Archivio blog

mercoledì 4 marzo 2020

La marca di cortesia come costo troppo elevato per la tutela della faccia negativa del parlante in italiano

Mentre in molte lingue l'uso della cortesia sembra essere una pratica routinizzata, in italiano l'uso delle marche di cortesia sembra essere ancora molto " soggettivizzate" perché sono sentite come una forma di minaccia per il bisogno del parlante di proteggere il suo bisogno di faccia negativa nonostante la richiesta. Insomma non si intende pagare il costo per l'atto di richiesta per dirla in modo brusco. In altri termini, la marca di cortesia del tipo " per favore" può essere percepita come una minaccia per il mio bisogno di faccia negativa, come una forma di "caporetto" del mio territorio mentre la richiesta in italiano vuole anche dire " mi fido di te" e per questo mi permetto di chiederti una tale richiesta. La marca di cortesia intesa come valorizzazione della faccia positiva dell'altro interlocutore viene percepita come un atto meno minaccioso da parte del parlante che produce tale atto. Ad esempio, la produzione di " ti ringrazio" e' un modo per evitare di pagare troppi costi per la propria faccia negativa e allo stesso tempo permette di conferire faccia positiva all'altro interlocutore.

Nel fare le richieste in italiano, le giustificazioni, il sondare il terreno, lo spacchettamento sono tute mosse pragmatiche per raggiungere l'obiettivo cercando di pagare il meno possibile in termini di costo per la nostra faccia negativa.
 I modificatori lessicali come " magari, forse, per caso" hanno la funzione di creare quel sentimento di mitigazione nella produzione di una richiesta. La probabilità aiuta a ridurre il costo per la faccia positiva del parlante richiedente.
Le richieste di informazioni di tipo generico sono un altro modo valido per sondare il terreno in italiano in sintonia con la riduzione dei costi per la faccia negativa.

Per esempio:

verresti al cinema stasera?
vuoi venire al cinema stasera?
Ti piacerebbe venire al cinema stasera?
Sarei molto felice se tu venissi al cinema stasera. Che fai vieni?

Laura mi presti un attimo il cellulare?
Scusami Laura mi presteresti un attimino il cellulare?
Laura potrei chiederti gentilmente il tuo telefonino?

Questi esempi sono un modo per evidenziare la possibilità di lavorare su tali atti linguistici come modo per raggiungere una maggiore consapevolezza pragmatica da parte dell'apprendente.

Nessun commento:

Posta un commento