Archivio blog

giovedì 14 maggio 2020

Quali dimensioni culturali per capire i Verdi in Germania

Quali dimensioni culturali per capire i Verdi in Germania.

L'intento di questo articolo è di analizzare le ragioni del successo politico del partito dei verdi in Germania adoperando in modo originale le classiche dimensioni culturali di Geert Hofstede presenti in studi di natura statistiche\sociologiche così come il concetto di " faccia" presente negli studi della cortesia linguistica di Brown e Levinson.
Mentre nel contesto mediatico italiano si trascorre sempre molto\ troppo tempo a parlare soltanto di partiti populisti europei come ad esempio il partito della AfD ( alternativa per la Germania), si è visto invece nelle elezioni europee il prevalere dei verdi con un loro successo politico molto rilevante nella futura gestione politica della Germania. In linea generale, si può sostenere che i verdi in Germania siano un partito istituzionale che vuole più Europa e più equilibrio nell'Unione Europea, con un approccio moderatamente di sinistra e profondamente ecologista, utilizzando uno stile comunicativo di tipo moderato, buono e liberale. Il loro intento è quello di proteggere le istituzioni con la difesa degli gli uomini e del loro l'ambiente. I verdi hanno lottato contro il populismo dimostrando che se un partito ha delle buone idee e una buona classe dirigente può diventare certamente un partito popolare.
Per entrare nel merito è importante rilevare come il partito dei verdi ( I verdi) sia composto da una classe dirigente di giovani così come per un'ampia parte del suo elettorato. Questo significa per I Verdi la possibilità di costruire una dimensione culturale " a lungo termine" perché la sua classe dirigente e il suo elettorato possono collocare i loro risultati più importanti nel futuro, dove il ruolo degli investimenti per il futuro è cruciale e lo sforzo e l'impegno vengono premiati con il concetto di " classe dirigenziale" di qualità. In un partito giovane, la vita del partito non può aderire ad una dimensione culturale di " alta distanza sociale" perché la gerarchia al suo interno è soltanto sui " ruoli" e non di tipo esistenziale come quando ci sono grosse differenze di età tra classe dirigenziali ed elettorato. Gli obiettivi del partito sono la modernizzazione nel campo ecologico con l'uscita graduale della Germania dal carbone e l'adesione completa all'agenda sostenibile per il 2030 dell'Onu sui temi dell'economia sostenibile.
Questi esempi di obiettivi politici sono certamente ancorati nella dimensione culturale di tipo "temporale a lungo termine" perché la tradizione del carbone tedesca va modificata con un'attitudine al risparmio e con la capacità di perseverare per raggiungere questi obiettivi nel tempo. Questi esempi di obiettivi politici sono sicuramente ancorati in una dimensione" temporale a lungo termine" perché la tradizione del "carbone" in Germania va modificata, con un'attitudine al risparmio e alla perseveranza nel tempo. Questi traguardi di natura temporale a lungo termine sono possibili perché il partito dei verdi non è al governo nazionale e quindi può vivere la sua agenda all'interno della dimensione culturale di " debole evitamento dell'incertezza", vale a dire con una tendenza alla tranquillità e alla tolleranza verso le idee divergenti presenti nella agenda degli altri partiti.
Per andare alla conquista di un "out-group" della politica come quello costituito dai giovani, il partito dei verdi si occupa molto dei diritti sociali dei giovani tedeschi. Questo è un modo per creare un sentimento di un " noi coscienzioso" della situazione dei giovani cercando di costruire un "in-group" che possa diventare leale al partito. Inoltre un partito guidato da giovani crea un sentimento automatico di " collettivismo" presso la popolazione più giovanile. Questo è un punto molto più difficile da compiere in Italia perché i partiti sono guidati da anziani solitamente ma anche quando apparentemente sono giovani compiono sempre una politica "a breve termine" come fanno tutti i partiti italiani con la loro perenne adesione alla dimensione culturale "temporale a breve termine".
Un pilastro importante della politica dei verdi tedeschi è quello incentrato sul diritto alla casa e agli alloggi popolari come modo per potere essere vicino a questo " in-group" dei giovani ma anche di tante persone che non riescono a diventare proprietari di alloggio in Germania. Lottare contro questa situazione è un modo per dimostrare di volere difendere il bisogno di faccia negativa ( diritto a non essere impedito nelle sua azioni) del mio elettorato o del mio potenziale elettorato. In sostanza un partito giovane cerca di fare nascere una dimensione di tipo " collettivismo" per creare un " noi di tipo coscienzioso" con un senso di appartenenza in cambio di lealtà ottenuta tramite i compiti rispettati nella programmazione politica. In pratica, un partito per conquistare "faccia positiva" ( bisogno di riconoscimento del proprio operato) deve individuare delle cause che sono delle minacce per la faccia negativa dei cittadini. In pratica il partito deve individuare delle cause che vanno affrontate subito con una dimensione di " forte evitamento dell'incertezza" perché sono una minaccia forte per la faccia negativa delle persone e quindi occorre un grado di intolleranza verso idee pericolose per il potenziale elettorato.
Il diritto al lavoro e alla qualità del proprio tempo libero vanno intesi come la modalità per uscire da una dimensione di tipo " vincolati" in cui è difficile dirsi felice quando si vive ad esempio senza lavoro e possibilità di riconoscimento della propria persona. Questo diritto al lavoro va esercitato dentro la dimensione culturale di " forte evitamento dell'incertezza" perché la sua assenza costituisce una minaccia che non consente di avere considerazioni per il proprio benessere e lo star bene. Al contrario, il lavoro deve consentire il raggiungimento di questa dimensione di tipo " soddisfatti" in cui l'uso del mio tempo libero diventa un fattore di qualità della mia vita come modalità per dirmi felice, per ricordare delle emozioni positive e in definitiva per abbracciare una dimensione culturale incentrata sul "benessere personale e allo star bene". Questo star bene significa aderire ad una dimensione culturale con un "orientamento temporale a breve termine" perché diventa importante spendere dei soldi per la propria vita sociale e per i consumi. Questa qualità del tempo libero può diventare anche un modo per consumare in modo alternativo, ossia consumare per compiere uno sviluppo personale e usare il "presente" per creare un'attitudine di perseveranza verso il futuro come obiettivi veri del partito. La soluzione proposta da parte dei Verdi per aumentare la protezione sociale dei cittadini tedeschi ed europei è quella di fare pagare delle tasse ai GAFA ( google, apple, facebook e amazon). In altri termini, la possibilità di ridurre la distanza sociale tra i cittadini europei è quella di ottenere una maggiore ridistribuzione di tasse da parte dei giganti del web per ottenere un continente europeo con un " basso indice di distanza sociale". Per attuare questi propositi occorre avere una intolleranza verso il comportamento monopolistico dei GAFA, i quali aderiscono in pieno ad una dimensione culturale di tipo " alta distanza sociale" perché il loro potere è un fatto basico e la loro legittimità è del tutto irrilevante nel loro operato. Tale dimensione di "distanza sociale" creata dai GAFA consente a loro di vivere nella dimensione di "debole evitamento dell'incertezza" perché sono ad agio nel caos legislativo. Di fondo, i GAFA sono consapevoli che hanno sviluppato fortemente nella società la dimensione culturale di " individualismo" in cui vige il diritto alla privacy e parlare per sé è cosa buona poiché tutti sono costretti a usare questi strumenti proveniente dai GAFA. Per loro portare avanti i propri compiti è molto più importante della tutela delle relazioni sociali dentro la società. Il modello socio-economico contrapposto dai Verdi è quello dell'economia circolare in cui tutto viene usato e rigenerato senza creare nessun rifiuto perché tutto si trasforma, vale a dire il bisogno di chiarezza nell'uso dei prodotti diventa un modo per aderire ad una dimensione culturale di "forte evitamento dell'incertezza". Questa economia circolare crea un sistema economico con un orientamento temporale a "lungo termine" perché " non si butta niente" e quindi il prodotto si adatta alle circostanze e il risparmio diventa un obiettivo vero in questo modello economico. Insomma, l'economia deve cercare di offrire una sensazione di controllo sulla vita dei prodotti che consente alle persone di dirsi felice aderendo in questo modo alla dimensione culturale di tipo " soddisfatti". Questa economia come tentativo di offrire "faccia positiva" alla collettività di fronte a questa crisi economica richiede la protezione dello Stato inteso come faccia collettiva legale per aiutare questo modello economico a crescere. Per fare crescere un modello economico è necessario vivere dentro una dimensione di "debole evitamento dell'incertezza" perché cambiare un modello può non essere un problema soltanto se lo Stato riesce a garantire un'adesione ad un "forte evitamento dell'incertezza" per queste aziende offrendo loro un bisogno di strutture e di chiarezza. Ad esempio, gli incentivi sono una dimostrazione di "noi coscienzioso" in sintonia con la dimensione di tipo " collettivismo" perché lo Stato protegge sempre con lo scopo di cercare di lealtà da parte di queste nuove aziende. Questi aiuti avrebbero lo scopo di creare un orientamento temporale a lungo termine perché l'economia circolare potrebbe compiersi per davvero nel prossimo futuro.
 Il partito dei verdi per vincere le elezioni è uscito dal suo radicalismo iniziale inteso come forte evitamento dell'incertezza con una forte intolleranza verso le proposte degli altri partiti e questo ha consentito di fare crescere il proprio " in-group" di riferimento.
Il partito dei verdi ha puntato sul tema dell'integrazione dei migranti e al controllo delle migrazioni senza chiedere chiusure ai confini. Questo tema dell'integrazione dei migranti in Germania va inteso come una modalità per uscire dalla dimensione di tipo " vincolati" perché la situazione sociale mi pare fuori controllo e quindi devo occuparmi delle persone per potere ritrovare una dimensione culturale di tipo " soddisfatti" cercando di aumentare il mio bisogno di sensazione di controllo della realtà. Questa " integrazione" rientra nella dimensione culturale di "forte evitamento dell'incertezza" perché ho bisogno di creare delle regole per i migranti come ad esempio: seguire corsi di tedesco, fare corsi di apprendistato e sostegno alla ricerca del lavoro. Questi strumenti sono delle modalità per evitare intolleranza o incomprensione verso potenziali comportamenti sociali divergenti e pertanto intesi come pericolosi da parte di grosse fasce di popolazioni.
Sicuramente il tentativo di " integrare" è un tentativo di cercare il mantenimento dell'armonia dentro la società in sintonia con la dimensione di tipo " collettivismo" in cui i servizi offerti devono cercare di ottenere la lealtà delle persone. La politica delle frontiere aperte ha la funzione di mantenere il paese dentro la dimensione culturale di "debole evitamento dell'incertezza" perché la Germania come faccia collettiva vuole mostrare una sua tendenza al benessere ( economico) e cerca di vivere con poco stress questa presenza di persone non tedesche sul proprio territorio. Il partito dei verdi è molto attivo in merito alle politiche consacrate alle donne con le richieste di aprire maggiore numero di asili nidi in Germania per consentire alle donne di lavorare più facilmente. L'intenzione è quella di contrastare una differenza di genere abbastanza elevata in termini sociali ed emozionali in cui l'uomo lavora e la donna resta a casa ad occuparsi dei bambini.
La faccia collettiva della Germania intesa come paese "economico" ha bisogno della forza lavoro delle donne e pertanto la creazione degli asili nidi consentirebbe un maggiore equilibrio tra lavoro e famiglia nel paese in sintonia con una dimensione di tipo " femminilità" . Questo risultato porterebbe una maggiore partecipazione alla vita economica del paese e pertanto aumenterebbe un "in-group" con maggiore donne nel mondo del lavoro e allo stesso tempo di concretizzerebbe un orientamento temporale a lungo termine perché i fatti del paese si collocano nel futuro quando un paese possiede una grossa natalità.
I verdi sono un partito con leader giovani ed empatici, ossia capaci di creare un orientamento temporale a lungo termine nella vita politica tedesca così come "empatici" ossia capace di enfatizzare un " noi di tipo coscienzioso" come forma di adesione ad una dimensione culturale prettamente di tipo " collettivismo".
Un punto importante nell'agenda dei verdi tedeschi è il tema delle energie rinnovabili con il solare e le energie rinnovabili nel loro insieme per collocare il loro operato dentro una dimensione con un orientamento temporale a lungo termine in cui il risparmio e la perseveranza sono obiettivi veri da perseguire. Nel programma dei verdi ritroviamo la tematica dell'abbattimento delle barriere architettoniche per disabili e anziani da interpretare come riduzione della distanza sociale all'interno della società perché quest'ultima sente di dovere legittimare le proprie scelte davanti agli occhi di tutti. Questo rappresenta un modo per rispettare le persone anziane e disabili inteso come adesione ad un parametro di un " noi coscienzioso" dentro la dimensione di tipo "collettivismo" con un aumento del proprio " in-group" elettorale di riferimento per il partito. Questo crea un orientamento a lungo termine nella società perché si compiono degli investimenti per aumentare la coesione sociale e nell'immediato si ottiene un partito al servizio degli altri come dentro la dimensione di un orientamento temporale a breve termine. Questa rimozione di barriere consente a più persone di dirsi felice e di riprendere una sensazione di controllo nella propria vita in sintonia con la dimensione culturale di tipo " soddisfatti". Un altro argomento importante è quello della parità delle opportunità tra uomini e donne, vale a dire aderire ad una dimensione di orientamento temporale a lungo termine in cui ciò che bene o male dipende dalle circostanze e le tradizioni sono modificabili.
In questo caso, l'intento è di aumentare la dimensione di tipo " femminilità" con maggiore equilibrio tra i vari ruoli sociali e emozionali presenti nella vita sociale, con un maggiore equilibrio tra lavoro e famiglia in modo da rendere le donne più coinvolte nella vita pubblica del paese. Insomma l'idea è quella di dare una sensazione di controllo alla propria vita alle donne per dirsi felice così che l'uomo possa essere felice che le donne possano diventare ciò che meglio intendono essere nella loro vita.
L'adesione della società ad una dimensione di tipo " femminile" consente di potenziare la faccia positiva sia delle donne così come degli uomini.
Dentro il programma dei verdi si nota come le discriminazioni non vengono accettate in una società incentrata sull'eguaglianza, ovverosia il modello di società dei verdi è quello di una società con basso indice di distanza sociale, in cui abbiamo tolleranza verso le persone e le idee divergenti come all'interno di una società a debole evitamento dell'incertezza, enfatizzando la prassi del parlare per sé e il diritto alla privacy come dentro la dimensione di tipo " individualismo". Questa lotta alla discriminazione consente di creare un orientamento temporale a lungo termine nella società perché le tradizioni sono modificabili in funzione del cambiamento. Questo atteggiamento consente di evitare la costruzione di un " in-group" maggioritario fondato sull'esclusione delle altre persone in funzione delle loro opinioni o orientamenti sessuali o religiosi.
La digitalizzazione e la difesa dei dati sono temi rilevanti nell'agenda politica dei verdi tedeschi. Questi propositi si possono tradurre con il ruolo della rete internet capace di ridurre la distanza sociale con il potere perché quest'ultimo si vede costretto a legittimare le proprie scelte di fronte ai cittadini attivi sulla rete e quindi diventa anche un modo per vedere i cittadini come sempre più competenti come descritto nella dimensione di  " debole evitamento dell'incertezza". La rete potenzia la dimensione culturale di tipo " individualismo" perché tutti sono tenuti a badare a se stessi, con un diritto alla privacy e i compiti sono più importanti delle relazioni. La digitalizzazione del paese è un segno di adesione del partito alla dimensione culturale di un "orientamento temporale a lungo termine" perché le tradizioni sono modificabili in funzione del cambiamento e si mette in luce il ruolo degli investimenti nella vita del paese.
La difesa dei dati, invece, rientra nella lotta alla minaccia per la faccia collettiva negativa dei cittadini che sentono questa intrusione come un pericolo nella loro vita quotidiana in sintonia con la dimensione di "forte evitamento dell'incertezza" tramite una richiesta di chiarezza nell'uso della rete. Questa raccolta dei dati da parte dei GAFA è il segno tangibile della loro adesione ad una società ad alta distanza sociale, in cui non si sente il dovere di legittimare questo comportamento fraudolente perché di fondo i cittadini sono percepiti come incompetenti. La lotta per la difesa dei dati serve per il partito dei verdi per ridurre l'impatto dell'adesione alla dimensione di tipo " vincolati" da parte del suo elettorato, in cui la libertà di parola non è di prima necessità e quindi esiste un sentimento di frustrazione perché le cose non dipendono dal mio volere. Di conseguenza per tornare ad una dimensione di tipo "soddisfatti" bisognerà eliminare questi punti presenti nella dimensione di tipo " vincolati". I verdi sono favorevoli alla diversità culturale come modalità per aderire ad una dimensione culturale di " debole evitamento dell'incertezza" perché si vive con una tendenza al benessere personale e allo star bene, con una tolleranza verso la differenza come fattore positivo di curiosità. Di fatto, gli altri sono visti come individui all'interno della cornice della diversità culturale come prevede la dimensione di tipo " individualismo" invece di essere sempre percepiti come membri di un supposto " out-group" in cui viene enfatizzata la loro adesione ad un altro gruppo. Questo crea un orientamento temporale a lungo termine all'interno della società tedesca perché " una persona brava si adatta alla circostanze", cerca di imparare dalle altre culture come fatto positivo e questo è possibile dentro la dimensione di tipo " soddisfatti" perché la libertà di parola è un dato importante e si cerca di ricordare delle emozioni positive.
E' interessante constatare come l'accostamento alla diversità culturale come termine "ombrello" per parlare dell'immigrazione sia in correlazione con il tema della sicurezza e alle forze della polizia.
Da qui osserviamo come l'introduzione di elementi di "diversità culturale" come fattore di curiosità o di innovazione culturale sia un elemento automaticamente legato alla dimensione di "forte evitamento dell'incertezza" in cui prevale l'intolleranza per la differenza, si cerca chiarezza e regole per ogni situazione e ogni elemento di incertezza è percepito come una minaccia da combattere.
L'emergere della diversità culturale dovrebbe essere legato all'ampliamento di una famiglia allargata in cambio di lealtà con la ricerca dell'armonia in società ma soprattutto cercando di fare aderire la società ad una dimensione di tipo " soddisfatti" perché tali passaggi di inclusione sociale consentono complessivamente un maggiore controllo della propria società.
La cornice ideologica dei verdi è rappresentata da questa affermazione " l'obiettivo della UE è la pace e la prosperità. Per ottenere questo è importante abbattere le barriere e i confini in Europa."
Questa cornice ha la funzione di conferire faccia collettiva di tipo " positiva" a tutta la famiglia dei verdi per potenziare il senso di appartenenza ad una famiglia allargata come quella europea. Pertanto si enfatizza l'appartenenza con la creazione di questo " in-group" di riferimento come quello europeo per creare una dimensione culturale di tipo "orientamento temporale a lungo termine" perché la " pace" significa volere collocare i fatti più importanti del continente nel futuro, in cui i compiti tra gli Stati membri sono condivisi e la perseveranza per la costruzione di questo spazio europeo è un vero obiettivo. La possibilità di Europa crea la possibilità di un traguardo per avere un serbatoio di " emozioni positive" come all'interno della dimensione di tipo " soddisfatti". La prosperità è certamente collegata a questa dimensione in cui è più facile dirsi felice e aumentare un proprio controllo della propria vita. Il sentimento di prosperità serve per fare aderire le persone alla dimensione culturale di "debole evitamento dell'incertezza" perché si vive con meno stress e con una maggiore tendenza al benessere personale e allo star bene. Anche la prosperità rientra nella dimensione di un "orientamento temporale a lungo termine" perché sarà possibile collocare i fatti più importanti della propria vita nel futuro e sarà possibile investire sul proprio futuro. Per ottenere questi frutti occorre "eliminare i confini e le barriere dentro l'Europa", vale a dire serve una forte adesione ad una dimensione culturale di "debole evitamento dell'incertezza" mostrando una certa tolleranza verso le idee divergenti ed essere a proprio agio nell'ambiguità da una parte e allo stesso tempo servirà la formazione di un nuovo " collettivismo" sempre più allargato per creare un " noi di tipo coscienzioso" e per aumentare un senso di armonia all'interno dello spazio europeo. Questo creerebbe automaticamente un nuovo "orientamento temporale a lungo termine" perché i fatti del continente si collocherebbero nel futuro, con persone capaci di adattarsi alle circostanze, con tradizioni statali modificate in funzione del cambiamento da affrontare e con un incremento della possibilità di imparare dagli altri. Questo passaggio è sicuramente molto complicato dal punto di vista dell'asse delle dimensioni di tipo " vincolati" o " soddisfatti" perché tali confini hanno la funzione di eliminare situazioni di incertezza e ambiguità provenienti dall'esterno in sintonia con una dimensione culturale di "forte evitamento dell'incertezza" e del concetto di " out-group" consentendo apparentemente una maggiore sensazione di controllo della propria vita. Purtroppo in un mondo interconnesso, le dimensioni statuali non sono all'altezza di offrire delle risposte di tipo " protettive" in termini di dimensione culturale di tipo "collettivismo" per la popolazione europea. Infatti, per ora riceve soltanto delle risposte in sintonia con la dimensione di tipo " vincolati" perché il piano nazionale non possono decidere del destino della propria popolazione nazionale ma  necessita di un livello europeo perlomeno per potere iniziare a ripristinare una dimensione di tipo " soddisfatti" in cui sia possibile riprendere una sensazione di controllo sulla vita globale del continente . Questa sfida è lontana dall'essere vinta ma rappresenta forse l'unica sfida avvincente per tutti coloro che intendono " credere, investire, sforzarsi" nel futuro come evento concreto nella loro vita e non abbandonarsi alla perenne vittimizzazione imperante nella impaurita società e cultura italiana.

Sitografia:

analisi resa possibile dal documento individuato presso il seguente indirizzo telematico:

  https://www.nonsprecare.it/verdi-tedeschi?refresh_cens



Ambiente, lavoro e diritti: il programma che ha fatto crescere i Verdi in Baviera

Alle elezioni in Baviera, ricca regione della Germania, ha colpito l'exploit del partito dei Verdi che è arrivato al 18%, a fronte di una drastica perdita di voti dei partiti storici. Ma perchè questa iniezione dei fiducia da parte dei cittadini? Vediamo insieme l'approccio dei Verdi agli argomenti più attuali.
16 Ottobre 2018 4976 letture

In Baviera, i Verdi (Die Grünen) sono guidati da due politici giovani, Katharina Schulze, 33 anni, e Ludwig Hartmann, 40, che incarnano il ricambio generazionale. E il programma tocca i punti più di attualità nell'Europa di oggi.
Diritti
Pari opportunità per donne e uomini e per gli immigrati. I Verdi chiedono anche l’abbattimento delle barriere a favore di disabili e anziani e si schierano contro la discriminazione di razza e di religione, e contro la discriminazione degli omosessuali.
Ambiente
Quello del cambiamento climatico è uno dei punti cardine del programma; poi importanza dell’energia rinnovabile e di quella solare. Il programma contiene una sorta di Manifesto per una Bio-Baviera. Die Grünen punta a ridurre drasticamente l’inquinamento causato dalle emissioni delle automobili e caldeggia il sostegno a industrie più ecologiche.
Lavoro e immigrati
Il partito propone l’apertura di un numero maggiore di asili per consentire alle donne di andare a lavorare. Chiede anche politiche per l’integrazione degli immigrati in Germania, per esempio lo studio del tedesco e la formazione per trovare più facilmente un’occupazione.
Tecnologia e sicurezza
Die Grünen è favorevole alla digitalizzazione e a un maggiore uso di internet nell’ambito della società (sia dal punto di vista pubblico che da quello privato), ma sottolinea anche l’importanza di avere più protezione dei dati personali, come indirizzo e data di nascita. I Verdi assicurano anche più attenzione alle Pmi per l’innovazione tecnologica, che deve proseguire in Baviera pur nel rispetto dell’ambiente.
Europa e sicurezza
I Verdi, pur sottolineando che la sicurezza è importante e che serve maggiore rispetto per la polizia, si dichiarano a sostegno della diversità e contro l’estremismo di destra, ricordando che una legge fondamentale in Germania sancisce il rispetto di tutte le religioni. Sull’Europa, poi, Die Grünen si dichiara a favore dell’Unione e ricorda come la Ue abbia come obiettivo la pace e la prosperità. Per i Verdi l’Unione europea va rafforzata e occorre abbattere le barriere e i confini in Europa.










Voto in Germania, in due regioni si può governare solo con i Verdi. Sono sempre più determinanti (foto)

Brandeburgo e Sassonia: a ogni elezione i Verdi tedeschi si confermano al centro del campo della politica. Ecco come come hanno fatto e chi sono i loro leader. A partire da alcune donne














A ogni elezione una conferma. I Verdi tedeschi sono sempre più determinanti per il futuro politico della Germania, e qualsiasi alleanza che tende a neutralizzare l’avanzata del partito di ultradestra, e perfino filonazista, Afd (Aletrnative fur Deutschland), passa per un accordo con i green. Ovvero per chi si batte nel più importante paese europeo per gli obiettivi dello Sviluppo sostenibile.

VERDI TEDESCHI

È andata così, per esempio, nelle elezioni in due land strategici, sul versante Est della Germania, Brandeburgo e Sassonia, dove AfD è andata molto vicina al sorapasso dei moderati della Cdu e dei socialdemocratici della Spd. Due partiti entrambi, anche se per motivi diversi, in caduta libera. Al contrario i Verdi, sia in Sassonia sia in Brandeburgo, hanno quasi raddoppiato i voti rispetto alle precendeti elezioni, e sono schizzati all’8 per cento in Sassonia e al 10 per cento in Brandeburgo. E qualsiasi governo dei due land deve tenere del loro peso elettorale, dei loro seggi. E innanzitutto del loro programma ispirato alla sostenibilità a tutto campo portato avanti da leader capaci.
Non ci sono infatti solo i numeri, i programmi, gli obiettivi, ma anche e innanzitutto le facce, i leader, a fare dei Verdi tedeschi la più importante novità, ormai solo e sempre in crescita, nello scacchiere politico europeo. Mentre i Grünen sono, stando a tutti i sondaggi, la prima forza politica in Germania, senza sprecare neanche un voto e un consenso, il loro co-presidente, Robert Habeck, è al vertice della classifica del gradimento, subito dopo l’inossidabile Angela Merkel, dei personaggi della prima linea della politica tedesca. In pratica Habeck, considerando che la Merkel  cammina con straordinaria autorevolezza nazionale e internazionale verso la pensione, è l’uomo politico più popolare in Germania, con percentuali da brivido per i due ormai ex grandi partiti, Cdu e Spd.  Solo per dare un’idea: Annegret Kramp-Karrenbauer, che ha già preso il posto della Merkel al timone della Cdu, ha un gradimento nei sondaggi  pari alla metà di quello di Habeck. L’altro co-presidente dei Verdi tedeschi è Annalena Baerbock, con studi alla London School of Economics e una grinta, anche nel linguaggio, davvero impressionante.
LEGGI ANCHE: Il manifesto editoriale del nostro sito: Non sprecare. Il long seller della sostenibilità

VERDI IN GERMANIA

La Baerbock è un personaggio da studiare per capire non solo le radici del successo dei Verdi in Germania, ma anche la profondità e la modernizzazione del loro programma politico. Molto condiviso dalle fasce giovanili della popolazione e dell’elettorato. Per esempio: i Grünen tedeschi spingono per l’uscita totale della Germania dal carbone, anche se sono consapevoli che si tratta di un percorso da fare a tappe, e non in un minuto; condividono la bussola dei 17 goal dell’Agenda Onu 2030 per lo Sviluppo sostenibile; non accettano passi indietro rispetto agli accordi Parigi sul clima. Si battono per i diritti sociali, specie dei giovani: dallo studio alla casa e agli alloggi popolari, dal lavoro al godimento del tempo libero. E per trovare risorse con le quali finanziare il welfare nazionale ed europeo, i Grünen tedeschi sono molto espliciti nel chiedere tasse versate, e non evasione fiscale, ai giganti americani del web. Tasse da pagare in Europa. Come i tributi fiscali, previsti anche per scoraggiare un certo tipo di consumi, proposti dai Verdi su buona parte del lunghissimo elenco dei prodotti usa-e-getta ancora in circolazione. Oggetti, ricordiamolo, quasi sempre di plastica. Al contrario, secondo i Grünen tedeschi, lo sviluppo dell’economia circolare non può non passare anche per forme di incentivazione e di benefici fiscali.
LEGGI ANCHE: Verdi, ecco dove in Europa riescono a fare la differenza in nome della sostenibilità (foto)

PARTITO VERDE GERMANIA

E veniamo alla presenza dei Verdi sul territorio tedesco, nei diversi land. L’onda lunga di questo schieramento politico in Germana ha iniziato a gonfiarsi nell’ottobre del 2018, quando i Verdi sono stati il secondo partito più votato nel land tedesco della Baviera, raddoppiando il numero delle preferenze rispetto al 2013. Exploit che si è ripetuto qualche settimana più tardi, il 29 ottobre, anche in Assia,dove sono passati dall’11,1 al 19,8 per cento. Due risultati che certificano l’evoluzione di un movimento che in questi anni ha cominciato a proporre una visione che affascina sempre più tedeschi in tutta la Germania. I Verdi, infatti, si sono presentati agli elettori con un programma equilibrato, completamente in antitesi rispetto alla narrazione dei partiti sovranisti, populisti e anti Europa, che sta andando per la maggiore in diversi angoli del vecchio continente.
Per riuscire in quest’impresa si sono emancipati dal radicalismo ecologista della prima ora, pur continuando a portare avanti numerose istanze ambientaliste, e hanno ampliato il loro raggio d’azione proponendo un programma di governo fondato sull’integrazione e immigrazione controllata, politiche in favore delle donne e una proposta economica moderata e liberale. A completare la ricetta vincente la profonda crisi dei partiti occidentali tradizionali e una leader empatica e capace come la bavarese Katharina Schulze.
PER APPROFONDIRE: Il manifesto della Sostenibilità e del nostro sito. Non sprecare, un libro che segna una nuova epoca.

LA STORIA DEI VERDI TEDESCHI

I Verdi tedeschi, per come li conosciamo oggi nascono nel 1993 come aggregazione di due movimenti precedenti. Uno di questi (che aveva lo stesso nome degli attuali, ‘I Verdi’) era attivo nella Germania occidentale e, negli anni Settanta, era riuscito a riunire gli ambientalisti e i pacifisti che si opponevano all’uso dell’energia nucleare e si battevano per migliorare la qualità della vita nelle grandi città. Dopo la fusione con Alleanza 90, il secondo movimento nato nella Repubblica Democratica Tedesca, il partito ha vissuto fortune altalenanti fino al 2011 quando le preoccupazioni sull’energia nucleare dopo il disastro giapponese di Fukushima hanno rafforzato la loro base elettorale. Partendo da questo zoccolo duro di consenso, la classe dirigente ha cominciato a dare forma a un partito in grado di proporsi come forza di governo, mettendo in secondo piano le istanze di sterile protesta.

LO SPAZIO POLITICO DEI VERDI 

In Germania, negli scorsi decenni, hanno dominato due forze in alternanza, i socialdemocratici (Spd) e i conservatori (Csu e Cud), con uno spazio marginale per una terza forza (i liberali della Fdp, l’estrema destra di Afd, Alternativa per la Germania, e gli stessi Verdi). Adesso però cambia tutto. I Verdi sono stati in grado di pescare voti sia a destra, sia a sinistra, riuscendo a intercettare la marea montante di consensi in uscita dall’area dei conservatori e da quella dei socialdemocratici. E lo hanno fatto contrastando il populismo di Afd, e non inseguendoli sul loro terreno come hanno provato a fare i moderati della Csu, e la deriva dei socialdemocratici. Oggi i Verdi sono un partito istituzionale, che vuole più Europa e più equilibrio nell’Unione, moderatamente di sinistra, e profondamente ecologisti. Con una forma di moderatismo buono e liberale, che protegga le istituzioni, e difenda gli uomini e l’ambiente.
Questo è lo spazio politico dei Verdi tedeschi, che oggi sono molto distanti dallo stereotipo che li associava all’estrema sinistra. Tanto che lo schieramento è stato in grado di smontare anche un altro luogo comune della politica in declino, ovvero la crisi irreversibile dei ‘Volkspartei’, i partiti popolari. I Verdi dimostrano, al contrario, che i partiti popolari quando hanno buone idee e buona classe dirigente sono più vivi che mai.

IL PROGRAMMA DEI VERDI IN GERMANIA

Per riuscire in questa impresa hanno presentato un programma molto articolato che affronta le principali criticità con le quali ha a che fare gran parte dei Paesi europei. Sul tema immigrazione, ad esempio, hanno proposto ricette per migliorare il processo di integrazione di chi arriva e allo stesso tempo propongono di controllare i flussi, ma senza limiti di ingressi prestabiliti. Al centro delle programma rimane ovviamente l’ambiente che si declina con la diffusione dell’energia rinnovabile e di quella solare, con un vero e proprio ‘Manifesto per una Bio-Baviera’. Con l’obiettivo di ridurre drasticamente l’inquinamento causato dalle emissioni delle automobili e sostenere le industrie più ecologiche. Nella ricetta di governo i verdi propongono anche l’abbattimento delle barriere a favore di disabili e anziani, e pari opportunità per donne e uomini. Una delle proposte è ad esempio l’apertura di un numero maggiore di asili per consentire alle mamme di andare a lavorare. Molto forte anche il posizionamento contro la discriminazione di razza e di religione, e degli omosessuali. Infine si batte per la digitalizzazione, con un maggiore uso di internet, sia nel pubblico che nel privato, ma allo stesso tempo dichiara lotta senza quartiere per la difesa dei dati personali degli utenti.

KATHARINA SCHULZE

Oltre al programma, però, Il successo annunciato dei Verdi in Baviera ha anche un nome e un volto. È quello della giovane Katharina Schulze, sicuramente uno dei personaggi più in vista nell’establishmente dei Verdi tedeschi. Trentenni, ha incarnato per tantissimi bavaresi il simbolo del cambiamento, e una promessa per il futuro. La sua militanza nei verdi risale al 2009, quando viene eletta leader dei giovani della Baviera. In soli due anni riesce a diventare capo del partito bavarese e nel 2013 entrata nel Parlamento regionale, dove dal 2017 guida i deputati verdi. Prima di abbracciare politica ha studiato psicologia e nel “curriculum” vanta una campagna presidenziale americana da volontaria al seguito di Barack Obama nel 2008. Grande oratrice, in campagna elettorale predica europeismo e maggiore sicurezza per le strade, auspicando allo stesso tempo maggiori politiche di integrazione e un’immigrazione controllata.

PRISKA HINZ

Ogni land tedesco ha il suo leader, la sua faccia del cambiamento e della nuova economia declinata secondo il programma dei Verdi. Così in Assia, l’altra regione del trionfo dei Verdi dopo la Baviera, Priska Hinz è la più popolare ministra dell’Ambiente mai vista al lavoro in un land tedesco. In soli 5 anni è riuscita ad aumentare del 50 per cento l’agricoltura biologica, facendo contenti agricoltori, venditori e consumatori. Tra le sue battaglie, anche queste fuori dal vecchio e ideologico perimetro dell’ambientalismo anni Settanta e molto ancorate all’idea larga della Sostenibilità, ci sono anche quelle contro il caro-affitti in tutte le più importanti città dell’Assia e la salvaguardia degli animali a rischio.

ROBERT HABECK

La presidenza nazionale del partito è affidata ad Annalena Baerbock e Robert Habeck. Quest’ultimo, 49 anni, nel mese di gennaio 2019 ha deciso di chiudere i suoi profili su Facebook e Twitter dopo aver ricevuto molte critiche per un video che aveva messo online e a seguito della pubblicazioni conversazioni private rubate nel recente attacco hacker contro diversi politici tedeschi. La scelta, ha spiegato Habeck, è stata sofferta, perché Facebook e Twitter sono ancora uno dei modi più facili per comunicare con l’elettorato, ma inevitabile perché secondo il politico erano evidenti le difficoltà che aveva avuto ad usare le due piattaforme. “Twitter – ha dichiarato Habeck nella nota in cui annuncia il suo oscuramento da questi social – è più aggressivo di qualsiasi altro mezzo digitale, e non c’è altro social con così tanto odio, malizia e istigazione” e che “fa scattare qualcosa in me: mi fa essere più aggressivo, più chiassoso, più tagliente”. Un vero e proprio istigatore, in grado di tirare fuori il peggio. Ragione per la quale è meglio non avvalersi di queste piattaforme, anche a fronte di potenziali svantaggi elettorali. Una scelta coraggiosa e controcorrente.


https://www.nonsprecare.it/verdi-tedeschi?refresh_cens


Nessun commento:

Posta un commento