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martedì 15 dicembre 2020

Il “politichese” così distante dal Paese reale

 

Il “politichese” così distante dal Paese reale

Lunedì 14 Dicembre 2020 di Mario Ajello
Il “politichese” così distante dal Paese reale

Ci sono le parole reali (vaccino) e le parole surreali (rimpasto). Le espressioni significanti (come nonno: questo Natale non lo potrò vedere causa Covid, ma il prossimo ci riuscirò?) e le espressioni insignificanti o addirittura insultanti rispetto al senso comune, alle priorità degli italiani in questa fase, alle loro paure e ai loro bisogni. E insomma: governo ponte, verso le elezioni che non ci saranno, o punto di caduta (per intendere l'arrivo a un accordicchio di Palazzo) o altre astruserie da politichese vengono dette e ripetute nella bolla della comunicazione per iniziati e per addetti ai lavori (e ai livori) con il rischio di oscurare le questioni sostanziali. Come questa: riaprirà davvero la scuola il 7 gennaio? E il sistema dei trasporti è pronto per il D-Day? Temi di assoluto interesse popolare. Come quello della ricostruzione o rinascita o rilancio o ripartenza dell'economia e del lavoro.

 

 https://www.ilmessaggero.it/politica/politichese_rimpasto_covid_vaccino_ultima_ora_14_dicembre_2020-5643546.html

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