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venerdì 1 maggio 2020

I SEGNALI DEL DISCORSO: SCUSA

I SEGNALI DEL DISCORSO: SCUSA

scusa, scusami, scusatemi, mi scusi...
Hanno le forme dell'imperativo (scusa, scusami, scusatemi) o del congiuntivo (mi scusi...) e, all'interno di una frase, segnalano che si cerca di prendere la parola (scusate, io penso che dovremmo decidere ora...), oppure che si chiede qualcosa, un aiuto, ad esempio (senta, scusi, potrebbe aiutarmi a mettere su le valigie?), o comprensione (non riesco proprio a venire domani, scusami). Il significato o le sfumature di significato dipenderanno ogni volta dal contesto. Ad esempio la frase scusa, che cosa vuoi dire? potrà essere una vera richiesta di chiarimenti o un esplicito segnale di disaccordo (equivalente a "secondo me stai dicendo delle sciocchezze"). A volte, un elemento di disaccordo è espresso anche con il ma (ma scusa, che problema c'è se partiamo domani?)
Distinguiamo questi usi come segnali del discorso (o segnali discorsivi) dagli usi del verbo scusarsi seguito da se (scusami se insisto, ma i corsi ci saranno o no?; scusate se mi intrometto...) o da per (scusatemi per il mio inglese ma non lo parlo bene; scusateci per il ritardo) e dalle costruzioni chiedo/domando scusa come formula di cortesia "per dire o dare qualcosa che disturbi altri o interrompa ciò che stanno facendo" : chiedo scusa, ma dovrei passare; domando scusa, a quale ufficio mi dovrei rivolgere? (Sabatini, Coletti, Dizionario della lingua italiana xxxxxx).

Scusami e Mi dispiace a confronto
In un forum sulle lingue, una ragazza giapponese chiede se c'è una differenza tra scusami e mi dispiace
Xxxxxxxxxxxxx http://forum.wordreference.com/showthread.php?t=2204160
Modi di dire, proverbi e frasi convenzionali con scusarsi
Scusate se è poco!, è una formula antifrastica che esprime, appunto, un significato contrario, serve cioè a sottolineare qualcosa di eccessivo (ad esempio: ci impegneremo ad offrire a tutti un servizio equo e scusate se è poco!)
Il proverbio chi si scusa si accusa indica che chi cerca di giustificarsi senza essere stato accusato, dimostra così la propria colpevolezza.
Una frase convenzionale è scusate il disordine, che spesso è detta anche se è tutto in ordine, eccetto minimi dettagli. Esprime, in modo implicito, una "finta distrazione colpevolizzante": scusa il disordine, dice la signora ordinatissima all'amica disordinatissima che la va a trovare (M. Mizzau, E tu allora? Il conflitto nella comunicazione quotidiana, Il Mulino, 2002, p.111).

 http://lira.unistrapg.it/?q=node/837

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