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martedì 7 gennaio 2020

Etnolinguistica secondo Bert Peeters



L'etnolinguistica applicata come metodo d'insegnamento delle lingue straniere

L'approccio etnolinguistico di Bert Peteers può definirsi come di tipo pedagogico per il suo interesse ad uno sviluppo didattico presso i corsi avanzati di lingue straniere.
L'ambito di studio dell'etnolinguistica e' quello di analizzare dei valori culturali tramite lo studio delle norme comunicative, delle espressioni idiomatiche, delle routine linguistiche, delle parole culturalmente rilevanti, delle parole chiave, strutture sintattiche produttive. Questi sono i punti di partenza per entrare nel mondo dell'interculturale o etnolinguistico. Ad esempio se intendo capire il valore culturale si può fare ricorso allo studio delle norme comunicative, espressioni idiomatiche, parole chiave come metodo in sintonia con l'etnoassiologia. Se invece lo scopo e' quello di capire i valori sottostanti e tutti questi elementi menzionati precedentemente si farà ricorso all'etnopragmatica, etnofraseologia, etnosemantica  e etnosintassi.

Capire le differenze culturali presenti nelle varie comunità di parlanti

Spesso anche dopo un periodo di immersione linguistica, gli studenti di lingue straniere corrono il rischio di padroneggiare molto poco le norme e i valori che sono associati ad una data linguacultura ( Agar, 1992, 2000).  Le norme comunicative e i valori culturali sono generalmente marginalizzati nell'insegnamento linguistico. Per acquisire queste competenze, lo studente dovrà sviluppare un " savoir-apprendre" o " learning by doing", vale a dire dovrà' acculturarsi in maniera indipendente, familiarizzare con la nuova cultura. Durante l'immersione linguistica risulta più facile capire il postulato di Wierzbicka ( 2003) dove si enuncia che " in società diverse, nelle comunità' diverse, le persone parlano in modo differente". Parlare differentemente non significa soltanto un uso della lingua differente in termini di suoni, lessico, grammatica ma e' piuttosto un modo per concentrarsi sui diversi stili comunicativi. Ogni gruppo umano aderisce a delle norme comunicative differenti. Infatti in un articolo di Goddard ( 2000: 81) viene esplicitato che in alcune parti del mondo risulta normale conversare ad alta voce, in modo animato e avere spesso dei disaccordi mentre in altri gruppi umani sembra più adatto evitare il disaccordo, parlare in modo formale ed evitare di mostrare le proprie emozioni. In altre società e'  malvisto parlare in concomitanza mentre in altre società e' visto come un elemento positivo all'interno della conversazione. In alcune società', il silenzio non viene tollerato mentre per altre società il silenzio e' un segno di confidenza o fiducia tra i parlanti.
Queste norme comunicative sono abbastanza stabili nel tempo e non cambiano cosi facilmente e pertanto prescrivono alcuni comportamenti linguistici mentre proscrivono altri.
Parlando di norme e' sempre importante il concetto di gradualità nell'incoraggiare o scoraggiare alcuni comportamenti linguistici. Ad esempio se mi trovo in Australia dovrò abituarmi a chiamare i miei colleghi con il loro nome e non con il loro cognome o con il loro titolo. Se non faccio questo rischio di violare la norma di uguaglianza presente nel mondo anglosassone. Inoltre in Australia volere sembrare migliore o presuntuoso sono visti come valori negativi all'interno della società.
Il secondo postulato di Wierbizcka riguarda la profondità e la sistematicità di tale differenze.
Il terzo pilastro riguarda i valori culturali poiché le divergenze di stile comunicativo riflettono diversi valori culturali o diverse gerarchie di valori. In psicologia sociale, i valori vengono definiti come credi generali che determinano come le persone valutano il reale o percepiscono i comportamenti altrui. Quale comportamento e' appropriato, desiderabile, da incoraggiare da una parte e altri comportamenti sono percepiti come inappropriati, non desiderabili. I valori secondo lo psicologo Norman Feather (1996: 222) non hanno tutti la stessa importanza ma formano una gerarchia di importanza per ogni persona, gruppo o cultura. I valori hanno una certa stabilita' ma possono cambiare in funzione del cambiamento delle circostanze poiché non sono processi cognitivi freddi ma sono collegati con il nostro sistema affettivo. Le persone sono contente quando i loro valori trovano compimento nel reale e diventano arrabbiati quando i loro valori non vengono realizzati nel reale.
I valori culturali sono sottostanti alle credenze, le convinzioni, le attitudini e il modo di comunicare presente in generale all'interno di una data cultura. Questi valori culturali fanno parte di un ethos ( Beal, 2010), vale a dire un insieme di credenze condivise all'interno della stessa languacultura per dirla alla Agar. Nella cultura spesso gli elementi più importanti sono quelli più nascosti agli occhi dei parlanti nativi.
Nell'ultimo pilastro di Wierbizcka prevede la spiegazioni di tali differenze di parlare, di stili comunicativi tramite delle prove da rinvenire nelle fonti linguistiche e non linguistiche.

L'ipotesi presente nell'approccio etnolinguistico di Peteers vede nella scelta di alcuni lessici, espressioni idiomatiche, forme sintattiche salienti elementi utili per catalizzare questo apprendimento dei valori culturali all'interno delle lingue straniere. Questi elementi sono stati denominati come " Rich points" da parte di Agar ( 1994, 1996, 2000). Immaginando di iniziare questa ricerca tramite delle espressioni idiomatiche per il francese ad esempio come " on va s'arranger, debrouille-toi, faire fleche de tout bois" sono espressioni idiomatiche molto diffuse e spingono ad ipotizzare che il valore della " debrouillardise" ( l'arte di arrangiarsi) sia un valore culturale importante nella linguacultura francese.
In merito al comportamento linguistico possiamo evidenziare come la maggiore differenza dal proprio stile comunicativo renderà più evidente la differenza. In questo caso il rischio e' quello di valutare tali comportamenti come inferiori o superiore alla luce del proprio stile comunicativo.
Ad esempio se prendiamo il concetto di " raleur" per i francesi non deve per forza implicare allo stesso tempo aggressività, sgradevolezza e conflittualità. La differenza risulta nell'impossibilita di farsi scivolare le cose addosso in questo tipo di comportamento linguistico.
Nella frase " un train peut en cacher un autre", Peteers ( 2010) ha formulato l'ipotesi che tale struttura sintattica e' in stretta correlazione con il valore culturale francese della " me'fiance" da intendersi non come una sfiducia o diffidenza ma piuttosto come una forma di cautela.

Verso un'etnolinguistica applicata all'insegnamento delle lingue

Alla luce delle premesse precedenti sarà possibile identificare un numero di percorsi utili da intraprendere con studenti di lingue con un livello avanzato. L'intento e' quello di contribuire ad una migliore comprensione dei valori culturali presenti in una data lingua e cultura. I percorsi didattici immaginati sono cinque:  etnolessicologia, etnofraseologia, etnosintassi, etnopragmatica ed etnoassiologia.

1. Etnolessicologia: studio culturale e linguistico di termini lessicali salienti

1 passaggio: Cercare prove non linguistiche della rilevanza culturale di un dato elemento lessicale

- Riscontriamo rilevanti prese in considerazioni e asserzioni che provengono da osservatori interni o esterni?
- abbiamo altri dati non linguistici che mostrano la rilevanza culturale di un dato elemento lessicale: per esempio in titoli, slogan, pubblicità o posters.

Passaggio 2:  correlazione successiva con dati linguistici

- ci sono altri elementi lessicali o derivati che ridimensionano la rilevanza di un dato elemento lessicale?
- ci sono importanti espressioni, frasi, concetti nel quale il lessico scelto compare? Qual e' il suo significato e come viene usato?
- ci sono altre espressioni idiomatiche che possono essere associate a tale lessico?
- se tale lessico compare in alcuni concetti specifici, per caso risulta possibile notare tale considerazione all'interno della comunità?

3 passaggio: identificare il valore culturale sottostante il lessico

4 passaggio: elencare una lista di espressioni lessicali simili o derivate che mettono in rilievo la rilevanza culturale del termine lessicale analizzato.


Etnofraseologia come studio culturale e linguistico di frasi ed espressioni idiomatiche salienti

1 passaggio: Cercare prove non linguistiche della rilevanza culturale di una data frase o espressione idiomatica

- Riscontriamo rilevanti prese in considerazioni e asserzioni che provengono da osservatori interni o esterni?
- abbiamo altri dati non linguistici che mostrano la rilevanza culturale di una data frase o espressione idiomatica: per esempio in titoli, slogan, pubblicità o posters.

 Passaggio 2: dettagliata analisi linguistica della frase o espressione idiomatica in uso.

E' possibile discernere la frase o l'espressione idiomatica con l'intento di capire le condizioni di utilizzo?
Ci sono alcune " espansioni" possibili nell'uso della frase o espressione idiomatica che possono apportarci maggiore conoscenza?
3. Ci sono altre frasi o espressioni i. simili che possono essere menzionate?
4. Identificazione dei valori culturali che possono apparire sottostanti a questa frase o espressione i.
5. Selezioni ulteriori elementi di prova linguistici o non linguistici per sostenere la presenza di tali valori culturali identificati precedentemente.


 4.3 Etnosintassi: studio culturale e linguistico di strutture sintattiche rilevanti

Passaggio 1: chiarificazione delle origini della struttura sintattica indagata
1. Esistono delle frasi note alla base della struttura sintattica? se si quale significato veicola?
2. In caso negativo che cosa conosciamo delle origini di questa struttura sintattica? Che cosa e' successo nel tempo?

Passaggio 2: ricerca di prove non linguistiche della produttività della struttura sintattica.
- ci sono rilevanti considerazioni o asserzioni da parte di osservatori interni o esterni della lingua analizzata?
-Esistono altri dati che evidenziano la rilevanza culturale di queste strutture? Viene usata in titoli, pubblicità, slogan, poster.
- dettagliata analisi linguistica della produttività della struttura sintattica e dal suo uso e' possibile discernere la struttura sintattica per ottenere una migliore comprensione delle sue conclusioni di utilizzo?
Passaggio 4. Ritorno alla frase originale ( se nota)
La frase originale e' sopravvissuta?
Il suo significato o status e' stato modificato?
Step 5:  identificare il valore culturale sottostante la struttura sintattica
Step 6:  elencare una lista di strutture sintattiche simili o derivate che mettono in rilievo la rilevanza culturale della struttura sintattica analizzata.

Etnopragmatica: studio culturale e linguistico dei comportamenti linguistici rilevanti

 1 passaggio: Cercare prove non linguistiche della rilevanza culturale di una data frase o espressione idiomatica

- Riscontriamo rilevanti prese in considerazioni e asserzioni che provengono da osservatori interni o esterni?
- abbiamo altri dati non linguistici che mostrano la rilevanza culturale di un dato comportamento linguistico: per esempio in titoli, slogan, pubblicità o posters.


Passaggio 2:  correlazione successiva con dati linguistici

- ci sono altri comportamenti comunicativi che ridimensionano la rilevanza del dato indagato?
- ci sono importanti espressioni, frasi, concetti nel quale il comportamento linguistico scelto compare? Qual e' il suo significato e come viene usato?
- ci sono altri comportamenti linguistici che possono essere associati a tale comportamento comunicativo?
- se tale comportamento linguistico compare in alcuni concetti specifici, per caso risulta possibile notare tale considerazione all'interno della comunità?

3 passaggio: identificare il valore culturale sottostante il comportamento comunicativo tramite l'osservazione dei discorsi quotidiani.
-Quali norme comunicative sottostanti sembrano governare il comportamento comunicativo
- In che modo tali norme sono collegate tra di loro?

4 passaggio: elencare una lista di comportamenti comunicativi simili o derivate che mettono in rilievo la rilevanza culturale del comportamento comunicativo preso in esame.


4.5 Etnoassiologia: studio della validità dei valori culturali


1 passaggio: Cercare prove non linguistiche della rilevanza culturale di un dato valore culturale

- Riscontriamo rilevanti prese in considerazioni e asserzioni che provengono da osservatori interni o esterni?
- abbiamo altri dati non linguistici che mostrano la rilevanza culturale di un dato valore culturale: per esempio in titoli, slogan, pubblicità o posters.

Passaggio 2:  correlazione successiva con dati linguistici

- ci sono altri valori culturali che ridimensionano la rilevanza di un dato valore culturale?
- ci sono importanti espressioni, frasi, concetti nel quale il valore culturale scelto compare? Qual e' il suo significato e come viene usato?
- ci sono altri valori culturali che possono essere associati a tale valore culturale?
- se tale valore culturale compare in alcuni concetti specifici, per caso risulta possibile notare tale considerazione all'interno della comunità?

3 passaggio: identificare il valore culturale

4 passaggio: elencare una lista di valori culturali simili che mettono in rilievo la rilevanza culturale del valore culturale analizzato.



Questi percorsi etnopragmatici sono legati allo studio della lingua con lo scopo di analizzare le molteplici e complesse relazioni che esistono tra lingua, cultura e pensiero. Peteers riferendosi ai lavori di Bartminski ( 2009: 8) della scuola di Lublino, mette in luce come il loro intento sia quello di ricostruire il concetto di " visione del mondo" presente in una data lingua. Per la scuola di Lublino, la visione del mondo e' una consolidata interpretazione linguistica della realtà, la quale può essere espressa nelle forme di giudizio in merito al mondo, le persone, le cose e gli eventi. L'uso del plurale per riferirsi alle " visioni del mondo" viene giustificato dal fatto che una singola lingua può inglobare al suo interno alcune visioni del mondo. Dietro a queste visioni del mondo ci sono dei valori quali ad esempio: responsabilità, irresponsabilità, verità, menzogne, uguaglianza, disuguaglianza, classismo, solidarietà, indifferenza, libertà, costrizioni, tolleranza, intolleranza, conservatorismo, innovazione, lavoro, rivoluzione, lavoro, reddito, famiglia, nazione, patria, paese, chiesa, stato, padre, pane ed oggetti che simboleggiano la realtà ( la bandiera nazionale, europea, i simboli religiosi).
I lavori di Underhill ( 2012) sulla visione del mondo in ambito etnolinguistico si rifanno all'idea che una " worldview" e' implicita nel più profondo dei quadri di riferimenti del sistema linguistico che parliamo. La lingua condivide le immaginazioni, la comprensione, i desideri di una data società/cultura. Imparare a nuotare in queste acque differenti significa entrare all'interno di un'altra visione del mondo. L'intento dell'etnolinguistica e' di mettere in evidenza come le lingue siano composte da un complesso sistema concettuale ed emozionale. Ogni lingua ci presenta un po' diverso e questo e' il cuore dell'approccio etnolinguistico. Underhill cercherà di fare capire in modo contrastivo come parole quali " amore, verità, odio, guerra" vengono narrate ed adoperate in modo diverso nelle varie lingue. Con l'ausilio dello studio delle metafore, sinonimi, antonimi, collocazioni e associazioni si mette in evidenza come l'etnolinguistica e' molto collegata alla politica in quanto la politica viene compiuta attraverso le parole.


Bibliografia

http://www.interlingua.fr/old-web/uploads/pdf/Demarches%20ethnolinguistiques%20INTERLINGUA.pdf

 https://www.academia.edu/5274140/Language_and_cultural_values_towards_an_applied_ethnolinguistics_for_the_foreign_language_classroom


https://www.academia.edu/7681103/On_va_s_arranger_On_s_arrangera_%C3%A9tude_ethnophras%C3%A9ologique_de_deux_actes_g%C3%A9n%C3%A9ralement_rassurants


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