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mercoledì 22 aprile 2020

ANALISI DEL DIALOGO " NESSUN PROBLEMA"


 Nessun problema...


Daniela: Non credevo che avresti trovato la casa
dei tuoi sogni così presto; come hai fatto?
Tommaso: Facile: all’inizio, come ricordi, ho cercato
tra gli annunci, poi mi sono rivolto ad un’agenzia
immobiliare: una cosa da nulla!
Daniela: Beh, complimenti! Allora, com’è la vita
nelle piccole città? Monotona, eh?
Tommaso: Niente affatto! Non mi annoio per niente!
Daniela: Davvero?! Ti sei già abituato alla vita di
provincia?
Tommaso: Certo, ed è stato facile.
Daniela: E con il lavoro? Per tutti noi in ufficio è
stata una sorpresa quando ti sei dimesso!
Tommaso: Semplice: adesso lavoro da libero professionista.
Guadagno un po’ meno, ma quando vado in giro con la bici non ci penso
affatto.
Daniela: E della vita in città non ti manca proprio
niente? Che ne so... locali, cinema, ristoranti?
Tommaso: No, niente di tutto questo. Quando vivi in
mezzo al verde e la prima cosa che ve di la
mattina è il lago, non pensi a queste cose.
Solo a mia moglie mancano... i negozi di
Milano. Pazienza!


Questo dialogo è presenta all'interno dei testi presenti nel manuale scolastico Progetto Italiano 2 della casa editrice Edilingua.
Il dialogo è intitolato " nessun problema" in riferimento al modo di replicare alle difficoltà da parte di alcune persone che hanno uno stile conversazionale informale e coinvolgente in termini sociopragmatici. L'espressione " nessun problema" è un'espressione di tipo colloquiale con uno stile informale per indicare un'adesione ad una cortesia positiva poiché è un modo per conferire faccia positiva alla propria persona. Allo stesso tempo è un modo per agentivare la propria persona come capace di incidere sul reale senza ansia e nervosismo e pertanto in sintonia con la dimensione culturale di tipo " debole evitamento dell'incertezza".
Questo dialogo si svolge tra Daniela e Tommaso in merito al trasloco di Tommaso in provincia.
Daniela inizia il suo turno di parola in questo modo " non credevo che avresti trovato la casa dei tuoi sogni così presto: come hai fatto?" In questo turno di parola vediamo come Daniela inizi con una forma di scetticismo nei confronti di Tommaso. Questo è un atto di minaccia all'inizio del dialogo per la difesa della faccia negativa di Tommaso che potrebbe tutelare il suo diritto all'autonomia della sua decisione. " così presto" è un altro elemento dell'enunciato che minaccia la faccia negativa di Tommaso che viene mitigato da " come hai fatto?" ossia la richiesta di spiegazioni sono un modo per innescare una mitigazione solitamente nei dialoghi in italiano. In pratica diventa un modo per ridurre i costi per le minacce subite in termini di faccia negativa. Tommaso replica con " Facile: come ricordi ho  cercato tra gli annunci, poi mi sono rivolto ad un'agenzia immobiliare: una cosa da nulla".
Nell'enunciato di Tommaso vediamo come "facile" sia un modo per aderire ad uno stile informale e coinvolgente e allo stesso modo consente di capire come interpretare l'andamento dell'interazione tra le due persone. L'uso di " come ricordi" come segnale discorsivo è un modo per conferire faccia positiva all'interlocutore ( capace di ricordare le nostre parole) nonostante la minaccia iniziale presente nella domanda di Daniela. La descrizione degli eventi è un modo per conferire faccia positiva e pertanto è una ricerca  di riconoscimento per il proprio operato in termini di aumenti di benefici per la propria faccia positiva. " una cosa da nulla" è un modo per confermare la piena adesione ad uno stile coinvolgente, informale e poco stressato. Daniela replica con " be' complimenti" come modo per ratificare il bisogno di faccia positiva di Tommaso e poi continua con una domanda che rappresenta ancora una minaccia per la difesa della propria faccia negativa con un grosso attacco quando utilizza l'aggettivo " monotono".La risposta di Tommaso sarà " niente affatto! non mi annoio per niente!" in modo da realizzare una netta difesa della tutela del suo bisogno di riconoscimento in termini di faccia positiva. Pertanto aderisce con questa replica ad una dimensione culturale di "forte evitamento dell'incertezza". Infatti Tommaso combatte questa domanda per evitare i costi troppo elevati per il suo bisogno di valorizzazione della sua faccia positiva.  La risposta di Daniela sarà " davvero" per segnalare la concessione di quei elementi di mitigazione per ritrovare un equilibrio interazionale tra i due interlocutori dopo aver fatto subire costi notevoli alla faccia positiva di Tommaso. Daniela continua con le domande dicendo " e con il lavoro'" per mantenere lo stile di fare pagare dei costi elevati al bisogno di riconoscimento della faccia positiva di Tommaso soprattutto da parte di una persona amica che dovrebbe capire le ragioni di un amico invece sembra che sia proprio il contrario quello che avviene in questo inizio di dialogo. In altri termini non viene conferita faccia positiva a Tommaso perché non viene ratificata la sua visione della realtà. Daniela menziona " la sorpresa dell'ufficio è quella di aver subito le sue dimissioni come una forma di minaccia al bisogno di faccia collettiva collettiva dell'ufficio in questione. Quindi tale descrizione offerta da Daniela non è una mitigazione ma bensì una minaccia e un costo interazionale da sostenere per la sua faccia negativa. La replica di Tommaso rimane nello stile di tipo coinvolgente per fare capire la natura del dialogo tra due amici affermando " semplice" come modo per dire che non ci sono costi in questa decisione per la sua faccia positiva come pensa invece Daniela. In questo modo Tommaso è riuscito a cambiare la nozione di persona diventando da impiegato a "libero professionista". In questo modo, Tommaso riesce ad agentivare la realtà in modo differente e l'espressione " libero professionista" consente solitamente nel contesto culturale italiano di guadagnare faccia positiva. Solo in seguito ci sono dei costi per Tommaso in termini di faccia negativa esplicitando una perdita di salario ma poi mette in rilievo la possibilità di essere felice andando in bici come modo per guadagnare faccia positiva e allo stesso tempo per aderire ad una dimensione culturale di tipo " soddisfatti" perché si ricordano con tale decisione più facilmente le emozioni positive. In sostanza Tommaso sembra aderire inizialmente ad un debole evitamento dell'incertezza con la sua capacità di " licenziarsi" per segnalare la sua capacità di vivere con poco stress e ansietà tale cambiamento in un contesto culturale dove le persone si tengono il lavoro anche quando non piace in sintonia con una dimensione di  "forte evitamento dell'incertezza" che comporta spesso alla fine una adesione implicita o inconscia ad una dimensione di tipo " vincolati" in quanto le cose non dipendono da noi ma dal contesto in cui ci troviamo. Tale cambiamento per Tommaso rappresenta anche la sua volontà di aderire ad una dimensione a lungo termine perché ciò che bene o male dipende dalle circostanze e allo stesso tempo Tommaso vuole aderire ad una dimensione di tipo " soddisfatti" con un maggiore controllo della propria vita, con maggiore importanza al proprio tempo libero, con una tendenza a ricordare le emozioni positive come tutti elementi importanti per il suo bisogno di riconoscimento in termini di faccia positiva. Daniela continua il dialogo con le sue domande con l'intento di ottenere qualche ratifica in merito alla sua visione della realtà, la quale sarebbe un modo per fare pagare dei costi interazionali per Tommaso in termini di cortesia positiva. Per Daniela l'assenza di locali, cinema, ristoranti intesi come qualità del vivere in senso " collettivo" in città dovrebbe rappresentare un costo molto elevato da sostenere per il bisogno di faccia positiva allocato a Tommaso.  Questi elementi come il "cinema, locali, ristoranti" rientrano tutti nella dimensione culturale di " orientamento a breve termine" perché si è in sostanza felici di spendere dei soldi per la vita sociale e si è orgogliosi della propria città. Alla luce della dimensione culturale di tipo " collettivismo", le relazioni sono più importanti in questo genere di contesto. Tuttavia, Tommaso rifiuta categoricamente di pagare ulteriori costi alla difesa della propria faccia negativa. Pertanto nella sua replica non si intende ratificare i costi interazionali inferti da Daniela perché si intende difendere pienamente la propria adesione ad una dimensione culturale di tipo " soddisfatti" offrendo la propria descrizione come modo per mitigare le proprie scelte cercando di ottenere dei vantaggi interazionali con il riconoscimento dei suoi bisogni esistenziali come forma di riconoscimento per la sua faccia positiva. Tommaso elenca i vantaggi del vivere in provincia affermando che " vivere in mezzo al verde, la presenza del lago" sono elementi chiavi della scelta di Tommaso per auto-conferire faccia positiva alle sue scelte.
I veri costi al suo bisogno di faccia positiva vengono inferti dalla moglie di Tommaso a cui mancano i negozi di Milano, vale a dire la possibilità di aderire ad una dimensione con un orientamento a breve termine che contrasta la nuova visione della realtà di Tommaso incentrata sull'orientamento a lungo termine e alla possibilità di essere " soddisfatti" (felice in altre parole). Enunciando la visione della moglie, Tommaso integra il fatto che debba pagare dei costi come ha voluto sottolineare durante tutto il dialogo Daniela con le sue domande " da amica".  Infatti, in questo dialogo, le domande di chiarificazione o di precisazione di Daniela hanno la funzione di valutare la forza e la consistenza del nostro bisogno di faccia positiva in modo tale da poterlo in seguito ratificarlo.  

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