In negozio
Personaggi: Roberto Montoya; il proprietario del negozio, Stefano; il commesso, Federico; l’amica di Roberto, Luciana, al telefono.
Esterno
giorno: strade di un quartiere commerciale (Tuscolano).
Roberto cammina, fermandosi ogni tanto ad osservare le vetrine dei
negozi, che recano vistose indicazioni di saldi.
La
Telecamera inquadra in soggettiva alcuni articoli esposti e i
relativi prezzi, specie di negozi di abbigliamento maschile.
Interno
giorno. Negozio di gioielli in argento in Piazza S. Maria
Ausiliatrice. Stefano, il proprietario, è seduto alla cassa intento
ad esaminare alcune fatture. Federico, il commesso, sistema nelle
vetrine alcuni oggetti.
Roberto
entra nel negozio e il suo sguardo vaga all’interno.
Roberto:
Buongiorno.
Stefano
(alzando gli occhi dai fogli): Buongiorno, posso aiutarla?
Roberto:
Sì, vorrei comperare un regalo per un’amica.
Stefano
(uscendo da dietro la cassa e avviandosi verso il piccolo bancone
quadrato al centro del negozio): Ha già qualche idea?
Roberto:
(ponendosi di fronte a Stefano): Sì, pensavo ad un orologio o
ad un paio di orecchini.
Stefano
(aprendo il vetro del bancone e cominciando a tirare fuori degli
oggetti, in particolare degli orologi con il cinturino di maglie
d’argento): Abbiamo degli orologi molto carini, in argento. Ne
stiamo vendendo moltissimi. Il regalo è per una ragazza o per una
signora?
Roberto:
(osservando gli orologi che intanto Stefano ha disposto sul
bancone): Per una ragazza. (indicando uno degli oggetti)
Questo qui mi piace molto. Il cinturino è regolabile?
Stefano:
No, ma se non va bene la sua amica può riportarmelo ed io posso
levare o aggiungere delle maglie.
Roberto:
(prendendo in mano l’orologino ed osservandolo meglio): Mi
piace molto, quanto costa?
Stefano:
Centodiecimila lire. Come vede è in argento ottocento, ed è quasi
tutto fatto a mano. Viene dalla Thailandia, come la maggior parte
delle cose che vede qui dentro.
Roberto:
(poggiando l’orologio sul bancone): È molto bello, però
pensavo a qualcosa di più economico.
Stefano:
Purtroppo il prezzo degli orologi è più o meno questo. Però posso
farle vedere degli altri oggetti, degli orecchini o dei bracciali.
Roberto:
Sì, penso che degli orecchini potrebbero andare bene.
Stefano
(rivolgendosi a Federico che armeggia ancora vicino ad una
vetrina): Federico, mi prendi degli orecchini con le ametiste,
con i topazi e con la corniola? (rivolgendosi a Roberto) La
sua amica è bionda o bruna?
Roberto:
Bionda.
Stefano
(riponendo gli orologi): Allora credo che degli orecchini con
le pietre viola o azzurre potrebbero starle bene.
Federico
(arrivando con gli orecchini e poggiandoli sul bancone):
Eccoli (rivolgendosi a Roberto) Le piacciono così piccoli o
ne vuole vedere di più grandi?
Roberto:
Ne vorrei vedere qualche paio con il pendente.
Federico:
La sua amica ha il buco alle orecchie?
Roberto:
Sì, sì.
Federico
si allontana per prendere altri orecchini.
Stefano:
Le piacciono quelli con il topazio?
Roberto:
Sì, ma preferisco questi con l’ametista.
Stefano:
Il viola va molto di moda quest’anno.
Roberto:
Quanto costano?
Stefano
(guardando il cartellino): Sessantamila lire.
Federico
(ritornando con altre due paia di orecchini): Questi sono tra
i più belli che abbiamo.
Roberto
(prendendo un paio di orecchini molto elaborati che gli porge
Federico): Sono molto belli, ma non credo che piacerebbero alla
mia amica. Sono troppo vistosi. Penso che prenderò quelli con
l’ametista. (rivolgendosi a Stefano) Posso fare una
telefonata?
Stefano:
Urbana?
Roberto:
Sì, certamente.
Stefano:
Prego, si accomodi (indicandogli il telefono che si trova vicino
alla cassa).
Roberto
si avvicina al telefono mentre Federico e Stefano ripongono alcuni
oggetti nelle vetrine. Sul bancone restano gli orecchini con
l’ametista.
Roberto
(al telefono): Pronto?
Amica
(al telefono Fuori Campo): Pronto.
Roberto:
Ciao Luciana, sono Roberto. Sto comperando il regalo per Francesca.
Luciana
(al telefono FC): Ciao, Roberto. Hai trovato qualcosa di
adatto?
Roberto:
Sì, credo di sì. Un paio di orecchini d’argento con la pietra
viola. Volevo chiederti se ne ha già un paio simili.
Luciana
(al telefono FC): No, non credo. Non glieli ho mai visti
indosso.
Roberto:
Secondo te le piacciono?
Luciana
(al telefono FC): Sì, lei porta solo gioielli d’argento.
Non le piace l’oro.
Roberto:
Allora li prendo. Grazie Luciana, ciao.
Luciana
(al telefono FC): Ciao Roberto, a presto.
Roberto
(a Stefano riagganciando): Grazie.
Stefano:
Prego.
Roberto:
Mi devo proprio comprare un cellulare.
Stefano:
Allora gli orecchini vanno bene?
Roberto:
Sì. Mi può fare un piccolo sconto?
Stefano:
Veramente non sarebbe previsto.
Roberto
(sorridendo): Ma siamo in periodo di saldi…
Stefano
(porgendo gli orecchini a Federico che comincia ad incartarli):
Sì, ma gli orecchini non seguono le stagioni. Comunque va bene,
facciamo venticinque euro.
Roberto:
Va bene, grazie.
Federico:
Pacchetto regalo, vero?
Roberto:
Sì, grazie.
Stefano
emette lo scontrino e porge pacchetto e scontrino a Roberto.
Stefano:
Ecco a lei.
Roberto
(pagando): Grazie ancora, e arrivederci.
Stefano
e Federico: Arrivederla.
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