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sabato 2 dicembre 2017

Una società con forte o debole evitamento dell'incertezza e dell'ambiguità.

Una società con forte o debole evitamento dell'incertezza e dell'ambiguità.

Per spiegare questa dimensione culturale di forte o debole evitamento dell'incertezza o ambiguità in una data società proverò a spiegare meglio ogni parametro presente in questa dimensione culturale presente nel quadro di riferimento di Hofstede per parlare delle varie società intese come programmazione collettiva della mente in sintonia con l'idea di cultura presente nel teorico olandese.
La dimensione culturale di forte o debole evitamento dell'incertezza rappresenta una dimensione culturale per capire una mentalità dominante nell'affrontare la vita nel suo complesso.
Una società con un debole evitamento dell'incertezza tende ad accettare la quotidianità così come viene mentre una società con un forte evitamento dell'incertezza percepisce la vita quotidiana come una permanente minaccia che va combattuta. Nella società a debole evitamento dell'incertezza, la vita è vissuta con tranquillità, poco stress, con controllo di sé stesso e con bassa ansietà. Nella società con forte evitamento dell'incertezza vediamo una presenza di stress, di ansietà e nervosismo all'interno della società. Il parametro di tendenza al benessere personale e allo star bene è importante nella società con debole evitamento dell'incertezza mentre nella società con forte evitamento dell'incertezza ritroviamo una scarsa considerazione per il proprio benessere e lo star bene.
La tendenza ad accettare l'incertezza e l'ambiguità all'interno di una società rappresenta un modo per aderire ad una maggiore tolleranza verso le persone e le idee divergenti, in pratica la differenza è percepita come una curiosità. Al contrario, una società con forte evitamento dell'incertezza sarebbe portatrice di una maggiore intolleranza verso le persone e le idee divergenti poiché la differenza è vista come pericolosa. Un gruppo umano organizzato intorno ad un debole evitamento dell'incertezza si trova maggiormente al suo agio nelle situazioni ambigue e caotiche. In una società di forte evitamento dell'incertezza, il principio di chiarezza e struttura nell'agire è molto rilevante.
In questa società di debole evitamento dell'incertezza, le persone che devono trasmettere il sapere hanno il diritto di affermare " non lo so" mentre nelle società con forte evitamento dell'incertezza si può sostenere che i detentori di questo sapere sono portatori di tutte le risposte. In una società con debole evitamento dell'incertezza è possibile cambiare lavoro tranquillamente mentre in una società con forte evitamento dell'incertezza si deve conservare il proprio lavoro anche quando non piace. Nella società con debole evitamento dell'incertezza non si apprezzano tanto le regole mentre in quella con forte evitamento dell'incertezza esiste un bisogno emotivo di regole anche quando non vengono seguite. Questa società con debole evitamento dell'incertezza è forse possibile perché i cittadini sono percepiti come competenti di fronte alle autorità. Questo tratto è forse quello che consente tutti gli altri a cascata. Infatti nella società ad alto evitamento dell'incertezza i cittadini sono visti come incompetenti dalle autorità perché le informazioni utili per esercitare il proprio ruolo di cittadino sono occultate per via di una intolleranza per la differenza. Sul piano delle idee e della filosofia in questa dimensione di debole evitamento dell'incertezza vediamo una prevalenza per un pensiero di natura relativista ed empirico, ossia fondato sulle esperienze concrete. Nella dimensione di forte evitamento dell'incertezza abbiamo una prevalenza per un pensiero in sintonia con il bisogno di credere nella verità e nelle grande teorie.
Questi parametri non devono essere sentiti come linee di confine tra un parametro è un altro ma sono delle linee di continuum in cui si tende nel passare da un parametro verso un altro parametro in modo da cambiare il proprio posizionamento. Questo fenomeno è più chiaro nell'interazione verbale dove i parlanti sono spesso in negoziazione per andare da una dimensione verso un'altra più in consonanza alla situazione in corso.

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