ le _______ _______ quello _______ _______,
_______
finché _______ _______ solo _______,
_______
_______ _______ _______ riportarla _______ me.
Riderà, riderà, riderà…
tu
falla ridere perché…
riderà,
riderà, riderà…
ha
pianto troppo insieme a me.
Riderà
(di Gerard, Mogol e Bernet)
Riderà, riderà, riderà…
tu falla ridere perché…riderà, riderà, riderà…
ha pianto troppo insieme a me.
Perché tu, io lo so, sei migliore di me,
perché tu le darai tutto quello che hai,
perché finché vivrai amerai solo lei,
non farò niente per riportarla da me.
Riderà, riderà, riderà…
tu falla ridere perché…riderà, riderà, riderà…
ha pianto troppo insieme a me.
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
10 – Puntata 12
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
lz10ac06
|
L’insegnante distribuisce ai corsisti la scheda di lavoro, sotto riportata, contenente una tabella di fusi orari di alcune città del mondo, rapportata al fuso orario italiano. Invita ciascuno di loro a telefonare a un amico che si trovi in una delle città elencate, alle 20 ora locale. I corsisti dovranno dunque calcolare con precisione l’ora italiana corrispondente. Se il calcolo sarà esatto, al telefono risponderà l’insegnante stesso nelle vesti dell’amico lontano, altrimenti la telefonata resterà senza risposta.
Fusi orari
Toronto
meno 6
Caracas
meno 5
Brasilia meno 4
Capoverde
meno 2
Rabat
meno 1
Il Cairo
più 1
Bagdad
più 2
Islamabad
più 4
Calcutta
più 4,30
Pechino
più 7
Sidney
più 9
lz10ac07
|
L’insegnante propone ai corsisti, disposti in circolo, una catena parlata: il primo corsista completa l’espressione “Quando avrò le ferie…” indicando un’intenzione o un progetto, con l’uso prevalente del futuro semplice. Il secondo corsista ripeterà quanto detto dal primo, e aggiungerà un secondo elemento, e così via fino a quando i corsisti – disposti in circolo – potranno ricordare tutti gli elementi di “una vacanza molto intensa”, anche aiutati dalla mimica dei loro colleghi.
lz10ac08-09
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L’insegnante invita ciascun corsista a scrivere la pagina della propria agenda del giorno 8 marzo 2010. Alla fine discutono con i colleghi e l’insegnante i dubbi e i problemi nati durante la stesura.
Alla fine di questa attività, due corsisti − “agenda” alla mano − si telefonano cercando di prendere un appuntamento per incontrarsi quel giorno, in un’ora e in un luogo compatibili con gli impegni di ambedue (No, alle sei non potrò perché…). L’operazione – svolta prevalentemente con l’uso del futuro indicativo – viene ripetuta tante volte quante sono le coppie di corsisti.
lz10ac10
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L’insegnante distribuisce ai corsisti, divisi in piccoli gruppi, la scheda di lavoro sotto riportata, e li invita a leggere le presentazioni di tre film, tratte da un quotidiano. Interviene su richiesta dei gruppi per fornire chiarimenti e indicazioni utili alla comprensione. Alla fine della lettura i corsisti discuteranno liberamente nel gruppo, motivandole, le loro preferenze, infine prenderanno una decisione − se possibile comune − su quale dei film andare a vedere.
Bread
and roses, di Ken Loach: Maya, una giovane messicana,
attraversa il confine, per raggiungere negli Stati Uniti la sorella
maggiore Rosa, che lavora come addetta alle pulizie di un importante
grattacielo. La sorella le trova anche un posto di lavoro nella
stessa impresa, ma…
Concorrenza
sleale, di Ettore Scola: negli anni del fascismo, Umberto, un
sarto, e Leone, un merciaio, gestiscono due negozi vicini nel cuore
di Roma e diventano grandi rivali. Ma quando Leone – che è ebreo –
viene perseguitato dalle leggi razziali fasciste, fra i due uomini
matura una vera amicizia.
Autumn
in New York, di Joan Chen: l’affascinante Will Keane,
ristoratore di New York, a quasi cinquant’anni conosce la
ventiduenne Charlotte, figlia di una sua vecchia amica. Tra loro
nasce l’amore. Ma la ragazza è gravemente malata e solo un
miracolo potrà salvarla…
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
11 – Puntata 13
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Lz11ac01
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L’insegnante seleziona una o più battute della scenetta, particolarmente significative dal punto di vista linguistico, e le fa riascoltare alcune volte ai corsisti. Prendendo in esame una frase alla volta, i corsisti esprimono ipotesi sulla formulazione della frase o di un suo segmento che l’insegnante – accertatosi mediante la loro esatta ripetizione che tutti abbiano compreso – convalida o meno, ponendo cura particolare alla distinzione tra ipotesi non conformi al testo ma funzionanti in italiano e ipotesi non funzionanti, e assicurandosi che i corsisti ne abbiano evidenti le ragioni e chiari i passaggi. L’elaborazione delle frasi viene alternata a nuovi ascolti, fino a quando i corsisti non abbiano fissato l’intero testo proposto. Una volta ricostruite le battute, l'insegnante ne propone ai corsisti la drammatizzazione, curando in particolare gli aspetti fonetici e prosodici.
Ecco la battuta elaborata in trasmissione:
Vittorio: Hai
segnato questo? "Braccio forte", segnalo… ricordati !
Ecco, e si gira… si gira… si gira… allora, sposta lo
schiacciapatate da qualche parte, sposta quelle uova, ché lì stanno
in pericolo, eh, e passami il parmigiano.
Lz11ac02
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L’insegnante propone alla classe di redigere una ricetta tipica del proprio Paese. In linea di massima, l'elaborazione di un testo di questo tipo può esser condotta quando i corsisti abbiano − autonomamente o in classe −, fatto esperienza di possibili modelli (come quelli disponibili, con le relative proposte di sfruttamento didattico, in Lz11ac002). La ricetta può essere redatta utilizzando varie forme (infinito, imperativo, indicativo descrittivo, 'si' + indicativo), a seconda del livello della classe. A conclusione del lavoro individuale, l’insegnante invita i corsisti a collaborare, di norma a coppie, a “migliorare” i propri testi. Successivamente, discute con la classe i problemi linguistici insorti. Alla fine del lavoro, l'insegnante può raccogliere e fotocopiare le ricette, in modo da fornire a ciascun corsista − della classe o della scuola − un ricettario interculturale.
Lz11ac03
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L’insegnante invita i corsisti, disposti in cerchio, a ricordare in quali occasioni tradizionali vengono preparati e consumati i piatti dei quali hanno redatto la ricetta, e a produrre su questo tema un breve monologo.
Lz11ac04
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L'insegnante fa ascoltare il filmato sul pesto senza il supporto delle immagini (coprendo il video o togliendo la luminosità). Distribuisce poi la scheda di lavoro sotto riportata, con la lista degli ingredienti, proponendo di completarla nel corso di successivi ascolti. Discute infine con i corsisti gli eventuali dubbi e problemi.
Ingredienti:
olio…
un…
due…
uno…
…………..
e pecorino
Lz11ac05
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L'insegnante distribuisce ai corsisti la trascrizione del filmato, dall'archivio, sul pesto − sotto riportato − proponendo loro di sottolineare tutte le parole che si riferiscano a oggetti o prodotti mostrati nel filmato. Fa poi rivedere il filmato per verifica.
Ecco il testo:
Il vero pesto alla genovese si fa con il mortaio all’antica
tradizione. Gli ingredienti sono: due mazzetti di basilico, uno
spicchio d’aglio, un pizzico di pinoli e parmigiano e pecorino
mischiati insieme. Nell’antica tradizione ligure si usa mettere la
quagliata, però è facoltativo. Cominciamo. Si prende lo spicchio
d’aglio, il pizzico di pinoli e si sbattono fino a fare una
poltiglia. Quindi il basilico e olio di oliva. L’antica tradizione
dice che il basilico non deve toccare il ferro, quindi, il
parmigiano. Un consiglio alle donne che lavorano: al posto del
mortaio, usate pure il frullatore!
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
11 – Puntata 13
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Lz11ac06
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L'insegnante distribuisce ai corsisti, divisi in piccoli gruppi, la scheda di lavoro sotto riportata, contenente il testo di una ricetta. Invita i gruppi a leggere il testo, collaborando alla sua comprensione. Discute infine con i corsisti i dubbi e i problemi linguistici eventualmente rimasti.
Couscous di carne e verdure (Libia)
(Per 5
persone)
Ingredienti:
750 gr.
di agnello
almeno
500 gr. di couscous
50 gr.
di ceci bagnati
2
cipolle
200 gr.
di zucca
3 patate
1
melanzana
3
cucchiai di olio di oliva
peperoncino
rosso
2
cucchiai di pomodoro concentrato
pezar
(pepe nero)
harreret
(peperoncino in polvere)
acqua
Tagliate
le cipolle in fettine e la carne in pezzi grossi. Mettete sul fuoco
la pentola con l'olio e quando è caldo buttate le cipolle, poi la
carne e i ceci. Dopo 2 minuti buttateci il pomodoro, salate e
aggiungete pezar con harreret. Aggiungete un bicchier
d'acqua e, dopo circa 20 minuti, buttate la zucca, le patate e la
melanzana, e lasciate per 10 minuti. Bagnate il couscous con un po'
d'acqua e lasciatelo per 10 minuti; poi, mettetelo nella pentola a
vapore per circa 15 minuti. Mettete il couscous sul piatto e
mescolatelo bene con il sugo. In un altro piatto mettete le verdure,
la carne, i ceci e poi servite.
Lz11ac07
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A seguito, ma non immediato, dell'attività comunicativa precedente (lz11ac06), l'insegnante distribuisce ai corsisti la scheda di lavoro sotto riportata con una parte del testo "bucata". Invita quindi i corsisti a riempirlo con gli opportuni articoli, prima individualmente poi a gruppi di due o tre. Infine, discute con la classe i dubbi e i problemi linguistici rimasti.
Tagliate
________ cipolle in fettine e ________ carne in pezzi grossi. Mettete
sul fuoco ________ pentola con ________ olio e quando è caldo
buttate ________ cipolle, poi ________ carne e ________ ceci. Dopo 2
minuti buttateci ________ pomodoro, salate e aggiungete pezar con
harreret. Aggiungete ________ bicchier d'acqua e, dopo circa
20 minuti, buttate ________ zucca, ________ patate e ________
melanzana, e lasciate per 10 minuti. Bagnate ________ couscous
con ________ po' d'acqua e lasciatelo per 10 minuti; poi, mettetelo
nella pentola a vapore per circa 15 minuti. Mettete ________ couscous
sul piatto e mescolatelo bene con ________ sugo. In ________ altro
piatto mettete ________ verdure, ________ carne, ________ ceci e poi
servite.
Lz11ac07-08
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In seguito a questa prima attività, l'insegnante propone ai corsisti, in coppia, di trasformare la descrizione del procedimento utilizzando, al posto dell'infinito, la seconda persona plurale dell'imperativo. Nel caso che il gruppo sia di livello più avanzato, è possibile proporre l'utilizzazione del si passivante.
Caponata
(Ingredienti per 4-6 persone)
4
cipolle
4 gambi
di sedano
2
melanzane
400 gr.
di passata di pomodoro
200 gr.
di olive verdi snocciolate
1
cucchiaio di capperi
1
cucchiaio di zucchero
2
cucchiai d'aceto
olio
extravergine d'oliva
sale e
pepe
Rosolare
in poco olio la cipolla tritata finemente e il sedano a pezzetti
piccoli. Unire le olive spezzettate e i capperi, e dorare per qualche
minuto; aggiungere la passata di pomodoro e cuocere, a fuoco lento,
per 30 minuti.
Dorare a
parte nell'olio le melanzane tagliate a pezzetti, unirle alla salsa,
insaporire con il sale e cuocere per 15 minuti.
A metà
cottura aggiungere l'aceto mescolato con lo zucchero.
Servire
freddo.
Lz11ac09
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L'insegnante distribuisce ai corsisti, divisi in piccoli gruppi, la scheda di lavoro con la lista della spesa, sotto riportata, avvertendoli che si è creata un po' di confusione e che i gruppi dovranno rimettere ogni contenuto in un opportuno contenitore.
busta di
tonno
barattolo
di vino
scatoletta
di maionese
lattina
di caramelle
pacchetto
di aranciata
vasetto
di pomodoro
tubetto
di latte
bottiglia
di marmellata
pacco di
zafferano
bustina
di pasta
Lz11ac10
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L'insegnante sottopone ai corsisti una serie di proverbi, motti e modi di dire nei quali sia contenuto un elemento riferibile alla cucina o ai prodotti alimentari. Sotto se ne fornisce, a titolo esemplificativo, un breve elenco. Individuati nelle espressioni gli elementi riferibili al nucleo d'interesse della cucina, l'insegnante guida i corsisti alla scoperta del significato di ciascuna espressione. Chiede infine se – nelle diverse lingue – siano in uso analoghe espressioni, quali ne siano i contesti d'uso e, ove possibile, quale ne sia la "traduzione" letterale.
Ecco l'elenco:
Al contadino non far sapere quant'è buono il cacio con le pere.
Non c’è sugo.
Far cuocere nel proprio brodo.
Avere le mani in pasta
Non tutte le ciambelle riescono col buco.
Meglio un uovo oggi che una gallina domani.
Stare come un topo nel formaggio.
Cadere dalla padella nella brace.
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
12 – Puntata 14
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Lz12ac01
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Come ultima tra le attività per la comprensione della scenetta, l'insegnante invita i corsisti, divisi in piccoli gruppi, a immedesimarsi in Klaudia e a scrivere a un amico un biglietto o un messaggio di posta elettronica nel quale raccontano che cosa ha detto il medico. Durante l'elaborazione l'insegnante può offrire − a sostegno della motivazione dei corsisti − un piccolo aiuto ai gruppi in difficoltà. Alla fine del lavoro, l'insegnante discute con la classe i dubbi e i problemi linguistici insorti.
Lz12ac02
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L'insegnante consegna a ogni corsista la metà di una frase, "spezzata" tra preposizione e articolo. Il corsista, muovendosi nella classe, dovrà trovare il collegamento con la metà corrispondente, e decidere quale preposizione articolata si genera nell’incontro. La preposizione andrà ‘pescata’ in un insieme di cartoncini, ciascuno dei quali riporterà una delle preposizioni articolate. Il cartellino fungerà da giunto tra i due spezzoni di frase. L'attività può anche essere svolta distribuendo alle coppie di corsisti una scheda di lavoro in cui le frasi siano poste in disordine.
Aldo è andato a il cinema Ariston
Mi sono svegliato a l'alba
Fumare fa male a la salute
Sono stato da il medico
I ladri sono entrati da la finestra
Ci vediamo da la zia
La porta di la camera da letto è aperta
Questo libro è di il cugino di Andrea
La mia casa si trova su il Lungomare
Mi sono imbarcata su la nave
Abbiamo discusso a lungo su l'inquinamento
Sono scivolato su il pavimento bagnato
Non tutti credono in l'amicizia
Lz12ac03
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L'insegnante divide i corsisti in due gruppi; consegna a ciascuno dei membri del primo gruppo la scheda di lavoro 'A', contenente un elenco di espressioni indicanti delle situazioni che richiedono un intervento medico; ai membri del secondo gruppo va la scheda di lavoro 'B', con una lista di frasi in cui si fa riferimento ad alcuni dei medici specialisti più comuni. A turno, i corsisti del gruppo 'A' scelgono un'espressione e la comunicano a uno dei colleghi del gruppo 'B', indicando la parte del corpo corrispondente al problema. L’altro sceglie la frase in cui si fa riferimento allo specialista adeguato alla situazione.
A.
Ho
sempre mal di stomaco.
Sento
spesso un fastidio all'orecchio.
Mi
bruciano gli occhi.
Da un
po' di tempo a primavera respiro male.
Questo
mal di gola non mi passa.
Mi gira
la testa.
Mio
figlio ha uno sfogo sulla mano.
Ho un
terribile mal di denti.
Quando
scendo le scale mi fa male il ginocchio.
Il mio
vicino deve essere operato di appendicite.
Quando
piove ho sempre mal di schiena.
Sai che
forse mia sorella aspetta un bambino?
B.
È
andata dal ginecologo?
Devi
andare dal reumatologo.
Gliel'ha
detto il chirurgo?
Perché
non vai dall'ortopedico?
Corri
dal dentista!
L'hai
portato dal dermatologo?
Senti
l'otorinolaringoiatra.
Vai
dall'allergologo!
Sei
andato dall'oculista?
Che ti
ha detto il gastroenterologo?
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
12 – Puntata 14
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Lz12ac04
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A seguito dell'attività comunicativa Lz12ac03, l’insegnante propone ai corsisti, disposti in circolo, una catena parlata, tesa a rinforzare e ampliare il lessico relativo alle categorie di medici specialisti. Il primo corsista completerà la formula “Ho un amico che fa il…” con l'indicazione di un medico specialista. Il secondo corsista ripeterà quanto detto dal primo, e aggiungerà un secondo "amico" (es.: ho un amico che fa il dentista e uno che fa l'oculista), e così via fino a quando i corsisti potranno ricordare tutti i passaggi, anche aiutati dalla mimica dei loro colleghi. L'insegnante avrà cura che tutti i corsisti abbiano chiaro il significato di ciascun termine introdotto.
Lz12ac05
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Ricostruzione di conversazione: i corsisti ricostruiscono esattamente, in base alle indicazioni dell’insegnante, la parte mancante di una breve conversazione tra due persone. Prima di iniziare, l'insegnante si accerta che le altre battute – ovvero il contesto del dialogo – siano state perfettamente comprese da tutti. Quando l'attività ha inizio, i corsisti esprimono ipotesi che l’insegnante – accertatosi, mediante la loro esatta ripetizione che tutti le abbiano chiare – convalida o meno (funziona/non funziona), secondo le modalità mostrate in trasmissione. Non costituisce elemento secondario il lavoro di elaborazione fonetica e prosodica delle frasi, da curare una volta che esse siano state “ricostruite” con precisione. Quando la conversazione è ricostruita interamente, se ne dovrebbe proporre la drammatizzazione.
Ecco il testo della conversazione di questa UD. In grassetto le frasi da ricostruire:
MEDICO Allora, come va?
PAZIENTE Eh, insomma, non tanto bene…
M. Perché ? Ha avuto dei problemi nuovi ?
P. No, ma ho sempre dei dolori molto forti…
M. È normale… col tempo passeranno !
P. Sì, ma io non riesco a dormire !
M. Be', per questo le consiglio di prendere un analgesico prima di andare a letto.
Lz12ac06-07
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L’insegnante distribuisce ai
corsisti, divisi in piccoli gruppi, la scheda di lavoro, sotto
riportata, contenente il testo “6 regole per un’alimentazione
sana”. Li invita a leggerlo collaborando alla comprensione. Discute
infine i dubbi e i problemi linguistici emersi.
A seguito dell'attività
descritta, per approfondire e verificare ulteriormente la
comprensione della lettura e della scenetta, l'insegnante chiede ai
corsisti se, a loro parere, lo sformato di patate
di Vittorio è un cibo consigliabile per l’alimentazione di tutti i
giorni, guidando l'eventuale discussione.
6 regole
per un’alimentazione sana:
- Moderare l’uso di condimenti di origine animale (burro, pancetta, ecc.) e preferire l’olio di oliva, se possibile a crudo.
- Limitare il consumo di alcolici.
- Non mangiare troppa carne, e preferire comunque la carne bianca (pollo, coniglio, tacchino).
- Non esagerare nel consumo di formaggi, e comunque mangiarli come secondo piatto.
- Preferire alimenti ricchi di amidi come il pane, la pasta e il riso.
- Consumare abitualmente alimenti ricchi di fibra, come ortaggi, legumi e frutta .
Lz12ac08
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In seguito all’attività comunicativa
Lz12ac06, l’insegnante invita i corsisti a scrivere alcune regole
di vita sana non relative all'alimentazione (es.: non fumare). In
seguito fa collaborare i corsisti, divisi in coppie, a migliorare il
testo sotto l’aspetto della sua correttezza formale, intervenendo
infine a chiarire dubbi e problemi. A conclusione di questa fase,
mette a confronto le “regole” proposte da ciascun corsista,
guidando la discussione e avviando, se è il caso, la redazione di un
decalogo condiviso.
Lz12ac09
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L'insegnante sottopone ai corsisti una serie di modi di dire nei quali sia contenuto un riferimento a parti del corpo. Sotto se ne fornisce, a titolo esemplificativo, un breve elenco. Individuati nelle espressioni gli elementi riferibili al corpo umano, l'insegnante guida i corsisti alla scoperta del significato di ciascuna espressione. Chiede infine se – nelle diverse lingue – siano in uso analoghe espressioni, quali ne siano i contesti d'uso e, ove possibile, quale ne sia la "traduzione" letterale.
Ecco l'elenco:
Fare con i piedi
Aspettare a braccia aperte
Stare
con le mani in mano
Alzare il gomitoAvere orecchio
Avere occhio
Avere la testa tra le nuvole
Incrociare le braccia
Chiudere un occhio
Strapparsi i capelli
Mordersi la lingua
Avere il cuore in gola
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
13 – Puntata 15
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Lz13ac01
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L’insegnnate, Individuato un segmento di scenetta particolarmente interessante dal punto di vista linguistico, distribuisce ai corsisti, in gruppi di due o tre, il testo frammentato nelle singole parole delle diverse frasi, una alla volta: dovranno mettere in ordine le parole, fino a ricomporre le frasi funzionanti e corrispondenti al testo originale. L’insegnante discute con i corsisti le ipotesi prodotte, esplicitando le ragioni morfosintattiche per le quali alcune ipotesi funzionano e altre no.
La frase elaborata in studio e’:
Fiorella: Ti
preparo il caffe’…Ah, senti, mia madre mi regalera’ il tavolo
con le sedie del suo salotto…
Lz13ac02
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L’insegnante invita i corsisti, sulla base della frase ricomposta in studio (Lz13ac01) o di altre la cui struttura lo consenta, a individuare altre costruzioni possibili nelle quali si utilizzino i medesimi elementi. Discute con i corsisti le ipotesi prodotte, evidenziando – oltre alla ragioni morfosintattiche per le quali alcune ipotesi funzionano e altre no – le diverse sfumature di significato implicate da ciascuna costruzione.
Lz13ac03
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Ricostruzione di conversazione: i corsisti ricostruiscono esattamente in base alle indicazioni dell’insegnante una breve conversazione tra due persone. I corsisti esprimono ipotesi che l’insegnante – accertatosi, mediante la loro esatta, ripetizione che tutti le abbiano chiare – convalida o meno (funziona/non funziona), secondo le modalità mostrate in trasmissione. Non costituisce elemento secondario il lavoro di elaborazione fonetica e prosodica delle frasi, da curare una volta che esse siano state “ricostruite” con precisione. Quando la conversazione è ricostruita interamente, se ne dovrebbe proporre la drammatizzazione.
Ecco il testo della conversazione di questa UD. In grassetto le frasi da ricostruire:
- Senti, le tue sedie sono un po’ strane…
- È quello che dicono tutti…
- Come mai le hai comprate così?
- Mi sono piaciute per diverse ragioni…
- Per esempio?
- Intanto
non costano troppo…
- Eh, pensi sempre ai soldi!
Lz13ac04
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L'insegnante, allo scopo di fissare e rendere automatico l’uso dei pronomi indiretti e delle forme del passato prossimo indicativo del verbo piacere, distribuisce ai corsisti – divisi in gruppi di tre – dei cartellini con i pronomi personali soggetto e altri con nomi maschili e femminili, al singolare e al plurale. A partire da una frase (quella elaborata in trasmissione è: non mi sono piaciute per diverse ragioni), uno dei corsisti mostra agli altri una carta pronome e una carta nome (es. noi/sedia; loro/quadri). I due colleghi dovranno a turno elaborare la frase corretta in base ai cartellini (es. non ci è piaciuta; non gli sono piaciuti), sotto il controllo dei colleghi. Quando l’operazione è stata compiuta un numero di volte sufficiente perché le risposte comincino a essere immediate, i corsisti si scambiano i ruoli. Alla fine del lavoro, l’insegnante verifica – utilizzando a sua volta i cartellini – che la struttura sia stata adeguatamente fissata.
Lz13ac05
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L’insegnante propone ai corsisti, disposti in circolo, una catena parlata: il primo corsista completare la formula “Nella mia nuova casa vorrei…”, indicando un oggetto di arredamento o un utensile; il secondo corsista ripeterà quanto detto dal primo e aggiungerà un secondo oggetto, e così via, fino a quando i corsisti potranno ricordare tutti i passaggi, anche aiutati dalla mimica dei loro colleghi.
Lz13ac06
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Dopo aver fatto ascoltare il frammento della canzone “La casa”, l’insegnante curerà che tutti i corsisti ne raggiungano un’adeguata comprensione globale, anche attraverso la ripetizione dell’ascolto.
Dopo questa fase l’insegnante distribuisce la scheda di lavoro, sotto riportata, con il testo della canzone, chiedendo ai corsisti di sottolineare, nel corso degli ascolti successivi, tutti gli elementi lessicali attinenti al nucleo tematico dell’unità didattica.
La casa
(di De
Moraes-Endrigo)
Era una
casa molto carina
Senza
soffitto, senza cucina
Non si
poteva entrarci dentro
Perché
non c’era il pavimento
Non si
poteva andare a letto
Perché
non c’era nemmeno il tetto
Non si
poteva fare pipì
Perché
non c’era un vasino lì…
Ma era
bella, bella davvero
In via
dei matti numero zero
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
13 – Puntata 15
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Lz13ac07
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L’insegnante propone ai corsisti, disposti in circolo, di produrre a turno un breve monologo nel quale vengano posti in evidenza elementi o aspetti tipici dell’arredamento nel proprio Paese.
Lz13ac08
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L'insegnante – a partire dall’espressione “per diverse ragioni” contenuta nella ricostruzione di conversazione (Lz13ac03) – ai corsisti che alcuni aggettivi assumono un significato diverso a seconda che precedano o seguano il nome. Distribuisce quindi la scheda di lavoro sotto riportata, invitando ad associare a ciascuna delle espressioni della colonna ‘A’ l’espressione di significato equivalente posta nella colonna ‘B’. Discute infine con i corsisti le soluzioni proposte e chiarisce gli eventuali punti dubbi.
A
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B
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Soluzioni:
a2 |
b1
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c4 |
d3
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e5 |
f6
|
g7 |
h8
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i9 |
l10
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m12 |
n11
|
p14 |
q13
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r15 |
s16
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t18 |
u17
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Lz13ac09
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L'insegnante distribuisce ai corsisti, divisi in coppie, la scheda di lavoro, sotto riportatata, contenente "Norme di sicurezza" per l'uso di un utensile elettrico (una levigatrice) per lavori di bricolage e di manutenzione della casa. Invita quindi i corsisti ad associare le espressioni in grassetto, che costituiscono il topic – ovvero l’espressione sintetica – delle singole istruzioni, alle corrispondenti descrizioni della seconda colonna che illustrano e spiegano l'istruzione stessa.
Infine discute con la classe le soluzioni proposte e gli eventuali punti dubbi.
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Soluzioni
a2 b5 c4 d3 e1
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Lz13ac10
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A seguito dell’attività comunicativa precedente (Lz13ac08), l'insegnante fornisce ai corsisti i due topic sotto riportati, e li invita a illustrarli e svilupparli in base al modello testuale di cui sopra. A conclusione del lavoro individuale l'insegnante invita i corsisti, in coppia, a "migliorare" i loro elaborati. Discute infine con la classe i testi prodotti e gli eventuali dubbi e problemi linguistici insorti nel corso della stesura e del confronto.
- Tenete lontani i bambini.
- Proteggete occhi, naso e bocca dalla polvere.
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
14 – Puntata 16
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Lz14ac01
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A partire dalla visione della scenetta, l’insegnante propone ai corsisti, divisi in piccoli gruppi, di immaginare che in un programma televisivo sul tema "Immigrazione e lavoro", venga riferita la storia di Adolphe, dei suoi problemi sul lavoro e di quello che, − seguendo i consigli della segretaria −, ha fatto per risolverli. I corsisti lavorano alla redazione del "servizio", e infine discutono in gruppo, con l'aiuto dell'insegnante, i punti sui quali non si sono trovati d'accordo. In ultimo, i corsisti “giornalisti” presentano il loro "servizio" al resto della classe.
Lz14ac02
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L'insegnante distribuisce ai corsisti la scheda di lavoro, sotto riportata, contenente un testo sulla normativa per la sicurezza nei cantieri. Li invita quindi a leggerla, prima individualmente poi in coppie e a sottolineare alla fine della procedura i punti rimasti dubbi o poco chiari, che alla fine vengono discussi collettivamente.
Oggi in Italia la normativa sulla sicurezza nei cantieri è
all’avanguardia. Apparentemente, sono lontani i tempi in cui si
lavorava per più di otto ore al giorno, nessuno usava strumenti come
il casco, e solo qualcuno saliva su impalcature protette. Oggi
esistono norme che ognuno è tenuto a rispettare. Secondo la legge n°
626 del 1994, e successive modificazioni, tutti, all’interno
dell’area del cantiere, devono portare casco e scarpe di sicurezza.
Non si può salire sulle impalcature senza una cintura di sicurezza,
chiamata “fune di trattenuta”. Qualcuno, addetto a particolari
mansioni, deve portare anche guanti e occhiali. I ponteggi devono
essere protetti dalle scariche elettriche.
Responsabile del rispetto delle norme di sicurezza non è solo
l’impresa, ma anche il proprietario dell’immobile. Tutti i
lavoratori, inoltre, devono essere assicurati contro gli infortuni.
Però… purtroppo la realtà è spesso molto diversa e questo spiega
l’alto numero di incidenti sul lavoro. Dunque, attenzione !
lz14ac03
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A seguito – ma non immediato – dell’attività comunicativa precedente (Lz14ac02), l'insegnante distribuisce ai corsisti la scheda di lavoro, sotto riportata, con il testo "bucato". Avverte che le parole mancanti sono costituite da pronomi indefiniti e impersonali, e che il termine da reinserire non è necessariamente quello contenuto nell'originale, ma uno che funzioni in quella posizione, tanto rispetto alla grammatica che al significato. I corsisti provano a riempire i buchi, prima individualmente poi in piccoli gruppi. Infine discutono con l'insegnante i dubbi e i problemi rimasti.
Ecco il testo:
Oggi in
Italia la normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro è
all’avanguardia. Apparentemente, sono lontani i tempi in cui
1)________ lavorava per più di otto ore al giorno, 2)________ usava
strumenti essenziali come il casco, e solo 3)________ saliva su
impalcature protette. Oggi esistono norme che 4)________ è tenuto a
rispettare. Secondo la legge n° 626 del 1994, e successive
modificazioni, 5)________, all’interno dell’area del cantiere,
devono portare casco e scarpe di sicurezza. Non 6)________ può
salire sulle impalcature senza una cintura di sicurezza, chiamata
“fune di trattenuta”.7) ________, addetto a particolari mansioni,
deve portare anche guanti e occhiali. I ponteggi devono essere
protetti dalle scariche elettriche.
Responsabile
del rispetto delle norme di sicurezza non è solo l’impresa, ma
anche il proprietario dell’immobile. 8)________ i lavoratori,
inoltre, devono essere assicurati contro gli infortuni.
Però…
purtroppo la realtà è spesso molto diversa e questo spiega l’alto
numero di incidenti sul lavoro. Dunque, attenzione !
Lz14ac04
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L’insegnante propone ai corsisti una serie di affermazioni poste nella forma impersonale, come quelle raccolte più sotto. Dopo essersi assicurato che ciascuno le abbia comprese, spiegandone eventualmente il senso traslato − invita ogni corsista a esprimere il proprio accordo con le diverse affermazioni, attribuendo a ciascuna un punteggio da un minimo di 1 a un massimo di 5. Dopo aver effettuato la ricognizione delle valutazioni espresse dai corsisti, invita quelli che si sono rivelati in disaccordo ad argomentare sulle ragioni della propria valutazione, utilizzando prevalentemente la forma impersonale.
In aereo si dorme bene.
In città si vive male.
In estate uno viaggia con più piacere.
Signori si nasce !
In Italia si mangia bene.
A casa propria uno sta come un re.
Non si fuma nei luoghi chiusi.
Si vive solo una volta.
Parlando si impara.
Lz14ac05
|
L'insegnante fa ascoltare più volte (anche a video oscurato, se il livello della classe è sufficientemente elevato) lo spezzone tratto dalla fiction "Un posto al sole", invitando i corsisti a individuare e scrivere i termini relativi all'area semantica del lavoro contenuti nei dialoghi. Infine fa mettere in comune e verificare, anche attraverso nuovi ascolti, i risultati ottenuti. Cura che tutti i corsisti abbiano compreso il significato dei termini individuati, ed eventualmente guida alla scoperta di alcuni altri termini ancora non rilevati.
Lz14ac06
|
L'insegnante, dopo essersi assicurato che i corsisti abbiano raggiunto un'adeguata comprensione dello spezzone tratto dalla fiction "Un posto al sole", propone loro, divisi in piccoli gruppi, di immaginare il discorso che il giovane datore di lavoro farà ai suoi dipendenti. In seguito, alcuni corsisti drammatizzano di fronte alla classe il discorso immaginato.
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
14 – Puntata 16
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Lz14ac07
|
L'insegnante invita i corsisti a redigere un sintetico curriculum vitae, da accludere a un'eventuale domanda di lavoro, nel quale siano specificati dati anagrafici, titolo di studio, esperienze lavorative pregresse, corsi frequentati, lingue conosciute, disponibilità, e così via. Lo scopo dell'attività è anche quello di arrivare a un prodotto finale che possa costituire per i corsisti un primo modello di riferimento per la stesura di testi analoghi da utilizzare realmente. Per questa ragione, l'insegnante potrà fornire tutto il sostegno necessario per il raggiungimento di un prodotto adeguato.
Lz14ac08
|
L'insegnante distribuisce ad alcuni corsisti, che assumono il ruolo di "datora di lavoro", un foglietto con l'indicazione di un profilo professionale di cui la propria azienda è alla ricerca. Gli altri corsisti assumono il ruolo di lavoratori in cerca di occupazione, e devono affrontare il colloquio sulla base del proprio curriculum vitae. I corsisti "datori di lavoro" e quelli "in cerca di occupazione" si incontreranno, discuteranno e valuteranno insieme l'opportunità dell'assunzione. L’insegnante segue il lavoro dei gruppi, offrendo un piccolo sostegno – allo scopo di sostenerne la motivazione – ai corsisti in difficoltà. Può infine evidenziare e fissare, di fronte a tutta la classe, alcune espressioni usate dai corsisti particolarmente interessanti e pertinenti.
Ecco alcuni esempi di profili professionali:
Segretario/a, conoscenza programmi di scrittura e lingue
straniere (francese e arabo). |
Barista, anche inesperto/a, disponibilità al lavoro notturno,
max trentenne. |
Autotrasportatore esperto, patente, disponibilità al
pernottamento fuori città. |
Assistente cuoco, esperto in cucina italiana, indispensabili
referenze, disposto a viaggiare su navi-crociera. |
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
15 – Puntata 17
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Lz15ac01
|
A seguito della visione della scenetta e delle attività per la comprensione globale, l’insegnante distribuisce ai corsisti, divisi in piccoli gruppi, alcune battute suddivise in frammenti di due/tre parole, selezionate nel testo della scenetta come più interessanti o pertinenti. I corsisti, anche in base ad ascolti successivi, debbono riordinare le battute. Alla fine dell’elaborazione dubbi e problemi eventualmente rimasti vengono discussi collettivamente.
Queste le frasi riordinate in trasmissione:
Mia figlia,
vede dottore,
è una
ragazza
all’antica,
sentimentale,
e dice
che Venezia
è una
città molto
molto
romantica…
lei che
cosa ne
pensa?
Ah, Venezia
è molto
bella, è
stupenda, è
fantastica. È
la prima
città che
ho visitato
quando sono
arrivato dal
Burundi.
Lz15ac02
|
L'insegnante propone alcune volte la
visione, senza audio, del filmato tratto dalla fiction "Un posto
al sole”. Invita poi corsisti, a coppie, a immaginare il dialogo
che avviene tra i due personaggi. I dialoghi prodotti vengono poi
drammatizzati di fronte alla classe. L'insegnante può intervenire
per elaborare i punti comunicativamente inefficaci, e per fissare le
espressioni che appaiano particolarmente interessanti e stimolanti.
Infine, l'insegnante può riproporre il filmato con l'audio, anche
per evidenziare i tratti caratteristici della varietà regionale
implicata.
Lz15ac03
|
L'insegnante distribuisce ai corsisti, divisi in piccoli gruppi, una carta geografica dell'Italia politica invitandoli a localizzare le diverse regioni. Successivamente ritira le cartine e distribuisce una carta geografica muta e le sagome ritagliate delle regioni. I corsisti dovranno collaborare a ricomporre il puzzle, collocando ogni regione nella posizione adeguata.
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
15 – Puntata 17
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Lz15ac04
|
L'insegnante invita i corsisti a citare le città e i luoghi dell'Italia che hanno avuto l'opportunità di conoscere. Dopo questa fase di ricognizione, i corsisti localizzano sulla carta geografica d'Italia i luoghi indicati, descrivendone brevemente le caratteristiche a loro note.
Lz15ac05
|
L'insegnante invita i corsisti a ricordare le espressioni proprie di alcune varietà linguistiche regionali che conoscono, a indicarne la distribuzione geografica e che cosa, più o meno, corrisponde ad esse nell'italiano standard.
Lz15ac06
|
L'insegnante distribuisce ai corsisti, divisi in piccoli gruppi, la scheda di lavoro sotto riportata, contenente un articolo di giornale su uno sciopero dei treni, e li invita a leggerla. Alla fine, chiarisce eventuali dubbi insorti nel corso della lettura, assicurandosi che tutti ne abbiano raggiunta un'adeguata comprensione globale.
Oggi circoleranno due treni su tre
scioperi.
L’azienda ferroviaria (Fs) assicura che oggi, nonostante
lo sciopero, la mobilità degli italiani sarà garantita. Nelle 24
ore viaggeranno due treni su tre, e ne arriveranno puntuali circa la
metà. Saranno regolari tutti i treni che arrivano a destinazione
entro le 11 del mattino e quelli che partono dopo le 18. Ma anche
durante le ore di sciopero (10-18) circolerà circa un treno su due.
L’azienda ne è sicura. Ma che ne pensano gli italiani ? Un
sondaggio rivela che, di queste previsioni, la maggior parte di loro
non si fida. Gli utenti possono comunque ricevere informazioni al
numero Fsinforma (8488-88088) o al sito www.fs-on-line.com,
il sito Internet dell'azienda.
Lz15ac07
|
L'insegnante, a seguito − ma non immediato − della attività comunicativa precedente (Lz15ac06), distribuisce ai corsisti, divisi in piccoli gruppi, la scheda di lavoro sotto riportata, con il testo dell’articolo "bucato". I gruppi dovranno reinserire in ogni spazio vuoto i termini mancanti: che o ne. Infine discute con i corsisti gli eventuali dubbi o problemi emersi.
Oggi circoleranno due treni su tre
scioperi
L’azienda ferroviaria (Fs) assicura (1)________ oggi,
nonostante lo sciopero, la mobilità degli italiani sarà garantita.
Nelle 24 ore viaggeranno due treni su tre, e (2) ________ arriveranno
puntuali circa la metà. Saranno regolari tutti i treni (3)________
arrivano a destinazione entro le 11 del mattino e quelli (4)________
partono dopo le 18. Ma anche durante le ore di sciopero (10-18)
circolerà circa un treno su due. L’azienda (5)________ è sicura.
Ma (6)________ (7)________ pensano gli italiani ? Un sondaggio rivela
(8)________ di queste previsioni la maggior parte di loro non si
fida. Gli utenti possono comunque ricevere informazioni al numero
Fsinforma (8488 88088) o al sito www.fs-on-line.com,
il sito Internet dell'azienda.
lz15ac08
|
A seguito, ma non immediato, dell’attività comunicativa Lz15ac06, e in alternativa all’attività Lz15ac07, l'insegnante distribuisce ai gruppi la scheda di lavoro, sotto riportata, con le frasi dell’articolo poste in disordine, invitandoli a ricostruirne l'ordine corretto. Discute infine con i corsisti eventuali dubbi e problemi.
Oggi circoleranno due treni su tre
L’azienda
ne è sicura.
Un
sondaggio rivela che di queste previsioni la maggior parte di loro
non si fida.
Saranno
regolari tutti i treni che arrivano a destinazione entro le 11 del
mattino e quelli che partono dopo le 18.
Gli
utenti possono comunque ricevere informazioni al numero Fsinforma
(8488 88088) o al sito www.fs-on-line.com,
il sito Internet dell'azienda.
Ma anche
durante le ore di sciopero (10-18) circolerà circa un treno su due.
scioperi
L’azienda ferroviaria (Fs) assicura che oggi, nonostante
lo sciopero, la mobilità degli italiani sarà garantita.
Nelle 24
ore viaggeranno due treni su tre, e ne arriveranno puntuali circa la
metà.
Ma che
ne pensano gli italiani ?
Lz15ac09
|
L'insegnante invita i corsisti, divisi in piccoli gruppi, a redigere una richiesta di rimborso-spese, con la relativa distinta, per una trasferta di lavoro di tre giorni. Durante l’elaborazione l’insegnante può offrire, come sostegno alla motivazione dei corsisti, un piccolo aiuto ai gruppi in difficoltà. Discute infine i dubbi e i problemi linguistici e testuali emersi.
lz15ac10
|
L'insegnante invita ciascun corsista a scrivere un elenco di indicazioni e consigli per un amico italiano che si reca in viaggio nel suo Paese. Dopo la fase individuale, i corsisti – in coppie – collaborano a migliorare i propri testi e discutono infine collettivamente i problemi insorti. I testi prodotti possono essere eventualmente raccolti in una sorta di "guida turistica" della classe o della scuola.
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
16 – Puntata 18
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Lz16ac01
|
A partire dalla visione della scenetta, ripetuta tante volte quante necessarie per il raggiungimento di un’adeguata comprensione globale, i corsisti, divisi in piccoli gruppi, dovranno immaginare di essere gli insegnanti della classe di Anton, e dovranno redigere collettivamente la "valutazione finale" da inserire nel suo "Documento di valutazione", in modo da rispecchiare le informazioni presentate nel filmato, aggiungendo eventualmente nuovi elementi, purché non in contraddizione con quelli dati. Alla fine del lavoro di gruppo, l'insegnante discute con i corsisti i problemi e i dubbi emersi.
Lz16ac02
|
Ricostruzione di conversazione: i corsisti ricostruiscono esattamente in base alle indicazioni dell’insegnante una breve conversazione tra due persone. I corsisti esprimono ipotesi che l’insegnante – accertatosi, mediante la loro esatta ripetizione, che tutti le abbiano chiare – convalida o meno (funziona/non funziona). Non costituisce elemento secondario il lavoro di elaborazione fonetica e prosodica delle frasi, da curare una volta che esse siano state “ricostruite” con precisione, secondo le modalità mostrate in trasmissione. Quando la conversazione è ricostruita interamente, se ne deve proporre la drammatizzazione.
Ecco il testo della conversazione di questa UD. In grassetto le frasi da ricostruire:
- Allora, a che ora passi a prendermi ?
- Ma guarda, non lo so se mi va…
- Perché ? Ieri hai detto che venivi…
- Sì, ma oggi ho lavorato tutto il
giorno.
- Dai, anche se ti senti stanco
vieni!
- D'accordo, però andiamo con la tua
macchina…
Lz16ac04
L'insegnante invita i corsisti, divisi in piccoli gruppi, a immaginare una situazione simile a quella proposta nella scenetta, assumendo i ruoli dell'insegnante di classe e del genitore di un bambino immigrato da poco arrivato in Italia. I corsisti dovranno sviluppare un breve dialogo centrato sui principali problemi che il bambino può incontrare nel suo inserimento scolastico. I corsisti drammatizzano poi i dialoghi prodotti. L'insegnante può intervenire per elaborare le parti comunicativamente inefficaci, e per approfondire e fissare le espressioni più interessanti e pertinenti.
Lz16ac03
|
L’insegnante invita i corsisti a immaginare la situazione di un’assemblea scolastica. I corsisti – alcuni come parenti di bimbi immigrati, altri come parenti di bimbi italiani – intervengono per esporre al dirigente scolastico, agli insegnanti e a tutti i convenuti i loro pensieri e le loro proposte per la realizzazione di una scuola realmente interculturale. L'insegnante può intervenire per facilitare la comunicazione del gruppo.
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
16 – Puntata 18
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Lz16ac05
L'insegnante invita ciascun corsista a produrre un breve monologo centrato sui propri ricordi di scuola, sia in riferimento a episodi biografici che all’organizzazione dei diversi sistemi scolastici.
Lz16ac06
L'insegnante invita i corsisti a redigere delle sintetiche schede "geografiche" relative al proprio Paese, in base alle voci normalmente in uso: confini, ambiente naturale, risorse, e così via. Dopo il lavoro individuale, i corsisti – in piccoli gruppi – collaborano a migliorare i propri prodotti, e infine discutono collettivamente, con l’insegnante, i problemi insorti. Le schede elaborate possono essere riunite in una raccolta aperta a successivi contributi da parte dei corsisti afferenti al Centro.
Lz16ac07
A partire dalla visione del servizio giornalistico proposto in Dall'archivio – ripetuta tante volte quante necessarie per il raggiungimento di un’adeguata comprensione globale – l'insegnante propone un dettato-puzzle. Seleziona un passaggio di circa 50 parole (la lunghezza del brano può crescere in parallelo alle competenze della classe) e segna alla lavagna alcune di esse (la prima, l’ultima e altre all’interno del testo). Invita poi gli studenti a riempire gli spazi vuoti ascoltando ripetutamente il brano (almeno dieci volte); non è importante cogliere intere frasi, o completare in questa fase il testo. Dopo aver fatto riordinare e scrivere più chiaramente le parole captate, l’insegnante invita i corsisti a confrontarsi a coppie e mettere in comune quanto raccolto, attivando le proprie conoscenze linguistiche per elaborare le eventuali differenze e i dubbi insorti. Alla fine di tale consultazione, l’insegnante fa riascoltare il brano per alcune volte, e poi procede a incrociare il lavoro dei gruppi con le opportune rotazioni in senso orario e antiorario, sempre alternando consultazioni e ascolti. Infine, l’insegnante discute con la classe i problemi rimasti aperti, prendendo in considerazione le ipotesi proposte dagli studenti, evidenziandone le disfunzioni in rapporto alle regolarità della lingua italiana, e promuovendone l’integrazione ragionata, anche con l’ausilio di nuovi ascolti.
La parte che si consiglia di sottoporre a elaborazione è la seguente:
"Una volta a regime le elementari e le medie si fonderanno in un solo ciclo primario e dureranno un anno di meno. Tutte le scuole superiori si chiameranno licei. Saranno di cinque anni, di cui i primi due obbligatori. Insomma, i ragazzi del futuro finiranno la scuola un anno prima di quelli di oggi."
Di tale testo, possono essere forniti dall’insegnante, come base per il puzzle, i seguenti elementi:
UNA
VOLTA A REGIME CICLO LICEI CUI OGGI.
Lz16ac08
L'insegnante invita i corsisti, divisi in piccoli gruppi, a collaborare alla stesura del programma della festa di fine anno della scuola dei propri bambini, cercando di fare di questa occasione anche un momento di incontro tra usi e abitudini delle diverse culture presenti nella scuola stessa.
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
17 – Puntata 19
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Lz17ac01
|
Dettato-puzzle: individuato un punto della registrazione non sufficientemente chiaro ai corsisti, l’insegnante ne seleziona un passaggio di 40/50 parole (la lunghezza del brano può crescere in parallelo alle competenze della classe) e segna alla lavagna alcune di esse (la prima, l’ultima e altre all’interno del testo). Invita poi gli studenti a riempire gli spazi vuoti ascoltando ripetutamente il brano (almeno dieci volte); non è importante cogliere intere frasi, o completare in questa fase il testo. Dopo aver fatto riordinare e scrivere più chiaramente le parole captate, l’insegnante invita i corsisti a confrontarsi a coppie e mettere in comune quanto raccolto, attivando le proprie conoscenze linguistiche per elaborare le eventuali differenze e i dubbi insorti. Alla fine di tale consultazione, l’insegnante fa riascoltare il brano per alcune volte, e poi procede a incrociare il lavoro dei gruppi con le opportune rotazioni in senso orario e antiorario, sempre alternando consultazioni e ascolti. Infine, l’insegnante discute con la classe i problemi rimasti aperti, prendendo in considerazione le ipotesi proposte dagli studenti, evidenziandone le disfunzioni in rapporto alle regolarità della lingua italiana, e promuovendone l’integrazione ragionata, anche con l’ausilio di nuovi ascolti.
Ecco le frasi elaborate in trasmissione:
- No, guardi, è già troppo grande. Potrebbe iscriverlo alla
scuola dell'infanzia. Per andare all'asilo nido dovrebbe avere meno
di tre anni.
- Mi scusi, sarebbe così gentile da dirmi una cosa: suo figlio
è maschio o femmina?
- Perché? Ci potrebbero essere delle possibilità diverse ?
Lz17ac02
|
L'insegnante distribuisce ai corsisti, divisi in piccoli gruppi, la scheda di lavoro, sotto riportata, contenente il testo di una lettera, e li invita a leggerlo. Alla fine, chiarisce eventuali dubbi insorti nel corso della lettura, assicurandosi che tutti ne abbiano raggiunta un'adeguata comprensione globale.
Gentile
Sig. Gebretsadik,
Le
comunichiamo che il Consiglio Circoscrizionale ha accolto la
richiesta che Lei ha presentato in qualità di Presidente
dell'Associazione “31 aprile”. Dopo attenta valutazione delle
caratteristiche e degli scopi del progetto, consideratane l’utilità
sociale, il Consiglio ha deliberato l’immediato accoglimento delle
tre richieste da Voi presentate. Per rendere esecutiva la delibera è
tuttavia necessario che la richiesta sia completata con la
presentazione dello statuto e dell’atto costitutivo della Vostra
Associazione.
Distinti saluti
Dott.
Pierluigi Vessillo
Lz17ac03
|
L'insegnante, a seguito dell'attività precedente (Lz17ac02), invita i corsisti, in piccoli gruppi, a elaborare il testo della lettera inviata dal Presidente dell'Associazione "31 aprile", Sig. Gebretsadik, alla Circoscrizione di pertinenza, della quale quella prima esaminata in modalità di lettura globale costituisce risposta. Il testo prodotto dai corsisti dovrà rispondere a criteri di coerenza, pertinenza e informatività, contenendo tutti gli elementi cui la risposta fa riferimento, ed eventuali altri immaginati dai corsisti purché non in conflitto di senso. Infine, l'insegnante discute con i corsisti gli eventuali problemi o dubbi insorti.
Lz17ac04
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L'insegnante scrive alla lavagna la prima o le prime frasi di una barzelletta. Assicuratosi che tutti ne abbiano compreso adeguatamente il senso, distribuisce ai corsisti, divisi in piccoli gruppi, le battute o le frasi successive, una alla volta e tagliate parola per parola, invitandoli a ricomporre una frase coerente.
Ecco il testo della barzelletta elaborata in trasmissione:
Sulla città piove a catinelle. Una moglie dice al marito:
"Caro, andresti alla pasticceria all'angolo a prendermi qualche dolcetto ?"
"Ma cara ! Piove così tanto che non farei uscire neanche il cane…"
"Che c'entra ? Chi ti ha detto di portarti il cane ?"
Un'altra barzelletta da poter proporre:
Una bambina dice al suo papà, intento a leggere il giornale:
"Papà, papà… posso guardare la televisione?"
"Certo! Basta che non l'accendi!"
Lz17ac05
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A partire dalla visione, ripetuta tante volte quante necessarie per farne raggiungere un'adeguata comprensione globale, dello spezzone del film "Mi manda Picone", l'insegnante invita i corsisti a individuare alcuni aspetti caratteristici del rapporto tra il cittadino e la burocrazia in Italia, desumibili dal filmato.
Lz17ac06
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L'insegnante, a seguito della visione della scenetta e delle relative attività, invita i corsisti a redigere il testo dell'autocertificazione ivi richiesta, secondo le indicazioni date. Dopo la stesura individuale, i corsisti, divisi in coppie, confrontano i testi prodotti collaborando a migliorarli. Infine la classe discute collettivamente, insieme all'insegnante, dubbi e problemi rimasti, sia sotto l'aspetto della rispondenza dei testi alle indicazioni date nella scenetta sia, come sempre, sotto quello strettamente linguistico.
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
17 – Puntata 19
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Lz17ac07
|
L'insegnante avvia una catena parlata. Utilizzando il condizionale semplice espone che cosa farebbe se vincesse la lotteria; invita poi un corsista a ripetere, in terza persona, l'intenzione espressa e ad aggiungerne, in prima persona, una sua propria. Il corsista successivo ripeterà, nello stesso ordine e con le stesse modalità, quanto detto in precedenza, e aggiungerà un suo proposito. Il gioco continuerà fino a quando i corsisti saranno in grado di ricordare tutti gli interventi, anche aiutati dai gesti dei colleghi.
Lz17ac08
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L'insegnante invita i corsisti a costruire, in piccoli gruppi, un possibile modulo per l'iscrizione di un bambino all'asilo nido. Discute infine con i corsisti i problemi e i dubbi emersi.
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
18 – Puntata 20
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Lz18ac01
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L'insegnante, dopo la visione della scenetta ripetuta tante volte quante necessarie a farne raggiungere un'adeguata comprensione globale, invita i corsisti, divisi in piccoli gruppi, a realizzare un manifesto pubblicitario per l'inaugurazione della Galleria Interculturale Permanente. Nel manifesto devono essere indicate, tra l'altro, le attività e le proposte desunte dalla scenetta. I materiali prodotti dai diversi gruppi vengono infine esaminati e analizzati collettivamente.
Lz18ac02
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L'insegnante − per ogni blocco di frasi sotto riportato (rispettivamente riferibili agli usi di ci e di si) − distribuisce a ciascun corsista una striscia di carta sulla quale è riportata la metà di una delle frasi. Il corsista, circolando nell'aula, cerca il collega che ha la metà corrispondente, in modo tale che tutte le frasi ricomposte siano funzionanti. In alternativa, l'insegnante può distribuire ai corsisti, in piccoli gruppi, delle fotocopie dove siano presenti, in disordine, tutte le frasi di ogni blocco, da riordinare.
1)
Nessuno ci
ha detto la verità su quell'incidente.
Guido e Paola ci
hanno avvertito del ritardo.
Da quanto tempo non ci
vediamo!
A Roma ci
sono molte fontane.
Non ci
capisco niente!
Per favore, non ci
telefonare più a quest’ora.
2)
Finalmente Gianni si
è deciso a entrare.
Quando l’ho chiamata lei si
è girata di scatto.
La ragazza di Enzo si
lamenta spesso dei suoi ritardi.
Chiara e Paolo si
sono lasciati il mese scorso.
Non si
finisce mai di imparare.
Lz18ac03
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L'insegnante, eventualmente riallacciandosi all'attività della barzelletta proposta nell' unità didattica precedente (Lz17ac04), invita i corsisti a produrre un breve monologo, centrato su barzellette, aneddoti o storie divertenti che si raccontano nel loro Paese, o sui "modi di ridere" tipici.
Lz18ac04
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A partire dalla visione e dall'ascolto del brano della canzone "Sì, viaggiare", l'insegnante si accerta che tutti i corsisti ne abbiano raggiunto una sufficiente comprensione globale. In seguito, distribuisce ai corsisti la scheda di lavoro, sotto riportata, con il testo della canzone "bucato" in corrispondenza delle forme verbali al condizionale semplice, delle quali la scheda contiene alla fine le relative forme dell'infinito. I corsisti dovranno - ascoltando il brano tante volte quanto necessario - riempire i "buchi", e sottolineare tutte le altre forme verbali presenti. Infine, l'insegnante discute e chiarisce eventuali problemi insorti.
Sì,
viaggiare
di Mogol
- Battisti
Quel gran genio del mio amico
lui ________ cosa fare,
lui ________ come aggiustare,
con un cacciavite in mano fa miracoli.
Ti ________ il minimo, alzandolo un po'
e non ________ in testa, così forte no
e ________ ripartire certamente non volare ma..
viaggiare..
Sì, viaggiare
evitando le buche più dure,
senza per questo cadere nelle tue paure,
lui ________ cosa fare,
lui ________ come aggiustare,
con un cacciavite in mano fa miracoli.
Ti ________ il minimo, alzandolo un po'
e non ________ in testa, così forte no
e ________ ripartire certamente non volare ma..
viaggiare..
Sì, viaggiare
evitando le buche più dure,
senza per questo cadere nelle tue paure,
gentilmente senza fumo con amore,
dolcemente viaggiare
rallentando per poi accelerare
con un ritmo fluente di vita nel cuore
gentilmente senza strappi al motore.
E tornare a viaggiare
e di notte con i fari illuminare
chiaramente la strada per saper dove andare.
Con coraggio gentilmente, gentilmente
Dolcemente viaggiare...
dolcemente viaggiare
rallentando per poi accelerare
con un ritmo fluente di vita nel cuore
gentilmente senza strappi al motore.
E tornare a viaggiare
e di notte con i fari illuminare
chiaramente la strada per saper dove andare.
Con coraggio gentilmente, gentilmente
Dolcemente viaggiare...
regolare potere
sapere picchiare sapere
Sì, viaggiare
di Mogol - Battisti
Quel gran genio del mio amico
lui saprebbe cosa fare,
lui saprebbe come aggiustare,
con un cacciavite in mano fa miracoli.
Ti regolerebbe il minimo, alzandolo un po'
e non picchieresti in testa, così forte no
e potresti ripartire certamente non volare ma..
viaggiare..
Sì, viaggiare
evitando le buche più dure,
senza per questo cadere nelle tue paure,
e potresti ripartire certamente non volare ma..
viaggiare..
Sì, viaggiare
evitando le buche più dure,
senza per questo cadere nelle tue paure,
gentilmente senza fumo con amore,
dolcemente viaggiare
rallentando per poi accelerare
con un ritmo fluente di vita nel cuore
gentilmente senza strappi al motore.
E tornare a viaggiare
e di notte con i fari illuminare
chiaramente la strada per saper dove andare.
Con coraggio gentilmente, gentilmente
Dolcemente viaggiare...
dolcemente viaggiare
rallentando per poi accelerare
con un ritmo fluente di vita nel cuore
gentilmente senza strappi al motore.
E tornare a viaggiare
e di notte con i fari illuminare
chiaramente la strada per saper dove andare.
Con coraggio gentilmente, gentilmente
Dolcemente viaggiare...
Lz18ac05
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L’insegnante invita i corsisti, in piccoli gruppi, a preparare uno “statuto” di almeno tre articoli per l’associazione che gestisce la Galleria Interculturale Permanente. Alla fine del lavoro di gruppo discute con i corsisti i problemi e i dubbi che possono essere insorti.
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
18 – Puntata 20
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Lz18ac06
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L’insegnante divide i corsisti in coppie, facendoli sedere in modo che l’uno non possa vedere direttamente il lavoro dell’altro, e propone loro un’attività di descrizione. Uno dei corsisti descrive all’altro un luogo del proprio Paese che ama particolarmente; l’altro dovrà cercare di disegnarne una raffigurazione anche schematica, chiedendo eventualmente tutte le informazioni e le precisazioni che ritiene opportune. Successivamente i corsisti si scambiano i ruoli, e infine esaminano i disegni prodotti valutandone la corrispondenza alle indicazioni fornite.
Lz18ac07
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L’insegnante avvia con la classe un brain-storming sui nomi dei sentimenti e sui verbi ad essi riferibili, raccogliendo alla lavagna − a mo' di albero delle parole − i termini emersi. Invita poi i corsisti, a partire da ciascun sentimento individuato, a identificare delle situazioni in cui lo si può provare, e a trovare delle espressioni, anche figurate, atte ad esprimerlo. Ad esempio, se il sentimento è l’ansia, una situazione può essere l’attesa di una telefonata importante, e un’espressione adeguata può essere “sto veramente sulle spine”. L'insegnante chiarisce eventuali punti dubbi o problematici, e può suggerire, se necessario, a sua volta delle espressioni.
Lz18ac08
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A seguito dell'attività comunicativa precedente (Lz18ac07) l'insegnante divide i corsisti in coppie e assegna a ciascuna coppia il compito di drammatizzare uno dei sentimenti e la relativa situazione, utilizzando le espressioni individuate e raccolte nell'albero delle parole. La coppia produrrà dunque un dialogo di alcune battute, che verrà poi rappresentato davanti alla classe. L'insegnante può intervenire per evidenziare ed emendare gli aspetti comunicativamente inefficaci, con particolare riguardo a quelli fonetici e prosodici.
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
19 – Puntata 21
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Lz19ac01
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A seguito della visione della scenetta, l’insegnante, per promuoverne e migliorarne la comprensione globale, propone ai corsisti, divisi in coppie, di elaborare il racconto dei fatti avvenuti nella scenetta secondo i diversi punti di vista: alcune coppie secondo quello di Adolphe, altre secondo quello di Fiorella, altre infine secondo quello di Vittorio. Alla fine di questa elaborazione, l’insegnante ripropone il filmato e poi costituisce dei nuovi gruppi di tre corsisti, ognuno dei quali porterà uno dei “punti di vista”. I corsisti discutono e verificano che nei racconti – pur necessariamente diversi – non siano presenti alterazioni dei fatti. Infine, l’insegnante discute con i corsisti i dubbi e i problemi.
Lz19ac02
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L'insegnante sollecita i corsisti, divisi in piccoli gruppi, a identificare delle espressioni tipiche o consuete che contengano la parola chi, sia come pronome interrogativo che relativo. In seguito, raccoglie alla lavagna le espressioni emerse − chiarendo dubbi e problemi − e ipotizza insieme ai corsisti dei possibili contesti d'uso.
Ecco alcune espressioni: "chi dorme non piglia pesci"; "chi se ne frega ?"; "chissà…"; "chi non risica non rosica"; "chi tardi arriva male alloggia"; "chi l'ha visto?"; "chi c'è c'è"; "chi rompe, paga"; "chi tace acconsente"; "e chi lo sa?" "chi è senza peccato scagli la prima pietra"; "chi la fa l'aspetti"; "chi va piano, va sano e va lontano"; "e chi lo conosce?"; "dimmi con chi vai e ti dirò chi sei"; "chi troppo vuole nulla stringe"; "chi si contenta gode"; "chi si rivede!".
Lz19ac03
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L'insegnante richiama il nucleo d'interesse dell'unità didattica, e invita i corsisti a immaginarsi in un Centro di formazione professionale. Poi divide la classe in coppie, assegnando a ogni membro di ciascuna coppia uno dei compiti comunicativi sotto riportati. I componenti le coppie dovranno sviluppare una breve conversazione, rispettando le consegne ricevute, senza comunicarsele esplicitamente. La conversazione verrà poi drammatizzata di fronte alla classe. L'insegnante può intervenire per emendare i punti comunicativamente inefficaci − anche dai punti di vista fonetico e prosodico − e per fissare le più interessanti delle espressioni emerse.
1°
corsista: sei un lavoratore, diplomato, iscritto alle liste di
collocamento da 36 mesi, vuoi fare un corso di informatica ma puoi
frequentare solo in orario serale. Hai portato con te il documento
d'identità e il libretto di lavoro, perché - se è possibile - ti
vuoi iscrivere subito.
2°
corsista: sei la persona incaricata delle informazioni al
pubblico presso un Centro di formazione professionale. Il tuo Centro
organizza, tra l'altro, corsi di informatica per lavoratori con
diploma di scuola media inferiore e superiore, che iniziano ogni 4
mesi (gennaio, maggio, settembre). I corsi sono aperti a tutti, ma
c'è una precedenza per chi è iscritto al collocamento da più di
due anni. Oggi purtroppo c'è un problema con i computers, e
non è possibile avviare nuove pratiche. Sarà di nuovo possibile
lunedì prossimo.
Lz19ac04
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L’insegnante distribuisce ai corsisti la scheda di lavoro, sotto riportata, invitandoli a riempirla nelle sue due parti in relazione alle informazioni contenute nel filmato tratto dall’archivio. Nella prima colonna dovranno essere indicati i problemi che gli immigrati incontrano nell’accesso e nella frequenza ai corsi di formazione; nella seconda, le proposte di parziale soluzione avanzate. Alla fine l’insegnante discute con i corsisti i dubbi e i problemi emersi.
Problemi
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Proposte di soluzione
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“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
19 – Puntata 21
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
L'insegnante invita i corsisti, disposti in coppie, a immaginarsi nella situazione di un colloquio in un Centro di orientamento. Uno dei corsisti assumerà il ruolo dell'operatore, l'altro sarà se stesso nelle vesti di un utente del Centro. I due coopereranno a far emergere e valorizzare tutti gli aspetti delle esperienze di vita, formazione e lavoro che possono essere utili a un inserimento professionale mirato. Quando i gruppi hanno terminato il colloquio, l'insegnante fa operare una rotazione in base alla quale ogni corsista "intervistato" diventi "intervistatore" di un corsista che lo sia stato in precedenza in un gruppo diverso.
Lz19ac06
A seguito dell'attività comunicativa precedente (Lz19ac05), l'insegnante distribuisce ai corsisti la scheda di lavoro, sotto riportata, contenente un modulo in uso nel Centro di orientamento per la registrazione dei colloqui effettuati dagli operatori. Li invita a compilarla inserendo le informazioni relative al collega da loro intervistato. Terminata la redazione, i corsisti verificheranno − confrontandosi con i colleghi intervistati − le informazioni riportate. In questa fase è anche possibile integrare o emendare il testo. La classe discute infine collettivamente, con l'insegnante, dubbi e problemi linguistici emersi.
Ecco il modulo:
Generalità: |
Esperienze di studio e formazione: |
Esperienze lavorative: |
Altri elementi utili di valutazione del curriculum: |
Ambiti e attività professionali preferite: |
Disponibilità (lavoro notturno, trasferimento, spostamenti,
ecc.): |
Lz19ac07
L'insegnante distribuisce ai corsisti, divisi in piccoli gruppi, la scheda di lavoro sotto riportata, con un elenco di consigli (liberamente adattati da un testo informativo) su come affrontare un colloquio di selezione, invitandoli a leggerli e a collaborare alla comprensione. Esamina poi con i corsisti eventuali dubbi e problemi linguistici. Alla fine di questa procedura l'insegnante inviterà i corsisti a discutere su quali consigli sembrino loro condivisibili e quali no.
Alcuni consigli su come affrontare un colloquio di selezione
- Non arrivi in ritardo, ma puntuale o in leggero anticipo.
- Si vesta in modo appropriato ma non troppo diverso da quello Suo abituale.
- Porti con sé un blocco e una penna.
- Non fumi a meno che non sia invitato a farlo.
- Non mangi o mastichi alcunché.
- Si sieda dopo il selezionatore.
- Parli con sicurezza guardando negli occhi l'intervistatore.
- Non gesticoli.
- Sorrida rilassato.
- Usi sempre il "Lei"
- Non parli mai meno di mezzo minuto e mai più di due minuti per volta.
- Faccia anche Lei qualche domanda, per rendere più vivace e naturale il colloquio.
- Cerchi di farsi dire da subito in cosa consiste esattamente la proposta di lavoro.
Lz19ac08
A seguito dell'attività comunicativa precedente (Lz19ac07), l'insegnante invita i corsisti, divisi in coppie, a elaborare oralmente il testo letto, trasformando in colloquiale (tu) la forma di cortesia di ciascun "consiglio". Discute infine con i corsisti eventuali dubbi e problemi linguistici.
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
20 – Puntata 22
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Lz20ac01
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L’insegnante, per promuovere e migliorare la comprensione globale della scenetta, invita i corsisti a immaginare che Fiorella, in seguito all’episodio verificatosi, abbia veramente parlato con la polizia, raccontando i fatti, descrivendo fisicamente i personaggi e fornendo il maggior numero di dati ed elementi biografici di cui è venuta a conoscenza. I corsisti, divisi in piccoli gruppi, assumono le identità di Fiorella e degli agenti di polizia e sviluppano un dialogo, che in seguito può essere drammatizzato di fronte alla classe.
Lz20ac02
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L'insegnante distribuisce ai corsisti, divisi in piccoli gruppi, la scheda sotto riportata, contenente una pagina informativa sulle prove di ammissione da sostenere per gli stranieri che vogliono iscriversi all'Università di "Roma Quattro"*. I corsisti dovranno elaborare un piccolo promemoria da inviare a un amico del loro Paese che ha intenzione di venire a studiare a Roma, enucleando dal testo gli elementi essenziali di informazione. Alla fine dell'elaborazione, l'insegnante discute con i corsisti gli eventuali punti problematici.
Gli
studenti extra-comunitari residenti all'estero sono tenuti a
sostenere prima di tutto una prova di conoscenza della lingua
italiana, che generalmente ha luogo all'inizio di settembre ed è
relativa alle materie del corso di laurea o di diploma prescelto.
Dopo la prova di lingua italiana, i candidati stranieri dovranno
sostenere, insieme ai candidati italiani, ulteriori esami di concorso
nel caso di iscrizione a corsi di laurea o di diploma a numero
programmato. Non può essere ammesso alle ulteriori prove di concorso
o attitudinali − quando previste − chi non ha superato la prova
di lingua italiana. Una volta superate tutte le prove previste e
risultati idonei all'iscrizione, gli studenti stranieri dovranno
assolvere le medesime pratiche amministrative previste per gli
studenti italiani, presso le Segreterie.
I
candidati in possesso di una Certificazione di competenza in lingua
italiana sono esonerati dalla prova in lingua italiana.
Lz20ac03
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Dopo essersi assicurato che tutti i corsisti abbiano chiara la funzione delle strutture stare per… e stare + gerundio, l'insegnante lancia una catena parlata, con una frase del tipo "Io sto prendendo un caffè e sto per uscire". Il primo corsista dovrà riferire in terza persona quanto detto dall'insegnante, e dire a sua volta − in prima persona − ciò che sta facendo e ciò che sta per fare. Il secondo corsista dovrà riferire in terza persona quanto detto dal suo collega, e proseguire la catena.
Lz20ac04
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L’insegnante, allo scopo di promuovere la comprensione analitica, propone ai corsisti, a piccoli gruppi, di riordinare delle battute, selezionate nel testo della scenetta come più interessanti o pertinenti in base al lavoro effettuato sulla comprensione globale. Le parole delle battute saranno date ai corsisti in un unico blocco disordinato. L'insegnante farà riascoltare le battute tante volte quante necessarie, e discuterà infine con i corsisti i dubbi e i problemi linguistici emersi.
Due battute che potrebbero essere utilizzate per questo lavoro sono le seguenti:
Per favore, stia zitto. Lei sta dicendo solo un sacco di sciocchezze!
Mi lasci parlare con la signora, la prego.
un parlare
sacco prego. Per zitto. sta Mi dicendo di lasci con
favore, la sciocchezze! signora, Lei la stia solo
Lz20ac05
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A seguito della visione del filmato Dall'archivio – ripetuta ” tante volte quante necessarie –, l’insegnante propone ai corsisti, divisi in piccoli gruppi, di redigere l’articolo fondamentale di una nuova legge in base alla quale il dott. Calistus Nwamba potrebbe esercitare la sua professione in un ospedale pubblico. Alla fine dell’elaborazione, l’insegnante discute con i corsisti i dubbi e i problemi emersi.
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
20 – Puntata 22
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
L'insegnante invita ciascun corsista a leggere con attenzione la scheda di lavoro sotto riportata, contenente un testo sull'emigrazione italiana. Quando i corsisti hanno terminato la lettura, l'insegnante li invita a immaginare la situazione di un esame universitario che verta sul testo appena letto. Divide quindi i corsisti in due squadre, una delle quali − quella degli "esaminatori" − deve individuare una serie di domande concernenti i punti di maggior rilievo del testo. L'altra squadra − quella degli "esaminandi" − studia il testo cercando a sua volta di individuarne e memorizzarne i punti salienti. In seguito ciascun "esaminatore" si incontra con un "esaminando" e i due − senza poter consultare il testo − simulano la prova d'esame. Quando tutti i colloqui sono terminati, l'insegnante chiede ai corsisti se sono emersi nel corso dell'esame elementi di disaccordo o difficoltà, ed eventualmente li discute anche ricorrendo al testo.
Ecco il testo, adattato da un manuale per le Scuole Superiori:
L'emigrazione
italiana negli Stati Uniti
Le prime
migliaia di italiani sono arrivate negli Stati Uniti tra la fine del
1700 e i primi del 1800. Erano originari dell'Italia del Nord ed
erano artigiani, artisti, rifugiati politici. La seconda emigrazione,
iniziata intorno al 1870, ha interessato, nei cinquant'anni
successivi, 4.000.000 di persone. L'anno record è considerato il
1907, con 207.000 emigranti. Nell'insieme gli italiani rappresentano
più di un decimo degli immigrati negli Stati Uniti (sono superati
solo dai tedeschi).
Interi
paesi dell'Italia del Sud e del Veneto, spinti dalla povertà, si
riversavano negli Stati Uniti. Molti di questi emigranti andavano in
America temporaneamente per "fare fortuna" e poter
acquistare una casa e un pezzo di terra in Italia. Anche quelli che
vi si sono stabiliti definitivamente hanno mantenuto stretti legami
con i parenti rimasti a casa. Gli italiani si sono concentrati
soprattutto nelle città industriali del Nord-Est, da Filadelfia a
Boston. Ultimi arrivati, malvisti per la loro povertà e il loro
attaccamento a tradizioni ritenute sorpassate, venivano relegati
negli strati inferiori della società americana e spesso considerati
tutti gangster o mafiosi, anche se in realtà questo fenomeno
riguardava un numero assai limitato di italo-americani.
I nomi
di due emigranti italiani sono diventati famosi: sono quelli di due
piccoli artigiani anarchici, Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti,
accusati ingiustamente di omicidio e condannati a morte, nel 1927,
dopo un processo sommario dominato da argomenti politici e razzisti.
Solo nel 1977 la loro innocenza è stata riconosciuta anche
ufficialmente.
Lz20ac07
L’insegnante distribuisce ai corsisti – divisi in coppie – le scheda di lavoro, sotto riportata, contenente liste parallele di espressioni augurali e di alcune occasioni in cui esse possono essere pronunciate. I corsisti devono stabilire la corretta corrispondenza. L’insegnante controlla che l’obiettivo sia stato raggiunto, e fa infine esercitare i corsisti sulla pronuncia e l’intonazione delle frasi.
Puoi
dire o sentire questa frase… quando…
Cento di
questi giorni! Stai per fare un esame
Auguri e
figli maschi! Stai per fare qualcosa di pericoloso
In bocca
al lupo! Stai per mangiare
Buone
feste! È il tuo compleanno
Sogni
d'oro! Stai per sposarti
Buon
appetito! Si avvicina la fine dell'anno
Che Dio
te la mandi buona! Stai andando a dormire
Lz20ac08
A seguito dell'attività comunicativa precedente (Lz20ac07), l'insegnante invita i corsisti a ricordare quali siano le espressioni augurali più importanti della propria lingua e a quali situazioni siano riferite. In seguito, ciascun corsista recita nella propria lingua le espressioni, ne chiarisce il senso e i contesti d'uso e − quando possibile − ne propone una traduzione letterale.
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
21 – Puntata 23
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Lz21ac01
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L’insegnante avvia, dopo una prima visione della scenetta, una discussione con i corsisti volta a individuare dei punti problematici nella comprensione. Si può trattare di punti sui quali i corsisti sono in disaccordo tra di loro, o anche semplicemente oscuri. Dopo la discussione, l’insegnante invita i corsisti a sintetizzare sotto forma di domanda i punti individuati come critici, e li raccoglie “sotto dettatura” alla lavagna, in modo da ottenere una sorta di questionario. Si procede poi a un successivo ascolto orientato alla risoluzione dei problemi emersi e alla conseguente riformulazione del questionario, dal quale saranno eliminati gli item che hanno trovato risposta e inseriti eventuali altri punti dubbi. La successione di ascolti e riformulazioni può proseguire fino a quando appare produttiva.
Lz21ac02
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Ricostruzione di conversazione: i corsisti ricostruiscono esattamente in base alle indicazioni dell’insegnante una breve conversazione tra due persone. I corsisti esprimono ipotesi che l’insegnante – accertatosi, mediante la loro esatta ripetizione che tutti le abbiano chiare – convalida o meno (funziona/non funziona). Non costituisce elemento secondario il lavoro di elaborazione fonetica e prosodica delle frasi, da curare una volta che esse siano state “ricostruite” con precisione, secondo le modalità mostrate in trasmissione. Quando la conversazione è ricostruita interamente, se ne deve proporre la drammatizzazione.
Ecco il testo della conversazione di questa UD. In grassetto le frasi da ricostruire:
Eh, chi si vede !
Ciao ! Senti, scusami per domenica…
Ma io ti aspettavo... perché non sei venuta?
Sai, mi ero presa l’influenza…
Beh, potevi venire lo stesso!
Vuoi scherzare? Avevo la febbre a
trentanove!
Lz21ac03
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L’insegnante avvia una catena parlata, proponendo al primo corsista di completare la formula “Vado in banca a…” con l'indicazione di un'azione tipica della situazione, ad esempio “aprire un conto corrente”. Il secondo corsista ripeterà quanto detto dal primo, e aggiungerà una seconda azione, e così via fino a quando i corsisti – disposti in circolo – potranno ricordare tutti i passaggi, anche aiutati dalla mimica dei loro colleghi.
Lz21ac04
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Dopo la visione del filmato dall’archivio – ripetuta tante volte quante necessarie per consentirne un’adeguata comprensione globale − l’insegnante divide i corsisti in gruppi di tre, e li invita a immedesimarsi nei tre personaggi intervistati. I corsisti – rispettando gli elementi di informazione forniti nell’intervista – dovranno immaginare un incontro nel quale i tre si racconteranno la propria esperienza di inserimento. Potranno essere inseriti ulteriori elementi, purché coerenti con quelli di partenza. L'insegnante segue il lavoro dei gruppi, e può intervenire per emendare eventuali passaggi comunicativamente inefficaci. Gli incontri immaginati possono poi essere drammatizzati di fronte alla classe. Alla fine, l’insegnante discute con i corsisti gli eventuali dubbi e problemi e fissa le espressioni emerse come più interessanti.
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
21 – Puntata 23
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
L'insegnante distribuisce ai corsisti, divisi in piccoli gruppi, la scheda di lavoro sotto riportata, con un testo sulle modalità per inviare rimesse nel Paese d'origine. Invita i gruppi a leggere il testo cooperando alla sua comprensione. Discute infine con i corsisti i dubbi e i problemi linguistici emersi.
Ecco il testo (tratto da: Grazia Naletto, Vado in banca. Guida ai servizi bancari per i migranti, 2000, a cura dell'Associazione "Lunaria" nell'ambito del progetto U.E. Migranti e banche):
Rimesse
nel paese di origine
È
possibile inviare tramite banca i propri risparmi all'estero. Ciò
richiede però che il destinatario della somma abbia a sua volta un
conto corrente presso una banca nel proprio Paese. I costi
dell'operazione variano da banca a banca tra un minimo di 15 e un
massimo di 37 mila lire. Alcune banche chiedono inoltre una
commissione proporzionale all'importo inviato, che oscilla tra lo
0,5% e il 2%. Il tempo che intercorre tra l'invio e l'arrivo del
denaro varia tra i 5 e i 10 giorni. Per semplificare la procedura è
importante che tutti i dati del destinatario (nome, cognome, numero
di conto bancario, banca, agenzia, città di destinazione) siano
esatti: è sufficiente un errore nella scrittura del nome per
ritardare l'operazione. Alcune banche preferiscono riservare questo
servizio agli immigrati che sono loro clienti (perché hanno aperto
un conto corrente o un libretto di deposito in una delle loro
agenzie). Ai non clienti vengono richiesti un documento di
identità e il permesso di soggiorno.
Lz21ac06
A seguito dell'attività comunicativa precedente (Lz21ac05), l'insegnante divide la classe in due gruppi (divisi a loro volta in sottogruppi di due-tre persone) e assegna a ciascun gruppo il compito di individuare nel testo una determinata tipologia di parole (ad es.: un gruppo individuerà gli articoli determinativi e indeterminativi e l'altro le preposizioni semplici e articolate). L'insegnante, discutendo i dubbi e i problemi sorti in seno ai gruppi, fa sì che la rilevazione non contenga errori. Successivamente l'insegnante invita ciascun gruppo a cancellare dal testo 15 delle parole individuate, sostituendole con una numerazione progressiva (l'operazione preferibilmente dovrebbe essere svolta al computer, laddove disponibile, o − in alternativa − con mezzi artigianali quali il bianchetto). L'insegnante raccoglie infine le schede prodotte e le fotocopia in numero sufficiente in vista della successiva attività.
Lz21ac07
A seguito − ma non immediato − dell'attività comunicativa precedente (Lz21ac06), l'insegnante distribuisce ai corsisti del primo gruppo il testo bucato da quelli del secondo, e viceversa. Ciascun corsista dovrà reinserire le parole mancanti. Dopo l'opportuno confronto delle soluzioni adottate − svolto in piccoli gruppi − l'insegnante discute i dubbi e i problemi emersi.
Lz21ac08
L'insegnante distribuisce ai corsisti, divisi in piccoli gruppi, la scheda di lavoro sotto riportata, contenente un testo sui servizi bancari agevolati per immigrati. Invita i gruppi a leggere il testo cooperando alla sua comprensione. Discute infine con i corsisti i dubbi e i problemi linguistici emersi.
Ecco il testo (tratto da: Grazia Naletto, Vado in banca. Guida ai servizi bancari per i migranti, a cura dell'Associazione "Lunaria" nell'ambito del progetto U.E. Migranti e banche):
I
servizi agevolati esistenti
Nel
corso della ricerca, Lunaria ha riscontrato direttamente solo due
banche che hanno già approntato un pacchetto di servizi agevolati
specificamente rivolti agli immigrati: la Banca Popolare di Milano
(conto EXTRÀ) e il Banco Ambrosiano Veneto (conto PEOPLE).
EXTRÀ e
PEOPLE hanno una struttura molto simile e vengono promossi mediante
materiale informativo in più lingue: italiano, francese, inglese, e
arabo il primo, italiano, francese, inglese, arabo, e spagnolo il
secondo.
EXTRÀ
Prevede:
- l'apertura di un libretto di risparmio e/o di un conto corrente a condizioni agevolate;
- la possibilità di inviare denaro all'estero al costo di L.10.000;
- un servizio gratuito di assistenza telefonica per risolvere particolari casi di necessità (rimborso spese di viaggio per un parente in caso di ricovero in ospedale, trasmissione di messaggi urgenti ai familiari ecc.);
- la possibilità di accedere a piccoli finanziamenti, rimborsabili mensilmente, per far fronte a spese familiari, sanitarie o per la casa;
- la possibilità di accedere a piccoli finanziamenti per lo studio;
- finanziamenti a sostegno dell'attività commerciale;
- conti correnti agevolati per associazioni che rappresentano o svolgono servizi per gli immigrati.
Presso
la Banca Popolare di Milano il costo dell'invio di denaro nel paese
di origine è di L.10.000.
PEOPLE
Prevede:
- conto corrente bancario a basso costo (spese annue di L.30.000 fino a 100 operazioni), chiusura gratuita, scoperto bancario fino a 3 milioni di lire in caso di accredito dello stipendio su conto corrente.
- Bancomat;
- polizza assicurativa Europassistance che garantisce una diaria giornaliera di L.100.000 in caso di ricovero per infortunio e un contributo spese per il rimpatrio della salma nel paese di origine;
Presso
il Banco Ambrosiano Veneto il costo dell'invio di denaro nel paese di
origine è di L.5.000.
Questa
banca ha inoltre realizzato accordi con alcune banche del Senegal per
facilitare l'invio di rimesse in questo paese.
Inoltre
la Banca Popolare di Vicenza ha lanciato il 1° dicembre il conto
COUNTRY.
COUNTRY
Prevede:
- l'apertura di un conto corrente a costo minimo mensile di L.7.000 comprensivo di operazioni gratuite illimitate, diritti di chiusura, disposizioni permanenti di bonifico, produzione e invio di estratti conto, pagamento di bollette, accredito di stipendio;
- carta di debito "Prelevafacile";
- carta di credito "Carta viva";
- una polizza assicurativa che prevede consulenza medica, trasporto salma, informazioni di natura burocratica, legale, fiscale, scolastica, tramite un numero verde e in quattro lingue.
Sono
inoltre previste facilitazioni per l'accesso ai prestiti personali da
3 a 20 milioni di lire e ai mutui per l'acquisto della prima casa per
i lavoratori a tempo indeterminato e garanzie fideiussorie a
condizioni vantaggiose che spesso vengono richieste dai proprietari
di case ai propri inquilini (per il rilascio in buono stato della
casa e il pagamento dei canoni di affitto).
Il
Credito Cooperativo di Roma sta formulando un pacchetto di servizi
simili a questo.
La Banca
Popolare dell'Emilia Romagna non ha predisposto un pacchetto di
servizi ad hoc, ma offre un conto corrente agevolato ai lavoratori
interinali. Molti utenti di questo servizio sono immigrati. È allo
studio l'ipotesi di offrire agli utenti immigrati una polizza
assicurativa per coprire le spese di trasporto della salma nel paese
di origine in caso di morte.
Il Monte
dei Paschi di Siena ha stipulato un accordo con il Centro Islamico
Italiano che prevede conti correnti agevolati per gli immigrati di
religione musulmana. Poiché questa religione vieta la corresponsione
degli interessi, questi vengono devoluti al Centro Islamico.
La
Banca Toscana ha predisposto modulistica contrattuale in più lingue.
La Banca
Commerciale Italiana ha stretto accordi con le banche di Sri Lanka,
Marocco, Tunisia, Filippine, Perù e Senegal per facilitare l'invio
di denaro in questi paesi. Grazie a questi accordi, il denaro può
essere inviato anche a persone che non hanno un conto corrente aperto
presso la banca che riceve il denaro nel paese d'origine ad eccezione
del Marocco. L'importo minimo che può essere inviato è pari a
L.500.000, quello massimo è pari a L.20.000.000. I trasferimenti
possono essere effettuati solo in lire. Il costo medio
dell'operazione oscilla tra L.10.000 e L.15.000. Possono effettuare
il trasferimento anche immigrati che non sono clienti della banca
presentando un documento di identità e il permesso di soggiorno.
Le
difficoltà di rilevazione incontrate nella nostra ricerca non ci
permettono di affermare che queste sono le uniche banche che hanno
predisposto servizi agevolati per gli immigrati presenti in Italia.
Lz21ac09
A seguito dell'attività comunicativa precedente (Lz21ac08), l'insegnante invita i corsisti, divisi in piccoli gruppi, a identificare quale tra i conti proposti (Extrà, People, Country) risulti più adeguato alle esigenze di ciascuno, motivando e discutendo le ragioni delle diverse preferenze. L'insegnante segue il dibattito nei gruppi e discute infine dubbi e problemi emersi.
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
22 – Puntata 24
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Lz22ac01
L'insegnante distribuisce ai corsisti − divisi in piccoli gruppi − la scheda di lavoro sotto riportata, contenente un riassunto della scenetta che deve essere completato in alcuni punti. Fa poi rivedere la scenetta tante volte quante necessarie a che i gruppi sviluppino i punti problematici e completino, per quanto possibile, il testo. Discute infine con i corsisti i dubbi e i problemi emersi.
Ecco il testo da completare (è sotto disponibile un plausibile testo completo):
Klaudia
lavora da 15 giorni come collaboratrice domestica e assistente di
Vittorio, l’anziano zio di Fiorella. Vittorio è molto contento di
Klaudia e desidera che lei resti a lavorare da loro. Klaudia è
disponibile a continuare, ma __________________________________. Per
questo parla con Fiorella. Fiorella definisce le mansioni di Klaudia,
che riguardano _____________________________________. Klaudia accetta
questo impegno, ma
____________________________________________________. Fiorella le
propone una retribuzione oraria di 10.000 lire, per 3 ore di lavoro
al giorno, e su questa base calcola uno stipendio
__________________________lire. Klaudia non è d’accordo su questa
proposta, perché lei non è una collaboratrice a ore ma una
collaboratrice convivente, e soprattutto
________________________________. Fiorella però non è disponibile a
regolarizzare il rapporto di lavoro, e afferma che la situazione di
Klaudia è buona
perché____________________________________________________________.
Klaudia non accetta di avere un rapporto di lavoro irregolare e
lascia immediatamente il lavoro. Vittorio è disperato, e minaccia
Fiorella _______________________.
(Klaudia lavora da 15 giorni come collaboratrice domestica e assistente di Vittorio, l’anziano zio di Fiorella. Vittorio è molto contento di Klaudia e desidera che lei resti a lavorare da loro. Klaudia è disponibile a continuare, ma ancora non ha definito il contratto di lavoro. Per questo parla con Fiorella. Fiorella definisce le mansioni di Klaudia, che riguardano la completa gestione della casa e l’assistenza di Vittorio. Klaudia accetta questo impegno, ma vuole mettere in chiaro anche alcuni propri diritti, in particolare salariali. Fiorella le propone una retribuzione oraria di 10.000 lire, per 3 ore di lavoro al giorno, e su questa base calcola uno stipendio mensile di 700.000 lire. Klaudia non è d’accordo su questa proposta, perché lei non è una collaboratrice a ore ma una collaboratrice convivente, e soprattutto vuole essere messa in regola. Fiorella però non è disponibile a regolarizzare il rapporto di lavoro, e afferma che la situazione di Klaudia è buona perché, oltre alla retribuzione, ha anche vitto e alloggio, con una camera tutta per sé. Klaudia non accetta di avere un rapporto di lavoro irregolare e lascia immediatamente il lavoro. Vittorio è disperato, e minaccia Fiorella di toglierle l’eredità.)
Lz22ac02
L'insegnante distribuisce ai corsisti, divisi in piccoli gruppi, la scheda di lavoro sotto riportata, con le istruzioni − poste in disordine − per eseguire un lavaggio con la lavatrice. I corsisti devono collaborare a ricostruire una sequenza plausibile. Alla fine del lavoro dei gruppi, l'insegnante discuterà gli eventuali problemi rimasti aperti, tenendo conto che le sequenze plausibili sono più di una e che perciò quella qui suggerita non è vincolante.
Inserire
eventualmente l'esclusione della centrifuga.
Quando
il lavaggio è terminato, attendere almeno due minuti prima di aprire
lo sportello.
Scegliere
il programma relativo al tipo di lavaggio.
Chiudere
il rubinetto dell'acqua.
Scegliere
la biancheria e introdurla.
Spegnere
la lavatrice prima di togliere la biancheria.
Aprire
il rubinetto dell'acqua.
Premere
il pulsante d'avvio.
Mettere
il detersivo nell'apposito scomparto.
Aprire
lo sportello della lavatrice.
Regolare
la temperatura di lavaggio.
Aprire lo sportello della lavatrice.
Scegliere la biancheria e introdurla.
Mettere il detersivo nell'apposito scomparto.
Aprire il rubinetto dell'acqua.
Scegliere il programma relativo al tipo di lavaggio.
Regolare la temperatura di lavaggio.
Inserire eventualmente l'esclusione della centrifuga.
Premere il pulsante d'avvio.
Quando il lavaggio è terminato, attendere almeno due minuti prima di aprire lo sportello.
Spegnere la lavatrice prima di togliere la biancheria.
Chiudere il rubinetto dell'acqua.
Lz22ac03
L'insegnante chiama un corsista fuori dal gruppo e gli consegna uno dei cartellini sotto riportati. Il corsista dovrà mettere in grado i colleghi di indovinare la parola in grassetto, senza utilizzare i termini sottostanti, o altri da essi derivati. Le indicazioni potranno essere fornite anche in risposta a domande determinate, secondo le modalità mostrate in trasmissione. Quando la parola sarà stata indovinata, l'insegnante la ripeterà e leggerà tutti i termini "proibiti", assicurandosi che tutti i corsisti ne conoscano il significato.
passeggiata
camminare
lentamente
strada
distrarsi
salute
|
aspirapolvere
pulire
sporco
elettrico
pavimento
|
condire
olio
sale
aceto
sapore
insalata
|
libreria
mobile
ripiani
lèggere
volumi
|
iniezione
medicina
siringa
pungere
ago
|
dieta
mangiare
dimagrire
cibo
poco
calorie
|
disinfettare
alcool
sanitari
batteri
ferita
|
stirare
ferro
piega
biancheria
camicia
lavare
|
materasso
dormire
letto
cuscino
riposare
molle
|
patente
guidare
macchina
documento
automobile
|
analisi
laboratorio
sangue
prelievo
ritirare
risultati
|
giocare
bambini
parco
carte
computer
calcio
|
tovaglia
tavola
posate
apparecchiare
mangiare
forchette
|
fare compagnia
solo
triste
parlare
insieme
|
pentola a pressione
cucinare
tempo
vapore
valvola
cibo
|
Lz22ac04
A partire dalla visione della scenetta, l’insegnante invita il gruppo a riflettere sul fatto che Fiorella non solo propone a Klaudia un contratto del tutto sfavorevole, ma addirittura non si cura di chiamarla con il suo nome. Chiede ai corsisti di raccontare se hanno avuto personalmente esperienza del fatto che gli italiani spesso cambiano o trasformano il nome degli immigrati con cui vengono a contatto, e li invita a discutere sulle ragioni che vengono addotte, nonché sul significato e sulle conseguenze di questo comportamento.
Lz22ac05
Nel filmato dall’archivio l’anziano signor Gastone dice, a proposito di Fernando, questa frase: “lui è incatenato a me”. L’insegnante invita i corsisti a discutere in gruppo su quale sia il senso di questa frase, e a esplicitare la presumibile considerazione che Gastone ha della situazione di Fernando.
“IO
PARLO ITALIANO”
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Lezione
22 – Puntata 24
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
L'insegnante invita i corsisti a immaginare la seguente situazione: la persona presso cui si presta assistenza domiciliare al momento non può scrivere, ed è pertanto costretta a dettare all'assistente un biglietto per l'amministratore del condominio, per esprimere la propria adesione ad alcune delle proposte di miglioramento e abbellimento delle parti comuni. Prima di dividere i corsisti in coppie, l'insegnante individua insieme alla classe una serie di possibili proposte. In seguito, uno dei corsisti della coppia detta il biglietto, l'altro lo scrive, infine i due insieme lo controllano, sottoponendo eventuali dubbi e problemi linguistici all'attenzione dell'insegnante.
Lz22ac07-8
L'insegnante invita ciascun corsista a pensare a giochi in uso nel proprio Paese poco conosciuti all'estero, chiedendo poi di sceglierne uno e di descriverne sinteticamente per iscritto le procedure e le regole. Al termine della stesura individuale, i corsisti − in coppia − collaborano a migliorare i propri testi, discutendo infine con l'insegnante eventuali dubbi e problemi linguistici emersi.
Dopo questa prima attività, ciascun corsista legge alla classe il testo del collega con il quale ha collaborato. La classe, infine, sceglie a maggioranza uno dei giochi e lo sperimenta sotto la guida del proponente. Tutti i testi prodotti possono essere raccolti in una piccola monografia sul gioco, così da permettere la sperimentazione dei giochi in tempi successivi, anche al di fuori della classe.
Lz22ac09
L'insegnante invita ciascun corsista a ripensare alle ninnananne e filastrocche del suo Paese, e quindi a cantarne o recitarne una ai colleghi, illustrando le circostanze in cui essa viene abitualmente eseguita, spiegandone il significato globale e, ove possibile, fornendone una traduzione letterale. L'attività può fornire l'occasione di ragionare insieme su differenze e somiglianze delle tradizioni etnomusicali.
Lz22ac10
L'insegnante divide la classe in piccoli gruppi e distribuisce a ciascun gruppo una copia delle pagine dell'“Elenco ufficiale abbonati al telefono” dedicate a numeri di emergenza e di pubblica utilità, sotto riportate. Ciascun gruppo, a seguito di un'attenta lettura del testo, sceglie i cinque numeri più importanti da memorizzare nel telefono, e li trascrive su un foglio. Alla fine di questa elaborazione, l'insegnante invita i corsisti a confrontare le scelte operate discutendone criteri e motivazioni. L'attività costituisce una buona occasione per utilizzare formule ipotetiche (es.: se qualcuno si sente male posso chiamare rapidamente l'ambulanza).
“IO
PARLO ITALIANO”
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di Italiano per Immigrati
Lezione
23 – Puntata 25
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Lz23ac01
|
Dettato-puzzle: individuato un punto della registrazione non sufficientemente chiaro ai corsisti, l’insegnante ne seleziona un passaggio di 40/50 parole (la lunghezza del brano può crescere in parallelo alle competenze della classe) e segna alla lavagna alcune di esse (la prima, l’ultima e altre all’interno del testo). Invita poi gli studenti a riempire gli spazi vuoti ascoltando ripetutamente il brano (almeno dieci volte); non è importante cogliere intere frasi, o completare in questa fase il testo. Dopo aver fatto riordinare e scrivere più chiaramente le parole captate, l’insegnante invita i corsisti a confrontarsi a coppie e mettere in comune quanto raccolto, attivando le proprie conoscenze linguistiche per elaborare le eventuali differenze e i dubbi insorti. Alla fine di tale consultazione, l’insegnante fa riascoltare il brano per alcune volte, e poi procede a incrociare il lavoro dei gruppi con le opportune rotazioni in senso orario e antiorario, sempre alternando consultazioni e ascolti. Infine, l’insegnante discute con la classe i problemi rimasti aperti, prendendo in considerazione le ipotesi proposte dagli studenti, evidenziandone le disfunzioni in rapporto alle regolarità della lingua italiana, e promuovendone l’integrazione ragionata, anche con l’ausilio di nuovi ascolti.
Queste le battute proposte:
Adolphe No, no, te lo giuro, non mi fa tanto male …
Fiorella Senti,
fra poco arriva Giorgio … ti fiderai almeno del tuo medico curante,
no? Ti controllerà la spalla e poi decideremo cosa fare …
Adolphe, ma mi stai ascoltando?
Lz23ac02
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L’insegnante invita ciascun corsista a fare una lista di tre regali che ha ricevuto e di tre regali ricevuti da altri che gli sono piaciuti. In seguito, i corsisti, in coppia, si scambiano le liste e ciascuno pone all’altro domande del tipo: “chi ti ha regalato i pantaloni?”, “chi ha regalato il cellulare alla tua bisnonna?”. L’altro corsista dovrà rispondere utilizzando correttamente i pronomi combinati (ad esempio: me lo ha regalato/ me lo hanno regalato…, glielo ha regalato/ glielo hanno regalato…, ce lo ha regalato/ ce lo hanno regalato…). L’insegnante segue il lavoro dei gruppi, evidenziando ed emendando le espressioni scorrette.
Lz23ac03
|
A seguito di ripetute visioni del filmato dall'archivio, tratto da Un posto al sole, l'insegnante invita i corsisti, in coppie, a individuare azioni e oggetti (attrezzi, materiali) specifici dell'edilizia, rappresentati o citati nel corso della sequenza. Successivamente trascrive alla lavagna i termini individuati, e chiede ai corsisti di aggiungere alla lista altri termini conosciuti da almeno uno di loro. Man mano che i corsisti indicheranno dei termini, l'insegnante li trascriverà alla lavagna, senza esplicitarne il significato nel caso che intenda proporre l'attività successiva (Lz23ac04).
Lz23ac04
|
A seguito dell'attività comunicativa precedente (Lz23ac03), l'insegnante divide i corsisti in coppie e consegna a ciascuna coppia un cartellino sul quale è indicata una delle parole raccolte (ad es. mattone), con la relativa definizione, modello per la successiva elaborazione. Invita poi i corsisti a riscrivere la stessa definizione in termini semplificati e a scegliere un altro termine della stessa area semantica (ad es. tegola), elaborandone un’analoga definizione. Una volta terminato tutto il procedimento, l’insegnante invita una coppia di corsisti a dire alla classe qual era il termine assegnatole e a leggere in successione le due definizioni prodotte. La classe dovrà individuare quale definizione si riferisce al termine assegnato (mattone) e quale termine corrisponde all’altra definizione letta (tegola). Con classi di livello più avanzato, è possibile aumentare il numero delle parole da definire.
Ecco una serie di “cartellini” di parole che possono emergere dal brain-storming, da ritagliare e utilizzare nell’attività:
TEGOLA Elemento componibile, di argilla cotta, di forma rettangolare sagomata che viene usato per coprire i tetti. |
MATTONE
Elemento di superficie rettangolare pieno o forato,
fatto con argilla cotta, usato per costruire tramezzi e muri
esterni.
|
CEMENTO Polvere grigia o giallastra che, mescolata con acqua, fa presa e serve per legare mattoni, pietre, ecc. |
PAVIMENTO
Copertura del suolo di un locale che può essere
realizzata con materiali vari come piastrelle, lastre di marmo,
legno, linoleum ecc.
|
CARPENTIERE Operaio specializzato che prepara e monta elementi di legno o di ferro che servono per formare le impalcature di una costruzione. |
BETONIERA
Macchina costituita da un grande contenitore di
metallo, che ruota. Serve per impastare calcestruzzo.
|
STUCCO Materiale composto di gesso, colla e altre sostanze, che serve per lisciare, rivestire o decorare una superficie. |
TEMPERA Pittura per pareti a base di colori a colla sciolti in acqua. |
PALA Attrezzo costituito da una ferro largo e piatto, di forma varia, fissato a un lungo manico di legno, che serve per smuovere, caricare, spostare, ammucchiare terra e altri materiali. |
PICCONE Attrezzo costituito da un elemento di acciaio leggermente ricurvo e appuntito da un lato, fissato a un lungo manico di legno. Serve per rompere superfici dure e per demolire i muri. |
PILASTRO Elemento verticale a quattro facce, di pietra o di mattoni o di cemento armato, che serve a sostenere strutture come archi, architravi, volte. |
TRAVE Elemento costituito da un tronco d'albero squadrato oppure da strutture simili di acciaio o di cemento armato, che viene messo in posizione orizzontale per sostenere il peso delle strutture che si appoggiano sopra. |
LIVELLA Strumento usato per verificare se una superficie è perfettamente orizzontale. Può funzionare a bolla d'aria o ad acqua. |
FILO A PIOMBO Strumento costituito da un filo alla cui estremità è attaccato un peso che termina con una punta, in origine di piombo. Serve per controllare che qualcosa (un muro, una tavola, una lastra, ecc.) sia perfettamente verticale. |
CARRIOLA o CARIOLA Piccola carretta a mano, con una ruota e due stanghe, utilizzata per trasportare materiali a breve distanza. |
MOLAZZA Macchina formata da una vasca metallica entro cui ruotano macine di acciaio o di altro materiale. Serve a macinare e impastare materiali edili, sia a secco che mescolati ad acqua. |
PONTEGGIO Struttura provvisoria di legno o di acciaio, che serve per sostenere e proteggere operai e materiali durante la costruzione di un'opera. |
GRU
Macchina per sollevare pesi, formata da un lungo
braccio girevole, con una carrucola munita di cavo o catene cui si
aggancia il peso.
|
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
23 – Puntata 25
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Lz23ac05
L’insegnante invita i corsisti a immaginare di essere stati assunti in un cantiere, nel quale – come si sono resi conto ben presto – non sono rispettate alcune importanti norme di sicurezza. I corsisti, a coppie, devono scrivere un volantino di protesta da distribuire alla cittadinanza nel corso di una manifestazione, o una lettera al Sindacato per richiederne l’intervento. Alla fine dell’elaborazione l’insegnante discute con i corsisti i dubbi e i problemi linguistici emersi.
Lz23ac06
L’insegnante scrive alla lavagna le seguenti coppie di parole: palazzo-palazzone e matto-mattone. Invita i corsisti a riflettere sull’esistenza in italiano di falsi accrescitivi. Introduce poi il termine mattino come esempio di falso diminutivo, e la coppia foca-focaccia come esempio di falso peggiorativo. L’insegnante avvia poi un brain-storming con i corsisti, invitandoli a riferire altri esempi di falsi derivati di cui fossero a conoscenza, e dei relativi significati. Le coppie in tal modo individuate vengono trascritte alla lavagna; l’insegnante può aggiungerne altre che ritiene significative.
Ecco alcuni esempi di falsi derivati: picco-piccone, aceto-acetone, merlo-merletto, tacco-tacchino, pulce-pulcino, botte/botto-bottino-bottone, cavallo-cavalletto-cavallone, penna-pennone, burro-burrone, salvia-salvietta, tino-tinello, fiore-fioretto, torre-torrone, sfondo-sfondone, mulo-mulino, cane-canino-cànone.
Lz23ac07
L'insegnante distribuisce ai corsisti, divisi in piccoli gruppi, la scheda di lavoro sotto riportata, con un testo che illustra le caratteristiche dei pannelli in cartongesso, invitandoli a leggerla e a collaborare alla comprensione. Alla fine, chiarisce eventuali dubbi e problemi linguistici insorti nel corso della lettura, assicurandosi che tutti ne abbiano raggiunta un'adeguata comprensione globale.
In seguito divide i corsisti in due gruppi: i componenti del primo (gruppo 'A') individueranno nel testo i vantaggi dei pannelli in cartongesso, gli altri (gruppo 'B') gli svantaggi. L'insegnante seguirà in questa fase il lavoro dei gruppi.
Pannelli
integrati in cartongesso
I
pannelli e gli elementi in cartongesso sono i sistemi più rapidi a
cui ricorrere in alternativa ai lavori di muratura tradizionali.
L'impiego
di questo materiale per la realizzazione di pareti divisorie,
controsoffittature e rivestimenti, permette anche di nascondere
l'impianto idraulico, elettrico, gli scarichi e i condotti di
climatizzazione.
La
struttura in acciaio zincato è dotata di appositi rinforzi e può
reggere pesi non eccessivi, garantendone anche la portata autonoma.
La struttura è ricoperta da una doppia
lastra in gesso rivestito che assicura una discreta tenuta termica e
acustica, che può essere migliorata inserendo materiali isolanti tra
le due pareti.
Gli
elementi in cartongesso sono facilmente curvabili e consentono di
realizzare controsoffittature decorative con parti piane e curve,
volte e archi.
Esistono inoltre lastre realizzate con
additivi speciali che conferiscono alle pareti in cartongesso una
maggiore resistenza al fuoco e all'umidità.
Dopo la
posa in opera delle lastre, le pareti vanno stuccate e finite con
appositi intonaci e sono quindi pronte per la tinteggiatura.
Lz23ac08
A seguito dell'attività comunicativa precedente (Lz23ac07), l'insegnante propone ai corsisti un gioco di ruolo a coppie, formate abbinando componenti del gruppo 'A' e del gruppo 'B' di cui sopra. Il corsista proveniente dal gruppo 'B' sarà il committente che vuole ristrutturare il suo appartamento, modificando alcuni ambienti; quello proveniente dal gruppo 'A' sarà il responsabile della piccola impresa edile che ha ricevuto l'incarico di realizzare i lavori. Questi illustrerà, utilizzando un linguaggio semplice e accessibile a tutti, i vantaggi dei pannelli in cartongesso al committente, il quale − preferendo al contrario l'utilizzo di materiali tradizionali (pareti di mattoni, ecc.) − fa presenti le sue perplessità e le sue obiezioni. L'insegnante segue l'elaborazione dei gruppi, e può offrire un piccolo sostegno − come elemento di motivazione − ai corsisti in difficoltà. I dialoghi prodotti possono infine essere drammatizzati di fronte alla classe, ponendo particolare attenzione agli aspetti fonetici e prosodici.
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
24 – Puntata 26
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Lz24ac02
L'insegnante distribuisce ai corsisti la scheda di lavoro, sotto riportata, contenente un breve articolo sui nuovi ristoranti in Italia. Li invita a leggerlo, prima individualmente poi in coppie. Alla fine discute con i corsisti i punti dubbi o poco chiari, accertandosi che tutti ne raggiungano una comprensione adeguata.
Nuovi sapori in Italia
L’Italia è ormai un Paese in cui si possono mangiare piatti di
tutto il mondo. Ogni giorno ci sono nuovi ristoranti che aprono:
indiani, cinesi che sono i più numerosi, arabi, africani, e così
via. Abbiamo provato per voi un nuovo ristorante indiano di cui si
parla molto, che ha aperto da poco nel centro di Bologna. “I piatti
che gli italiani preferiscono? Sono molti, tra cui un posto
particolare va al pollo tandoori” dice il giovane cuoco, con il
quale abbiamo passato un saporitissimo quarto d’ora. “La nostra è
una cucina leggera – continua lo chef – adatta anche a chi non
vuole mangiare troppi grassi”. Per concludere, siamo certi che i
prezzi che abbiamo letto sul menu non vi faranno passare l’appetito!
Lz24ac03
Ecco il testo bucato:
L’Italia è ormai un Paese (1- in)__________ si possono mangiare
piatti di tutto il mondo. Ogni giorno ci sono nuovi ristoranti
(2)__________ aprono: indiani, cinesi – (3) __________ sono i
più numerosi – arabi, africani, e così via. Abbiamo provato per
voi un nuovo ristorante indiano (4- di)__________ si parla molto,
(5)__________ ha aperto da poco nel centro di Bologna. “I piatti
(6)__________ gli italiani preferiscono? Sono molti, (7-
tra)__________ un posto particolare va al pollo tandoori” dice il
giovane cuoco, (8-con)__________ abbiamo passato un saporitissimo
quarto d’ora. “La nostra è una cucina leggera – continua lo
chef – adatta anche (9- a)__________ non vuole mangiare troppi
grassi”. Per concludere, siamo certi che i prezzi (10) __________
abbiamo letto sul menu non vi faranno passare l’appetito !
Lz24ac04
Lz24ac05
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
24 – Puntata 26
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
L’insegnante distribuisce ai corsisti, disposti in coppie, la scheda di lavoro, sotto riportata, relativa a un servizio di cene cinesi a domicilio. Invita poi uno dei corsisti di ciascuna coppia a fare un’ordinazione telefonica, per una cena che vuole organizzare. L’altro corsista dovrà prendere l’ordinazione e dare conferma, esplicitando alla fine il costo complessivo del servizio, costo che il primo corsista dovrà verificare e accettare.
Menu
Involtini primavera 2500
Wang tong fritti 3000
Crack di gamberi 2000
Toast di gamberi 4000
Ravioli al vapore 4500
Spaghetti di soya con verdure 4000
Spaghetti di soya con carne 5000
Spaghetti di riso 4500
Pasta fritta morbida 3500
Pasta fritta croccante 4000
Zuppa pollo e mais 3000
Zuppa di Wang Tong 4000
Zuppa agropiccante 3500
Zuppa di vermicelli e maiale 4500
Zuppa pollo bamboo e funghi 5000
Gamberoni in agrodolce 12000
Gamberoni in salsa piccante 11000
Gamberoni al curry 13000
Gamberoni con sedano 10500
Gamberoni con bamboo e funghi 12500
Mazzancolle alla Phoenix 15000
Anatra croccante 9000
Pollo al curry 8000
Pollo alle mandorle 7500
Pollo in salsa piccante 8500
Pollo con germogli di soya 9500
Pollo in agrodolce 8000
Pollo fritto 9000
Pollo con bamboo e funghi 10000
Pollo all' ananas 11000
Pollo al limone 9500
Pollo con sedano 7500
Manzo con verdure 10000
Manzo in salsa di ostriche 12000
Manzo con bamboo e funghi 10500
Manzo con cipolle 9000
Manzo con peperoni 9500
Manzo in salsa piccante 9000
Manzo al curry 10500
Manzo croccante 10000
Manzo con sedano 11000
Manzo con germogli di soya 11500
Maiale in agrodolce 8000
Maiale in salsa piccante 8500
Maiale con bamboo e funghi 9500
Verdura mista al vapore 6000
Verdura mista saltata 5500
Germogli di soya 6500
Bamboo e funghi cinesi 5500
Riso bianco 1500
Riso alla cantonese 4000
Riso con gamberi 5000
Riso con pollo 4500
Riso al curry 4000
Riso con maiale 4500
Cocco fritto 5000
Mela, banana o ananas fritti 3500
Mela, banana o ananas caramellati 4000
Leeches 4500
Macedonia cinese 4000
Salse 2000
Lz24ac07-08
L'insegnante distribuisce ai corsisti la scheda di lavoro, sotto riportata, con un testo informativo concernente un ristorante indiano. I corsisti, in piccoli gruppi, leggono il testo e collaborano alla sua comprensione.
Dopo questa prima attività, l’insegnante forma dei nuovi gruppi − allo scopo di stimolare un ulteriore confronto e incrociare gli elementi di comprensione − e li invita a scrivere un annuncio pubblicitario ricco di informazioni e accattivante, per promuovere la nuova gestione del ristorante Shish Mahal. Discute infine con i corsisti i problemi e i dubbi linguistici emersi.
Shish
Mahal
Tra i
più vecchi ristoranti indiani di Roma, oltre ai posti interni
sfrutta anche uno splendido terrazzo con vista sui Fori. Si mangia a
lume di candela e tra il venerdì e la domenica la cena è
accompagnata da musica indiana dal vivo con tabla e armonium.
Per tutte le signore un omaggio indiano a fine pranzo. È
specializzato in cucina dell’India settentrionale. Tra i piatti da
gustare: samosa di carne, cabab di pesce, riso buriyani
(tipico del Kashmir) e pesce spada seppiato. Tra i dolci sono da
segnalare il gajrela, a base di carote, crema di mango e
gelato indiani, e, per digerire, panmasal (un insieme di semi
di anice, cardamomo e noce moscata).
Lz24ac09
L’insegnante distribuisce ai corsisti, divisi in coppie, la scheda di lavoro sotto riportata, con una lista di frasi relative contenenti il pronome ‘che’, in alcune delle quali mancano le virgole. Dopo essersi assicurato che tutti i corsisti abbiano compreso il senso delle frasi, l’insegnante li invita a inserire le virgole laddove opportuno, avviando infine un confronto tra le diverse elaborazioni, nel quale si terrà conto del fatto che in alcune frasi sono plausibili soluzioni diverse.
- Ieri ho incontrato Maria che è la mia cugina preferita.
- Ho letto il libro che mi hai prestato.
- Molti dei corsisti che hanno frequentato regolarmente faranno gli esami di certificazione.
- Incontriamoci al bar che sta all’angolo di piazzale Roma.
- Tutti i passeggeri che hanno conservato il biglietto saranno rimborsati.
- Andrea abita a Pistoia che è una città della Toscana.
- Il formaggio che preferisco è il parmigiano.
- Prenderò il treno che parte alle 18 dalla Stazione centrale.
- Da Napoli sono andato a Palermo in nave che è il mio mezzo di trasporto preferito.
- Gli studenti che hanno studiato saranno promossi.
- È già un anno che sono in Italia…
- Non ho mai conosciuto nessuno che fosse più esperto di calcio.
- Luigi e Antonio che ho conosciuto al mare mi hanno invitato per due giorni.
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
25 – Puntata 27
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Al fine di migliorare la comprensione globale della scenetta, l’insegnante distribuisce ai corsisti, divisi in piccoli gruppi, la scheda di lavoro, sotto riportata, contenente due griglie che devono essere riempite in base alle informazioni desumibili dal filmato. A tale scopo, l'insegnante può riproporre la scenetta tante volte quante necessarie al completamento, e discute infine con i corsisti gli eventuali dubbi e i problemi rimasti.
Lz25ac02
Ricostruzione di conversazione: i corsisti ricostruiscono esattamente, in base alle indicazioni dell’insegnante, la parte mancante di una breve conversazione tra due persone. Prima di iniziare, l'insegnante si accerta che le altre battute – ovvero il contesto del dialogo – siano state perfettamente comprese da tutti. Quando l'attività ha inizio, i corsisti esprimono ipotesi che l’insegnante – accertatosi, mediante la loro esatta ripetizione che tutti le abbiano chiare – convalida o meno (funziona/non funziona), secondo le modalità mostrate in trasmissione. Non costituisce elemento secondario il lavoro di elaborazione fonetica e prosodica delle frasi, da curare una volta che esse siano state “ricostruite” con precisione. Quando la conversazione è ricostruita interamente, se ne dovrebbe proporre la drammatizzazione.
Ecco il testo della conversazione di questa UD. In grassetto la frase da ricostruire:
- Allora, come sta tuo fratello?
- Eh, sono un po’ di giorni che non lo sento!
- Perché, non sta a casa?
- No, sta chissà dove in vacanza…
- Ah! Ero sicuro che sarebbe partito!
- Perché lo dici con quel tono?
- Beh, diceva di non avere una lira!
Lz25ac03
L’insegnante introduce ai corsisti l’attività, illustrando loro anche con esempi il divertente paradosso dei colmi (ad esempio: il colmo per una disoccupata: chiamarsi Assunta). Distribuisce poi ai corsisti, divisi in piccoli gruppi, la scheda di lavoro, sotto riportata, con un elenco di colmi e, in calce, la lista dei mestieri cui si riferiscono. Invita quindi i gruppi a ricostruire le opportune corrispondenze, discute infine gli eventuali dubbi e problemi.
- Avere la moglie scollata
- Avere la figlia sveglia
- Dare alla luce un figlio
- Perdere continuamente il filo
- Non capire un tubo
- Saldare una fattura
- Camminare radendo i muri
- Avere un concorrente che gli sta facendo le scarpe
sarto
elettricista idraulico orologiaio calzolaio
falegname barbiere fabbro
Lz25ac04
In seguito alla visione del filmato dall’archivio, ripetuta tante volte quante necessarie a maturarne un’adeguata comprensione globale, l’insegnante propone ai corsisti – divisi in piccoli gruppi – di rispondere alle domande sotto riportate. Avvia successivamente il confronto collettivo delle risposte, discutendo eventuali dubbi e problemi rimasti:
- Che significa “commercio equo e solidale"?
- Quali ne sono gli scopi principali?
- Qual è la difficoltà centrale per le imprese impegnate in
questo campo?
- Come è stata affrontata questa difficoltà dalla ditta di
cui si parla nel filmato?
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
25 – Puntata 27
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
L’insegnante dispone i corsisti in coppie, invitandoli a immedesimarsi nella situazione dell’incontro tra un commerciante di scarpe e un cliente che – avendo ricevuto in regalo un paio di scarpe − le vuole cambiare. Poi distribuisce a ciascuno dei “commercianti” e a ciascuno dei “clienti” il biglietto sotto riportato, che non deve essere fatto vedere all'altro corsista della coppia. Sulla base delle istruzioni ricevute, i corsisti devono sviluppare un dialogo: In questa fase, l'insegnante segue il lavoro dei gruppi, fornendo un piccolo aiuto − come elemento di motivazione − ai corsisti che lo richiedono, ed evidenziando ed emendando eventuali espressioni comunicativamente inefficaci. I dialoghi verranno in seguito drammatizzare di fronte alla classe, ponendo particolare attenzione agli aspetti fonetici e prosodici. L'insegnante può fissare infine le espressioni più interessanti emerse.
commerciante
|
cliente
|
Hai venduto, con i saldi, quasi tutte le scarpe
invernali, e ora te ne sono rimaste poche, anche perché è
cominciata la stagione estiva. Di regola i saldi non si
cambiano, ma tu non sei troppo rigido. Però si possono cambiare
solo con altre scarpe in offerta speciale, di costo pari o
superiore, o con un buono da utilizzare nei prossimi saldi.
Le scarpe che sono rimaste in saldo costano al massimo 75.000
lire. Sono comunque rimasti pochi numeri, soprattutto piccoli e
grandi.
|
Hai ricevuto un paio di scarpe in regalo ma non ti
piacciono molto. Perciò vorresti cambiarle. Porti il numero 38
(se sei una donna) o 42 (se sei un uomo). Le scarpe che ti hanno
regalato costano 85.000 lire. Hai visto in vetrina un paio di
scarpe estive che ti piacciono molto, al costo di 135.000 lire, e
sei disponibile a pagare la differenza.
|
Lz25ac06
L'insegnante invita ciascun corsista a pensare a un luogo e a un momento storico nel quale sarebbe loro piaciuto vivere. Raccolti alla lavagna tali momenti, l'insegnante invita i corsisti a esplicitare le ragioni della preferenza espressa, chiedendo che cosa immaginano che avrebbero fatto nel contesto indicato. L'attività può consentire una buona pratica delle forme del condizionale.
Lz25ac07
L'insegnante distribuisce ai corsisti la scheda di lavoro, sotto riportata, contenente un testo informativo sul commercio equo e solidale (tratto da Roma multietnica 2000). Invita i corsisti, divisi in piccoli gruppi, a leggerlo. Alla fine, chiarisce eventuali dubbi insorti nel corso della lettura, assicurandosi che tutti ne raggiungano un'adeguata comprensione globale.
Il
commercio equo e solidale
Le
botteghe del commercio equo e solidale offrono prodotti provenienti
da circa cinquanta paesi del sud del mondo, che giungono fino a noi
in maniera del tutto particolare. I prodotti, infatti, vengono
acquistati direttamente dai piccoli produttori ai quali viene offerto
un prezzo equo, in base ai reali costi di produzione, più alto di
quello concesso dalle multinazionali del settore, allo scopo di
destinarlo agli investimenti in microprogetti di sviluppo
autogestiti. Al momento dell'ordine viene anticipato fino al 50% del
valore ordinato per consentire ai produttori l'acquisto diretto delle
materie prime necessarie alla produzione, favorendo in questo modo
l'uso di materie prime locali, l'utilizzo di lavorazioni artigianali
e la riconversione all'agricoltura biologica.
Nelle
Botteghe del mondo, i negozi aderenti a questa rete, si possono così
trovare diversi prodotti di artigianato artistico (statuette,
ceramiche), oggettistica (bigiotteria, cartoleria, giocattoli,
strumenti musicali e tessuti), prodotti alimentari anche biologici
(caffè, tè, cacao, cioccolato, zucchero di canna, cereali, spezie,
miele e frutta secca), e materiale informativo, libri e video sui
problemi dello sviluppo.
Ma le
Botteghe del mondo non si limitano alla vendita di prodotti: esse
infatti organizzano occasioni di incontro e di riflessione sulle
condizioni di vita e di lavoro nel sud del mondo; promuovono,
soprattutto nelle scuole, la crescita di una cultura tollerante e
solidale; offrono ai soci la possibilità di impiegare i propri
risparmi nei canali della finanza etica; promuovono la diffusione di
un turismo responsabile e infine offrono la possibilità di fare
volontariato nei paesi in cui sono attivi i progetti.
Lz25ac08
A seguito dell'attività comunicativa precedente (Lz25ac07) e dell'attività comunicativa Lz25ac04, l'insegnante divide i corsisti in piccoli gruppi possibilmente diversi da quelli formatisi nelle suddette attività, allo scopo di stimolare un ulteriore confronto e incrociare gli elementi di comprensione. Propone quindi ai gruppi di confrontare le informazioni contenute nei due testi, ponendo in rilievo le differenze e gli eventuali contrasti. Discute infine con la classe i dubbi e i problemi emersi.
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
26 – Puntata 28
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Allo scopo di migliorare la comprensione globale della scenetta, l’insegnante distribuisce ai corsisti la scheda di lavoro, sotto riportata, con un testo nel quale sono contenuti diversi elementi di informazione relativi al sig. Esposito e una tabella per la successiva elaborazione. Solo alcuni degli elementi riportati nel testo possono essere tenuti per certi sulla base della scenetta: altri possono essere ritenuti probabili, altri possibili, altri ancora sicuramente sbagliati. I corsisti, divisi in piccoli gruppi, dovranno distribuirli nella tabella secondo questa classificazione. Nella fase finale dell’attività verranno discussi collettivamente i dubbi, i problemi emersi, le differenti possibili interpretazioni.
Il sig.
Esposito è un operaio specializzato di 7° livello; la sua
specializzazione riguarda l’industria elettrica. È nato nel 1953,
vive in campagna, nella provincia di Napoli. È sposato, e ha due
figli. Sua moglie è molto gelosa. Esposito non ama viaggiare e, in
particolare, odia i treni. Ama la sua terra d'origine, il sud, ma sta
per trasferirsi al nord, per motivi di lavoro, anche se l’offerta
ricevuta non gli sembra molto buona. Pensa che le donne non siano
adatte a dirigere un’impresa industriale.
elementi
certi
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elementi
probabili
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elementi possibili
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elementi
sbagliati
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Lz26ac02
L’insegnante invita i corsisti a immaginare di trovarsi in un’assemblea di fabbrica, il cui ordine del giorno riguarda i problemi della mensa, in particolare il rispetto delle diverse abitudini alimentari. Ciascun corsista è invitato a esprimere le proprie opinioni e richieste, cercando per quanto possibile di utilizzare le strutture presentate nell’unità didattica (penso che, mi sembra che…), e le opportune forme di presa di parola.
Lz26ac03
A seguito immediato dell'attività comunicativa precedente (Lz26ac02), l’insegnante divide i corsisti in piccoli gruppi e li invita a redigere il verbale della riunione svolta. Alla fine della stesura discute con la classe i dubbi e i problemi emersi.
Lz26ac04
L'insegnante propone ai corsisti la visione del filmato dall’archivio, ripetuta tante volte quante necessarie al raggiungimento di un’adeguata comprensione globale. In seguito, l’insegnante divide i corsisti in piccoli gruppi, e li invita a redigere − in base alle informazioni ricavabili dal filmato − un breve articolo di giornale sul lavoro degli immigrati nell’industria, nonché a trovare per tale articolo un titolo significativo. Alla fine dell’elaborazione verranno discussi collettivamente i dubbi e i problemi linguistici emersi.
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
26 – Puntata 28
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
L’insegnante invita i corsisti a immedesimarsi nella situazione di una causa di lavoro, in base agli elementi specificati nella scheda, sotto riportata, che deve essere loro distribuita. Un corsista assumerà l’identità del lavoratore, un altro quella del suo avvocato, un altro del datore di lavoro, un altro dell’avvocato di questi, un altro ancora del testimone. I corsisti rimasti faranno parte della giuria, e potranno porre domande. Alla fine la giuria deciderà, a maggioranza, a chi dare ragione. I corsisti dovranno arricchire e sviluppare gli elementi fondamentali della situazione, immaginando nuovi particolari e argomentando.
Ecco la situazione:
Un impiegato di una ditta, rientrando sabato mattina in macchina con
un collega da una trasferta di lavoro, ha avuto un incidente e ha
subito un piccolo infortunio. Purtroppo l’assicurazione stipulata
dalla ditta era appena scaduta, ed egli ha dunque chiesto di essere
indennizzato direttamente dal datore di lavoro. Questi non vuole
assolutamente pagare, adducendo, tra le altre ragioni, il fatto che
il sabato non è un giorno lavorativo, e che il rientro era previsto
per il venerdì.
Lz26ac06
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S
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U
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Lz26ac07
- I rischi devono essere ridotti alla fonte.
- Il numero dei lavoratori che sono, o possono essere, esposti
al rischio deve essere ridotto al minimo.
- Sulle questioni riguardanti la sicurezza e la salute sul
posto di lavoro, i lavoratori, ovvero i loro rappresentanti, hanno
diritto all'informazione, alla formazione, alla consultazione e alla
partecipazione.
- I lavoratori devono ricevere adeguate istruzioni sull'uso di
macchine, impianti, utensili, dispositivi di protezione individuali.
- Gli ambienti, le attrezzature di lavoro, le macchine e gli
impianti, con particolare riguardo ai dispositivi di sicurezza,
devono essere sottoposti a regolare manutenzione.
- Tutti i lavoratori, in relazione al tipo ed entità del
rischio, devono essere forniti dei necessari e idonei dispositivi di
protezione individuale.
- Ai lavoratori, salvo eccezioni debitamente motivate, non può
essere richiesto di riprendere l'attività in una situazione di
lavoro in cui persiste un pericolo grave e immediato.
- I lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e
immediato hanno il diritto di essere informati in merito al rischio
stesso e alle disposizioni prese o da prendere in materia di
protezione.
- I lavoratori hanno il diritto di verificare, mediante il
Rappresentante per la sicurezza (Rls), l'applicazione delle misure
di sicurezza e di protezione della salute.
- Il datore di lavoro adotta le misure organizzative
necessarie, ovvero impiega i mezzi appropriati, in particolare
attrezzature meccaniche, per evitare la necessità di una
movimentazione manuale dei carichi da parte dei lavoratori.
Lz26ac08
Esaurito lo scambio di battute, i
corsisti riprenderanno il movimento, finché l'insegnante non lancerà
una nuova situazione. Ogni istruzione deve essere specificata quanto
al destinatario (e di conseguenza al registro), e corredata
dell'indicazione per chi risponde (accetta / rifiuta). Una buona
esecuzione richiede l'attivazione da parte dei corsisti di tutte le
componenti mimiche, prossemiche, fonetiche e prosodiche pertinenti
agli atti linguistici impegnati.
L'insegnante segue gli scambi di
battute e, alla fine dell'attività, può fissare le espressioni più
interessanti.
Ecco alcune situazioni utilizzabili,
con dei possibili destinatari:
- Matrimonio − cugino
- Festa di compleanno del figlio − collega d'ufficio
- Festa di diploma − preside della scuola
- Inaugurazione della casa − un vicino appena conosciuto
- Mangiare una pizza − un ragazzo/a che ti piace
- Andare al mare la domenica − i suoceri
- Fare un giro in pattino − il vicino d'ombrellone
- Andare al luna-park − i nipoti
- Andare a giocare a calcetto − il capufficio
- Una conferenza − un importante giornalista
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
27 – Puntata 29
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Dopo la visione della scenetta, ripetuta tante volte quante necessarie al raggiungimento di un'adeguata comprensione globale, l’insegnante invita i corsisti, divisi in coppie, a individuare, tra le proposte che il personaggio misterioso avanza ad Adolphe, quelle che appaiono palesemente illegali. I corsisti dovranno precisare le caratteristiche della proposta e riflettere sulle ragioni per cui la considerano illegale. In seguito a tale elaborazione si procederà alla discussione collettiva dei punti rilevati e degli eventuali problemi insorti.
Lz27ac02
L’insegnante invita i corsisti,
disposti in circolo, a pensare a un’attività agricola (o, anche, a
un lavoro di trasformazione alimentare) che conoscono bene, e
successivamente a descriverla – senza esplicitarne il nome – ai
propri colleghi, i quali dovranno indovinare di quale attività si
tratti. L'attività costituisce una buona occasione di utilizzare
forme verbali al passivo.
Lz27ac03
L’insegnante indica a ciascun corsista una situazione problematica, quindi forma delle coppie, nelle quali ognuno deve chiedere al collega dei consigli su come affrontarla. Successivamente ciascun corsista riferirà alla classe il consiglio che ha ricevuto, e la classe dovrà individuare la situazione problematica cui tale consiglio si riferisce.
Ecco alcune possibili situazioni:
- la tua macchina consuma troppo
- le piante nel tuo appartamento non sono in buona salute
- dormi poco la notte
- la bolletta dell’acqua è troppo elevata
- un tuo amico ti ha regalato un vecchio armadio un po’
malandato con i tarli e vorresti disinfestarlo e restaurarlo
- vuoi organizzare una festa in un locale
- a casa tua fa sempre troppo freddo
- conosci abbastanza bene le “regole” dell’italiano, ma
non riesci ancora a comunicare come vorresti
- hai dei vicini di casa troppo rumorosi
- vuoi conoscere un po’ di gente nuova
Lz27ac04
L’insegnante riporta l’attenzione dei corsisti sulla parte iniziale della scenetta, quando Adolphe – in risposta a Fiorella – cita una famosa poesia di Giuseppe Ungaretti. I corsisti, divisi in coppie, vengono quindi invitati a esplicitare il senso che la citazione ha in riferimento alla situazione di Adolphe.
L’insegnante può infine – se lo ritiene opportuno in relazione al livello della classe – richiamare il contesto nel quale Ungaretti scrisse la poesia.
Lz27ac05
L’insegnante fa riflettere i corsisti sul fatto che, nel filmato dall’archivio, sono rappresentate le condizioni di vita di lavoratori immigrati assunti per chiamata nominale e di lavoratori accorsi autonomamente in Val di Non in cerca di occupazione. I corsisti vengono invitati a riflettere su questo aspetto, cercando di individuare – anche attraverso ascolti ripetuti – il punto di vista implicito nel servizio giornalistico, ponendolo eventualmente in discussione.
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
27 – Puntata 29
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
L’insegnante invita ciascuno dei corsisti a mettersi nei panni di un datore di lavoro italiano, e a scrivere una lettera di chiamata per l’assunzione temporanea di un lavoratore straniero, precisando tutti gli elementi necessari (tipologia di contratto, mansioni, orario, salario, durata…) ed eventualmente evidenziando altri elementi che rendano la proposta di lavoro particolarmente interessante. In seguito, i corsisti dovranno, in coppia, collaborare a migliorare i testi di ciascuno, discutendo infine con l’insegnante i dubbi e i problemi linguistici emersi.
Lz27ac07
L’insegnante distribuisce ai corsisti la scheda di lavoro, sotto riportata, con la poesia di Ungaretti Allegria di naufragi, invitandoli a leggerla in coppie e ad esplorarne i possibili significati. Discute poi con la classe le interpretazioni, i dubbi e i problemi emersi, e sollecita infine i corsisti a esprimere eventuali sentimenti risvegliati in loro dal testo.
Ecco la poesia:
Allegria
di naufragi
Versa il
14 febbraio 1917
E subito
riprende
il
viaggio
come
dopo il
naufragio
un
superstite
lupo di
mare
Lz27ac08
A seguito – ma non immediato – dell’attività precedente (Lz27ac07), l’insegnante distribuisce ai corsisti, in coppie, il testo di Allegria di naufragi “in cocci”, ovvero diviso in tanti cartellini quante sono le parole. I corsisti dovranno provare a ricostruire il testo originario. Se emergeranno ricostruzioni diverse dall’originale, non inefficaci dal punto di vista comunicativo, l’insegnante le sottoporrà all'attenzione della classe.
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
28 – Puntata 30
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
L’insegnante, dopo la visione della scenetta, ripetuta tante volte quante necessarie a promuoverne un’adeguata comprensione globale, chiede ai corsisti, divisi in coppie, di elaborarne un riassunto nel quale siano utilizzati almeno cinque dei termini che seguono, e di conseguenza riferite le informazioni ad essi connesse. Infine, avvia un confronto tra i diversi riassunti, discutendo con la classe i dubbi e i problemi, anche linguistici, emersi.
Ecco i termini:
Lavoro fisso Lavoro a tempo indeterminato Lavoro autonomo
Lavoro interinale Libero professionista Consulente del lavoro
Caporale Imprenditore Sindacati
Lz28ac02
Ricostruzione di conversazione: i corsisti ricostruiscono esattamente, in base alle indicazioni dell’insegnante, la parte mancante di una breve conversazione tra due persone. Prima di iniziare, l'insegnante si accerta che le altre battute – ovvero il contesto del dialogo – siano state perfettamente comprese da tutti. Quando l'attività ha inizio, i corsisti esprimono ipotesi che l’insegnante – accertatosi, mediante la loro esatta ripetizione che tutti le abbiano chiare – convalida o meno (funziona/non funziona), secondo le modalità mostrate in trasmissione. Non costituisce elemento secondario il lavoro di elaborazione fonetica e prosodica delle frasi, da curare una volta che esse siano state “ricostruite” con precisione. Quando la conversazione è ricostruita interamente, se ne dovrebbe proporre la drammatizzazione.
Ecco il testo della conversazione di questa UD. In grassetto la frase da ricostruire:
Allora, quando si mangia?
Veramente stiamo ancora aspettando Rossella…
Mica si sarà persa ?
No… credo che sia già venuta una volta…
Ah sì? E quando?
Non lo so, ma mi ha detto che questo posto lo conosceva.
Lz28ac03
L’insegnante fa disporre i corsisti in circolo e dà avvio a una catena parlata sul tema “rimpianti, speranze, aspettative”. Il primo corsista esprimerà un proprio rimpianto e una speranza o aspettativa (es.: mi sarebbe piaciuto fare l’astronauta, e ora vorrei aprire una pizzeria). Il corsista successivo ripeterà, in terza persona, quanto detto dal precedente e si esprimerà a sua volta sul tema. L'attività costituisce una buona opportunità di utilizzare il condizionale semplice e composto di verbi indicanti volontà e desiderio (volere, preferire, piacere, gradire, desiderare, puntare a, aspirare a).
Lz28ac04
L’insegnante, a seguito della visione del filmato dall’archivio, ripetuta tante volte quante necessarie a promuoverne l’adeguata comprensione globale, consegna ai corsisti – divisi in piccoli gruppi – la scheda di lavoro, sotto riportata, con un elenco di cifre citate nel filmato (alcune delle quali come percentuali). I gruppi dovranno far corrispondere a ciascuna delle cifre l’informazione ad essa pertinente, anche in base a nuovi ascolti. L'insegnante discute infine con la classe eventuali dubbi e problemi.
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Lz28ac05
A seguito dell'attività comunicativa precedente (Lz28ac04), l'insegnante distribuisce ai corsisti la scheda di lavoro, sotto riportata, contenente una lettera di richiesta di informazioni a un'amica. Invita i corsisti, divisi in piccoli gruppi, a leggerla, collaborando alla comprensione. Discute infine con la classe eventuali dubbi e problemi, fino ad assicurarsi che tutti abbiano raggiunto un'adeguata comprensione globale.
Successivamente, l'insegnante divide i corsisti in piccoli gruppi possibilmente diversi da quelli che hanno finora lavorato sul filmato e sulla lettera, allo scopo di stimolare un ulteriore confronto e incrociare gli elementi di comprensione. Invita quindi i gruppi a elaborare per iscritto la risposta alla lettera utilizzando le informazioni contenute nel filmato, che potrà essere allo scopo riproposto. Infine, la classe discute collettivamente, con l'aiuto dell'insegnante, i dubbi e i problemi, anche linguistici, emersi durante l'elaborazione.
Cara Fulvia,
come va? Ti scrivo per avere qualche informazione. Come sai è un po'
di tempo che vorrei cambiare lavoro, per trovarne uno meno pesante e
meglio pagato. Ho saputo che nella tua zona ci sono diverse imprese
di riciclaggio dei rifiuti che assumono molti stranieri, soprattutto
donne. Mi hanno detto che è un lavoro abbastanza semplice, che le
paghe sono buone e che ti aiutano anche a trovare casa. Tu ne sai
qualcosa? Se no, puoi prendere informazioni per me? Se vengo a
lavorare dalle tue parti potremo vederci più spesso!
Ti abbraccio
Maftua
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
28 – Puntata 30
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
L’insegnante distribuisce ai corsisti, divisi in piccoli gruppi, la scheda di lavoro, sotto riportata, contenente l'adattamento di un articolo giornalistico del 5 maggio 2001, invitandoli a leggerlo insieme e a cooperare per migliorarne la comprensione. Discute infine con la classe gli eventuali dubbi e problemi. L’insegnante può far presente, prima di avviare la lettura, che le informazioni contenute nel testo correggono in parte quelle date nel filmato dall’archivio della puntata 22, unità didattica 20.
Fino a ieri non era affatto scontato. Anzi: tutte le domande per bandi pubblici presentate da cittadini non comunitari venivano sempre respinte sulla base del presupposto che solo i cittadini italiani o di altri paesi europei avevano il diritto di partecipare. Ma quello che fino a ieri per Rehhal era solo un sogno, ora è diventato realtà, grazie alla sua tenacia e a una sentenza del TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) della Liguria. Una decisione che potrebbe aprire la strada ad altre simili per consentire ai cittadini non comunitari di diventare tranvieri, insegnanti, bidelli o poliziotti. “È un caso interessante – commenta Guido Bolaffi, capo di gabinetto del Ministero della Solidarietà sociale – ma la sentenza è una forzatura, perché la Costituzione italiana, all’articolo 51, prevede che solo i cittadini italiani possano accedere agli uffici pubblici”. Il problema, spiega Bolaffi, non si risolve a colpi di sentenze. “Bisognerebbe fare come all’estero. Escludere alcuni impieghi delicati, come il poliziotto, il magistrato, il militare e l’insegnante. E consentire agli extracomunitari – soprattutto a quelli che hanno la carta di soggiorno, che si ottiene dopo cinque anni di permanenza in Italia senza aver commesso reati – di svolgere gli altri incarichi pubblici”. Anche perché, spiega Bolaffi, in Italia ottenere la cittadinanza è diventata un’impresa: “Nel ’92 una legge ha raddoppiato il numero di anni necessari, matrimoni a parte: da 5 a 10. E la carta di soggiorno, introdotta poi, non ha funzionato: sono riusciti ad averla solo il 5% dei 300.000 cittadini extracomunitari ai quali spetterebbe per diritto”. |
Lz28ac07
L’insegnante, a seguito dell’attività comunicativa precedente (Lz28ac06), invita i corsisti – divisi in piccoli gruppi – a sintetizzare le informazioni contenute nell’articolo riguardo l’accesso degli immigrati ai pubblici concorsi, in base a uno schema a tre voci: ieri, oggi, domani. Nello schema verranno precisate la situazione passata, quella attuale e quella che potrebbe verificarsi secondo le previsioni espresse nel testo. Discute infine con i corsisti i dubbi e i problemi emersi. È verosimile che la sottile ma importante differenza tra legge e sentenza possa costituire un punto critico dell’elaborazione e richiedere, all’interno del dibattito, gli opportuni chiarimenti.
Lz28ac08
L’insegnante invita i corsisti, disposti in circolo, a produrre dei brevi monologhi scambiandosi esperienze dirette e indirette sul tema dei diritti violati nell’ambito del lavoro e delle azioni di tutela promosse nelle diverse occasioni.
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
29 – Puntata 31
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
A seguito della visione della scenetta − ripetuta tante volte quante necessarie al raggiungimento di un'adeguata comprensione globale − l'insegnante propone ai corsisti di immaginare la seguente situazione: uno dei figli di Adolphe, osservando da lontano tutta la conversazione, si è reso conto − pur non avendo potuto seguire il dialogo − che il padre si è trovato coinvolto in una situazione spiacevole, con malintesi e comportamenti strani dei suoi interlocutori. Adolphe dovrà dunque chiarire al figlio l'accaduto, provando anche a spiegargli le possibili cause dei comportamenti in questione. I corsisti, in coppia, devono articolare il racconto di Adolphe, per poi drammatizzarlo − assumendo i ruoli di Adolphe e del figlio − di fronte alla classe, con particolare attenzione agli aspetti fonetici e prosodici. Dal confronto tra i diversi racconti potranno nascere elementi di dibattito, tanto sulla comprensione dell'input quanto su forme più o meno occulte di razzismo comunicativo.
Lz29ac02)
L'insegnante distribuisce ai corsisti, divisi in coppie, il testo sottostante, invitandoli a leggerlo e a collaborare alla comprensione. Discute infine con la classe i dubbi e i problemi linguistici emersi.
Ravenna
- La costa verde dell'Adriatico
Ravenna
è una delle città artisticamente e storicamente più importanti
d'Italia, famosa soprattutto per i mosaici delle sue chiese e il
mausoleo di Teodorico. Ma Ravenna è anche il capoluogo della
provincia omonima.
Nel
territorio comunale di Ravenna, che ha una superficie di 657 kmq, si
trovano, a breve distanza dal capoluogo, su un litorale di circa 35
Km., alcune stazioni balneari perfettamente attrezzate, la cui
principale caratteristica è quella di disporre di belle spiagge di
sabbia sottile.
Casalborsetti,
Marina Romea, Marina di Ravenna, Punta Marina, Lido Adriano, Lido di
Dante, Lido di Classe e Lido del Savio: ciascuna di queste località
è dotata di particolari attrattive, atte a soddisfare le esigenze
dei villeggianti di ogni categoria e tendenza.
Accanto
agli hotels e ai centri residenziali, alle ville ed agli appartamenti
privati, sorgono numerosi campeggi attrezzati e villaggi turistici,
nascosti nel verde, che offrono a chi ama la vita all'aperto l'ombra
e l'aria balsamica di pini centenari.
I due
moli, posti a nord e a sud del porto-canale di Marina di Ravenna, e
che quasi convergono in punta, sono molto pescosi e formano la gioia
degli appassionati di pesca con la canna. Chi volesse provare
l'emozione di suggestive passeggiate panoramiche tra mare e cielo,
dovrebbe percorrere all'alba uno dei due moli. Non se ne pentirebbe:
lo spettacolo del sole che si alza dal mare lo compenserebbe della
levataccia.
Caratteristica
comune di gran parte delle località ravennati è di consentire
ancora, grazie a un razionale sviluppo residenziale, una vacanza
serena, a contatto con la natura, senza tuttavia rinunciare ai
comfort e agli svaghi.
Lz29ac03)
A seguito dell'attività comunicativa precedente (Lz29ac02) l'insegnante distribuisce ai corsisti, divisi in coppie, la scheda di lavoro, sotto riportata, con il riassunto del brano letto, avvertendoli che in esso sono contenute informazioni non presenti nel testo originario. I corsisti dovranno collaborare per individuarle, discutendo infine collettivamente, con l'aiuto dell'insegnante, eventuali punti controversi.
Ravenna
è celebre per i mosaici delle sue chiese, per il mausoleo di
Teodorico e per la tomba di Dante.
Le sue
otto stazioni balneari hanno spiagge di sabbia sottile fiancheggiate
da ampie pinete e sono adatte a gusti diversi, sia a chi
desidera trascorrere una vacanza tranquilla a contatto con la natura,
sia a chi ama la vita notturna e il frastuono delle discoteche.
Non lontano dalla città si trova Raveland, un parco divertimenti
per tutte le età. I due moli del porto di Marina di Ravenna,
lunghi più di 2600 m., sono ricchi di pesce, in particolare
anguille, e frequentati, da aprile a novembre, da
pescatori con la lenza e da turisti mattinieri. Numerosi e bene
attrezzati i campeggi e i villaggi turistici. Esiste anche la
possibilità di campeggio libero.
Lz29ac04
L'insegnante invita ciascun corsista a immedesimarsi in una guida turistica che, nel 2583, dovrà illustrare ai turisti le caratteristiche e le funzioni di un luogo significativo del nostro tempo parlandone come di un reperto archeologico. I corsisti dispongono di alcuni minuti per organizzare la loro esposizione, che poi presenteranno ai loro colleghi, i quali potranno intervenire per chiedere informazioni e chiarimenti.
Ecco alcuni possibili luoghi: ipermercato, stazione della metropolitana, stadio, discoteca, piscina, palestra, bar, e così via.
Lz29ac05
A seguito della visione del filmato dall'archivio − ripetuta tante volte quante necessarie al raggiungimento di un'adeguata comprensione globale − l'insegnante propone ai corsisti di immaginare di dover promuovere la serata mostrata nel filmato, girando per la città su una macchina con altoparlante. I corsisti, in coppie, dovranno dunque elaborare il testo di un annuncio accattivante e al tempo stesso non in contraddizione con quanto desumibile dal filmato, per poi lanciarlo di fronte alla classe, ponendo particolare attenzione agli aspetti fonetici e prosodici.
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
29 – Puntata 31
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
L'insegnante divide i corsisti in coppie e consegna a ogni coppia le schede di lavoro, sotto riportate, contenenti notizie utili per chi si reca nell'isola di Bali. I componenti la coppia ricevono dunque fogli diversi, e non devono poter leggere il foglio del collega. I corsisti dovranno immaginare la situazione di un colloquio in un'agenzia di viaggi, nel quale si alterneranno nei ruoli del viaggiatore che fa domande e dell'operatore turistico che fornisce le opportune risposte, in base alle informazioni contenute nei fogli distribuiti. Quando il primo corsista avrà esaurito le sue domande e ottenuto le opportune risposte, il secondo corsista subentrerà nel ruolo di viaggiatore.
CORSISTA A
Queste
sono le informazioni di cui disponi:
Secondo la normativa in vigore, per i cittadini italiani è
necessario un passaporto con almeno sei mesi di validità, che va
calcolata dal giorno di arrivo in Oriente. Non è richiesto il visto
consolare per soggiorni di massimo 60 giorni.
Non sono richieste vaccinazioni (controllare all'atto dell'iscrizione
se sono entrate in vigore nuove disposizioni). Proteggersi dal sole e
non stare esposti per lunghi periodi. Si consiglia di portare creme
protettive, mercuro-cromo e pomate antibiotiche in caso di
escoriazioni sui coralli. Non dimenticare le compresse contro i
disturbi gastrointestinali, i farmaci abituali di uso personale e i
repellenti contro gli insetti.
La differenza di fuso orario con l'Italia è di +7 ore per Bali,
un'ora in meno quando in Italia vige l'ora legale.
La corrente è a 220/110 volt. Portare un adattatore per prese di
corrente a lamelle piatte.
È consuetudine lasciare la mancia nei ristoranti (circa il 10%), ai
facchini e alle guide.
Vuoi
avere informazioni su questi argomenti:
LINGUA VALUTA FOTOGRAFIA
E VIDEO CLIMA
TASSE DI
IMBARCO ABBIGLIAMENTO
CORSISTA B
Queste
sono le informazioni di cui disponi:
La moneta è la rupia indonesiana.
La lingua è bahasa Indonesia. L'inglese è parlato quasi ovunque.
Il clima è in genere di tipo tropicale e determinato dalla
circolazione dei monsoni. Si possono identificare grosso modo due
stagioni, una calda secca da aprile a ottobre e una calda umida da
novembre a marzo con improvvisi temporali e con temperature minime
intorno ai 22 gradi e massime sui 35 gradi.
Mettere in valigia abiti leggeri ed informali, di cotone e di lino;
scarpe comode per le escursioni. Rispettare la sacralità di templi,
santuari e moschee dove l'ingresso è spesso consentito solo con
abbigliamento decoroso, evitando anche i pantaloni corti.
Portarsi rullini e cassette per la videocamera dall'Italia. Avere
rispetto nel filmare persone e luoghi di preghiera.
Le tasse d'imbarco per i voli nazionali in vigore al momento della
stampa del catalogo ammontano a 11.000 rupie, per quelli
internazionali a 20.000.
Vuoi
avere informazioni su questi argomenti:
VACCINAZIONI
E PRECAUZIONI SANITARIE FUSO ORARIO
DOCUMENTI APPARECCHI
ELETTRICI MANCE
Lz29ac07
L'insegnante distribuisce ai corsisti la prima scheda di lavoro, sotto riportata, contenente una mail di richiesta di informazioni a un'azienda di soggiorno. Invita i corsisti, divisi in piccoli gruppi, a leggerla, collaborando alla comprensione. Discute infine con la classe eventuali dubbi e problemi, fino ad assicurarsi che tutti abbiano raggiunto un'adeguata comprensione globale.
Successivamente, l'insegnante divide i corsisti in piccoli gruppi possibilmente diversi da quelli precedenti, allo scopo di stimolare un ulteriore confronto e incrociare gli elementi di comprensione. Distribuisce ai nuovi gruppi la seconda scheda di lavoro, con le informazioni − espresse mediante delle icone − su due strutture e la relativa legenda, tratte da una guida dei campeggi. Invita quindi i gruppi a elaborare per iscritto la mail di risposta, descrivendo i campeggi "Ai tre pini" e "Luna rossa", in base ai dati forniti. Discute infine con la classe i dubbi e i problemi emersi.
Cc:
Oggetto:
richiesta info campeggi
Testo:
Spett.le
Azienda di Soggiorno,
è
nostra intenzione passare due o tre settimane di vacanza, nel mese di
agosto, nella vostra zona. Vorremmo perciò avere delle informazioni
sui campeggi attrezzati nei quali potremmo soggiornare, con i nostri
due bambini.
Cordiali
saluti
Rita
Accorta
QP
Legenda
HHH Categoria
- Bungalow
\ Aria
condizionata nei locali comuni
Sconti
famiglia
õ Sono
ammessi gli animali
I
Accesso diretto alla spiaggia
a Ristorante
o
Nursery
=
Caffetteria
Palestra
$;
$ Piste
ciclabili nel verde
Ai tre pini
|
Luna rossa
|
HH õ a $; $ |
HHH z \ a o I = |
Lz29ac08
L'insegnante distribuisce ai corsisti la scheda di lavoro, sotto riportata, con il brano − tratto da Imbarazzismi (Imbarazzi in bianco e nero), Ed. Leoncavallo Libri, Milano 2000 − del medico-scrittore togolese Kossi Komla Ebri (già ospite di "io parlo italiano"), nel quale si racconta un episodio analogo a quello rappresentato nella scenetta. Avvia l'attività di lettura, invitando i corsisti a individuare gli stereotipi che sono alla base del malinteso e a identificare i punti nei quali l'autore ricalca, ma in modo ironico, analoghi stereotipi sui "brianzoli". Sollecita infine i corsisti a raccontare eventuali episodi consimili di cui abbiano avuto esperienza diretta o di cui siano venuti a conoscenza.
Il
colore dei soldi
Estate,
agosto, ferie sospirate dopo un anno a lavorare come un... negro.
−
Sarebbe − pensava Apélété forte della sua esperienza − più
giusto dire "Lavorare come un…brianzolo". Infatti,
sposato con una brava brianzola, il nostro amico aveva messo da parte
un po' di "danè" e aveva prenotato telefonicamente in una
pensione in riva al mare.
Arrivati
a destinazione, mentre lui scaricava i bagagli, la moglie, recuperate
le chiavi in reception, salì su in camera.
Carico
come un facchino, Apélété s'avviava verso le scale quando si sentì
interpellare dal gestore:
− Ehi
tu, dove pensi di andare?
Al suo
sguardo interrogativo e di stupore, il padrone rispose con un
linguaggio per sordomuti del genere − tu non potere andare su!
A questo
punto il nostro amico… nero dalla rabbia si spiegò concitatamente:
− Ho
prenotato qui una stanza da più di un mese e ne avete dato le chiavi
a mia moglie!
− Oh,
mi scusi − iniziò l'oste − l'avevo preso per…
E
Apélété concluse nella sua mente "un facchino nero".
È
proprio vero che se la voce al telefono non ha colore, di certo i
soldi neanche.
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
30 – Puntata 32
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Lz30ac01
A seguito della visione della scenetta, ripetuta tante volte quante necessarie al raggiungimento di un'adeguata comprensione globale, l'insegnante invita i corsisti – divisi in gruppi di tre – a immaginare una possibile conclusione della vicenda, traendone un breve soggetto scritto, coerente con gli eventi mostrati nel filmato e con la logica dei tre personaggi. Alla fine dell'elaborazione, ciascun gruppo legge il soggetto prodotto alla classe, che potrà evidenziare eventuali problemi di congruenza con il testo di partenza, mentre l'insegnante può intervenire per evidenziare e discutere i passaggi comunicativamente inefficaci.
Lz30ac02
L'insegnante distribuisce ai corsisti, divisi in piccoli gruppi, delle riproduzioni di quadri famosi, in modo che ciascun corsista del possa identificarsi in uno dei personaggi raffigurati. Invita poi i gruppi a immaginare delle conversazioni che coinvolgano due o più personaggi (nello svolgimento dell'attività non è necessario far riferimento a eventuali conoscenze di storia dell'arte). L'insegnante segue il lavoro dei gruppi: può offrire − come supporto alla motivazione − un piccolo aiuto ai corsisti che lo richiedono, o intervenire per evidenziare ed emendare espressioni comunicativamente inefficaci. In seguito i corsisti drammatizzano di fronte alla classe le conversazioni immaginate, ponendo particolare attenzione agli aspetti fonetici e prosodici. l'insegnante può intervenire per evidenziare e discutere i passaggi comunicativamente inefficaci.
Lz30ac03
I corsisti vengono invitati a simulare una delle più diffuse prove di certificazione per la produzione orale: il monologo breve. Dovranno raccontare la trama di un film che hanno particolarmente amato ed esplicitare le ragioni della loro preferenza, in un tempo prefissato di circa un minuto e trenta secondi. Prima dell'inizio dell'esposizione, i corsisti avranno a disposizione cinque minuti per organizzare individualmente il monologo.
Lz30ac04
A seguito della visione del filmato dall'archivio, ripetuta tante volte quante necessarie al raggiungimento di un'adeguata comprensione globale, l'insegnante sottolinea la presenza di immagini preconcette e idee stereotipe nei discorsi dei personaggi. Invita poi i corsisti a individuare, anche in base a ripetizioni dell'ascolto, quali esse siano. Sollecita infine a indicare eventuali stereotipi dello stesso genere, di cui siano a conoscenza, relativi al proprio Paese, all'Italia o ad altri Paesi e popoli.
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
30 – Puntata 32
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
A seguito dell'attività comunicativa Lz30ac01, l'insegnante invita i corsisti, raccolti nei medesimi gruppi della suddetta attività, a trasformare oralmente i soggetti prodotti in sceneggiature, che saranno poi drammatizzate di fronte alla classe, ponendo particolare attenzione agli aspetti fonetici e prosodici.
Lz30ac06
L'insegnante distribuisce ai corsisti, divisi in piccoli gruppi, la scheda di lavoro, sotto riportata, contenente l'adattamento di un articolo (tratto da Nigrizia, maggio 2001), invitando i gruppi a leggerlo e a individuarne – sottolineandole – le informazioni ritenute essenziali. In seguito a questa elaborazione, verrà avviato un confronto tra i lavori dei gruppi, discutendo le ragioni delle diverse scelte. Al termine dell'attività l'insegnante può proporre di inventare un titolo adatto all'articolo, che ne esprima i tratti essenziali individuati.
Il
pubblico milanese ha accolto l'undicesima edizione del Festival del
cinema africano (23-29 marzo 2001) con la partecipazione di sempre,
animando come ogni anno gli incontri, le proiezioni, i dibattiti.
Entusiasta, ha gremito le sale del festival rivelando l'esistenza di
una Milano aperta, curiosa e consapevole nei confronti dell'alterità
e dell'altrove.
Il premio del pubblico è andato a Lumumba, il film-biografia
che l'haitiano Raoul Peck ha dedicato a uno dei leader più
coraggiosi dell'indipendenza africana, eliminato brutalmente
dall'imperialismo occidentale.
Nel segno della memoria si colloca anche Little Senegal del
regista beur – nato in Francia da genitori algerini –
Rachid Bouchareb (primo premio-lungometraggio), viaggio a ritroso
nella storia della diaspora africana, per riallacciare il filo
spezzato di antichi legami andati perduti. Così l'anziano Alloune,
custode e guida della roccaforte di Gorée, da dove un tempo
partivano gli schiavi, ripercorre le tappe dell'odissea dei suoi
antenati. Dopo aver attraversato l'oceano ed essere sbarcato negli
Stati Uniti, dopo aver bussato alla porta delle piantagioni, dopo
aver consultato archivi e visitato le tombe dei suoi avi, l'anziano
custode approda a New York… Ma i fili della storia, una volta
ricuciti, daranno vita a intrecci imprevedibili e il vecchio Alloune
si troverà a vivere gioie e incontri, ma anche lutti e separazioni,
addii e partenze destinati a rinnovare il legame con l'altrove e a
riflettere, come in un gioco di specchi, una storia aperta tra
passato - presente - futuro.
Sospeso tra l'Africa e gli Stati Uniti, tra ricordo, desiderio e
nostalgia, è anche il video del regista del Ciad Mahamat Saleh
Haroun. Attraverso gli occhi di Taja, una giovane africana da poco
trasferitasi oltreoceano, Letter from New York city (primo
premio video), ci presenta immagini insolite della Grande Mela –
lontane tanto dai ritratti avvincenti per turisti danarosi, quanto
dalle immagini degradate dei ghetti cui si ispira certo cinema –
rivelandoci la New York quotidiana dei milioni di persone comuni che
ogni giorno l'attraversano e la vivono. Ma nel video si riflette
anche una dimensione più intima e personale, quella del cuore e
della memoria che legano Taja alla propria terra, alla madre e agli
affetti lontani.
Sembrano lontani i tempi in cui al cinema africano e maghrebino si
chiedeva di ritrarre esclusivamente i villaggi immersi nella foresta
tropicale e i luoghi simbolici della cultura araba. Il festival di
Milano conferma finalmente l'idea di un cinema senza frontiere,
aperto al mondo, capace di intrecciare e rivelare sguardi e
riflessioni tra qui e altrove.
Lz30ac07
L'insegnante propone alla classe il gioco del "se fosse": a turno, uno dei corsisti sceglie uno tra i colleghi; una volta operata la scelta – che non sarà comunicata a nessuno – gli altri, al fine di identificare il prescelto, pongono domande del tipo: "se fosse un'automobile che modello sarebbe?", "se facesse un viaggio dove andrebbe?", "se avesse un figlio come lo chiamerebbe?", e così via. Il corsista dovrà rispondere utilizzando le medesime forme (congiuntivo e condizionale).
Lz30ac08
L'insegnante invita i corsisti, divisi in coppie, a scrivere una lettera al direttore di una delle reti RAI per proporre uno spazio musicale dedicato a musicisti stranieri presenti in Italia e ad autori italiani che si ispirino alle tradizioni musicali di altri paesi. Le proposte dovranno essere illustrate da esempi concreti e argomentate, sottolineando – tra l'altro – il prevedibile gradimento del pubblico e l'importante funzione interculturale esercitata dalla musica. Alla fine dell'elaborazione, l'insegnante discute con la classe i dubbi e i problemi linguistici emersi.
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
31 – Puntata 33
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Dettato-puzzle: individuato un punto della registrazione non sufficientemente chiaro ai corsisti, l’insegnante ne seleziona un passaggio di circa 50 parole (la lunghezza del brano può crescere in parallelo alle competenze della classe) e segna alla lavagna alcune di esse (la prima, l’ultima e altre all’interno del testo). Invita poi gli studenti a riempire gli spazi vuoti ascoltando ripetutamente il brano (almeno dieci volte); non è importante cogliere intere frasi, o completare in questa fase il testo. Dopo aver fatto riordinare e scrivere più chiaramente le parole captate, l’insegnante invita i corsisti a confrontarsi a coppie e mettere in comune quanto raccolto, attivando le proprie conoscenze linguistiche per elaborare le eventuali differenze e i dubbi insorti. Alla fine di tale consultazione, l’insegnante fa riascoltare il brano per alcune volte, e poi procede a incrociare il lavoro dei gruppi con le opportune rotazioni in senso orario e antiorario, sempre alternando consultazioni e ascolti. Infine, l’insegnante discute con la classe i problemi rimasti aperti, prendendo in considerazione le ipotesi proposte dagli studenti, evidenziandone le disfunzioni in rapporto alle regolarità della lingua italiana, e promuovendone l’integrazione ragionata, anche con l’ausilio di nuovi ascolti.
Queste le battute proposte:
- Mi scusi, potrebbe leggere sottovoce? Siamo tutti qua in una
biblioteca, non bisogna fare rumore… anche noi stiamo consultando
dei testi, abbia pazienza!
- Ehm… mi scusino loro, io consulto per lavoro…
- Anche noi, eh, se è per quello…
- Ma io sono… – scusi, eh – io sono il professor Bondi,
il più grande studioso di "cultura etnica e antropologica".
Lz31ac02
L'insegnante fa svolgere ai corsisti la prova di certificazione proposta in trasmissione per la presente unità didattica (i relativi materiali sono disponibili nella finestra degli esercizi; il nome del file è: provacils). Alla fine dell'elaborazione l'insegnante discute con i corsisti tutti i dubbi e i problemi – in particolare procedurali – emersi.
Lz31ac03
L'insegnante distribuisce una scheda, diversa per ciascun corsista, nella quale sono presentate le informazioni essenziali relative a un celebre monumento o opera d'arte italiani. Il corsista – dopo aver esaminato il testo ed averne raggiunto, anche con un piccolo aiuto dell'insegnante, un'adeguata comprensione globale – ne propone, l'acquisto ai colleghi. Dovrà pertanto evidenziarne i pregi, in base a quanto letto in precedenza, e immaginare delle giustificazioni tanto per il possesso che per la decisione di metterlo in vendita, ed essere pronto a rispondere a eventuali quesiti posti dai colleghi. In questa fase il "venditore" potrà continuare a consultare la scheda. L'attività è liberamente ispirata a una celebre sequenza di un film di Totò e può costituire – nelle classi in cui ciò sia possibile – un valido impulso per la pratica del passato remoto. Segue una lista di possibili opere e monumenti, con indicazione dei siti internet dai quali è possibile scaricare le relative schede informative. Altri materiali analoghi sono facilmente reperibili in rete attraverso un qualsiasi motore di ricerca.
Torre di Pisa (www.torre.duomo.pisa.it/index_ita.html)
Maschio Angioino (www.dentronapoli.it/Monumenti/maschio_angioino.htm)
I Bronzi di Riace (www.abramo.it/bronzi/bronzi.htm)
Colosseo (www.abcroma.com/colosseo.htm)
Fontana di Trevi (www.abcroma.com/fontana.htm)
Lz31ac04
A seguito della visione del filmato dall'archivio, l'insegnante invita i corsisti – divisi in coppie – a riflettere su emozioni e suggestioni che il brano musicale evoca in loro. Successivamente, l'insegnante propone ai gruppi di scrivere alcune strofe di un testo di canzone che esprimano le emozioni e suggestioni raccolte, se possibile in accordo con il ritmo musicale.
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
31 – Puntata 33
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
L'insegnante distribuisce ai corsisti, divisi in piccoli gruppi, la scheda di lavoro, sotto riportata, contenente una presentazione del Museo etnografico "Dinz Rialto" di Rimini, e li invita a leggerla collaborando alla sua comprensione. Discute infine eventuali dubbi e problemi.
A seguito di questa prima attività, chiede che ciascun corsista elabori una lettera aperta al direttore del Museo, per proporre di inserire nell'esposizione uno o più reperti della tradizione culturale del suo Paese che ritiene particolarmente significativi. La richiesta, per risultare convincente, dovrà essere adeguatamente argomentata e potrà essere accompagnata anche da un rapido schizzo dell'oggetto o degli oggetti proposti. Terminata l'elaborazione individuale i corsisti collaborano, in coppie, a migliorare i testi prodotti. Discutono infine collettivamente, con l'aiuto dell'insegnante, i dubbi e i problemi linguistici emersi.
Museo
etnografico Dinz Rialto di Rimini
Il
Museo è ospitato nella parte restaurata di Castel Sismondo, il
palazzo-fortezza costruito da Sigismondo Malatesta nel 1446. Fondato
nel 1972 da un esploratore e raccoglitore padovano, Delfino Dinz
Rialto (1920-1979), è costituito da materiale etnografico
proveniente dall'Africa, dall'America e dall'Oceania. Si tratta di
più di tremila reperti che fanno di questa una delle più
significative e importanti raccolte di tutta l'Europa, con oggetti
che, oltre ad avere un carattere artistico e religioso, testimoniano
i vari aspetti della cultura materiale: ceramiche, oreficeria,
maschere e oggetti rituali, piccola statuaria in legno e così via.
Di particolare interesse la collezione archeologica "precolombiana"
comprendente reperti aztechi, maya, incas.
Lz31ac07
L'insegnante distribuisce ai corsisti, divisi in quattro gruppi, le schede di lavoro, sotto riportate, con testi poetici scritti in italiano da autori africana, in modo che ogni gruppo riceva una poesia diversa. Invita i corsisti a leggere i testi e a collaborare nella loro comprensione. In questa fase, l'insegnante può offrire un piccolo aiuto ai gruppi che lo richiedono. Infine, un corsista per ciascun gruppo fa al resto della classe una lettura espressiva del testo esaminato, che verrà in seguito presentato e commentato dagli altri membri del gruppo.
Ecco le poesie:
Come
un riccio
rotondo,
testa
nascosta,
aculei
pronti
a fare
del male al male.
come un
riccio
molto
pacifico
quando
la luna
toglie
il suo velo
e il
dolce cammino conviene
sotto i
raggi sottili delle stelle.
(Mourad
Kanzari, Da un albero nasce l'alba, Roma 1998)
Arcobaleno
Non
siamo entrati nelle vostre città
con
arroganza ed armati di fucili,
ma con
rispetto.
I nostri
volti colorati e sorridenti
Ravvivano
le vostre città grigie e monotone.
Vi
portiamo la nostra amicizia
I nostri
valori umani
La
nostra cultura con dialetti nuovi
Musica,
danze ed una cucina forte e piccante
come il
nostro carattere.
Ma se ci
sfruttate
Se ci
trattate come se venissimo
a
sporcare le vostre città già inquinate
Se ci
odiate prima ancora di conoscerci
o se ci
commiserate per mettervi la coscienza in pace,
avete
sbagliato tutto.
(Shirin
Ramzanali Fazel, Lontano da Mogadiscio, Datanews, Roma 1994)
Colore
Spoglia
l'uomo
dal
colore della pelle,
dal
colore degli occhi,
e vedrai
il colore della mente,
il vero
colore dell'uomo.
(Ndiock
Ngana,
Ňhindô Nero, Anterem, Roma 1994)
Da
lontano
Non odo
la
sonora eco
degli
antenati,
né il
rullo dei tamburi,
né i
gioiosi trilli
delle
mie madri!
Solo
l'orfana luna
mi
chiama
a farle
compagnia
nella
mia terra
d'infanzia
(Ribka
Sibhatu, da Quaderno Africano I, Loggia dei Lanzi, Firenze 1998)
Lz31ac08
A seguito dell'attività comunicativa precedente (Lz31ac06), l'insegnante invita i corsisti a immaginare che una sola delle poesie debba essere scelta per introdurre il depliant di presentazione di una iniziativa interculturale organizzata nel Centro Territoriale (ad esempio una festa di fine anno o una mostra). I corsisti dovranno avanzare le loro proposte e motivarle, cercando di raggiungere un orientamento comune, o almeno maggioritario, su quale delle poesie sia più adeguata allo scopo.
Lz31ac09
L'insegnante divide i corsisti in due squadre, e li invita a giocare a una variante del gioco dei mimi: una squadra sceglie il titolo di un film molto famoso e lo comunica a un elemento della squadra avversaria; questi dovrà far indovinare il titolo ai propri compagni solo attraverso l'uso della mimica. All'inizio del suo turno di gioco, il corsista dovrà comunicare ai compagni di squadra il numero delle parole che compongono il titolo precisandone nell'ordine la natura grammaticale; a ogni indicazione, i compagni chiederanno conferma producendo degli esempi di parole di quel tipo (ad es: "La terza parola è una preposizione articolata..." "Come del?").
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
32 – Puntata 34
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
A seguito della visione della scenetta, ripetuta tante volte quante necessarie al raggiungimento della comprensione globale, l'insegnante invita i corsisti a immaginare la seguente situazione: Adolphe, congedatosi dai due operatori dell'agenzia senza prendere alcun impegno, incontra un amico al quale racconta l'incontro e illustra tutte le diverse ragioni per le quali ha deciso di non utilizzare i servizi dell'agenzia. I corsisti, in coppie, dovranno elaborare il dialogo e stendere rapidi appunti che possano essere di guida per la seconda parte dell'attività. L'insegnante segue il lavoro dei gruppi, offrendo un piccolo aiuto − come sostegno alla motivazione − ai corsisti che lo richiedono, ed evidenziando ed emendando eventuali espressioni comunicativamente inefficaci. I corsisti, infine, drammatizzano il colloquio tra Adolphe e l'amico, ponendo particolare attenzione agli aspetti fonetici e prosodici − mentre la classe controlla la congruenza tra quanto detto e il testo della scenetta.
Lz32ac02
L'insegnante fa svolgere ai corsisti la prova di certificazione proposta in trasmissione per la presente unità didattica (i relativi materiali sono disponibili nella finestra degli esercizi; il nome del file è Prova CELI). Alla fine dell'elaborazione l'insegnante discute con i corsisti tutti i dubbi e i problemi – in particolare procedurali – emersi.
Lz32ac03
L’insegnante distribuisce ai corsisti, divisi in coppie, la scheda di lavoro, sotto riportata, con a sinistra una serie di frasi che definiscono un contesto e a destra una serie di modi di dire inerenti al nucleo tematico dell’unità didattica. I corsisti dovranno individuare i contesti ai quali i vari modi di dire appaiano adeguati, ponendoli in corrispondenza. Infine discutono con l’insegnante eventuali dubbi e problemi.
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“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
32 – Puntata 34
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
L’insegnante avvia un brain-storming, volto a raccogliere in un quadro sinottico – tenendo come base il calendario occidentale – le festività e le ricorrenze dei Paesi dai quali provengono i corsisti della classe. Successivamente tale quadro può essere sistematizzato mediante la strutturazione di un calendario interculturale, nel quale le diverse festività e ricorrenze siano segnalate e sinteticamente descritte.
Lz32ac05
L’insegnante distribuisce ai corsisti, divisi in piccoli gruppi, la scheda di lavoro sotto riportata, con un breve articolo (adattato da Metro del 28.3.2001). LI invita a leggerlo e a collaborare alla comprensione. Discutono infine collettivamente, con l'aiuto dell'insegnante, eventuali problemi e dubbi rimasti.
Ecco il testo:
A Vasto i contadini si
rivolgono al Santo
A Vasto, in Abruzzo, non piove da quattro mesi e i contadini hanno
deciso di ricorrere al Santo Patrono. Gli agricoltori sono allo
stremo per la mancanza d‘acqua che sta mettendo in crisi il settore
ortofrutticolo locale. Si è deciso quindi di ricorrere a San Michele
Arcangelo, protettore di Vasto, organizzando delle giornate di
preghiera. Se non pioverà, l’iniziativa sarà replicata.
Lz32ac06
L'insegnante, a seguito – ma non immediato – della attività comunicativa precedente (Lz32ac05), distribuisce ai corsiste, divisi in piccoli gruppi, la scheda di lavoro, sotto riportata, con il testo del breve articolo "bucato" ogni sette parole. I corsisti dovranno reinserire in ogni spazio vuoto il termine mancante. La classe discute infine collettivamente, con l'aiuto dell'insegnante, gli eventuali problemi.
A Vasto i contadini si
rivolgono al Santo Protettore
A
Vasto, in Abruzzo, non piove __________ quattro mesi e i contadini
hanno __________ di ricorrere al Santo Patrono. Gli __________
sono allo stremo per la mancanza __________ acqua che sta mettendo
in crisi __________ settore ortofrutticolo locale. Si è deciso
__________ di ricorrere a San Michele Arcangelo, __________ di
Vasto, organizzando delle giornate di __________.
Se non pioverà, l’iniziativa sarà replicata.
Lz32ac07
L’insegnante distribuisce ai corsisti, divisi in piccoli gruppi, le schede di lavoro sotto riportate, con testi che parlano di riti legati alla nascita e al matrimonio, in modo che metà dei gruppi lavorino su uno dei testi e i rimanenti sull'altro. Li invita a leggerlo e a collaborare alla comprensione. In questa fase l'insegnante segue il lavoro dei gruppi, offrendo un piccolo aiuto a coloro che lo richiedono e assicurandosi che tutti abbiano raggiunto un'adeguata comprensione globale del testo affrontato. A questo punto, i gruppi presentano al resto della classe il testo che hanno letto. I corsisti che eventualmente abbiano conoscenza diretta delle tradizioni riferite potranno intervenire per precisare e arricchire le descrizioni con particolari legati ai diversi contesti.
Il
matrimonio nella tradizione musulmana
È un
avvenimento molto importante per la famiglia musulmana, che lo
festeggia con cerimonie che durano diversi giorni. Le tradizioni
variano da un Paese all’altro e contano molto, anche al di là
della religione. Il matrimonio prende avvio dal momento in cui in
casa della sposa il Taleb, uomo molto religioso, dichiara
l’unione dei due coniugi alla presenza di un tutore legale della
donna; ma l’atto di matrimonio è valido solo se convalidato
civilmente.
La sera
delle nozze i parenti dello sposo, accompagnati dal corteo degli
invitati, si recano a casa della sposa. Al momento in cui la sposa
lascia la casa familiare, tutte le donne della famiglia intonano
lunghi yousyous, che segnano il distacco dalla casa d’origine,
e celebrano riti augurali che variano da un Paese all’altro. Per
esempio in Algeria vengono lanciati gelsomini o petali di altri fiori
e spruzzato profumo su tutti i parenti.
(adattato
da Roma multietnica 2000)
A Capo Verde tutti i bambini che nascono vengono festeggiati al
settimo giorno. È il giorno di Guarda–çabeza, che
significa letteralmente “Difendere la Testa”. La sera del
settimo giorno tutti i vicini, parenti, amici da lontano, vengono
per partecipare a questo evento. Si mangia, si beve, si raccontano
partida, le storielle allegre, e si ride e si canta fino a
tardi. Il bambino è lì, sotto gli occhi di tutti, e non si
sveglia in genere, come se sapesse che tutto quel baccano è per
lui. Con questo rito si vuole allontanare gli spiriti maligni, le
streghe, perché non prendano possesso del bambino indifeso. La
credenza popolare ricorda che in alcuni casi in cui i genitori non
hanno vegliato sul bambino, le streghe “lo hanno portato via”.
Guarda–çabeza
deve durare fino all’alba. Quando non c’è più
pericolo, tutti felici se ne vanno a casa.
Questa tradizione è facilmente
comprensibile in un paese come il mio, dove la mortalità dei
bambini appena nati era fino a pochi anni fa molto alta.
(Maria de Lourdes Jesus, Racordai, Sinnos, I
Mappamondi, Roma, 1996)
|
Lz32ac08
A seguito dell’attività
comunicativa precedente (Lz32ac07), l’insegnante invita i corsisti
a parlare dei riti di nascita e dei riti matrimoniali nelle
rispettive tradizioni. Se l’attività si rivela produttiva potrà
essere proseguita con elaborazioni scritte e grafiche, che
eventualmente saranno raccolte in una piccola monografia.
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
33 – Puntata 35
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
A seguito della visione della scenetta – ripetuta tante volte quante necessarie per il raggiungimento di un’adeguata comprensione globale – l’insegnante propone ai corsisti la seguente situazione: il Sig. Bondi e Adolphe non trovano un accordo e vanno in giudizio. Uno dei corsisti assumerà il ruolo dell’avvocato di Adolphe, un altro quello dell’avvocato di Bondi, un terzo e un quarto quelli di Adolphe e di Bondi come parti in causa; gli altri corsisti formeranno la giuria, che avrà il compito di controllare la fedeltà di quanto detto al testo del filmato, di fare tutte le domande opportune per chiarire ulteriormente la vicenda e di emettere infine una sentenza motivata. In tutte le fasi della discussione sarà possibile introdurre elementi e dettagli non esplicitati nella scenetta, purché non in contraddizione con essa.
Lz33ac02
L'insegnante fa svolgere ai corsisti la prova di certificazione proposta in trasmissione per la presente unità didattica (i relativi materiali sono disponibili nella finestra degli esercizi; il nome del file è Prova PLIDA). Alla fine dell'elaborazione l'insegnante discute con i corsisti tutti i dubbi e i problemi – in particolare procedurali – emersi.
Lz33ac03
L’insegnante invita i corsisti, divisi in piccoli gruppi, a immaginare di essere impegnati in una campagna di informazione e sensibilizzazione sulla questione del diritto di voto agli immigrati residenti in Italia. Ogni gruppo dovrà adoperarsi per trovare uno o più slogan ritenuti adeguati ed efficaci, che in seguito verranno presentati alla classe e che l’insegnante raccoglierà alla lavagna. La classe riunita sceglierà poi tra le diverse proposte lo slogan principale della campagna. A questo scopo, i corsisti esprimeranno la propria preferenza, motivandola con le ragioni di contenuto e di efficacia comunicativa.
Lz33ac04
A seguito della attività comunicativa sugli slogan (Lz33ac03) e della visione del filmato dall’archivio, l’insegnante focalizza l’attenzione dei corsisti sullo slogan che chiude il filmato: “Non c’è vera democrazia senza la partecipazione di tutti”. Avvia quindi un dibattito – facendo in modo che coinvolga il più possibile, proprio in quanto forma di partecipazione, tutti i corsisti – vòlto ad approfondire la comprensione dello slogan e a esplicitare le forme di una sua possibile attuazione.
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
33 – Puntata 35
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
Ricostruzione di conversazione: i corsisti ricostruiscono esattamente, in base alle indicazioni dell’insegnante, la parte mancante di una breve conversazione tra due persone. Prima di iniziare, l'insegnante si accerta che le altre battute – ovvero il contesto del dialogo – siano state perfettamente comprese da tutti. Quando l'attività ha inizio, i corsisti esprimono ipotesi che l’insegnante – accertatosi, mediante la loro esatta ripetizione che tutti le abbiano chiare – convalida o meno (funziona/non funziona), secondo le modalità mostrate in trasmissione. Non costituisce elemento secondario il lavoro di elaborazione fonetica e prosodica delle frasi, da curare una volta che esse siano state “ricostruite” con precisione. Quando la conversazione è ricostruita interamente, se ne dovrebbe proporre la drammatizzazione.
Ecco il testo della conversazione di questa UD. In grassetto le frasi da ricostruire:
- Vieni alla festa di Ahmed?
- Perché… fa una festa?
- Sì, dopo undici anni ha finalmente ottenuto la cittadinanza!
- Be’, spero che mi inviti…
- Non ti preoccupare, glielo ricordo io.
- E festeggia dove?
- All’associazione interculturale “Soweto”.
Lz33ac06
L'insegnante invita i corsisti a immaginare che il Centro Territoriale da loro frequentato debba essere intitolato, come avviene tradizionalmente per le scuole, a un personaggio, a un evento o a una data ritenuti particolarmente significativi e appropriati. I corsisti dovranno, a seguito di una breve riflessione, avanzare delle proposte motivate e dibatterle.
Lz33ac07
L'insegnante distribuisce ai corsisti, divisi in piccoli gruppi, lo schema sotto riportato, invitandoli a cercarvi delle "parole nascoste". Le lettere che costituiscono ciascuna parola possono trovarsi in qualsiasi posizione e direzione, ma devono toccarsi – anche trasversalmente – l'un l'altra. Non si può passare due volte sulla stessa lettera nella stessa parola. Lo schema contiene le seguenti parole relative al centro d'interesse dell'unità didattica: senato, deputato, corte, ministro, voto, leggi, stato. Alla fine del lavoro dei gruppi, saranno esplicitate e condivise tutte le parole rinvenute, anche quelle che si rivelassero non attinenti al nucleo d'interesse.
A
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N
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E
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V
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A
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U
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R
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O
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C
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O
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P
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T
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S
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T
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G
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D
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E
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A
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I
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G
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M
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I
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N
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L
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E
|
L’insegnante distribuisce ai corsisti, divisi in piccoli gruppi, la scheda di lavoro, sotto riportata, con il testo dell’Art. 3 della Costituzione della Repubblica Italiana, Principi fondamentali. Invita i gruppi a leggerlo collaborando alla sua comprensione. Discute con i corsisti eventuali dubbi e problemi. Successivamente propone ai medesimi gruppi di cooperare alla stesura di almeno altri cinque “principi fondamentali” dell’ordinamento costituzionale di uno stato in cui piacerebbe loro vivere. In questa fase, l'insegnante segue il lavoro dei gruppi, offrendo un piccolo aiuto − come sostegno alla motivazione − ai corsisti che lo richiedono, ed evidenziando ed emendando eventuali espressioni comunicativamente inefficaci. Infine, i "principi" elaborati dai gruppi verranno confrontati e discussi.
Art. 3
Tutti i
cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla
legge, senza distinzioni di sesso, di razza, si lingua, di religione,
di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È
compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e
sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei
cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e
l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione
politica, sociale ed economica del Paese.
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
34 – Puntata 36
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
A seguito della visione della scenetta – ripetuta tante volte quante necessarie per il raggiungimento di un’adeguata comprensione globale – l’insegnante invita i corsisti, divisi in coppie, a immaginare che nell’associazione cui Adolphe si è rivolto, esista uno schedario dei casi trattati. I gruppi devono dunque compilare la scheda relativa al caso di Adolphe, secondo il modello sotto proposto. L’insegnante discute infine i dubbi e i problemi emersi.
Generalità dell’assistito: |
Cittadino italiano / cittadino straniero
|
Generalità della parte avversa: |
Informazioni utili sulla parte avversa: |
Descrizione del caso: |
Ipotesi di reato: |
Conclusione del caso: |
L'insegnante fa svolgere ai corsisti la prova di certificazione proposta in trasmissione per la presente unità didattica (i relativi materiali sono disponibili nella finestra degli esercizi; il nome del file è Prova CILS). Alla fine dell'elaborazione l'insegnante discute con i corsisti tutti i dubbi e i problemi – in particolare procedurali – emersi.
Lz34ac03
L’insegnante divide i corsisti in due squadre, collocandole in punti dell'aula per quanto possibile lontani. Invita poi ciascuna squadra a individuare un personaggio famoso, conosciuto presumibilmente da tutti. Un corsista della squadra ‘B’ assumerà l’identità del personaggio prescelto, e risponderà in prima persona a cinque domande postegli da un corsista della squadra ‘A’ che si sarà avvicinato agli avversari. Esaurite le domande, quest’ultimo dovrà tornare presso la propria squadra e riferire quanto gli è stato detto, praticando in tal modo il passaggio dal discorso diretto al discorso indiretto. La squadra dovrà indovinare l’identità del personaggio misterioso. Tutta la procedura sarà ripetuta per entrambe le squadre finché i turni di gioco risulteranno produttivi. L’insegnante segue le fasi di gioco e può intervenire per evidenziare ed emendare forme comunicativamente inefficaci.
Lz34ac04
A seguito della visione della scenetta – ripetuta tante volte quante necessarie per il raggiungimento di un’adeguata comprensione globale – l’insegnante segnala ai corsisti la presenza nel testo di alcune manifestazioni di razzismo comunicativo da parte del Sig. Bondi, e li invita a identificarle – anche in base a nuovi ascolti mirati – e a discuterne, associandole eventualmente a esperienze vissute o comunque conosciute.
“IO
PARLO ITALIANO”
Corso
di Italiano per Immigrati
Lezione
34 – Puntata 36
ATTIVITÀ COMUNICATIVE
L’insegnante distribuisce a ciascun corsista alcune vignette di un racconto a fumetti – scelto tra quelli in commercio –, avvertendoli che l’insieme delle vignette distribuite alla classe costituisce una storia. Invita poi i corsisti, a descrivere nell’ordine le immagini che sono state loro affidate, riferendo anche i dialoghi in base alle strutture del discorso diretto e indiretto, fino al completamento del racconto.
Lz34ac06
L'insegnante distribuisce ai corsisti la scheda di lavoro, sotto riportata, con il testo dell'articolo 43 del Testo Unico sull'immigrazione (D.L. 25/7/1999, n° 286), e ne legge in gruppo il comma 1, in modo che tutti i corsisti ne raggiungano un'adeguata comprensione. Successivamente divide i corsisti in piccoli gruppi e propone che ciascun gruppo si soffermi – all'interno di una lettura globale dell'intero articolo – su una delle lettere del comma 2, approfondendone il significato ed elaborandone una riformulazione in termini di maggiore leggibilità, in modo da facilitarne la comprensione. In questa fase, l'insegnante segue il lavoro dei gruppi, offrendo un piccolo aiuto − come sostegno alla motivazione − ai corsisti che lo richiedono. In ultimo le singole parafrasi vengono presentate alla classe, verificate collettivamente e raccolte in un unico testo.
Articolo
43
Discriminazione
per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi.
(Legge
6 marzo 1998, n. 40, art. 41)
1.
Ai fini del presente capo, costituisce discriminazione ogni
comportamento che, direttamente o indirettamente, comporti una
distinzione, esclusione, restrizione o preferenza basata sulla razza,
il colore, l'ascendenza o l'origine nazionale o etnica, le
convinzioni e le pratiche religiose, e che abbia lo scopo o l'effetto
di distruggere o di compromettere il riconoscimento, il godimento o
l'esercizio, in condizioni di parità, dei diritti umani e delle
libertà fondamentali in campo politico, economico, sociale e
culturale e in ogni altro settore della vita pubblica.
2.
In ogni caso compie un atto di discriminazione:
a)
il pubblico ufficiale o la persona incaricata di pubblico servizio o
la persona esercente un servizio di pubblica necessità che
nell'esercizio delle sue funzioni compia od ometta atti nei riguardi
di un cittadino straniero che, soltanto a causa della sua condizione
di straniero o di appartenente ad una determinata razza, religione,
etnia o nazionali, lo discriminino ingiustamente; b) chiunque imponga
condizioni più svantaggiose o si rifiuti di fornire beni o servizi
offerti al pubblico ad uno straniero soltanto a causa della sua
condizione di straniero o di appartenente ad una determinata razza,
religione, etnia o nazionalità;
c)
chiunque illegittimamente imponga condizioni più svantaggiose o si
rifiuti di fornire l'accesso all'occupazione, all'alloggio,
all'istruzione, alla formazione e ai servizi sociali e
socio-assistenziali allo straniero regolarmente soggiornante in
Italia soltanto in ragione della sua condizione di straniero o di
appartenente ad una determinata razza, religione, etnia o
nazionalità;
d)
chiunque impedisca, mediante azioni od omissioni, l'esercizio di
un'attività economica legittimamente intrapresa da uno straniero
regolarmente soggiornante in Italia, soltanto in ragione della sua
condizione di straniero o di appartenente ad una determinata razza,
confessione religiosa, etnia o nazionalità;
e)
il datore di lavoro o i suoi preposti i quali, ai sensi dell'articolo
15 della legge 20 maggio 1970, n. 300, come modificata e integrata
dalla legge 9 dicembre 1977, n. 903, e dalla legge 11 maggio 1990, n.
108, compiano qualsiasi atto o comportamento che produca un effetto
pregiudizievole discriminando, anche indirettamente, i lavoratori in
ragione della loro appartenenza ad una razza, ad un gruppo etnico o
linguistico, ad una confessione religiosa, ad una cittadinanza.
Costituisce
discriminazione indiretta ogni trattamento pregiudizievole
conseguente all'adozione di criteri che svantaggino in modo
proporzionalmente maggiore i lavoratori appartenenti ad una
determinata razza, ad un determinato gruppo etnico o linguistico, ad
una determinata confessione religiosa o ad una cittadinanza e
riguardino requisiti non essenziali allo svolgimento dell'attività
lavorativa.
3.
Il presente articolo e l'articolo 44 si applicano anche agli atti
xenofobi, razzisti o discriminatori compiuti nei confronti dei
cittadini italiani, di apolidi e di cittadini di altri Stati membri
dell'Unione Europea presenti in Italia.
Lz34ac07
L'insegnante distribuisce ai corsisti, divisi in piccoli gruppi, la scheda di lavoro, sotto riportata, contenente dei testi divulgativi sui prodotti transgenici. Dopo averne introdotto l'argomento e dopo aver sottolineato che essi esprimono posizioni contrastanti, l'insegnante invita i corsisti a leggerli e a collaborare alla loro comprensione. In questa fase, l'insegnante segue il lavoro dei gruppi offrendo un piccolo aiuto − come sostegno alla motivazione − ai corsisti che lo richiedono. Discute infine con la classe gli eventuali dubbi e problemi rimasti.
Testo
A
Il
cibo transgenico è un alimento proveniente da un organismo
geneticamente modificato, adattato alle esigenze dell’agricoltura e
della zootecnia. In pratica si tratta di animali e piante transgenici
particolarmente robusti e produttivi.
Gli
animali transgenici sono animali nati da una cellula uovo fecondata,
in cui è stato inserito un gene proveniente da un’altra specie,
allo scopo di far sviluppare caratteristiche che non avrebbero mai
potuto acquistare spontaneamente. In genere vengono utilizzati per
l’alimentazione umana, per la produzione di farmaci e per i
trapianti.
Le
piante transgeniche sono modificate geneticamente per ottenere una
maggiore resistenza all’ambiente (parassiti, erbicidi, e così
via), per incrementare la produzione, per renderle conservabili più
a lungo e dotarle di proprietà nutritive più ricche.
I
cibi transgenici costituiscono un argomento molto dibattuto
ultimamente. Se da un lato vi è una spinta della ricerca e delle
aziende all’immissione in commercio di prodotti che richiedono meno
cure nella coltivazione o nell’allevamento o che portano un
vantaggio nutrizionale, dall’altra si sta creando una forte
resistenza nella società, a causa delle scarse conoscenze sulla
sicurezza ambientale e nutrizionale di questi prodotti.
Qualora
fosse dimostrata la non-nocività dei cibi transgenici, essi
potrebbero portare – come abbiamo visto – indubbi vantaggi; è
tuttavia necessaria una legislazione che tuteli i prodotti "tipici",
onde preservare la biodiversità che questi rappresentano e non
disperdere il patrimonio cultural-gastronomico che spesso li
accompagna.
********
Testo
B
Gli
alimenti transgenici originano da produzioni vegetali o animali la
cui struttura genetica viene modificata al fine di sviluppare,
bloccare o creare caratteristiche particolari che permettano una
migliore commercializzazione dei prodotti alimentari.
La
modificazione di organismi animali e vegetali tramite l'alterazione
genetica è irreversibile e introduce nell'ambiente nuovi esseri che
non esistono in natura e dei quali non conosciamo il relativo impatto
sull'equilibrio vegetale e animale.
Gli
effetti dell’inquinamento genetico sono irreversibili. Una volta
che geni associati a nuove specie sono immessi nell’ambiente non
possono più essere bloccati. Nuovi organismi, batteri e virus si
riprodurranno, migreranno e muteranno. Questi nuovi organismi
trasferiscono le loro caratteristiche ad altri organismi, in una
catena che non è possibile interrompere.
Gli
effetti a lungo termine sono dunque imprevedibili, ma tra questi vi
saranno quasi certamente l'aumento dell'uso degli erbicidi e dei
pesticidi, la perdita della biodiversità, la creazione di nuovi
virus capaci di passare da una specie all'altra.
Lz34ac08
A seguito dell'attività comunicativa precedente (Lz34ac07), l'insegnante invita i corsisti a immaginare la seguente situazione: nel loro comune di residenza è stato indetto, da un comitato di cittadini, un referendum – di valore simbolico – sulla proposta di dichiarare il territorio comunale area protetta dagli organismi geneticamente modificati. I corsisti dovranno formare (se possibile in coerenza ai propri orientamenti personali) un comitato per il sì e un comitato per il no, e sviluppare una sorta di campagna referendaria. Se le posizioni personali dei corsisti sono realmente contrastanti, l'attività potrà concludersi con una votazione a scrutinio segreto.
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