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martedì 26 maggio 2020

il livello pragmatico nel manuale di lingua italiana per stranieri

L'analisi dei manuali d'italiano L2 confermano una forte attenzione didattica verso la funzione referenziale\ideativa con esercizi relativi alla capacità di presentarsi o esprimere la propria opinione. Lo spazio dedicato alla retorica interpersonale in chiave emozionale è molto meno presente:
- le parti del discorso sono spesso definite sul piano morfologico, sintattico e lessicale e solo in alcuni casi in modo pragmatico.
Si è notato alcuni temi linguistici trattati con valenza pragmatica: gli alterati ( -ino, - etto, ello) come elementi valutativi con una funzione utile per creare vicinanza o lontananza sociale tra sé e l'altro.
- ordini di marcature che regolano la distanza tra i concetti a livello discorsivo: esempio, uso il cellulare solo al lavoro ( prossimità selettiva).
- Esprimere certezza e incertezza: secondo me, a mio avviso\ parere| credo di potere dire.

- Avverbi di quantità: assai, non affatto, appena appena, niente ( il rapporto si colloca tra quantità vs qualità come pilastro importante per capire il nostro rapporto con il mondo).
- il modo del verbo: vorrei, mi piacerebbe, voglio, ho deciso di, ovvero, parlare di azioni future, azioni sicure, stabili o situazioni dubbiose.
Avverbi di dubbio: probabilmente, difficilmente, sicuramente, forse.

Parti di discorso definite primariamente sul piano pragmatico:

- indicatori di mitigazione, intensificazione delle forze allocutive per esprimere accordo o disaccordo: esempio macché, ma non, che dici + spiegazione+ nuovo punto di vista.
Come sarebbe a dire? è vero sì, forse hai ragione,
Esprimere opinioni personale: devo dire qui, purtroppo, posso dire una cosa personale?
Per evidenziare tutti questi aspetti( insomma, in sostanza).
- forme colloquiali: eh, mica ci vuole tanto.

La prossimità (vicinanza\ lontananza con il parlante):

- distanza spaziale con la funzione discorsiva del dimostrativo come dato poco analizzato.
- la forma temporale: l'uso del passato viene visto come forma linguistica di tipo narrativa senza sottolineare la connotazione.
- funzionale sociale: i termini allocutivi ( signore\a, dottore, ingegnere) che indicano asimmetrie all'interno della società, con la loro funzione di regolatori delle distanze interpersonali.
- selettive: il valore comunicativo dell'ordine di comparsa di un elemento nell'enunciazione e le modalità discorsive che regolano le distanze tra i concetti potrebbe essere arricchita.

Specificità ( chiaro\vago)

Capire il valore comunicativo dell'articolo definitivo ed indefinito così come quando si compie la scelta di un termine linguistico usando un interlocutore specifico o generico. Questi sono dati importanti nell'interazione.

Volitività ( assertivo\ non assertivo)

Questo parametro si rivolge alla scelta del parlante per porre se stesso con un ruolo attivo o passivo. L'uso del valore pragmatico del pronome personale " io" io voglio uscire, voglio uscire, tu vuoi uscire.
La forza illocutoria della forma attiva del verbo in opposizione al passivo. Questi sono aspetti linguistici per studenti avanzati ad esempio.
Lo studio dell'italiano subisce l'influenza di una tradizione di studi grammaticali molto importante e ci sono pochi studi applicativi di questo metodo.
- priorità assegnata all'accuratezza formale
- l'idea che la pragmatica si impara in modo incidentale.

Per potere compiere queste generalizzazioni occorrono i parametri sociolinguistici per generalizzare una data situazione ( età, status, ruolo sociale dei partecipanti, tipo di interazione, tempo e spazio ( Akman e Bazzanella) come dati caratterizzanti lo scambio comunicativo.
Per fare questo è necessario usare la L2 per compiere degli scopi comunicativi reali, per portare a termine compiti e progetti individuali, di gruppo o di classe.


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