1. “La mente umana è sfruttata solo in parte.”
Molti scienziati _______________________ che la mente umana è sfruttata solo in parte.
2. “Il venerdì 17 porta sfortuna.”
Molti italiani _______________________ che il venerdì 17 porti sfortuna.
3. “I vegetariani mangiano solo frutta e verdura.”
Molti _______________________ che i vegetariani mangino solo frutta e verdura.
4. “La televisione trasmette messaggi pericolosi.”
Renzo ______________________ che la televisione trasmette messaggi pericolosi.
5. “Marta è molto vanitosa.”
Le amiche di Marta _______________________ che lei sia molto vanitosa.
__________________________________________________
soluzioni:
dicono/sostengono
credono/pensano
credono/pensano
dice/sostiene
credono/pensano
5
Trasforma le frasi in discorso
indiretto:
non cambiare il modo verbale e fai attenzione ai verbi andare
e
venire.
Lui
le chiede: “Vuoi
venire a Milano con me?”.
Lei
risponde: “Ci vengo molto volentieri”.
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Noi
vi chiediamo: "Venite con noi al cinema?". Voi ci
rispondete: “Verremmo volentieri, ma dobbiamo andare dalla zia”.
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________
Sergio
dice: "Sto andando a casa. Vuoi venire in macchina con me?".
Mirco risponde: “No, grazie, vado a piedi”.
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________
Io
chiedo loro: “Dove state andando?”. Loro mi rispondono: “Andiamo
al mercato. Vieni anche tu con noi?”.
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________
Ti
chiedo: “A che ora vieni da me domani?”. Tu mi rispondi: “Vengo
verso sera”.
____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
soluzioni:
Lui
le chiede se vuole andare a Milano con lui e lei gli risponde che ci
va molto volentieri.
Noi
vi chiediamo se venite con noi al cinema e voi ci rispondete che
verreste volentieri, ma dovete andare dalla zia.
Sergio
dice che sta andando a casa e chiede a Mirco se vuole andare in
macchina con lui. Mirco lo ringrazia e gli risponde che va a piedi.
Io
chiedo loro dove stanno andando, loro mi rispondono che vanno al
mercato e mi chiedono se vado anch’io con loro.
Ti
chiedo a che ora vieni da me domani, tu mi rispondi che vieni verso
sera.
b)
Completa il discorso indiretto.
- “Era un piccolo paese in cui tutti si conoscevano.” → Parlando del suo paese, il nonno raccontava che __________________________ un piccolo paese in cui tutti __________________________.
- “La nonna non sta bene.” → Dice che la nonna non __________________________ bene.
- “Pensavo che il mare in questa zona fosse pulito.” → Pensava che il mare in quella zona __________________________ pulito.
- "L’importante non è vincere, ma partecipare." → Il barone Pierre de Coubertin disse che l’importante non ________________________ vincere, ma partecipare.
- “Rosa non può uscire, non perché non ne abbia voglia, ma perché ha tanti compiti.” → Sua sorella al telefono mi ha appena detto che Rosa non __________________________ uscire, non perché non ne ____________________________ voglia, ma perché __________________________ tanti compiti.
- “Per questa infezione si dovrebbe consultare il medico.” → La farmacista poco fa ha detto che per questa infezione si __________________________ consultare il medico”.
- “Se domani starà meglio, verrà in gita con voi.” → Ci ha fatto sapere che se domani __________________________ meglio, suo figlio _________________________ in gita con noi.
- “In questi anni non siete cambiati!” → Di sicuro rivedendovi esclamerà che in questi anni non __________________________.
- era, conoscevano
- sta
- fosse
- è
- può, abbia, ha
- dovrebbe
- starà, verrà
- siete cambiati
13
Riscrivi l’intervista nella forma del discorso
indiretto,
introducendolo con verbi
al
presente.
Intervista
a Paul Auster, scrittore di New York. - 07.01.2010
I.:
“Se dovesse lasciare New York, dove andrebbe a vivere?”
P.A.:
“Andrei a Parigi. Se dovessi scegliere un luogo negli Stati Uniti,
sceglierei il Vermont, ma in campagna, mai un’altra città
americana”.
I.
_______________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________
P.A.
_____________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________
I.:
“Usa Internet?”
P.A.:
“Non ho il computer. Uso una macchina da scrivere. Mia moglie usa
Internet, quindi, quando ho bisogno di qualcosa, chiedo a lei. Ho
anche un assistente al quale posso chiedere di fare una ricerca in
rete”.
I.
_______________________________________________________________________________________
P.A.
_____________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________
I.:”Teme
che il computer possa inquinare il suo lavoro o la sua vena
creativa?”
P.A.:
“Osservo i miei amici che fanno uso di e-mail. La sensazione che ho
è che vengano travolti dalle mail che ricevono. Io non voglio essere
tanto raggiungibile quanto lo sono loro. Non ho neppure un cellulare
e mi rendo conto che assomiglio sempre di più a un dinosauro”.
I.
_______________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________
P.A.
______________________________________________
soluzioni:
L’intervistatore
chiede a Paul Auster dove andrebbe a vivere, se dovesse lasciare New
York.
Lo
scrittore risponde che andrebbe a Parigi e che, se dovesse scegliere
un luogo negli Stati Uniti, sceglierebbe il Vermont, ma in campagna,
mai un’altra città americana.
L’intervistatore
gli chiede se usa/usi il computer e lo scrittore risponde
che non ha il computer e che usa una macchina da scrivere. Sua moglie
usa Internet, quindi, quando ha bisogno di qualcosa, chiede a lei.
Inoltre dice
che ha anche un assistente al quale può chiedere di fare una ricerca
in rete.
L’intervistatore
gli chiede se teme che il computer possa inquinare il suo lavoro o la
sua vena creativa e lo scrittore risponde* che osserva i suoi amici
che fanno uso di e-mail e dice
che ha la sensazione che vengano travolti dalle mail che ricevono.
Lui, invece, non vuole essere tanto raggiungibile quanto lo sono
loro. Infine, lo scrittore aggiunge/afferma
che non ha neppure un cellulare e si
rende conto
che assomiglia sempre di più a un dinosauro.
Con
i verbi evidenziati è possibili usare di
+ infinito:
risponde
di non avere il computer e di usare una macchina da scrivere
dice
di avere anche un assistente
dice
di avere la sensazione
aggiunge/afferma
di non avere neppure un cellulare e di rendersi conto di assomigliare
sempre di più a un dinosauro.
*
In questa frase è meglio evitare di + infinito;“lo scrittore
risponde di osservare” sembrerebbe un ordine.
15
Riscrivi il testo nella forma del discorso
indiretto,
introducendolo con verbi
al passato:
ha
detto/disse,
ha
raccontato/raccontò...
Sfogo
di uno studente
“Sono
in terza superiore, ma non studio, non mi impegno, perdo tempo e per
questo sono in contrasto con i miei genitori. Mia madre vuole
l‘impegno, so che lei ci tiene al mio futuro, ma a me viene voglia
di fare il contrario. Più mi dicono di impegnarmi e meno lo faccio.
Non
voglio che i genitori pensino che studio perché me lo dicono loro.
Provo un fastidio insopportabile: se un giorno mi alzo e mi metto a
studiare, loro pensano che finalmente sono riusciti a farmelo capire.
Ma io non voglio che sia merito loro... Mi dà l’idea di essere
sotto il loro controllo.
Vorrei
che se ne andassero in ferie, mi lasciassero da solo e che tornassero
vedendomi impegnato e studioso. Non potrebbero pensare che sia merito
loro e delle loro insistenze, ma che l’abbia deciso io. Non voglio
fare ciò che piace a loro, ma fare ciò che sembra giusto a me.
Non
mi lasciano da solo a casa perché non si fidano di me, pensano che
studierei ancora meno. In questo modo non usciamo più dal circolo
vizioso: più mi stanno addosso, meno mi impegno. Meno studio, più
loro continuano a chiedermi se oggi ho studiato, quante pagine ho
fatto e mi dicono di guardare mio fratello che è bravo e
responsabile e di pensare al mio futuro. Cose che mi irritano e mi
fanno passare la voglia di fare sul serio.”
soluzioni:
Lo
studente raccontò che era in terza superiore, ma non studiava, non
si impegnava, perdeva tempo e per questo era in contrasto con i suoi
genitori. / Lo studente raccontò di essere in terza superiore, ma di
non studiare, di non impegnarsi, di perdere tempo e di essere, per
questo, in contrasto con i suoi genitori.
Sua
madre voleva l‘impegno e lui sapeva che lei ci teneva al suo
futuro, ma a lui veniva voglia di fare il contrario. Più gli
dicevano di impegnarsi e meno lo faceva.
Non
voleva che i genitori pensassero che studiava perché glielo dicevano
loro. Provava un fastidio insopportabile: se un giorno si alzava e si
metteva a studiare, loro pensavano che finalmente erano riusciti a
farglielo capire. Ma lui non voleva che fosse merito loro... Gli dava
l’idea di essere sotto il loro controllo.
Avrebbe
voluto che se ne fossero andati in ferie, lo avessero lasciato da
solo e che fossero tornati vedendolo impegnato e studioso. Non
avrebbero potuto pensare che fosse merito loro e delle loro
insistenze, ma che l’avesse deciso lui. Non voleva fare ciò che
piaceva a loro, ma fare ciò che sembrava giusto a lui.
Non
lo lasciavano da solo a casa perché non si fidavano di lui,
pensavano che avrebbe studiato ancora meno. In questo modo non
uscivano più dal circolo vizioso: più gli stavano addosso, meno si
impegnava. Meno studiava, più loro continuavano a chiedergli se quel
giorno aveva/avesse studiato, quante pagine aveva/avesse fatto e gli
dicevano di guardare suo fratello che era bravo e responsabile e di
pensare al suo futuro. Cose che lo irritavano e gli facevano passare
la voglia di fare sul serio.
I.:
“A cosa attribuisce il suo brillante stato mentale, all'età di 100
anni?”
R.L.M.:
“Mantengo sempre attivo il mio cervello, tuttavia non sono
preoccupata per me stessa. Mi interesso del mondo che mi circonda e
mi preoccupo in modo particolare di aiutare, combattendo l'ignoranza
e i privilegi, quelle decine di milioni di persone che ancora muoiono
di fame ogni giorno”.
I._______________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________
R.L.M.____________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________
I.:
“È lei a tenere vivo il suo cervello o è il suo cervello a tenere
viva lei?”
R.L.M.:
“In
realtà, non è così facile distinguere tra l'influenza che la mente
ha sul corpo e viceversa. Il cervello non è in grado di funzionare
se il corpo non è in salute: non sarei in grado di lavorare se
soffrissi di qualche malattia”.
I._______________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________
R.L.M.____________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________
I.:
“Quali sono a suo giudizio i lavori scientifici più promettenti?”
R.L.M.:
“È
difficile dire quali siano i campi di ricerca più promettenti. Il
nostro cervello non è programmato geneticamente come quello degli
insetti. Gli esseri umani si trovano continuamente sotto l'influenza
dell'ambiente. Studiare il ruolo dell'ambiente sul nostro cervello è
certamente un campo di estremo interesse, oggi”.
I._______________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________
R.L.M.____________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________
I.:
“Se iniziasse oggi la sua carriera, cosa studierebbe?”
R.L.M.:
“Cercherei
sostanzialmente di migliorare le capacità cognitive del nostro
cervello, diminuendo al contempo le capacità arcaiche di natura
affettivo - limbica, essendo la prevalenza di queste ultime
responsabile di così tante tragedie nel mondo”.
I._______________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________
R.L.M.____________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________
_______________________________________________________
soluzioni:
L’intervistatore
chiese a Rita
Levi Montalcini
a cosa attribuisse il suo brillante stato mentale all'età di 100
anni e il premio Nobel per la medicina gli rispose che manteneva
sempre attivo il suo cervello. Aggiunse che, tuttavia, non era
preoccupata per se stessa, che si interessava del mondo che la
circondava e si preoccupava in modo particolare di aiutare,
combattendo l'ignoranza e i privilegi, quelle decine di milioni di
persone che ancora morivano di fame ogni giorno.
L’intervistatore
le chiese se fosse lei a tenere vivo il suo cervello o fosse il suo
cervello a tenere viva lei. Rita
Levi Montalcini
rispose che, in realtà, non è così facile distinguere tra
l'influenza che la mente ha sul corpo e viceversa e precisò che il
cervello non è in grado di funzionare se il corpo non è in salute e
lei non sarebbe stata in grado di lavorare se avesse sofferto di
qualche malattia.
L’intervistatore
le chiese quali fossero a suo giudizio i lavori scientifici più
promettenti e la scienziata rispose che
era
difficile dire quali fossero i campi di ricerca più promettenti e
spiegò che il nostro cervello non è programmato geneticamente come
quello degli insetti perché gli esseri umani si trovano
continuamente sotto l'influenza dell'ambiente. La Montalcini concluse
affermando che studiare il ruolo dell'ambiente sul nostro cervello
era certamente un campo di estremo interesse, in quel momento.
Infine,
l’intervistatore chiese a Rita levi Montalcini cosa avrebbe
studiato, se avesse iniziato la sua carriera in quel momento. Lei
rispose che avrebbe cercato
sostanzialmente di migliorare le capacità cognitive del nostro
cervello, diminuendo al contempo le capacità arcaiche di natura
affettivo - limbica, essendo la prevalenza di queste ultime
responsabile di così tante tragedie nel mondo.
20
Completa il testo con le parti mancanti trasformate in discorso
indiretto.
La
Verità e la Fiaba
Si
racconta che in un tempo ormai lontano la Verità indossasse un abito
modesto e vivesse tutta sola. Un giorno decise di andare fra la
gente. Non l'avesse mai fatto! Nessuno voleva accoglierla: quelli che
la incontravano se la davano a gambe e le chiudevano la porta in
faccia. Umiliata e delusa, la Verità si avviò per una solitaria
strada di campagna, quando ecco venirle incontro una bella signora
vestita di sete e merletti e ornata di tanti gioielli sfavillanti!
Era la Fiaba che la salutò cordialmente e le chiese (1)
_______________________________
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1.
“Dove vai sola soletta e così triste?”
La
Verità: “Tutti scappano sempre da me e nessuno vuole mai
ascoltarmi”.
La
Fiaba: “Tu sbagli perché ti presenti ‘nuda e cruda’, sei
troppo disadorna! Io invece con questi bei vestiti variopinti sono
accolta bene dappertutto. Ho un'idea! Nasconditi sotto il mio
mantello e andiamo insieme per il mondo come due sorelle. Converrà a
tutte e due. I saggi, capendo che nascondo la Verità, mi
accoglieranno e gli sciocchi ti accetteranno, vedendoti luccicante
dei miei gioielli e dei miei vestiti”.
soluzioni:
1.
dove andava/andasse sola soletta e così triste.
La
Verità (malinconicamente) le spiegò che tutti scappavano sempre da
lei e che nessuno voleva mai ascoltarla.
La
Fiaba le disse che sbagliava perché si presentava “nuda e cruda”
ed era troppo disadorna. Lei invece con quei bei vestiti variopinti
era accolta bene dappertutto. Poi la Fiaba esclamò che aveva un’idea
/ la Fiaba ebbe un’idea e suggerì alla Verità di nascondersi
sotto il suo mantello e di andare insieme per il mondo come due
sorelle. Le spiegò che sarebbe convenuto a tutte e due perché i
saggi, capendo che nascondeva la Verità, l’avrebbero accolta e gli
sciocchi avrebbero accettato la Verità, vedendola luccicante dei
suoi gioielli e dei suoi vestiti / vedendola luccicante dei gioielli
e dei vestiti della Fiaba.
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